Non so se avete seguito la storia di Jenni Hermoso, ma è un classico esempio di quello in cui si parla in questo thread.
La Spagna ha vinto la Coppa del Mondo di calcio femminile. Durante la cerimonia di premiazione Luis Rubiales, presidente della federcalcio spagnola, ha baciato la capitana della nazionale Jenni Hermoso sulla bocca contro la sua volontà, e per buona misura le ha dato una pacca sul culo, il tutto in mondovisione via satellite.
Immediatamente si sono alzate delle voci che hanno chiesto che Rubiales si dimettesse per questo atto. C’è stato un tira e molla per qualche giorno, poi l’altroieri Rubiales ha indetto una conferenza stampa. Tutti si aspettavano le sue dimissioni, ed invece, tra gli applausi del pubblico, ha detto che non l’avrebbe fatto, che è tutta colpa delle nazifemministe, lui in realtà è una vittima della cancel culture, e che comunque il bacio è stato consensuale, come confermato da una conversazione che ha avuto con Hermoso.
A questo punto ieri Jenni Hermoso, che era rimasta finora in silenzio, ha emanato un comunicato su Twitter.
In pratica: il bacio non era per niente consenziente; lei finora era rimasta in silenzio perché non voleva che la storia distraesse il pubblico dalla vittoria storica della sua squadra; ha ricevuto notevoli pressioni per emanare un comunicato congiunto con Rubiales per giustificare il di lui comportamento; e quando Rubiales ha detto che aveva parlato con lei ha mentito.
santa barbara dammi la forza la pacca sul culo è universalmente concepita come l’equivalente della pacca sulla spalla a un uomo. È una cosa che mi manda in bestia.
Io trovo un muro quando parlo di questo argomento con gran parte delle persone che conosco. Loro non fanno queste cose e quindi è una cosa che non li riguarda (anche se hanno figlie femmine, tanti auguri). Anzi, sono povere vittime delle nazifemministe e addirittura poverini loro perché una volta un GAY (omg!!1!) ha aperto la porta del bagno e sicuramente voleva abusarne, infatti poi si è scusato e ha chiuso la porta Cioè non importa sapere che praticamente tutte le donne abbiano subìto almeno una molestia in vita loro, basta guardare al proprio orticello.
Onestamente non so se voglio proprio parlarne più, poi vengo tacciata io come woke.
Beh, perlomeno le componenti della squadra nazionale hanno preso posizione in maniera netta mi pare, rifiutandosi di prendere parte ad altre competizioni fino a quando non si arrivi ad una soluzione soddisfacente, costringerà inevitabilmente l’intera infrastruttura organizzativa ad esprimersi sulla questione.
Sarebbe stato bello vi fosse stata una difesa di questo tipo, ad esempio, quando il Generalissimo Vannacci additò Paola Egonu di apparente mancanza di italianità.
Lo auspico, Hermoso ha solamente dato risalto alla vicenda contando su una parte della popolazione che verosimilmente e per una serie di ragioni anche molto differenti dal concetto in questione lo supporterà, ma essendo tutto avvenuto pressoché in diretta televisiva dubito riuscirà a difendere la sua posizione giocando la parte della vittima sacrificale, probabilmente emergeranno semplicemente altre questioni sopite precedenti.
Le sue compagne di squadra ad esempio, posto non l’abbiano fatto privatamente e mi sia perso l’accadimento, od anche la panchina stessa; è comunque vero in Italia le Forze Armate abbiano un certo rilievo nel settore sportivo, figuro quindi vi siano contatti sottostanti per contenere il danno. Ma ribadisco il concetto di aver trovato quell’uscita specialmente, tra le molte, veramente vergognosa.
Ma è ovvio no? Lo sport a livello dirigenziale in che mani è?
Di uomini che spesso hanno rapporti stretti con la classe politica (formata da altri uomini)
Tu donna atleta ti metti in mezzo tra la tua collega nera e il generale di turno che ha scritto un libro di scemenze e sta battendo ogni record di vendite incassando consensi trasversali da parte di politici, uomini di governo e pubblico?
Essere parte di una minoranza insegna, tra le tante cose, a tenere il profilo basso e non esporsi. E’ un meccanismo di autodifesa spesso indispensabile per sopravvivere.
le violenze ci sono sempre state purtroppo ma mi domando se il fenomeno della violenza di gruppo di minorenni era sempre così ma nn se ne parlava o è aumentato parecchio negli ultimi anni
Comprensibile, ma sull’altare della sopravvivenza si può sacrificare qualsiasi cosa a titolo di giustificazione, e tutto sommato posticipare solamente l’ovvia conseguenza; a me pareva un’eccellente occasione per prendere posizione, considerato come la controversia abbia spaccato sia le figure istituzionali di governo sia lo stesso Esercito, per porre un limite ad un certo modello comunicativo e conseguente registro espressivo.
Perché un alto ufficiale delle Forze Armate, in servizio attivo, rappresentativo del suo grado e delle sue funzioni si senta in dovere di attaccare un’atleta italiana citata per nome e cognome per il colore della pelle arrogandosi il diritto di valutare chi possa essere o meno distintivo del paese è un’azione già particolarmente estrema per un sistema di potere. Lo stesso paese con regole alquanto severe circa la libera espressione dei suoi stessi dipendenti pubblici riguardo le funzioni degli uffici a cui siano asserviti.
Per me le sue parole sono molto oltre l’inopportuno e potrebbero pure essere messe sul tavolo per stabilire l’idoneità al comando e al servizio attivo una persona che ha fatto questo giuramento
Art. 575 del Codice di Ordinamento Militare
Giuramento
I militari prestano giuramento con la seguente formula: «Giuro di
essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione
e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i doveri del
mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia delle libere
istituzioni».
Osservarne la Costituzione e poi si permette di dire che gay non sono normali.
Dai è chiaramente una barzelletta.
Con simili convincimento può raccogliere patate sotto il sole, ma lo vedo poco adatto a “salvaguardare le libere istituzioni” della Repubblica.
Appunto, l’inadeguatezza del Generale non è in discussione, ma vorrei dunque precisare quanto necessario sarebbe stato, e sarebbe ancora tempo utile in realtà, per la nazionale femminile di pallavolo assumere ufficialmente e nettamente una posizione di altrettanta intransigenza a fronte di quella dichiarazione.
Assolutamente no, ma visto che bisogna far capire che questi atteggiamenti sono cancerogeni per la societa’, perche esagerare dicendo falsita’?
In questo modo si rischia di dare occasioni per buttarla in caciara e distogliere l’attenzione sul vero problema
Pure io: ricordo di un caso simile ( stupro di gruppo, tutti minorenni, paesino del sud) finito malissimo. Pene leggerissime ai colpevoli, lei e la sua famiglia costretti a scappare dal paese ( perché pena lieve = colpa lieve, quindi, nella mente della gente, la vittima ha montato un caso per nulla).
Sapendo che, se vengono scoperti, al massimo si fanno qualche mese di instituto… qualcuno è anche " invogliato".