Barbero, università, greenpass

Comunque 300 "professori" una sega, ci sono pure dottorandi al primo anno in quella lista
Pare che Barbero abbia detto un'altra barberata, in un'intevista per la stampa ha ipotizzato "differenze strutturali" tra uomo e donna che spiegherebbero la differenza di trattamento nel lavoro.

La faccia da coglione un pochino ce l'ha, con quel sorrisetto da beota stampato sempre in faccia, mi sta venendo il dubbio che lo sia davvero

Avrà guardato troppi video di Jordan Peterson
ma è semplicemente uno bravissimo nella sua materia, che poi quando ne esce non si esime dal pestare merde se mantiene la stessa saccenza che magari era sensata quando parlava di cose in cui è fortemente erudito
boh in realtà secondo me è interessante, c'è la questione "cosa serve per arrivare in una posizione di vertice?" e spesso la risposta comprende "aggressività, pelo sullo stomaco, tendenza alla sopraffazione" e simili.

Non mi pare scandaloso vedere queste caratteristiche come "mediamente più presenti negli uomini" che quindi sarebbero avvantaggiati nella scalata al vertice rispetto alle donne, ma secondo me il focus andrebbe spostato da "le caratteristiche delle donne" a "le caratteristiche che aiutano a raggiungere il vertice".

Certo è più facile dire che "le donne sono inadatte al potere" piuttosto che concepire un sistema e un concetto di "potere" per raggiungere il quale non siano necessarie "aggressività, pelo sullo stomaco, tendenza alla sopraffazione" e simili.


voglio leggere nel dettaglio cosa ha scritto Barbero perchè sto giochino di leggere un paragrafo senza il dovuto contesto mi ha un po' stufato, ma da quel poco che si legge il suo ragionamento è totalmente sbagliato, viviamo in una società dove la donna viene vista come un oggetto sessuale o come una sfornatrice di figli, è quindi completamente normale che in questo contesto la stragrande maggioranza delle donne non sia in grado di raggiungere con frequenza posti di potere ritagliati ad hoc per una figura maschile.

Barbero nel suo ragionamento ha totalmente ribaltato causa con effetto
Io ve l'avevo detto che sarebbe finita così
Oltre alla predisposizione culturale nel riconoscere determinati meriti o qualità come tali solamente quando presenti in un uomo, mentre i soliti tratti in una donna potrebbero persino essere considerati controproducenti; la leadership è molto meno legata alle qualità effettive quanto alla percezione delle stesse.
Bhe che le donne siano mediamente più remissive, più empatiche, meno spavalde, meno aggressive e più "go-getter" è vero.

Che quei tratti siano quelli più presenti tra chi fa carriera e arriva in posizioni di potere è altrettanto vero (https://imgur.com/bEFgTYp)

Bisogna capire cosa intendesse Barbero con "differenze strutturali tra i generi", lui è uno storico non uno studioso di sociologia o gender studies


Foibe'd ?


ma è un gatto che si morde la coda, hai un sistema in cui il potere è definito in un certo modo, in cui per raggiungerlo c'è una lotta/guerra, in cui risultano avvantaggiati i migliori "combattenti" e in cui i migliori "combattenti" vengono per ciò stessi percepiti come migliori occupanti di posizioni di potere.

Ovviamente è un sistema che nasce da una società patriarcale, non è un caso che le donne che ce la fanno vengono generalmente descritte come donne che si comportano come gli uomini esattamente in quelle caratteristiche "belliche" che sono strettamente legate all'idea di "persona di potere".
NO GODS
NO MASTERS


ogni volta mi tocca ripeterlo...
E' una cazzata quello che dice soprattutto perche' parla di differenze "strutturali", che ti porta a ragionamenti lombrosiani in tre mosse.
Se avesse parlato di differenze culturali era talmente ovvio da essere quasi scontato. Come dice il detto "have the self confidence of a mediocre white man entering a room"
io credo che voglia dire la stessa cosa che diceva Zizek, ovvero che le donne devono abbracciar eun po' della tossicità maschile per riuscire ad emergere.
https://www.independent.co.uk/voices/toxic-masculinity-paedophilia-homeland-gillette-heroism-slavoj-zizek-a8773096.html
Non so cosa voglia dire, ma sicuramente quelle frasi scritte li' sono cazzate reazionarie, e si prestano facilmente ad essere interpretate come tali. Un personaggio pubblico come lui se la pensa diversamente non si dovrebbe far pescare a dire cose interpretabili cosi'.
ovvio la comunicazione va sempre contestualizzata sopratutto in questo mondo di frasi atomizzate e rilanciate nell'universo.
Però considerando il suo passato io credo che la sua interpretazione sia questa.
E' un discorso fatto mille volte, la donna è un concetto vuoto tanto quanto l'uomo, non è nulla essere uomo o donna, il concetto viene riempito dal grande altro. Se dicono alle donne di essere X e Y diventano quello ecc...

Quando si vuole fare riduzionismo in questo senso, cioè trovare un attributo in sé in un concetto vuoto è solo giustificare lo status quo, cioè conservatorismo, è come la famiglia naturale dei preti o i cromosomi delle terf.
effettivamente, prima che storico e uomo, é un boomer


Premesso che e' intervista scritta, e nel giornalismo le interviste vengono sempre ricamate, magari proprio con l'obiettivo di far travisare.


A me e' sembrato che intendesse che in una societa' patriarcale come quella in cui viviamo viene premiata di piu' l'aggressivita' e la dominazione sull'altro e questi sarebbero tratti piu' caratteristici del maschio?
Per questo le donne sarebbero svantaggiate.

Dove e' la fallacia in questo ragionamento?