Aristi pop, contemporanei e pure validi - Cercasi

Come da titolo mi chiedevo quali sono per voi (se ci sono) artisti pop (intesi come popolari) moderni; attivi, preferibilmente non ultrasettantenni, che meritano o sono quantomeno interessanti.

Sento spesso discorsi di come la musica odierna pop sia tutta orribile ma non riesco mai a capire cosa è fattuale e cosa è pregiudizio.

l’ultimo di LP non è male, ma forse è più indie alternative

bandcamp è pieno comunque di produzioni pop non prorpio popolari però che non mi fanno pensare che è un genere morto/orribile ecco

K-pop is the way.

Poi se come pop intendete quei tizi stempiati che cantano le lagnette stonate al pianoforte, allora dobbiamo metterci d’accordo sui termini :dunnasd:

K-pop validi cosa proporresti?

son curioso anche io, dato che ho sentito qualcosa solo delle blackpink

Boh a me le Blackpink a parte un paio di canzoni non piacciono proprio.
Hanno proprio quello stile di pop molto “americano”, non so come spiegarlo, quelle robe che mi ricordano tipo lady gaga o altre cantanti pop famose.
Sarà per quello che sono così famose in tutto il mondo.

I miei preferiti sono le Red Velvet, Loona, New Jeans.
Di sti tre gruppi bene o male mi piace quasi tutto.
Sono orecchiabili, hanno arrangiamenti moderni e fatti benissimo.

Poi ci sono altri gruppi come twice (che tipo credo siano il gruppo più kpop di tutti al 100%, ovvero quello che uno si aspetta ascoltando il genere), le sserafim, aespa, itzy… di cui magari mi piace qualche pezzo e altri li trovo stucchevoli.
Poi è un genere fatto apposta per essere “addictive”, è tipo il pop ai massimi livelli inteso come industria :asd:

Ci sarebbero anche i gruppi maschili ma non mi sono mai interessato :p

Ah ma quindi tutto sto pippone in realtà per dire che non ascolti nulla ma guardi così l’algoritmo di YT ti riempie di coreane gnocche che fanno le cover. :spy:

Rimanendo nel K-pop lei non mi dispiace affatto c’è sempre dietro una bella produzione, il brano alla fine è Bossa con un sound più moderno ma è ben fatto e fa piacere sentire che hanno registrato la traccia con una chitarra vera e non messo il synth ad imitarne una. :asd:

Spostandoci in Giappone invece c’è Yasutaka Nakata che ha scritto parecchia roba per Kyary Pamyu Pamyu e le Perfume.

Rimanendo sempre in Giappone loro le ho scoperte un po’ di mesi fa e le ho prese subito in simpatia. :asd:

Beh ovviamente quando si parla di pop, si parla del pacchetto completo.
Musica, voce, balletti, video, concept etc etc.
Se fossero 4 cessi a pedali nemmeno le ascolterei :dunnasd:
Lo stesso se sono uomini che ballano come delle scimmie impazzite (mi è capitato di vedere un paio di video degli stray kids :asd: )

Ma la domanda che leggendo questo thread mi sorge spontanea è

Questa Taylor Swift

Chicazz’è??

Oh cazzo cosa mi hai fatto ricordare, loro non li ho messi ma si meritano un post dedicato e visto che vengono considerati anche loro come Jpop li metto.

Suggeriti da YT ho cliccato perchè la preview del video mi ha incuriosito, la fotografia sembrava essere veramente bella e in più questi giappi dei tagli di capelli orribili mi stavano fissando quindi gli ho dato una chance ed è stata una bella scoperta. :asd:

1 Like

A me il J-pop non piace molto a dire il vero: i koreani sono ad un livello molto superiore come produzione.
Chi scrive i pezzi (la maggiorparte delle volte nemmeno sono koreani) riesce sempre a dare quel senso di “nuovo ma già sentito”, e pure in ogni genere che rivisitano riescono a dargli un tocco moderno.

Di arte non c’è molto, è tutto design, con la partecipazione collettiva di gente con un gran talento (e training) in ogni aspetto.
Un po’ come quando fa i film la gente che è brava a fare i film.
Alla fine i cantanti sono solo gli “attori” del progetto.

Infatti visto che hai citato Red Velvet e Loona penso che lui lo conoscerai.

Quando lo scoprii rimasi a ridere come un cretino perchè mai penseresti che questo vichingo biondo jazzista che ti spara robe così live va a scrivere brani K-pop. :asd:

No non conosco.
Comunque avevo visto un video (durante il deep dive che ho fatto quest’estate) in cui facevano vedere che la maggiorparte delle hit le scrivono in danimarca :asd:
Si trovano tutti gli scrittori di sta roba (alcuni koreani ma la maggiorparte dal resto del mondo) a copenhaghen e praticamente fanno un camp in cui scrivono nuovi pezzi da proporre.
Poi le demo vengono scelte dalle case di produzione koreane che prendono i pezzi e li adattano ai gruppi che dovranno poi cantarle.

Poi boh ci sono casi strani tipo questo (uscite più o meno in contemporanea) :dunnasd:

Poi boh, ora ha iniziato a metterci le mani pure gente come Nile Rodgers

Beh, niente male!

Ritorno un po’ su questo punto perchè oggi mi è tornato in mente questo topic mentre riascoltavo Black Messiah visto che il topic ha preso una piega verso il Kpop quando penso tu cercassi qualcosa di più “artistico”.

Poi la mia personale opinione è che sicuramente guardando le produzioni moderne dei brani che finiscono nella top 10 su spotify ecc. in generale la qualità è abbastanza bassa tranne rare eccezioni ma quando si fa un paragone con il passato si fa un errore di cui bisogna tenere conto ovvero si tende sempre a paragonare solo i capolavori fatti 30 o 40 anni fa e non l’intero movimento di quel decennio o periodo.

Una delle grandi critiche che viene fatta ai giorni nostri è che ormai le grosse produzioni pop utilizzino tutte la stessa progressione armonica e anche qua secondo me bisogna fare alcune precisazioni perchè è indubbiamente vero che la famosa progressione I-V-vi-IV sia spalmata ovunque però anche nel Jazz nella maggior parte dei casi troviamo la stessa progressione negli standard ovvero i ii-V-I maggiori o minori e non viene avvertito minimamente come un problema quindi dobbiamo chiederci il perchè per un genere sia visto come un problema e l’altro no.

La risposta secondo me come già diceva Mille per il kpop è che ormai di arte ce n’è poca, le produzioni utilizzano quelle progressioni, effetti, drum pattern, fills ecc. che ormai sanno funzionino bene e quindi il brano viene costruito come un prodotto non come un opera con l’unico interesse che sia il più commerciabile e vendibile possibile.

In un genere come il jazz invece la progressione, swing feel ecc. che si trova nella maggior parte degli standard non crea problemi perchè si sta prendendo una base comune con cui dire qualcosa di proprio perchè quando ascoltiamo uno stesso brano eseguito da due musicisti differenti avvertiamo delle differenze enormi di interpretazione quindi anche se la progressione è la stessa ci troveremo ad avere due esperienze diverse mentre nel pop ormai è sempre una sola unica esperienza ripetutta fino alla nausea senza alcun interesse che abbia un qualcosa di personale tranne le occasionali eccezioni.

Intanto grazie della risposta articolata e interessante!

Diciamo che questo parere che “una volta era meglio” lo sento dire anche da tanti che non hanno il know how per fare il discorso che hai fatto tu, hanno solo la percezione che la musica passata, spesso anche cose pop o quantomeno popolari (es: i genesis, o pink floyd che non sono pop ma sono molto conosciuti) fossero di qualità media ben più alta; a torto o a ragione.

Poi secondo me, prendendo anche da ambiti dove ho più esperienza come le arti figurative, c’è anche il punto che c’è una grossa differenza tra duplicare la stessa cosa in modo automatico e riproporla, fosse anche nello stesso modo, con l’intento di comunicare qualcosa (che è un po’ il discorso jazz / pop che hai fatto forse).

Ma infatti il discorso del pop è legato al mondo in generale.
E’ la tendenza a fare una cosa per cui venga percepita da più persone possibili.
E oramai il mondo è diventato industrializzato al 100%, quindi l’arte popolare segue gli stessi metodi di creazione.

Non a caso dato che citi le arti figurative, la pop art di warhol alla fine era basata sulla ripetitività e la produzione in serie.

Bhe sì, ma anche lì c’è una differenza tra un Warhol che a modo suo sta dando un certo tipo di messaggio con quello che fa e quello fa un tizio che dice “ok Wharol ha funzionato ripetiamo la stessa cosa all’infinito”, ma una differenza percettibile proprio.

Senza contare che Wharol era 20% arte 50% droga e 30% marketing :asd:

Comunque il mio era più un discorso per dire/chiedere:

  • Ma è vero che la qualità media del pop è calata o è solo un’idea nostalgica?

  • O magari non è calata ma le cose valide non vengono proposte perché come nel cinema è meglio fare rocky 9 contro gli alieni?

Più il discorso che secondo me c’è una differenza tra usare le stesse cose in modo automatico, senz’anima, e usare le stesse cose con “anima”. I mezzi sono gli stessi ma il risultato è diverso.