Anche oggi tappa sontuosa che ha dato diverse botte alla classifica generale.
Partiamo dalla notizia del giorno: il ritiro di Van Aert. E’ caduto malissimo in discesa sulla strada bagnata per la pioggia e non ce l’ha fatta a riprendere, salendo sconsolato sull’ammiraglia. La sfortuna di questo ragazzo continua, perchè non può portare a casa la maglia verde che finora aveva strameritato in una classifica a punti che stava dominando. E non può nemmeno giocarsi la crono all’ultima tappa dove era oggettivamente tra i favoriti.
O’Connor ha tenuto ancora, anche se per soli 5 secondi, la maglia rossa. La tenacia di questo corridore è finora davvero encomiabile: sappiamo tutti che non ce la farà a vincere la Vuelta, ma è una settimana che tutti dicono “oggi perde la maglia” e intanto ce l’ha ancora addosso lui.
Landa come al solito a N km dall’arrivo pianta uno scatto, sembra andar via, poi dopo 1 minuto inizia a girarsi indietro e rallenta, viene raggiunto dagli altri e si stacca. Ha veramente rotto il cazzo con 'ste azioni da pagliaccio, facesse il succhiaruote alla Quintana che magari riesce ad arrivare insieme al gruppo dei migliori qualche volta.
Roglic oggi in formato “non faccio un cazzo e sto alla ruota di Mas che tanto O’Connor qualcosa perde”. E infatti è andata esattamente così. Massima resa col minimo sforzo.
Ottima la vittoria di caparbietà di Marc Soler ma ottimo anche il secondo posto di Filippo Zana. Tappa ancora una volta davvero bella e gradevole da guardare, ora le difficoltà nei prossimi due giorni saranno minori e ci sono molte probabilità che O’Connor tenga ancora la rossa. Poi da Venerdì son di nuovo cazzi e lì si deciderà la Vuelta 2024.
Landa era un treno finchè faceva il gregario e quindi poteva anche permettersi il lusso di prendersi le classiche giornate di pausa (in cui recuperava energie), in una squadra come la Astana o il team Sky, perchè “tanto oggi lavora qualcun altro per il Nibali, l’Aru o il Froome di turno”.
Ora che fa il capitano e deve stare sul pezzo tutti i giorni gli manca la continuità di gamba, perchè facendo classifica non può più dire “hey oggi mi stacco come il Van Garderen dei bei tempi e arrivo a 20 minuti così domani zpako chiquita e amazo salita”.
Eh sì, ma poi ripeto, oltre alla differenza di età, al tempo quando faceva il treno in Astana si alternava al gregariato con gente tipo Cataldo, Tiralongo, Scarponi ( ), Zeits, LL Sanchez, Kangert, Fuglsang, Agnoli, Rosa e Vanotti. Non proprio gente scarsa.
Dopo due tappe di transizione, in cui Landa è riuscito comunque a far cagare, si ricomincia a fare sul serio da oggi con un trittico di tappe mica da ridere che inizia così:
La salita finale è durissima.
Sarà finalmente il giorno di Roglic in cui riuscirà a completare l’operazione rimonta? La tappa sembra disegnata apposta per lui.
Oggi pomeriggio s’è visto un Roglic veramente fenomenale. Azione brutale della RedBull sull’ultima salita, poi s’è involato lui, lanciato da un eccellente Vlasov come ultimo uomo, e non ce n’è più stato per nessuno.
Aperta parentesi: Vlasov da gregario lo vedo davvero bene, da capitano invece non ha mai brillato. Magari ha trovato la sua dimensione, se corre così è veramente un valore aggiunto.
O’Connor, crollato male nell’ultimo km e mezzo, ora è a rischio podio. E’ secondo in CG e ha mezzo minuto di vantaggio su Mas e un minuto su Carapaz.
Amici, prima del commento a questa tappa meravigliosa voglio dire una cosa importantissima: dimenticatevi dell’unico ciclista che finora è stato il vero idolo dei meme di NGI, Tejay Van Garderen.
Dopo questa Vuelta, il nuovo Signore dei Meme delle due ruote è lui:
Ma poi Kung era in straforma, aveva dominato pochi giorni fa l’ultima crono della Vuelta ed è uno che aveva già vinto 2 volte l’Europeo da professionista nelle prove a crono del 2020 e 2021.