Sarà stata una TV un po' idiotella.
Sarà stata forse l'ultima TV che avrete guardato (se avete il satellite).
Sarà stata veramente la minor perdita nella numerazione di SKY.
Stà di fatto che questa è veramente una schifezza. Ogni tanto MI VERGOGNO PROFONDAMENTE di essere italiano.
ribelliamoci!
ROMI OSTI TEL
ROMI OSTI TEL

Perdonami lupo, ma dov'è la novità?
Hanno tagliato i cartoni animati, da ranma a ransie la strega per 1/5 di zinna di troppo che si vedeva...
Hanno tagliato i cartoni animati, da ranma a ransie la strega per 1/5 di zinna di troppo che si vedeva...
Che il satellite, ove VIGE un sistema di "parental control", dovrebbe essere regolamentato in maniera differente.
Il problema vero è la deficenza della maggior parte dei genitori italiani: comprano un apparecchio (satellite) e chiedono allo stato di regolamentarlo secondo le loro esigenze, invece che SBATTERSI un dito, LEGGERE QUEL CAZZO DI MANUALE e imparare il MIRACOLOSO uso del "parental control".
ECCO dov'è il problema.
Spagna: paese ULTRACATTOLICISSIMO. DUE dico DUE tv PORNO in CHIARO GRATIS via satellite. Non le vuoi vedere? PREMI quel cazzo di pulsante "a chiave", imposta il tuo codice e VUALLAZ: schermo NERO!
Che schifo...
Il problema vero è la deficenza della maggior parte dei genitori italiani: comprano un apparecchio (satellite) e chiedono allo stato di regolamentarlo secondo le loro esigenze, invece che SBATTERSI un dito, LEGGERE QUEL CAZZO DI MANUALE e imparare il MIRACOLOSO uso del "parental control".
ECCO dov'è il problema.
Spagna: paese ULTRACATTOLICISSIMO. DUE dico DUE tv PORNO in CHIARO GRATIS via satellite. Non le vuoi vedere? PREMI quel cazzo di pulsante "a chiave", imposta il tuo codice e VUALLAZ: schermo NERO!
Che schifo...
beh basta andare nel sito del movimento italiano genitori e ridi per 24h di fila
Giuro, concepisco tutto, ma non la DEFICENZA di dire "regolamentatemi la tv, perché mio figlio altrimenti..."
TUO FIGLIO??? TU fai un figlio e pretendi di cambiare il mondo e limitare le altre persone perché HAI FATTO UN FIGLIO?
1. CURALO TU, non buttarlo davanti alla tv, che diventa la nuova baby-sitter!
2. IMPARA a usare la TV, cristo! CAPISCO ANCORA la tv via etere, ma la satellite NO! Esiste un blocco canali, un codice intaccabile, USATELO E BASTA!
3. non limitate le altre persone perché "voi siete genitori": gioie e dolori dei figli dovete viverli VOI e NON ribaltarli sulle persone "solo perché sono bambini". Esticazzi, non sono miei!
tru tru,d'accordissimo con WW.
Cmq propongo di abbonarci alla tv spagnola
Cmq propongo di abbonarci alla tv spagnola

E' gratis

E' pure gratis?
Quanto abbiamo da imparare
Quanto abbiamo da imparare

Data e ora:
26/4/2004 - Ore 8:25
Nome:
Peppe
Cognome:
carbonaro
E-mail:
[email protected]
Oggetto del commento: FILM DISNEY
Commento:
Non capisco perchè in quasi tutti i cartoni DISNEY debba morire il padre o la madre del piccolo protagonista, oppure il piccolo protagonista è senza genitori ! (qui quo qua, Bambi, il re leone, ecc ecc), mio figlio rimane talmente turbato che nelle scene in cui la mmamma di bambi muore o in cui il padre di simba muore lui piange ! Io trovi i classici Disney molto violenti, (ad eccezione di WInnie the pooh) altro che anime !! Beppe
____________________
"TROY"
(Troy)
Recensione di Franco Olearo
Valori/Disvalori
Si suggerisce la visione a partire da:
Giudizio tecnico
Adulti
Il protagonista, cinica macchina da guerra, subisce una parziale conversione verso il rispetto e la clemenza per i nemici Per le scene di battaglia che sono cruente ma senza sangue né dettagli raccapriccianti. Alcuni incontri amorosi con nudi statici ripresi di schiena Alta professionalità nel rappresentare i duelli e nell'uso della computer grafica per le scene di massa. Ottima recitazione di B. Pitt e P.O'Toole. La sceneggiatura non da' un "senso" al racconto
USA Germania 2003
Regia: Wolfgang Petersen
Sceneggiatura: David Benioff
Durata: 161'
Interpreti: Brad Pitt (Achille), Eric Bana (Ettore), Orlando Bloom (Paride), Diane Kruger (Elena), Peter O'Toole (Priamo), Rose Byrne (Briseide)
Genere: Dramma
Censura USA: Restricted
Circa 3000 anni fa Agamennone , un re greco pieno di mire imperialiste, decide di conquistare Troia con il pretesto di vendicare l'onore di suo fratello fratto becco dal bel Paride. E' costretto a portarsi con se l'altero Achille, terribile guerriero che si preoccupa solo che qualcuno parli di lui per i prossimi mille anni. A Troia intanto Ettore, tutto casa e famiglia, é costretto a scendere in campo per colpa di quello sciupafemmine di suo fratello.
Prendete un classico della letteratura mondiale come l'Iliade. Svuotatelo della polpa più succosa e lasciate solo il guscio.
Procuratevi ora un budget quasi delle dimensioni dell'intero prodotto interno lordo della Grecia attuale. Farcite l'interno con cultura popolare del tipo Achille che sembra Superman o con riferimenti moderni come lo sbarco in Normandia. Date una pennellata di "politically correct", indispensabile per un blockbuster (Achille e Patroclo sono cugini e non più amanti, il cattivo Agamennone finisce ucciso). Aggiungete ora una buona dose di computer grafica per realizzare battaglie con migliaia di comparse artificiali. Cosa ottenete? Già. E' questo il punto.
Da buoni Europei che ancora ci ricordiamo " del pelide Achille l'ira funesta" o de "l'aurora dalle cerulee dita" può sicuramente dispiacere che il film non si preoccupi di offrirci alcuna suggestione della Grecia classica. Manca sopratutto la vita che scorre su due piani paralleli, quello dei mortali e quello degli dei dell'Olimpo, pronti con le loro beghe ad influenzare i destini degli eroi di questa terra. Il film ha una visione rigorosamente terrena ("ti accorgerai presto che l'amore verso gli dei è un amore senza contraccambio " dice Achille alla sacerdotessa Briseide) e Achille è rappresentato come un campione che crede solo nelle proprie capacità.
E' assente inoltre una una scenografia che cerchi di rievocare le bellezze dei monumenti antichi (Troia appare bianca e spoglia sotto il sole) e ci fa rimpiangere le fantasie gotiche realizzate per la trilogia de Il Signore degli anelli.
Non possiamo però pretendere il film che avremmo voluto ma ci dobbiamo domandare piuttosto che cosa ci è stato proposto.
Anche nel periodo glorioso dei peplum italiani degli anni '50-'60 c'era l'abitudine di concedersi molte licenze sui testi originali ma forse i nostri prodotti avevano il pregio dell'autoironia e di non voler essere più di quel che erano, cioè dei film di intrattenimento.
Il "tallone di Achille" di Troy sta proprio nella pretesa di esser maledettamente serio, di voler rifare il verso all'epopea antica per costruire un'epica per l'uomo moderno.
Attraverso il protagonista Achille , molto ben reso da uno scultoreo Bradd Pitt, sembra passare la visione americana di un uomo-mito che conta solo su se stesso, geloso della propria indipendenza, cultore del "cogli l'attimo" perché la morte é dietro l'angolo. Il giovane sceneggiatore David Benioff che ha firmato il bello ed intenso la 25-ma ora , non sembra a suo agio nel costruire dialoghi che debbono mescolare amori molto borghesi con brandelli di filosofia sul destino dell'uomo, sulla gloria immortale e sul dovere patrio.
Forse la parte più sincera del film, che avrà catturato l'attenzione del pubblico americano, è quella che tratta dell'inutilità della guerra da cui "niente di glorioso o di poetico può venire" e del principio affermato dal vecchio Paride quando implora ad Achille la restituzione del corpo di suo figlio: "anche tra nemici può esserci rispetto".
Franco Olearo
(Per gentile concessione di www.familycinematv.it)
robe da matti leggetevi una qualsiasi cosa da quel sito
26/4/2004 - Ore 8:25
Nome:
Peppe
Cognome:
carbonaro
E-mail:
[email protected]
Oggetto del commento: FILM DISNEY
Commento:
Non capisco perchè in quasi tutti i cartoni DISNEY debba morire il padre o la madre del piccolo protagonista, oppure il piccolo protagonista è senza genitori ! (qui quo qua, Bambi, il re leone, ecc ecc), mio figlio rimane talmente turbato che nelle scene in cui la mmamma di bambi muore o in cui il padre di simba muore lui piange ! Io trovi i classici Disney molto violenti, (ad eccezione di WInnie the pooh) altro che anime !! Beppe
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"TROY"
(Troy)
Recensione di Franco Olearo
Valori/Disvalori
Si suggerisce la visione a partire da:
Giudizio tecnico
Adulti
Il protagonista, cinica macchina da guerra, subisce una parziale conversione verso il rispetto e la clemenza per i nemici Per le scene di battaglia che sono cruente ma senza sangue né dettagli raccapriccianti. Alcuni incontri amorosi con nudi statici ripresi di schiena Alta professionalità nel rappresentare i duelli e nell'uso della computer grafica per le scene di massa. Ottima recitazione di B. Pitt e P.O'Toole. La sceneggiatura non da' un "senso" al racconto
USA Germania 2003
Regia: Wolfgang Petersen
Sceneggiatura: David Benioff
Durata: 161'
Interpreti: Brad Pitt (Achille), Eric Bana (Ettore), Orlando Bloom (Paride), Diane Kruger (Elena), Peter O'Toole (Priamo), Rose Byrne (Briseide)
Genere: Dramma
Censura USA: Restricted
Circa 3000 anni fa Agamennone , un re greco pieno di mire imperialiste, decide di conquistare Troia con il pretesto di vendicare l'onore di suo fratello fratto becco dal bel Paride. E' costretto a portarsi con se l'altero Achille, terribile guerriero che si preoccupa solo che qualcuno parli di lui per i prossimi mille anni. A Troia intanto Ettore, tutto casa e famiglia, é costretto a scendere in campo per colpa di quello sciupafemmine di suo fratello.
Prendete un classico della letteratura mondiale come l'Iliade. Svuotatelo della polpa più succosa e lasciate solo il guscio.
Procuratevi ora un budget quasi delle dimensioni dell'intero prodotto interno lordo della Grecia attuale. Farcite l'interno con cultura popolare del tipo Achille che sembra Superman o con riferimenti moderni come lo sbarco in Normandia. Date una pennellata di "politically correct", indispensabile per un blockbuster (Achille e Patroclo sono cugini e non più amanti, il cattivo Agamennone finisce ucciso). Aggiungete ora una buona dose di computer grafica per realizzare battaglie con migliaia di comparse artificiali. Cosa ottenete? Già. E' questo il punto.
Da buoni Europei che ancora ci ricordiamo " del pelide Achille l'ira funesta" o de "l'aurora dalle cerulee dita" può sicuramente dispiacere che il film non si preoccupi di offrirci alcuna suggestione della Grecia classica. Manca sopratutto la vita che scorre su due piani paralleli, quello dei mortali e quello degli dei dell'Olimpo, pronti con le loro beghe ad influenzare i destini degli eroi di questa terra. Il film ha una visione rigorosamente terrena ("ti accorgerai presto che l'amore verso gli dei è un amore senza contraccambio " dice Achille alla sacerdotessa Briseide) e Achille è rappresentato come un campione che crede solo nelle proprie capacità.
E' assente inoltre una una scenografia che cerchi di rievocare le bellezze dei monumenti antichi (Troia appare bianca e spoglia sotto il sole) e ci fa rimpiangere le fantasie gotiche realizzate per la trilogia de Il Signore degli anelli.
Non possiamo però pretendere il film che avremmo voluto ma ci dobbiamo domandare piuttosto che cosa ci è stato proposto.
Anche nel periodo glorioso dei peplum italiani degli anni '50-'60 c'era l'abitudine di concedersi molte licenze sui testi originali ma forse i nostri prodotti avevano il pregio dell'autoironia e di non voler essere più di quel che erano, cioè dei film di intrattenimento.
Il "tallone di Achille" di Troy sta proprio nella pretesa di esser maledettamente serio, di voler rifare il verso all'epopea antica per costruire un'epica per l'uomo moderno.
Attraverso il protagonista Achille , molto ben reso da uno scultoreo Bradd Pitt, sembra passare la visione americana di un uomo-mito che conta solo su se stesso, geloso della propria indipendenza, cultore del "cogli l'attimo" perché la morte é dietro l'angolo. Il giovane sceneggiatore David Benioff che ha firmato il bello ed intenso la 25-ma ora , non sembra a suo agio nel costruire dialoghi che debbono mescolare amori molto borghesi con brandelli di filosofia sul destino dell'uomo, sulla gloria immortale e sul dovere patrio.
Forse la parte più sincera del film, che avrà catturato l'attenzione del pubblico americano, è quella che tratta dell'inutilità della guerra da cui "niente di glorioso o di poetico può venire" e del principio affermato dal vecchio Paride quando implora ad Achille la restituzione del corpo di suo figlio: "anche tra nemici può esserci rispetto".
Franco Olearo
(Per gentile concessione di www.familycinematv.it)
robe da matti leggetevi una qualsiasi cosa da quel sito
Hispasat 1C/1D at 30.0°W
11615 H
Triple X (00-06) FTA
http://www.lyngsat.com/hispa.html
Basti confrontare RAI/TSI
RAI:
Audio mono (RARAMENTE stereo)
Trasmissioni 4:3 Pal
Film senza rispetto formato originale
TREMILIARDI di interruzioni per film
TRENTAMILIARDI di interruzioni per telefilm
TSI:
Audio stereo (o doppio canale ITA/ORIGINALE)
Trasmissioni 4:3 Pal e PalPLUS sui Film
Film rispettati nel formato originale
UNA interruzione per film
ZERO per telefilm

e quanto pagano gli spagnoli di canone? mi sembra sia gratis o tipo 50€ all'anno
Ora mi iscrivo solo per farmi bannare

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OFF TOPIC
ARGH! LE REPLICHE DI ESTIVAL JAZZ!
quanto amo la Tv svizzera
ARGH! LE REPLICHE DI ESTIVAL JAZZ!


ma nn lavori mai?

Quoto tutto ma soprattutto questo, cazzo.
Qua piu' sono incapaci piu' si moltiplicano... ah, ma verra' il giorno in cui servira' un QI minimo per avere un figlio.