[QUOTE=D33P;18860405]Forse mi sbaglio ma in UK ci sono diverse fabbriche di automobili che producono per l’europa.
Auguri poi ad esportare negli USA [/QUOTE]
Ma poi possono fare come una Turchia qualsiasi.
Aiuti di stato a pioggia senza preoccuparsi di sanzioni ed annessi. Con la differenza di aver un know how alto, infrastrutture top ed un sistema finanziario solido.
Non sto dicendo che sia una manna dal cielo è che il mondo è talmente complesso che è difficile fare previsioni anche sulle conseguenze.
E mi pare che in materia economica sia sempre stato detto tutto ed il contrario di tutto.
[QUOTE=‘=]kBz[=suck;18860411’]Secondo me non più di tanto, perché l’economia britannica di fatto non esiste più da dieci anni, l’UK si regge sul riciclaggio, sulle speculazioni e sulla concorrenza fiscale. E’ un’isola di Man più grande. Ovviamente quel poco di manufatturiero che hanno ne soffrirà ma tanto è tutta gente che non ha voce in capitolo nelle decisioni del governo.
Il punto è che Londra così com’è fa comodo a tutti quelli che tirano le fila dei governi europei e quella è la discriminante in questo tipo di decisioni.
Quanto conviene imboscare i soldi a Londra anziché nell’isola di Mann o in Lussemburgo? Conviene più farlo con Londra nella situazione attuale dentro ma anche fuori oppure totalmente al di fuori?[/QUOTE]
ma infatti e’ per quello che gli unici a perderci sono loro. Se brexitano spostano la city a francoforte e gg
Il punto e’ che nessun inglese ammette che l’uk sia de facto la city e nient’altro, sono tutti convinti di avere una vera economia
[QUOTE=hackboyz;18860395]Dimenticate che quello che, in ipotesi, dovessero perdere con l’UE, lo potrebbero guadagnare con i paesi extra-ue, USA, Cina, Canade e Giappone in testa. E con almeno due è già un partner privilegiato, per comunanza di lingua e storia.
Con la differenza che oggi non puoi fare accordi commerciali senza passare dall’UE poichè essendo mercato comune, quello che entra in UK entra in Europa.
E sono convinto che già attualmente l’UK goda di privilegi, quantomeno nei confronti dei paesi commonwealth, in quanto nati ben prima della nascita della CEE.[/QUOTE]
Mi sa che ti sfugge il fatto che in questo momento piu’ della meta’ dell’export dell’UK va in Europa, senza tasse di importazione.
[QUOTE=darthrevan;18860417]ma infatti e’ per quello che gli unici a perderci sono loro. Se brexitano spostano la city a francoforte e gg
Il punto e’ che nessun inglese ammette che l’uk sia de facto la city e nient’altro, sono tutti convinti di avere una vera economia [/QUOTE]
Eh no, perché Francoforte ha un regime di controllo differente sulle transazioni, quello di Londra era peculiare per il suo status di “membro un po’ quando mi pare”.
[QUOTE=‘=]kBz[=suck;18860411’]Secondo me non più di tanto, perché l’economia britannica di fatto non esiste più da dieci anni, l’UK si regge sul riciclaggio, sulle speculazioni e sulla concorrenza fiscale. E’ un’isola di Man più grande. Ovviamente quel poco di manufatturiero che hanno ne soffrirà ma tanto è tutta gente che non ha voce in capitolo nelle decisioni del governo.
Il punto è che Londra così com’è fa comodo a tutti quelli che tirano le fila dei governi europei e quella è la discriminante in questo tipo di decisioni.
Quanto conviene imboscare i soldi a Londra anziché nell’isola di Mann o in Lussemburgo? Conviene più farlo con Londra nella situazione attuale dentro ma anche fuori oppure totalmente al di fuori?[/QUOTE]
Per rispondersi basta notare come nella city sono tutti terrorizzati da un’uscita dall’EU
[QUOTE=Pjem;18860420]Mi sa che ti sfugge il fatto che in questo momento piu’ della meta’ dell’export dell’UK va in Europa, senza tasse di importazione.[/QUOTE]
Ti sfugge che l’europa esporta di più verso l’uk che l’uk verso l’europa.
A giocare ai duri ci perderanno tutti, tedeschi in primis.
In ogni caso l’Europa è già morta ma ancora non lo sa. L’ennesima pantomima penosa sul glifosato degli ultimi giorni ne è l’ennesima prova.
[QUOTE=Pjem;18860425]Per rispondersi basta notare come nella city sono tutti terrorizzati da un’uscita dall’EU[/QUOTE]
Infatti anche io punterei su quello. Però di fatto il problema non è solo di chi gestisce i soldi ma anche di chi li porta. Se chi ricicla pensa di poter farlo meglio in un altro posto o addirittura a Londra fuori dall’ue la city si attacca al cazzo. Perché tanto la decisione verrà presa a livello sovranazionale, il referendum è solo il momento “performativo”
Ma mica tanto. Con queste percentuali tra il si e il no e’ chiaro che in questo momento nessuno ha il controllo della situazione, nessuno riuscira’ a pilotare questo voto.
Concordo sull'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, se questo va a creare una slavina che trascini nel baratro l'attuale struttura amministrativa ben venga, l'Europa necessita urgentemente di una riforma profonda e sistemica, questo potrebbe essere l'elemento scatenante per un ripensamento generale; vada come vada l'EU in questo momento si trova di fronte ad un vicolo cieco proseguire su questa rotta provocherà solo una frattura più profonda e scomposta in futuro.