[AcA] Ebola



Ma di che cazzo parli?

Una settimana fa ero in Italia e non ne parlava nessuno, quando in Francia Le Monde aveva già fatto parecchi articoli sulla questione.

E ancora oggi sulla prima pagina di corriere.it la cosa è relegata tutto in fondo dopo le notizie di costume, i gattini e le ricette di cucina.

E intanto dopo essere arrivato a Monrovia, l'ebola è arrivato anche a Lagos.

Ma non ti preoccupare, per ora sono solo dei poveri negri.


Ci conosciamo?



Ma se era uscita insieme anche una notizia fake di un caso di ebola in toscana per allarmare il popolino contro l'immigrazione
19 aprile era eh



E cosa devono fare? Gli speciali con i sintomi, il contagio e chiedere alla gente di pregare per i contagiati?
Articoli a piena pagina e ricordarlo ogni giorno che la morte arriva per tutti?



Dove è contenuta e la mortalità è calata dal 99% al 50% conoscendone la modalità di trasmissione.



Continui a ripetere questo mantra per darmi del razzista o per darti ragione?
In nessuno dei due casi ha senso questa frase.
e quali saranno i possibili sviluppi? epidemia mondiale d'ebola, oppure continueranno a morire africani a ruota e qualche sfigato del terzo mondo per poi dimenticarci di tutto e tornare a parlare della nuova aviaria?

al massimo riusciranno a vendere qualche mascherina e aumentare gli introiti di ad dei siti di news


Minchia un articolo è uscito il 19 aprile, chissà quanto ti ha dato fastidio.

Allora smettiamo di parlare anche di Gaza, tanto non è che un missile disperso possa arrivare per sbaglio Perugia, no? Quindi chissenefraga.
relax


Sei te che hai detto che non se n'è parlato mentre in francia ci fanno gli speciali a più facciate (ma non hanno il bidet e quindi avranno sempre torto ti aggiungo)
A differenza dell'ebola che è una malattia e che in ogni caso non puoi farci nulla, contro Gaza puoi manifestare, esprimere pareri e informarti sulle motivazioni di chi spara e risponde.
Ehi c'è l'ebola a Lagos! Manifestiamo!


Ma renditi conto che in Italia NON SE NE PARLA.

Non è che perché dici il contrario che le tue cazzate diventano vere

Comunque, per la prima volta una febbre emorragica di tipo Ebola è uscita dalle foreste pluviali per arrivare nelle grandi città dell'Africa dell'ovest.

Visto che sono le febbri emorragiche che fanno paura in termini di pandemie moderne, mi sembra il caso di parlarne.

Che un Gambero qualunque sia d'accordo o meno.


Mica male come idea, considerando che avrebbero anche rotto il cazzo quei trogloditi

Giusto per affrontare la cosa un attimo a livello scientifico e non "a pelle"
http://www.lescienze.it/news/2014/07/31/news/epidemia_ebola_sperimentazione_vaccino_sicurezza_uomo-2232820/

In pratica il vaccino esiste già, semplicemente nessuno ha un tornaconto a fare un test serio su esseri umani perchè costa paccate di soldi che nessuno a voglia di spenderci per salvare qualche tribù delle foreste pluviali.
Poi i virus di solito, a meno di retrovirus, non sono un gran problema, basta dare il vaccino al corpo che impara a distruggerseli da solo.

A livello Sanitario trovo molto più preoccupante l'avanzata di Batteri resistenti agli antibiotici, li si che siamo nudi come vermi se parte una pandemia di batteri immuni agli antibiotici
etciu


quindi per salvare l'Africa dobbiamo sperare che il virus si diffonda da noi, così finalmente avremo vaccino e profilassi sanitaria

minchia che mondo di merda


bhe, basta che ti vai a vedere l'aspettativa di vita di chi ha l'HIV nel "nord del mondo" rispetto a uno che ha l'HIV in africa :V sembrano quasi 2 malattie diverse


esatto, proprio com'è successo con tifo, malaria, tubercolosi e colera
Quindi, per rispondere a Gambero, se si parla di Ebola magari riusciamo a finanziare il completamento del vaccino

Quindi non è inutile


se ti dicessero che devi spendere N miliardi di dollari e N risorse della tua compagnia privata dove hai investito i tuoi soldi per salvare un paio di tribù, la vedresti diversamente

il campo dei farmaci non è che sia tutto rose e fiori ma è facile fare i froci col culo degli altri, non sono una pro bono
La situazione è estremamente complessa e in evoluzione ma per noi in Europa il rischio è molto basso. Specificatamente per l'Italia, siamo in una posizione migliore rispetto ad altri Stati dato che non abbiano collegamenti diretti con le nazioni colpite dall'epidemia. Gli Stati dove invece questi sono presenti, sono già in allerta da mesi. A Parigi, il principale punto di ingresso europeo, è già successo qualche mese fa di avere un aereo messo in quarantena dopo che erano state scoperte le toilette piene di diarrea (incidentalmente io ero passato qualche giorno dopo dall'aeroporto ).
È successo anche che un passeggero arrivasse a Londra e, sospettato Ebola, sia andato in ospedale, risultando poi negativo. So che i Francesi hanno inviato un team di esperti del Pasteur a dare supporto in Africa e a cercare di controllare che nessuno si imbarchi verso la Francia. L'EU ha già inviato una postazione mobile in grado di effettuare i test necessari per verificare se una persona è infetta o meno.

Comunque una persona risulta infettiva una volta che ha mostrato i sintomi e di solito questi ultimi sono abbastanza violenti da forzare la persona a rimanere ferma. Il contagio avviene tramite contatto con fluidi corporei, sudore, sangue, vomito etc. o oggetti infetti.
Difatti ieri mi pareva di aver letto un inglese che faceva parte della squadra che ha originariamente affrontato l'epidemia del 1976 (la prima) che diceva "avrei paura di prendere la metropolitana di Lonadra con un malato di Ebola se e solo se questo mi vomitasse addosso".

Ho visto anche io che sul corriere hanno scritto che *potrebbe* trasmettersi via aria e che quindi negli USA hanno utilizzato per *questo* ambulanze/aereo speciali. Questo contrasta con tutto quello che ho letto e mi sembra giornalismo di bassa lega (considerate anche che ho visto la Boniver scrivere che è stato scoperto nel 1990, mentre è stato scoperto nel 1976).
Sono state prese precauzione di tale genere perché la persona è malata e quindi tutti i fluidi corporei sono contagiosi e devono essere trattati come tali, considerando anche l'elevata mortalità della malattia.

Il problema dell'epidemia in Africa Occidentale (notate che è una novità per questa regione, il virus è endemico in Africa Orientale) è dovuto a diversi motivi.

1. Le precedenti epidemie in Africa Orientale erano caratterizzate per essere limitate a villaggi nella foresta dove l'isolamento delle persone poteva essere forzato in maniera semplice, mentre ora ci troviamo di fronte ad una situazione (a causa della totale incapacità dei governi nel gestire l'emergenza) dove il virus si è diffuso anche nelle zone urbane. Ricordo che l'isolamento e il rintracciamento dei contatti è l'unica via efficace per controllare l'epidemia.

2. L'incapacità governativa è stata massima. Le forze politiche hanno giocato a rimpallarsi le responsabilità nei primi mesi e hanno cominciato a preoccuparsi solo adesso che la situazione comincia ad avere rilevanza a livello internazionale. In Italia se ne parla relativamente poco perché non abbiamo mai avuto relazioni particolari con questi stati, ma in Francia per esempio la cosa è più sentita, considerate che per esempio sul sito di lemonde.fr c'è una sezione dedicata al virus Ebola. Stessa cosa in UK dove hanno riunito anche il gabinetto COBRA.

Per esempio, solo ora per esempio è stato schierato l'esercito per bloccare il passaggio tra le frontiere (bisogna vedere poi con che efficacia) e forzare le quarantene. Bisogna comunque considerare che sono stati relativamente deboli, che non hanno nemmeno il controllo totale sul loro territorio nel senso in cui lo intendiamo noi.

3. A causa del punto 2. e a causa dello stato di arretratezza culturale in cui versano questi stati, la popolazione si confronta con l'epidemia in modo sconsiderato.

Leggendo diversi report, in Sierra Leone (mi pare, ma poteva essere la Guinea o la Liberia) per esempio parte della popolazione crede che sia tutto una falsità politica da parte della maggioranza per far fuori le opposizioni (ib4 ebola a Sant'ilario d'Enza ), dato che l'epidemia è cominciata nelle regioni del paese dove sono forti queste ultime. Altri invece sostengono che siano tutte tecniche per spartirsi i soldi del ministero della Salute.

In generale in tutti gli Stati c'è comunque una grande diffidenza nei confronti del sistema sanitario nazionale e degli uomini di Médecins Sans Frontières (MSF), che ricordo formano la spina dorsale della risposta ad Ebola in questo momento e sono ai limiti della loro capacità in termini di risorse umane.
Sono successi di casi di medici presi a sassate o minacciati con le armi.
A causa di questa diffidenza gran parte della popolazione preferisce curare le persone con "metodi tradizionali" (guaritori tribali). Sono stati scoperti anche malati nelle chiese, tanto che sono stati dovuti fare appelli affinché le parrocchie non nascondessero le persone infette. Un caso che mi è rimasto in mente è stata una parrucchiera nella capitale della Sierra Leone, Freetown, che è stata portata via a forza dall'ospedale dai genitori per essere portata presso un guaritore tradizionale. Successivamente sono morti madre, padre e figlia.

4. Il punto 3. esacerba la situazione per un sistema sanitario che è al collasso. Leggevo che in alcune regioni manca il disinfettante e l'equipaggiamento protettivo per il personale sanitario. Considerate inoltre che è proprio il personale sanitario una delle classi principalmente colpite, questo causa un sistema a feedback che peggiora la situazione.

Io sono comunque abbastanza convinto, dato che l'epidemia andrà avanti ancora per mesi, che prima o poi qualcuno prima o poi arriverà anche in Europa, probabilmente in aereo. Considerate che il periodo di incubazione è al massimo di 21 giorni (non penso che sia possibile per dei profughi arrivare da quelle regioni in Italia via terra-mare). In Nigeria è successo questo e si sono salvati dall'avere un focolaio a Lagos (ricordo, 17 millioni di abitanti) perché questa persona (un diplomatico della sierra leone con passaporto americano per giunta) è collassata in aeroporto e i medici hanno avuto la forza di bloccarlo in ospedale nonostante abbiano ricevuto pressioni per farlo rilasciare. Parlo comunque di persone malate senza esserne consapevoli.
Invece è praticamente certo che arriveranno dei malati sotto controllo, come è avvenuto negli USA: uno dei centri di malattie infettive di Amburgo si era già offerto per accogliere il Dr. Khan (uno dei principali infettivologi in Sierra Leone) ma questi è morto prima di poter essere trasportato.

La differenza per noi rispetto agli stati africani consiste in:
1) abbiamo un sistema sanitario che è preparato ad affrontare questo genere di malattie (in Italia i centri più importanti per le malattie infettive dovrebbero essere il Sacco a Milano e lo Spallanzani a Roma, dove ci sono anche i due soli laboratori certificati Biosafety Level 4 in Italia) e capace di rintracciare la catena di contatti, cosa fondamentale in questo caso.
2) abbiamo uno stato che di fronte ad un'eventualità del genere non penso avrebbe problemi ad imporre le misure di quarantena necessarie.
3) dubito che come succede in Africa, un eventuale persona infetta rifiuti le cure sanitarie e cerchi di nascondersi.

Per quanto è vero che le terapia palliative dovrebbero essere migliori qua piuttosto che in Africa, non sono invece così convinto che la mortalità possa scendere a livelli davvero bassi (non mi pare di aver letto nessuno esporsi a riguardo). Inoltre rimane anche la domanda anche di *come* uno sopravviva alla malattia (leggevo che attacca anche il sistema nervoso centrale, tanto per dirne una).

Per quanto riguarda possibili cure, ho letto che ci sono in pipeline diversi vaccini, che però non sarebbero necessariamente una panacea in questo caso, dato che come tutti i vaccini richiedono un certo periodo di tempo per garantire l'immunità (ammesso che funzionino). Fino a ieri invece leggevo che non esistevano medicine per curare la malattia una volta che questa aveva infettato una persona, tuttavia ora leggo questo articolo sulla CNN (http://edition.cnn.com/2014/08/04/health/experimental-ebola-serum/index.html?hpt=hp_t1), dove si parla di un siero a base di anticorpi monoclonali che sembra aver avuto un effetto estremamente positivo sul Dr. Brantly (uno dei due missionari colpiti recentemente). Questo potrebbe spiegare un fatto che pare abbia colpito molti esperti, ovvero che il Dr. Brantly sia stato in grado di scendere dall'ambulanza da solo una volta arrivato negli USA.

Al di là delle questioni economiche relative alla profittabilità di una cura, un fatto che limita la sperimentazione in questi casi è anche etico e sociale, data l'elevata mortalità dell'infezione. Etico perché in un trial standard ad alcune persone dovresti dare un placebo, sociale perché, come dicevo prima, dato che uno dei grandi problemi è la mancanza di fiducia negli operatori sanitari da parte della popolazione.
Pensate cosa succederebbe se arrivassero dei "dottori bianchi" con delle fiale misteriose a fare delle iniezioni e poi, magari, la gente continuasse a morire?
Pare comunque che ci sia in effetti un dibattito all'interno della comunità scientifica relativamente a queste questioni.

Come link, se siete interessati a seguire l'evoluzione, vi suggerisco:

1. PROMed -- http://promedmail.org/ -- una mailing list di allerta gestita dalla Società Internazionale per le Malattie infettive, copre tutti i possibili ceppi di malattie infettive sul globo (sconsigliato agli ipocondriaci, non vi muoverete più di casa), aggiornamento continuo.

2. H5N1 -- http://crofsblogs.typepad.com/h5n1/ -- un blog di un insegnante in pensione che posta con regolarità link ad articoli/news su varie epidemie, in questo periodo è focalizzato sull'Ebola.

3. CDC -- http://www.cdc.gov/vhf/ebola/ -- Il Centro per il controllo malattie americano.

4. WHO -- http://www.who.int/csr/disease/ebola/en/ -- Organizzazione Mondiale per la Sanità

5. MSF -- http://www.msf.org/diseases/ebola -- Médecins Sans Frontières.


considerato che poi coi brevetti ci fanno i miliardi, pagati con le mie e le tue tasse, la risposta è stocazzo, devono farlo perché sì

La sanità è un business finché non devono obbligare gli stati a pagarli 30 anni di brevetti per un vaccino, allora diventa obbligo morale


Dai apri un kickstart!!!


E' un'idea.
78 post e nessuno ha postato la jpeg del sindaco del Madagascar.

Leggevo poco fa che gli Usa hanno un "vaccino che debella la malattia se preso entro le 48 ore"- per una malattia dal 98% di mortalità son stati veloci.

SVEGLIA!!1!!!