Devo ristrutturare casa, al momento c’è riscaldamento con caldaia condominiale e contatori sui caloriferi.
Qualcuno per caso ha messo riscaldamento a pavimento partendo da questa situazione?
Leggo che ci sono tre problemi:
temperatura funzionamento diversa, e vabbè questa si risolve con un kit con scambiatore
tempi funzionamento diversi (caloriferi funzionano max X ore al giorno, con accensioni/spegnimento, mentre a pavimento dovrebbe andare sempre perché è un sistema inerziale e più lento)
contabilizzazione: bisogna fare uno stacco diretto dalla caldaia condominiale, perché non si possono contabilizzare insieme contatori diretti (pavimento) e indiretti (caloriferi)
Come sono contabilizzate le spese condominiali? Sono separate tra effettive sui consumi e spese fisse/di “manutenzione” dell’impianto basate sui millesimi? Ci sono calcoli percentuali basati sui consumi che incidono su queste ultime?
Ci sono già condomini che si sono staccati o hanno intenzione di staccarsi dall’impianto condominiale? Perché con una ristrutturazione così importante sarei propenso a puntare alla trasformazione in riscaldamento autonomo.
Non so come venga gestita la cosa dal condominio, ho dato per scontato che c’è una quota fissa da pagare (tipo 10-20%) divisa in millesimi e poi il variabile che cambia per ogni appartamento in base ai consumi contabilizzati coi misuratori sui caloriferi.
Non so se altri si siano staccati. Ho letto che si può fare abbastanza tranquillamente (basta che non si siano staccati già in tanti), ma non sono molto dell’idea di staccarmi e mettere il riscaldamento autonomo, perché dovrei comunque pagare quota fissa caldaia, la sua manutenzione straordinaria, e l’efficienza dell’autonomo è inferiore a una caldaia condominiale. Oltre al fatto che dovrei comunque pagarmi da solo la manutenzione del mio riscaldamento.
il sistema a pavimento (quello mio e’ un hoex del 2018) ha una centralina che poi gestisce ed impara le curve di temperatura della tua casa e funziona al massimo 39 gradi (dopo i 40 gradi si formano delle particelle che cacano il cazzo) …la vedo molto complicata attaccarlo alla caldaia condominiale che di solito e’ accesa ad orari che decide lei
Sicuramentesi può installare uno scambiatore per gestire il ΔT ma se il condominio ha un impianto non modernissimo lavora a temperature ben più alte di quelle che servono per l’impianto a pavimento (anche 60-70°) e sommandoci il problema degli orari intermittenti sinceramente mi è già venuto il mal di testa a pensare a come far funzionare tutto, poi magari un installatore una soluzione la trova ma a naso mi vien da dire che è un balocco costoso
mi pare un inculata già qui, cioè tu paghi l’acquacalda che ti arriva dalla centrale condominiale a bo 60°C, per poi raffreddarla a 30°C. not make sense.
cosa vuol dire “distribuisci” scusa, lui ha scritto “kit scambiatore di calore” e lo scambiatore ha un solo scopo e cioè raffreddare l’acqua prima di pompartela nel pavimento se no con 60-70°C dei caloriferi ti trovano cotto il giorno dopo. ma tu a livello di soldi paghi il riscaldamento pieno dell’acqua, perchè sicuramente te la contabilizzano prima dello scambiatore
il sistema a pavimento ha senso se puoi fargli un sistema dedicato, proprio perchè vai a risparmiare oltre magari all’effetto più “piacevole” in casa, ma la questione di base è che con il riscaldamento a pavimento ti serve una caldaia/pompa di calore che ti scalda al massimo l’acqua a 30-40°c
sono abbastanza sicuro che riscaldamento condominiale vada a fasce orarie (come d’altronde è per legge, massimo x ore di accensione al giorno)
sì quello sì, soffitto è alto 2.90 quindi al massimo si alza di qualche cm il pavimento. Tieni conto che la casa è da ristrutturare completamente, quindi vanno via tutte le porte
La questione della temperatura alta secondo me è il “meno”: concettualmente se entro con 70 gradi, e continuo a far circolare l’acqua in loop fino a quando non scende sotto una soglia di chessò 30 gradi, a quel punto miscelo l’acqua che arriva da caldaia condominiale con quella a t più bassa e così uso poca acqua del riscaldamento a 70 gradi per avere nel pavimento 30-40 gradi.
Detto ciò, questa soluzione mi sembra furba e fattibile, ma non ho idea se ci siano soluzioni in commercio che funzionino così. Avevo trovato questo dopo una breve ricerca, nella pagina c’è anche link al datasheet che però funziona con uno scambiatore, non con la mia idea descritta sopra:
no no può funzionare cosi, i sistemi a pavimento sono strutturalmente fatti per non superare tipo i 40°C di acqua al loro interno, oltre al fatto che se anche resiste a 70°C ti vengono a cucinare, inoltre il mio discorso è che tu cmq paghi l’acqua scaldata a 70°C per volerne 30°C è follia termodinamica pura
ma pur volendo ammettere che la porti a 39 prima di entrare nel circuito resta il problema degli orari limitati..le centraline normalmente richiedono acqua alla bisogna…cosa succede se richiede acqua quando la caldaia e’ spenta? potresti al massimo avere qualcosa che semplicemente butta acqua quando c’e’ e non fa niente quando e’ spenta…e allora non ha senso nulla…perche il sistema a pavimento funziona tenendo la temperatura costante il piu possibile e non accendi e spegni continui
non e’ chiaro se sei convinto di voler fare sta cosa e flexarlo qua con una finta domanda o se davvero cerchi consigli onestamente
ma no io capisco che lui voglia farlo perchè gli piace e stia cercando tutte le “giustificazioni” per sentirsi in pace e farlo anche se è chiaramente una cosa da non fare nel suo caso
sperava di trovare in noi la vocina che assecondava quella sua interiore di “fallo è fico chissene se pagheremo la bolletta come con i caloriferi, chissene se la metà delle volte non funzionerà perchè non sei nell’orario in cui la caldaia condominiale è spenta ecc”
invece purtroppo siamo brutte persone e gli stiamo consigliando di non farglo perchè è evidente che non gli conviene
Io farei un calcolo dei “costi fissi” del riscaldamento centralizzato, può essere che vai comunque a risparmiare pur dovendo pagare le spese “di manutenzione ordinaria”;
nel frattempo sentirei appunto se altri condomini stanno valutando di staccarsi o si sono già staccati.
Certo, se succede un guasto grave alla caldaia condominiale, ci perderesti probabilmente, ma se c’è un interesse moderato di altri condomini al distacco dal centralizzato, potete fare le vostre valutazioni e muovervi per dismettere il centralizzato del tutto.
Se ti serve acqua a x gradi misceli y litri di acqua a 70 gradi con z litri di acqua fredda. Tu paghi gli y litri caldi. Certo non è efficiente come riscaldare l’acqua semplicemente alla temperatura richiesta ma comunque è una differenza di un qualche punto percentuale. Tanto quella è la sua sorgente di acqua calda e se non la cambia è in ogni caso più efficiente del riscaldamento tradizionale.
La problematica sono le fasce orarie sempre che non abbia spazio per mettere un accumulo da utilizzare come puffer
ma ho capito che tecnicamente si può fare, lo ha scritto lui nel primo post che gli danno lo scambiatore di calore per farlo, per me è follia pura pagare l’acqua a 70°C quando mi serve a 40°C perchè voglio fare un sistema che non è pensato per stare dove lo voglio mettere
poi tu mi dirai “eh ma pagavi cmq 70°C con i caloriferi, sti cazzi se li paghi anche con il pavimento ed è cmq più confortevole” , eh bo non so, per me uno dei motivi di avere il riscaldamento a pavimento era anche il minor consumo
e poi anche occhio che il riscaldamento a pavimento è tornato di modo perchè con le case in classe energetica alta, tieni riscaldato il tutto con il minimo sforzo, essendo la casa ben isolata, se rifà la casa senza puntare a standard di isolamento alti, diventa un altro minus per avere il riscaldamento a pavimento
Forse puoi farla con un accumulo dove l’ingresso è la serpentina con l’acqua del condominio, l’uscita il liquido dell’impianto a pavimento.
I 70 gradi li vedo un problema anche per i materiali, mi sa che rischi di scoparti le mattonelle.
E penso che il sistema della serpentina del pavimento sia chiuso, non credo che lo misceli con acqua esterna (e sicuramente non farei entrare l’acqua che passa da radiatori e caldaie con tutte le schifezze nei tubicini delicati del pavimento)