Comunque c’è una via di mezzo tra tenere la testa sotto la sabbia e sperare che i (del tutto teorici) 80 anni di “pace” (seriously?) In europa reggano per grazia divina e sventolare il ripristino della leva obbligatoria. Che ci dovremmo fare oggi coi militari di leva poi boh, non saprei davvero.
Diciamo che, molto più verosimilmente, il modello delle forze armate ultraprofessionali a 260k (di cui 110.000 carabinieri non ci scordiamo) delineato durante la spending review è carta straccia e orientativamente si dovrà ripensare a uno strumento che almeno arrivi a breve termine sui 300.000 + riserva flessibile, e a medio termine oltre, senza rispolverare necessariamente l’idea di mobilitare in sei mesi un milione di ex militari di leva da mettere sulla soglia di gorizia perché non credo sarebbe particolarmente attuale.
Cosi come è da considerarsi finita (o comunque molto diminuita) la cuccacgna di continuare a dare in outsourcing agli USA la nostra politica estera e di difesa e quindi ci toccherà, boh chessó, fare qualche 110 in meno o dare un po’ meno soldi da magnare ai consigli regionali (eh si, sto parlando di sanità) con l’idea ricostruire una compagine militare credibile anche in questi nuovi scenari.
se la leva la fanno come ho fatto io è più utile fare corsi di softair
ho sparato 1 volta, bersagli completamente storti quindi alcuni bersagli con 0 colpi e altri con più colpi di quanto ne avesse il caricatore
e solo il 1 mese poi diventata un lavoro di ufficio con la regola di imboscarsi appena possibile
utilità voto 0, nn imparavi neanche le cose basilari in 1 mese
Avremmo anche la fortuna di far parte dell’UE per cui se si volesse fare un esercito solo potremmo spendere relativamente poco e avere una forza seconda solo a quella degli USA.
In questa frase c’è tutto il succo del thread.
Il ritorno alla leva obbligatoria tornerebbe rapidamente ai “fasti” della vecchia naja, dove per mille soldati che facevano qualcosa di utile ce n’erano 10000 che passavano il tempo ad imbruttirsi ed imboscarsi in caserma.
Ed io per tre mesi ho fatto il militare serio (poi ho passato i restanti nove mesi imboscato al Distretto Militare, ma questa è un’altra storia ).
Oltretutto, come dice l’OP, ha senso oggi una forza militare di + 400k di soldati?
Siamo ancora all’idea che i ruzzi arrivino a valicare le Alpi tipo esercito Austro-Ungarico?
Non può reggere un esercito (piú correttamente, delle forze armate, ma in effetti vale a maggior ragione per le organizzazioni terrestri) di soli professionisti.
Le forze armate hanno bisogno di personale giovane, in proporzione molto più ampia di altre organizzazioni.
Sposare un modello interamente professionale significa che tutti i militari sono di carriera e quindi tutti inevitabilmente invecchiano dentro la FA finché non vanno in pensione.
Questo, e si è visto chiaramente in italia dall’abolizione della leva, semplicemente non è possibile se non al prezzo di enormi disfunzioni e finisce per far fare alle forze armate la funzione di un grosso ammortizzatore sociale. Cosa che forse forse nell’attuale scenario non ci possiamo piú permettere.
Sui motivi del perché è così potrei parlare diverse ore ma mi limito a dire che la struttura è piramidale, non puoi permettere a tutti di diventare sottufficiali, non puoi dare progressioni di carriera che invece, se vuoi tutti professionisti, in qualche modo devi garantire.
E questo spiega anche perché la gente nelle ffaa/fdo andava in pensione dopo 20 anni di servizio (poi il problema forse non era manco quello, ma perché lo facessero anche insegnanti e ferrovieri) e se mi portate qua il post di @BliZ sui baby pensionati rispondo anche a quello
Considerando quanto sta andando benissimo verso l’est dell’europa, io sarei contrario a un esercito italiano professionale ma a favore di uno europeo professionale.
E’ ora di basta con il pensare che ogni nazione e’ un isoletta a se stante. Non e’ cosi da decenni, men che meno oggi.
Puo’ reggere eccome se quello che impari nell’esercito va oltre al solo sparare.
Se ti viene insegnata anche roba che e’ valutata benissimo in aziende private (disciplina, relazione gli altri, gestione dei team) ti trovi assolutamente capace di lasciare l’esercito a una certa eta’ e fare una transizione in ruoli anche (e si spera) completamente diversi.
Comunque vorrei sapere perché cazzo stavo rispondendo al thread sull’ucraina e improvvisamente mi ritrovo seduto dietro la scrivania dell’ufficio reclutamento
Si si voi ridete, qua stamo con le pezze ar culo dopo 30 anni di missioni di pace, esercito di professionisti, guerra globale al terrorismo, peace keeping, nation bulding, agile monitoring, agreement enforcing e inglesismi vari, intanto in italia ci sono 150 carri funzionanti e forse mezzo reggimento d’artiglieria e di là dal dnipro hanno tutti i ferrivecchi della guerra fredda da tirarci addosso
Il problema è che la sicurezza è la precondizione per parlare di tutto il resto, compresi i morti sul lavoro
Se chiedi in ucraina che ne pensano degli operai morti in fabbrica, penso che ti risponderebbero “cyka blyat dobbiamo dare la priorità ai carri ora come ora”