Competizione, ADD, ADHD, Capitalismo!

in proposito mi e’ venuto in mente questo video
[YT]5MC2X-LRbkE[/YT]

tutto interessante ma guardate ad 10:30 in poi

Sicuramente c'è una tendenza ad uniformare le persone dettata dal capitalismo, ci sono passi giganti da fare ancora senza ombra di dubbio ma la mia impressione è che ci sia un'apertura maggiore verso le diversità, che anche se non vengono celebrate, vengono almeno accettate (ovviamente dipende) e/o tollerate. Inoltre la mia impressione è che tecnicamente più vai avanti con l'età e meno senti il bisogno di sentirti accettato in un gruppo, anche se la cosa è molto individuale e mi rendo conto che la fiducia in sè non è solo una questione di età.
Io disprezzo tremendamente il capitalismo ma ovviamente ne sono vittima a modo mio (voglio cose, le compro) ma credo che appunto il ragionamento sull'individuo fatto in base ai propri possedimenti e la propria produttività sia quanto di più sminuente possa esistere nella società moderna. E' anche uno dei fattori scatenanti della disumanizzazione del lavoratore, visto come una mera risorsa produttrice, che in nome della professionalità più è disposto a dare della propria vita, tanto più vale.
Ovviamente non ho una soluzione, personalmente mi limito a vivere cercando di limitarmi per quanto riesca e cercare di stare lontano dalle persone che applicano questo genere di pensiero su sè stessi e sugli altri ma questo per qualche motivo è una cosa che ho sempre fatto solo che adesso almeno ho capito che non devo impressionare nessun altro se non me stessa.

[QUOTE=Shenlong;19448357]Cioè non è solo una fake malattia make up dal capitalismo sfrenato e dalle case farmaceutiche attive[/QUOTE] No ma infatti per capitalismo non intendevo nello specifico le case farmaceutiche, ma proprio in generale di come sia cambiato lo stile di vita nelle ultime decadi.
Quello che dici tu è proprio una conseguenza del capitalismo: ovvero il mondo che viaggia sempre più velocemente.
Proprio perchè tutti hanno l’idea che per “essere” devono “avere” più degli altri, e quindi bisogna fare di più.

Comunque condivido l’idea che è diventato normale (provare a) essere multitasking a causa dei continui stimoli esterni grazie alle nuove tecnologie informatiche.

[QUOTE=Mille;19448330]Io son sempre combattuto fra l’andare contro le cose che reputo appunto “patologiche”, e sentirmi inserito nel mondo.[/quote]

Io no.

Sono estraniato dalla realtà da 15 anni e sto benis

[QUOTE=Algorab;19448371]in proposito mi e’ venuto in mente questo video
[YT]5MC2X-LRbkE[/YT][/QUOTE]

Sì ne parlavo con un altro utente l’altro giorno

[09:35:29] ghostwalk86: ste nuove generazioni
[09:35:32] ghostwalk86: crescono in bolle
[09:35:37] ghostwalk86: straviziati dai genitori
[09:35:41] : vabbè ma l’attuale sistema è ovvio che crollerà male
[09:35:43] ghostwalk86: che li trattano come maraja di to cazzo
[09:35:55 | Modificato 09:36:33] ghostwalk86: poi finisce la scuola e devono entrare nel mondo reale precariato, trattati di merda sul lavoro etc
[09:36:00] ghostwalk86: come reagirà tutta sta gente?
[09:36:04] ghostwalk86: bam impazzisce
[09:36:10] ghostwalk86: go full revolution
[09:36:47] ghostwalk86: che ne dici della mia teoria

Secondo me la percentuale negli usa è gonfiatissima, vorrei proprio vederli tutti sti bambini affetti da add/adhd.

[QUOTE=Y|otsuba;19448372]Sicuramente c’è una tendenza ad uniformare le persone dettata dal capitalismo[/QUOTE] Ecco questo secondo me è non totalmente corretto. Il capitalismo tende ad uniformare le persone, ma dando la falsa illusione alle single persone di mantenere una propria identità.
E’ un po’ il discorso del “sogno americano”, dove CHIUNQUE può fare fortuna ed avere successo.
Se ci pensi bene è un paradossale, perchè per ogni persona che ha di più dev’essercene una che ha di meno.
Non puoi essere “the man” se tutti al mondo sono “the man”.

Se guardi bene le varie pubblicità ti vendono un idea non di conformismo, ma di singolarità. Se compri questa cosa qua riceverai questa identità singola, non sarai più l’uomo comune.
E invece sei vestito come tutti gli altri stronzi :asd:

[QUOTE=Odradek;19448367]Secondo me è un problema che non coinvolge solo i “diversi”, ma un po’ tutti. Penso per esempio alla stimolazione continua a cui siamo sottoposti: consigli per gli acquisti fatti su misura proprio per te; notifiche che ti inseguono ovunque tu sia; la struttura stessa di supporti come spotifty, netflix e youtube che si basano esclusivamente sul saltare da una canzone/puntata/puttanata all’altra in cerca di una gratificazione continua, tanto facile quanto effimera… e potrei continuare[/QUOTE]

Essere un nerd vecchio stampo mi ha salvato. Quando è comparsa la profilazione ho blindato il browser. Spotify e netflix rotfl plebs. Notifiche spente assieme al resto della merda appena configurato l’os. Youtube solo per quegli upload esoterici che scopri tipo Somei Satoh.

[QUOTE=Mille;19448384]Ecco questo secondo me è non totalmente corretto. Il capitalismo tende ad uniformare le persone, ma dando la falsa illusione alle single persone di mantenere una propria identità.[/QUOTE]

dici tipo così

[yt]lhAr_UeroCk[/yt]

[QUOTE=Y|otsuba;19448372]Sicuramente c’è una tendenza ad uniformare le persone dettata dal capitalismo, ci sono passi giganti da fare ancora senza ombra di dubbio ma la mia impressione è che ci sia un’apertura maggiore verso le diversità, che anche se non vengono celebrate, vengono almeno accettate (ovviamente dipende) e/o tollerate. Inoltre la mia impressione è che tecnicamente più vai avanti con l’età e meno senti il bisogno di sentirti accettato in un gruppo, anche se la cosa è molto individuale e mi rendo conto che la fiducia in sè non è solo una questione di età…[/QUOTE]

La diversità (sesso, razza, inclinazione sessuale) viene progressivamente accettata perché un sistema economico che non può vivere se non espandendosi continuamente non può letteralmente permettersi di escludere qualcuno dalla produzione e dal consumo di merci. Quindi le donne dalla cucina sono finite in fabbrica, i neri da schiavi sono diventati lavoratori salariati, gli omosessuali sono usciti dal cassetto e sono diventati un altro segmento di mercato, persino la controcultura è diventata una merce. Il punto è che essere liberi di lavorare otto ore al giorno, cinque giorni a settimana, per 11 mesi l’anno fino a 70 anni ( :v ) non è una forma di liberazione, o perlomeno io ne ho un’idea molto diversa

Questa tiritera non è diretta a te ovviamente :asd: mi ci hai fatto solo pensare

[QUOTE=Shpongle;19448385]Essere un nerd vecchio stampo mi ha salvato. Quando è comparsa la profilazione ho blindato il browser. Spotify e netflix rotfl plebs. Notifiche spente assieme al resto della merda appena configurato l’os. Youtube solo per quegli upload esoterici che scopri tipo Somei Satoh.[/QUOTE]

Sollevi un problema mica da poco: chi è nato sommerso da tutti questi dispositivi ha ricordi del mondo prima? Ha possibilità di farne a meno? Soprattutto, sentirà il bisogno di farlo?

Ovviamente non sono per un approccio monastico-ascetico (non scriverei su un forum altrimenti), solo per essere consapevoli che la tecnologia è si indispensabile ma anche tutt’altro che neutrale

[QUOTE=Odradek;19448388]La diversità (sesso, razza, inclinazione sessuale) viene progressivamente accettata perché un sistema economico che non può vivere se non espandendosi continuamente non può letteralmente permettersi di escludere qualcuno dalla produzione e dal consumo di merci. Quindi le donne dalla cucina sono finite in fabbrica, i neri da schiavi sono diventati lavoratori salariati, gli omosessuali sono usciti dal cassetto e sono diventati un altro segmento di mercato, persino la controcultura è diventata una merce. Il punto è che essere liberi di lavorare otto ore al giorno, cinque giorni a settimana, per 11 mesi l’anno fino a 70 anni ( :v ) non è una forma di liberazione, o perlomeno io ne ho un’idea molto diversa
[/QUOTE]

modern liberalism.png

la mia prima reazione a ste cose è andare full reactionary e dire che gli islamici che tagliano cliti hanno ragione

In realtà, rispetto all'identità il capitalismo è una forza centrifuga che ha espanso a dismisura l'area della "normalità" (tipo i terrapiattisti), mentre l'identità tradizionale si trova quasi osteggiata.

L'"omologazione" del capitalismo non è in una forma ma in questo stesso processo destrutturante di continua dissoluzione e riformazione di proto-identità provvisorie, costituite soltanto dell'essenziale per consumare (sì sto sboronando con capitalism & schizophrenia).
Odradek go on Chapo

[QUOTE=DiviX;19448383]Secondo me la percentuale negli usa è gonfiatissima, vorrei proprio vederli tutti sti bambini affetti da add/adhd.[/QUOTE]Ma infatti era il punto del discorso iniziale.
Anche una volta era pieno di bambini vivaci e scatenati, ma magari per forza non dovevano fare attività che richiedevano concentrazione.
Magari molti di questi bambini han trovato la propria strada nel fare l’artista, l’atleta, l’artigiano…

Siamo tutti “diversamente abili” rispetto le altre persone :asd:
Però oramai solo alcune attività sono tollerate dalla società.

Sono sicuro che l’ADD come patologia esiste (la neurochimica è diversa da persona a persona) ma come dici te molti di questi casi sono solo esagerazioni.
Ma tanto basta dare a sti bambini della destroamfetamina e graziearcazzo che riescono a fare tutto (si anche romperti il culo ad overwatch :asd: )

[QUOTE=Shpongle;19448396]

L’“omologazione” del capitalismo non è in una forma ma in questo stesso processo destrutturante di continua dissoluzione e riformazione di proto-identità provvisorie, costituite soltanto dell’essenziale per consumare (sì sto sboronando con capitalism & schizophrenia).[/QUOTE]

tanto lo sai che se fai discorsi del genere al pubblico compresi veramente tanti gomitini qua su agorà ti rispondono “parolaio, non si capisce un cazzo, studiati economia stronzo”

[QUOTE=Shenlong;19448400]Odradek go to Chapo[/QUOTE]

:asd:

[QUOTE=Mille;19448384]Ecco questo secondo me è non totalmente corretto. Il capitalismo tende ad uniformare le persone, ma dando la falsa illusione alle single persone di mantenere una propria identità.
E’ un po’ il discorso del “sogno americano”, dove CHIUNQUE può fare fortuna ed avere successo.
Se ci pensi bene è un paradossale, perchè per ogni persona che ha di più dev’essercene una che ha di meno.
Non puoi essere “the man” se tutti al mondo sono “the man”.

Se guardi bene le varie pubblicità ti vendono un idea non di conformismo, ma di singolarità. Se compri questa cosa qua riceverai questa identità singola, non sarai più l’uomo comune.
E invece sei vestito come tutti gli altri stronzi :asd:[/QUOTE]

ma infatti il capitalismo ti vende un sogno, che grazie alle pubblicità diventa un’idea identitaria della propria individualità e poi sì, ti ritrovi come tutti gli altri. Il punto è: è un problema essere come gli altri? A me non interessa appartenere ad uno specifico gruppo perché indosso determinati vestiti, perché mi rendo conto che la mia e l’identità di altri non sarà solo e unicamente ciò che vediamo in superficie. Altri invece non ti permettono nemmeno di interfacciarti alla loro realtà a meno che tu non abbia tutte le carte in regola per fare parte del gruppo e a quel punto ti rendi conto che non ne vale la pena. Insomma per me il problema sussiste quando non hai altro da offrire oltre ciò che possiedi e indossi.
Però questo discorso è magari un po’ ot.
Riguardo al topic imo è indubbio che le nuove generazioni siano programmate in maniera molto diversa rispetto a noi solo che come sempre ciò che un individuo affetto da ADD o ADHD può fare o non fare dipende un po’ dal contesto in cui è cresciuto, quanto è stato alienato dagli altri, quanta fortuna ha avuto nel crescere in un ambiente positivo che non li facesse sentire esclusi, etc. E’ un po’ una roulette russa.

Sei un utente troppo decente per essere vero, dai dicci di chi sei il fake

[QUOTE=Odradek;19448388]La diversità (sesso, razza, inclinazione sessuale) viene progressivamente accettata perché un sistema economico che non può vivere se non espandendosi continuamente non può letteralmente permettersi di escludere qualcuno dalla produzione e dal consumo di merci. Quindi le donne dalla cucina sono finite in fabbrica, i neri da schiavi sono diventati lavoratori salariati, gli omosessuali sono usciti dal cassetto e sono diventati un altro segmento di mercato, persino la controcultura è diventata una merce. Il punto è che essere liberi di lavorare otto ore al giorno, cinque giorni a settimana, per 11 mesi l’anno fino a 70 anni ( :v ) non è una forma di liberazione, o perlomeno io ne ho un’idea molto diversa
[/QUOTE]

Minchia che pessimismo :asd:

non dico che tu abbia torto, ma forse la si puo’ vedere da un punto di vista un pelo diverso. Forse c’entra anche il fatto che in fondo gli esseri umani hanno empatia e se questa prevale sulla paura e ci si rende conto che tutti abbiamo le nostre diversita’ o che tutti saremmo potuti nascere diversi, allora siamo disposti a lottare per l’integrazione e la tolleranza. Penso a tutti i movimenti per le liberta’ civili e all’appoggio di milioni di persone che hanno permesso loro di vincere importanti battaglie

[QUOTE=Shenlong;19448403]tanto lo sai che se fai discorsi del genere al pubblico compresi veramente tanti gomitini qua su agorà ti rispondono “parolaio, non si capisce un cazzo, studiati economia stronzo”[/QUOTE]

Ma :rotfl: