Chi é che si ricorda di...

la locandina........



end-message
mi piaceva lui....... mirko ha il ciuffo come te



il primo disco di bobby solo, sono troppo r0x

end-message
locandina.....



end-message
mirko nn vorrei sbagliarmi ma massimo palanca nn è questo ??



end-message
turone.....



end-message
rececconi...





end-message
belfagor....











mirko ti stai stupendo di me ehhhh??? sono pronto a diventare un'idiota pure io !!!

end-message
mirko tu ke sai dimmi che è questo.......





end-message
lui era protgamer....






end-message
son diventato matto a cercare giuni russo e sibilla nn ci sono riuscito o per lo meno nn ne sono sicuro

end-message




Giudice te sei già idiota
Al massimo diventi come mirko
quanto inutile sei antonio ??

TROPPO !!!!

end-message
ma cosa editi................ ma quanto lamer sei..... dove hai letto ti stupendo?? ho capito che nn ci arrivi ma.........

end-message



io che editerei non capisco
Spiegati
Allora su Sibilla (1983) ho trovato io qualcosa:

infelice l'esperienza di Sibilla, prodotta da Franco Battiato. Alta 1,90, apportatrice di nuovi codici estetici, chiaramente arabi, propone un pezzo "alla Battiato", molto accattivante che racconta di allegri fumatori di Oppio, con un testo autoironico e didascalico al tempo stesso, funzionale alla melodia che vuole rievocare i suoni del Medio Oriente a cui Battiato appartiene quasi per diritto di sangue. Purtroppo per la giovane Sibilla andò male anche l'esecuzione: al posto della base fu mandato il play-back, il che la costrinse a perdere ogni punto di riferimento fino a stonare.
U articolo riguardante la sua sfortunata esibizione SanRemese.
Poi:
http://www.battiatovirtual.it/sibilla.htm
Su questo sito potete addirittura scaricarvi i suoi MP3, se vi piace BAttiato vi consiglio OPPIO, gli altri non li ritengo degni di nota. Almeno quelli che ho sentito!

E la copertina di un altro 45:

Lo sapete che questa signorina era (è) alta 1.90?
Ok ora l'abbiamo scovata, ma la vera sfida è:
Che fine ha fatto Sibilla? Cosa fa adesso?
Forza amici del passato, diamoci da fare, questa sì che una sfida di quelle toste.
Ps: giudice complimenti.
Anvedi quer vecchio marpione di Battiato s'era prodotto pure la pollastrona !!!
Qunato vecchiume in stò topic...avrà almeno 200 anni


Alla fine era facilissima ma nessuno l'ha messa ... Ero un nano in vacanza in quel di Bari da parenti del nonno... Chi se la dimentica "Un'estate al mare"?



Nata a Palermo e cresciuta in una famiglia dove la musica lirica era l'incontrastata regina, Giuni Russo ha iniziato giovanissima a coltivare il canto e a studiare composizione, raffinando precocemente il suo grande talento naturale. Dotata di una potenza vocale, duttile e di estreme possibilità espressive, ha prestoi attirato l'interesse di critici e discografici. Il grande successo lo raggiunge nel 1982 con il brano Un'estate al mare che tocca i vertici delle classifiche e la fa conoscere al pubblico più vasto. Ma il percorso più interessanrte della sua vocalità e della sua curiosità musicale, emerge lo stesso anno con Energie, l'album scritto insieme a Franco Battiato con cui inizia, con un coraggio spesso controcorrente, un cammino di studio e di ricerca verso una musica sicuramente più impegnata e "impegnativa".
Le successive incisioni da Vox dell'83 ad Album dell'87 rivelano un'artista in continuo divenire, capace di fondere la cantabilità più facile dei suoi numerosi hit (Good good bye, Sere d'agosto, Limonata cha cha, Mediterranea, Alghero, Adrenalina) con uno sperimentalismo vocale e strumentale particolarmente anomalo nel panorama della nostra musica "leggera".

Personaggio inquieto, portato istintivamente a giocare con repertori trasversali e con segnali artisticamente spericolati grazie alle sue performance vocali, Giuni Russo arriva nell'88 con l'album A casa di Ida Rubistein a segnare la svolta, in cui con piglio nuovo e sperimentale, originale e sorprendente, esegue arie e romanze notissime di Bellini, Donizzetti e Verdi: un repertorio che conferma la naturale vocazione di Giuni alle contaminazioni musicali più all'avanguardia "Non ci sono confini: la musica è musica", avverte l'artista. E riprendendo la sua ricerca esperimenta altre sonorità, altre culture. Dalla word-music arabeggiante di Amala (1992) al "cabaret" di Petrolini di Se fossi più simpatica sarei meno antipatica (1994).

Il resto è storia recente: Giuni allarga ulteriormente le sue esperienze, collabora con scrittori e poeti, studia antichi testi sacri, offre generosamente la sua voce al palcoscenico e, nel '97 si esibisce in uno straordinario Verba Tango, spettacolo di musica contemporanea e poesia, cantando versi di Borges a fianco di un attore del calibro di Giorgio Albertazzi. "Il futuro è in movimento", assicura Giuni Russo. "Ciò che mi aspetta è nella mia anima e nella musica alla quale mi abbandono come esperienza totale: senza confine.
Questo è, in assoluto, uno di quei regali dei quali non mi scorderò mai. Mi ricordo addirittura la scatola... Mi viene quasi da piangere... Che Natale, che bella la mia MACH PATROL DELUXE!





Ecco, adesso mi ha preso la malinconia...
Con i lacrimoni agli occhi, ecco il mio secondo videogioco (il primo fu Snoopy nel formato TableTop, che riproduceva quasi un cabinato da bar e aveva bisogno di una forte luce per illuminare lo schermo; altro che retro illuminazione dei Gameboy!): Mario Bros della serie Game & Watch Nintendo!
Me lo rubarono a scuola... che dolore...