[AMA] Sono trans, ask me anything.



Per il momento ancora no, ma non sono mai stata in una situazione in cui ho rischiato. Forse Verona alla manifestazione contro il forum della famiglia, ma lì avevo tipo altre trentamila persone sinistre intorno, quindi rischiavano più i fasci che non io.



Vivo in Italia, nel nordest (legalandia). In realtà non ho avuto (finora) nessun problema dalla gente, al massimo qualche occhiataccia.



E' il cesso di un aereo compagnia medioorientale, mi facevo i selfie mentre andavo in viaggio di lavoro.



Sin da subito ho avuto coscienza di una "diversità", ho capito cosa fosse a 10 anni per via di Superquark () che ha fatto un servizio a riguardo. La situazione è diventata insostenibile a 30 anni, ed ho deciso di fare la transizione.

Gli ormoni devo prenderli per tutta la vita come costi siamo intorno ai 5-6 euro al mese per gli estrogeni, ed intorno ai 20 euro al mese per i bloccanti di testosterone; i primi dovrò prenderli finché campo, i secondi fino a quando avrò bisogno di bloccare il testosterone.



Perché non stavo vivendo. Andavo avanti per inerzia, era una vita assolutamente piatta, passiva, senza colore. Avrei forse potuto continuare così, ma da quando ho cominciato la mia vita è migliorata in modo netto.

Avete presente quella scena di WALL-E nella quale il capitano lotta contro l'autopilota? "Continuando così potrete sopravvivere." "Io non voglio sopravvivere, voglio vivere!"

Ecco, circa una cosa del genere.



Grazie. E che non ti piaccia il cazzo è una cosa assolutamente legittima



I passaggi in realtà sono semplici, ma semplici non vuol dire facili. Scalare El Capitan in Free Solo è semplice, ma non vuol dire che lo possa fare chiunque.

La parte più difficile probabilmente è stato accettare che dovessi fare la transizione, per vivere una vita piena, senza continuare a "fingere". (Vedi risposta alla domanda due righe più su.)



Se volete che le esca per lo meno dovete offrirmi la cena.



E' una felpa, e non è un simbolo particolare, è solo la decorazione che c'è. Non ho idea di cosa rappresenti
Visto che siamo quasi conterranei

Come l'ha presa la famiglia ?

Non è che il Nordest, tolto forse Padova e Venezia , siano esattamente Milano come apertura mentale


E perche hai deciso di diventare trans piuttosto che, che so, collezionare francobolli? La domanda non é banale e mi incuriosice parecchio, perché se per ipotesi non avessi visto superquark e fossi rimasta all'oscuro per tutta la tua vita della possibilitá transizione, mi chiedo cosa saresti diventata.

Voglio dire, il fenomeno trans é relativamente recente, ma immagino che questo sentirsi "diversi" sia un fenomeno che abbia accompagnato una fetta di umanitá da tempi immemori. E siamo sicuri che non sia semplicemente un condizionamento culturale? Tipo.. una persona nel medioevo che si sentiva "diversa" che cazzo faceva? Mica sapeva che sarebbe dovuta diventare donna
Quando hai iniziato la procedura farmacologica ormonale di riassegnazione hai dovuto sostenere effetti collaterali spiacevoli sul piano fisico e metabolico ?


Nì. La calvizie maschile è data dall'effetto del testosterone sui follicoli; eliminando il testosterone, lo sviluppo della calvizie si arresta, e se i follicoli non sono morti, si rigenerano e ricominciano a produrre il capello. Se i follicoli hanno tirato le cuoia, però, non tornano in vita.

Quindi se hai un po' di stempiatura, torna circa tutto com'era prima; se hai la pelata non ci si può fare niente.



Partiamo da un concetto: le donne trans sono donne, e gli uomini trans sono uomini. (Qui si parla di identità binaria, lascio da parte le persone non-binary e gender fluid, la cui identità è comunque valida al 100%.)

Dire "non voglio uscire con una donna trans" è discriminazione e transfobia. (Non ti sto accusando di questo, nota bene, voglio solo mettere le cose in chiaro, ed uso il "tu" perché mi vuene più facile e discorsivo.)

Come ho detto in una risposta precedente: è legittimo che non ti piaccia il cazzo. Se dici "non voglio andare a letto con una persona che ha il pene" non è discriminazione, perché è una tua preferenza personale. Ma non tutte le donne trans hanno il pene, e anzi ci sono molte donne trans che sono al 100% non distinguibili dalle donne cis (= non trans); quindi dire a priori "non voglio uscire con una donna trans" senza sapere che cos'ha nei pantaloni è discriminazione.

Quello che si potrebbe fare su Tinder, forse, è quello che c'è anche in alcuni altri siti: una spunta "ha il pene / non ha il pene".

Nota bene: fino a quando non si tratta di sesso, è libera scelta di una donna trans se dirti se ha il pene o meno; non è assolutamente obbligata a farlo. Nell'andare a prendere un gelato o a cena o al cinema il cazzo non c'entra; c'entra quando si arriva a parlare di intimità, e lì tu hai diritto di avere una preferenza.



Vivo in Italia. La mutua non mi passa gli ormoni, ma mi passa se voglio le visite dall'endocrinologo (inutile, visto che servono specialisti che ne sappiano, non un endocrinologo qualsiasi, e per sceglierlo bisogna andare a pagamento), e se voglio mi passa l'operazione.

Gli ormoni bisogna imparare a gestirli, quando ho cominciato ero una teenager isterica ma ora ho trovato un equilibrio.



+Europa.


Magari si suicidava.

Madonna che domande del cazzo a volte.

A te, le domande del cazzo, come vengono fuori? Non so, pare un fenomeno relativamente recente, forse un condizionamento Culturale?
Hai intenzione di operarti per essere completamente donna o preferisci rimanere trans?


Se non ti piacciono le mie domande non quotarmi

Non si riduce solo al pene e alla sessualitá, almeno per me. L'intimitá non comincia dal sesso. Comunque sono discorsi inutilmente filosofici, nient'altro da aggiungere. In bocca al lupo
+europa no
Hai mai sentito parlare di Potere al Popolo?
*

Un abbraccio virtuale, per quello che può valere.


La famiglia l'ha presa bene in realtà. Mio papà se l'è dovuta fare passare, mi ha tenuto il muso per dei mesi, ma ora ha accettato la cosa. Mia mamma mi ha supportata sin da subito (stereotipo, lo so). La risposta di zii e cugini è stata circa " se la fa stare meglio, per noi tutto ok."

Mi rendo conto di essere stata MOLTO fortunata in questo campo, conosco personalmente persone trans che sono state disconosciute completamente dalla famiglia. Ma a me, per fortuna, è andata bene.



Per prima cosa, il "fenomeno trans" non è affatto recente. Ci sono, sin dall'antichità, delle testimonianze chiare e precise che dimostrano che le persone trans sono sempre esistite, in vari ruoli, all'interno della società.

Secondo: non è un "sentirsi diversi" generico.

Esiste una cosa chiamata "identità di genere". Tutti ce l'hanno, sia le persone trans che le persone cis. E' una cosa insita nella psiche, negli ambiti più profondi, ed è quello che ti dice a livello personale se tu sei uomo o donna (o non-binario).

L'identità di genere viene formata se non prima della nascita subito dopo; numerose ricerche hanno mostrato come sin da quando i bambini molto piccoli iniziano a comunicare, hanno già coscienza se sono maschi e femmine.

Se il genere che ti è stato assegnato alla nascita corrisponde alla tua identità di genere non te ne accorgi nemmeno; se invece c'è una discrepanza, non puoi non accorgertene, perché questo causa disforia: una sensazione di malessere psichico, che si può manifestare in moltissime forme, e per la quale l'unica soluzione è riallineare il tuo genere con la tua identità di genere, per arrivare a farli combaciare.



I bloccanti di testosterone mi hanno ammazzato l'energia.

Prima dormivo sei-sette ore per notte ed ero fresca come una rosa la mattina, ora se non faccio almeno 8 ore non riesco a funzionare prima del caffè delle dieci.

Inoltre piano piano mi sta diminuendo (di molto) il tono muscolare, faccio molta più fatica nel fare che ne so la spesa, perché sollevare le borse è diventato molto più pesante.

Questi però sono effetti che sono "normali", non sono propriamente effetti collaterali
E grazie mille a tutti quelli che mi hanno detto in bocca al lupo, non sto a quotarvi tutti ma apprezzo l'augurio
....l’etichetta “maschio”, che però è sbagliata per quello che sento di essere.

cosa esattamente sentivi? mi riferisco a quando eri piccola.


eh?

han gia risposto alla mia domanda quindi la cancello
come descriveresti in breve la tua infanzia? una famiglia presente (sopratutto il padre?)? amici, inclusione sociale etc?




Mi sto informando in vista delle europee Al momento delle ultime elezioni, +Europa mi pareva la scelta migliore. Principalmente perché c'è la Bonino.



Non saprei neanche spiegarlo. Era più o meno... Un senso di estraneità. Di essere "altro". Guardavo i miei compagni (maschi) delle elementari e non mi riconoscevo, guardavo le mie compagne (femmine) e già vedevo più affinità. E' complicato.



Mi pare che la mia risposta sia stata abbastanza completa. "Non uscirei mai con una donna trans" è discriminazione, al pari di "non uscirei mai con una donna nera" o "non uscirei mai con una asiatica" (che sono entrambe razzismo).

Le donne, sia trans che cis, hanno mille forme diverse. Puoi dire "non voglio uscire con questa donna" tranquillamente, qui si cade di nuovo nell'ambito della preferenza personale. Purché, e questo è il punto critico, non sia il fatto che è trans (o nera, o asiatica) che ti fa prendere questa decisione.

E detta senza peli sulla lingua: se Laverne Cox ti chiede di uscire tu le dici di no?
c'e' stato un singolo evento che ti ha fatto rendere conto della disforia, o e' stata una consapevolezza arrivata piano piano?
Ma la Bonino è una che se fosse per lei si tornerebbe al 1800 come condizioni di lavoro

Comunque PAP non parteciperà alle Europee, però oserei dire che è il partito, in Italia, più attento alle tematiche LGBQT.
Tengo a sottolineare una cosa importante:

Tutto quello che sto scrivendo si basa sulla mia esperienza.

Le persone trans hanno ciascuna una propria esperienza di vita, che anche se può avere molti punti in comune con quella di altre persone trans, in altri punti è assolutamente diversa e distante. Non esiste una "persona trans standard", e vi prego di non cercare di applicare quello che vi sto dicendo ad altri, se non in termini molto generici.