club single



Vedremo come va il fine settimana, ho una questione da sistemare, poi sono di nuovo sereno e al 100%.

Ora debbo aggiungere su facebook quella con 10kg di ferraglia in faccia


Forse due anni e mezzo fa, ora sono tutti amici e sono contenti quando scendo!

edit. come passa veloce il tempo, cazzo
io sono stato una settimana a genova (genova eh, non nizza o parigi, tanto per citarne 2), appena ho messo piede fuori dall'aeroporto sono seriamente caduto in depressione


E' senza sale come a Siena?

Ah no quello è il pane...dio santo!


ho idea che lei sia del profondissimo sud
Cambio di programma, parto domani a mezzogiorno, quelle merde di trenitalia.
Prima c'erano due treni notturni, che cosavano 38 euro, ora ne hanno messo uno che costa 76.
Così è poco conveniente e tocca prendere il frecciarossa (aumentato da 98 a 100), spero muoiano tutti tra atroci sofferenze.

Comunque sì RRRRadical, lei è napoletana
cos'è sta mania di arrotondare la r iniziale ora?
Colpa dell'underscore.


Questo ragionamento è inconcepibile in partenza, mi piacerebbe che mi dicessi direttamente tu il perché.
ma con chi stai parlando?


Non ho considerato il fatto (non so se è il tuo caso) che per un cristiano il massimo della felicità esiste ed è identificabile nel Signore.
Comunque, se sapessi dirti il perché non avrei fatto quel ragionamento, sapendo che esso sarebbe inconcepibile in partenza.
Tu hai mai raggiunto la felicità massima possibile? Non penso


Shhh! lascialo in pace..



Bo, non l'ho mai letto né scritto.. l'ho fatto così a caso .


mi fa male la pancia

Non è il mio caso.



Ma è semplicissimo in realtà.
Che senso ha ragionare su un massimo ipotetico di cui hai teorizzato una decisamente improbabile esistenza?
La felicità è una sensazione (nemmeno una condizione) immanente, immediata e passeggera, come fa ad essere misurata su una scala?
Quali termini di paragone hai? Che strumenti utilizzi per matematicizzarla?

Non puoi parlare di massimo, puoi parlare di assenza, presenza ed intensità, quest'ultima relativizzabile solo ed esclusivamente limitandoti a quanto provato da te.
Nessuno sarà mai cosciente di eventuali termini di paragone della cosa perché è una valutazione assolutamente soggettiva e direttamente collegata alle esperienze di ognuno.

Quindi, tolto di mezzo l'assioma secondo il quale la felicità dovrebbe essere misurabile e rapportabile ad una scala facente capo ad un massimo (che dai per inesistente - ma consideri nel ragionamento, privando di valore i passi "intermedi"), non ti sembra molto più diretto, sensato e utile ragionare sul fatto che la tua condizione - banalmente - è migliorabile (indipendentemente da eventuali termini di paragone) e che ogni miglioramento per quanto piccolo potrebbe rappresentare una nuova e migliore condizione di esistenza, in grado di portarti a provare sensazioni più alte e soddisfacenti rispetto a quelle attuali?


ma anche no ha ragione RRRRRadical, è che Napoli per me è a nord


ok sono completamente d'accordo infatti ho detto che non esiste, non ho capito cos'altro ho detto di male



è migliorabile? chi lo sa... uno spera (ormai di sperare sperare sperare però mi son stufato) ma non è detto che succeda. ho imparato negli anni (pochi, certamente meno di voi, considerato che sono "piccolo" qui dentro, come in moltissimi altri contesti; ma comunque...) che mi devo far andare bene quello che mi capita perché tanto lamentarsi non cambia niente, ormai è andata, quello che è passato è passato e amen. Cerco di non lamentarmi e cerco di non desiderare troppo... chiamiamolo un accettabile compromesso.

sto quasi monopolizzando il thread con la mia monnezza psico-neurologica...
me ne scuso, ancora di più perché non c'entra niente con il topic...
No oh... se dovete parlare di filosofia cazzi e mazzi


------------------> Fuori dal cazzo.










Sono tentato di aprire un thread.
No eh n'altro thread filofofico noooooo

Dai che poi mi prende male, devo leggere tecniche di abbordaggio :mad: