out anche ayuso, covid. oh, che cicco non faccia scherzi che qui c’è una bella chance con la forma che si ritrova…
adam yates in fuga( wtf prima di domani e domenica ? che tattica è? ) ventagli, altra tappa che dal nulla diventa interessante.
out anche ayuso, covid. oh, che cicco non faccia scherzi che qui c’è una bella chance con la forma che si ritrova…
adam yates in fuga( wtf prima di domani e domenica ? che tattica è? ) ventagli, altra tappa che dal nulla diventa interessante.
Tappa che si è rivelata durissima a causa del vento e dell’ondulatezza del percorso nella fase finale.
Domani diversa gente pagherà gli sforzi imprevisti di oggi.
philipsen primo van aert secondo
Mai una gioia
Ma poi che cazzo di caduta c’è stata nel finale? Chi è quel ritardato che si è inserito da sinistra tirando la spallata e facendo cadere tutti gli altri?
riuscirà un italiano a vincere una tappa in questo Tour? Chi è stato l’ultimo a farlo, faccio fatica a ricordarlo
mi spiegate perchè Philipsen è così odiato? che mi sono perso?
“il documentario netflix” (cit.)
vince
Scherzi a parte l’anno scorso alcune volate le ha vinte con alcune mosse al limite sia da parte sua che dal suo scarsissimo lead out man vdp.
ah ecco
Credo che l’ultimo sia stato Nibali nella tappa di Val Thorens ottomila anni fa.
Oggi si inizia a fare sul serio.
Prima tappa pirenaica, si affronta il Tourmalet, poi l’Hourquette d’Ancizan, poi Pla d’Adet.
Il design della frazione è particolarissimo: non è troppo lunga (poco più di 150 km) e la prima asperità arriva con metà del chilometraggio di giornata già ampiamente percorso. Poi però arriva la concatenazione delle 3 salite, di cui la più tosta è sicuramente il Tourmalet, ma anche la prima parte di Pla d’Adet è una bella mina in culo (però va poi gradualmente addolcendosi).
Se le sensazioni che ha dato Vingegaard in questa settimana sono confermate ed il suo stato di forma è vicino alla pienezza, allora da oggi Taddeo dovrà pensare soprattutto a difendersi e non fare troppe cazzate impulsive come al suo solito.
E aggiungo una cosa: la tappa di domani è MOLTO più atroce di quella di oggi. Questo potrebbe condizionare parzialmente la corsa e far assumere un atteggiamento più prudente a gran parte dei corridori. Discorso che non penso si applichi a Taddeo, dato che è pazzo.
Vingegaard per quanto forte non lo preferisco, mi pare Armstrong che preparava la stagione solo per il Tour (al netto del doping ovviamente )
Team Taddeo
La UAE oggi PERFETTA.
Tattica strepitosa in perfetto stile Astana quando mandavano avanti i vari Kangert / Zeits / Landa / Sanchez per fare da punto d’appoggio al capitano.
Politt e Soler giganteschi su Tourmalet e Hourquette, Almeida e Yates sontuosi su Pla d’Adet.
Taddeo micidiale sullo scatto, oggi ha fatto la differenza il fatto che ha potuto rifiatare dopo lo scattone perchè aveva Yates a parargli il vento e tenere un ritmo altissimo e poi ha potuto sparare tutto negli ultimi 4 km.
Vingegaard comunque abbastanza sul pezzo, benissimo Remco e Rodriguez, ottimo anche Ciccone che è arrivato a poca distanza dai migliori.
1
Tadej POGACAR
UAE TEAM EMIRATES
56h 42’ 39’’
2
Jonas VINGEGAARD
TEAM VISMA | LEASE A BIKE
3
Remco EVENEPOEL
SOUDAL QUICK-STEP
4
Joao ALMEIDA
UAE TEAM EMIRATES
5
Carlos RODRIGUEZ
INEOS GRENADIERS
6
Mikel LANDA
SOUDAL QUICK-STEP
7
Adam YATES
UAE TEAM EMIRATES
8
Giulio CICCONE
LIDL-TREK
9
Derek GEE
ISRAEL - PREMIER TECH
10
Matteo JORGENSON
TEAM VISMA | LEASE A BIKE
Che tappa
Però ancora è lunga, Vingegaard ha 2 minuti ma basta una giornata storta e Taddeo ha nelle gambe il Giro…
Intanto però
Per perdere questo tour pogacar oltre ad avere una giornata storta deve avere la sua squadra che va in crisi, perché nel resto del plotone non ci stanno squadre in grado di cambiare il ritmo come fa la uae
La frazione di domani è a questo punto già più che decisiva, perchè è un vero e proprio tappone pirenaico.
Pronti-via si scala subito il Peyresourde, è un bel palo nel culo iniziare una tappa con una salita così fastidiosa, 7 km quasi tutti all’8% costante, poi la discesa che porta a Bagneres de Luchon è molto ripida. Aperta parentesi storica: vorrei ricordarvi il capolavoro di Froome sulla discesa del Peyresourde 8 anni fa.
Dopo la strada continua a scendere in modo più dolce per una ventina di km ancora, fino ad arrivare alla scalata consecutiva del Col de Mentè e del Portet d’Aspet, che comunque sono entrambi al 9% e passa di media.
A quel punto ci sono più di 50 km di scendi-sali di cui 30 in falsopiano costante tra l’1% e il 3% che sono totalmente massacranti specialmente quando fa caldo. Lì saranno fondamentali i lavori delle squadre.
Finito il falsopiano si sale verso il Col d’Agnes (pure questo 8% di media), subito dopo il Port de Lers (con punte al 14%), discesa ripida per una decina di km, poi addolscisce finchè non si arriva ad una decina di km di fondovalle prima di affrontare l’ultima, terribile asperità di giornata, Plateau de Beille, resa leggendaria nel 1998 da Pantani con il famosissimo attacco in una giornata in cui credo di avere ancora il record assoluto di bestemmie quando Piepoli iniziò a tirare dietro il Pirata ed aiutare Ullrich limitandone i danni.
Domani patatine, birra e rutto libero!
Taddeo.
Vingegaard perde inesorabilmente, Remco in crisi nera.