[AcA] Ebola

Al di la della mia poca fiducia verso le case farmaceutiche, un bel crowdfunding globale potrebbe essere molto utile direi.
L'intero mercato (globale) del crowdfunding vale 5 miliardi di dollari all'anno, il mercato globale dell'healthcare 7mila.
Una drug pipeline, dal discovery alla fase 4, ha un ciclo medio che va dai 13 ai 17 anni. Renditi conto della sproporzione, come pensi di recuperarle le risorse?


Sì ma qui si stava commentando il caso di un farmaco venduto a 1000 dollari al giorno per tre mesi a paziente per 15 miliardi di fatturato annuo a fronte di un costo R&D di 62,4 milioni (a consuntivo).

Una miniera d’oro, sulla quale il Senato americano ha avviato un’indagine conoscitiva che l’Aifa decide ora di mettere in piazza. Scoprendo più di un altarino. Prima di tutto dai prospetti finanziari risulterebbe che, a consuntivo, la ricerca e lo sviluppo di Sovaldi sarebbero costati 62,4 milioni di dollari

http://www.lastampa.it/2014/08/04/italia/cronache/superincassi-con-il-farmaco-laifa-attacca-il-produttore-KQhytfpen8VQdzJQvnl4dI/pagina.html


Btw quale sarebbe il farmaco che da sviluppare è costato 5 miliardi di dollari?

Non mi sembra di aver suggerito da nessuna parte che le case farmaceutiche debbano cessare di fare il loro lavoro.


Grazie tante, pagano i farmaci 100 volte di più del resto del mondo.

Qui dove? Tu e chi altro? Ho quotato un intervento preciso, a meno che tu non sia lo zeitgeist del forum.
Ti faccio notare 3 cose:

A) si parla di fatturato;
B)l'acquisizione di Pharmaset e' costata 11 miliardi;
C) la commissione finanziaria del Senato ha contestato il pricing (essendo un farmaco coperto dall'Obamacare) sulla base di valutazioni politiche (alcune meno, altre non). Come mai un farmaco e' venduto nei mercati emergenti ad una frazione del costo in USA? Ci sono equivalenti a basso costo prodotti dalla concorrenza, dunque, quel farmaco è stato incluso in programmi pubblici sulla base di un'effettiva utilità o sulla base di accertamenti eminentemente politici (mazzette, e le mazzette [o i favori] nel settore farmaceutico girano ovunque, a qualunque livello ed in qualunque paese del mondo)?

La risposta e' semplice, paesi come l'India o la Cina (o il Sud-Africa, caso celebre) sono notoriamente elastici nell'applicazione delle regole a tutela della proprietà industriale. Licenziare la produzione di equivalenti generici a basso prezzo e' una tappa forzata a meno che l'avente diritto non voglia perdere l'esclusiva (o il diritto ad un equo compenso nel caso di licenza obbligatoria) e subire l'esproprio. In tutto e per tutto sono i consumatori statunitensi (ed in certi casi europei) a sussidiare (tramite markup maggiori) l'assistenza sanitaria dei mercati emergenti


La maggior parte delle compagnie farmaceutiche non provvede alla pubblicazione (se non per gli investitori, vista la concorrenza non è consigliabile diffondere i numeri del proprio budget per la ricerca, e comunque e' difficile puntualizzare sul determinato brand) dei trackers dei costi di sviluppo e commercializzazione dei singoli farmaci o per settori, non avrebbe senso se non per un esigenza di audit interno (alcune nemmeno lo fanno) vista l'aleatorieta' del processo (che e' decisamente caotico, basta che tu chieda ad un medico), si ragiona in termini di portfolio applicando le normali tecniche di business management. Le compagnie stilano una pipeline (di molecole o semplicemente di intenti di sviluppo) per la quale si preventivano sia le spese per l'R&D sia quelle per marketing, successivamente (a commercializzazione avvenuta), i costi totali vengono ripartiti sul numero di prodotti che effettivamente (a distanza di anni) hanno raggiunto il mercato (generalmente una frazione di quelli originari), oltretutto il successo non e' assicurato, si può fare flop, i concorrenti potrebbero aver sviluppato un farmaco migliore.

Questa e' una lista delle principali multinazionali farmaceutiche al mondo (fonte: InnoThink Center; FactSet via Forbes), del numero di prodotti commercializzati e delle spese (per quel determinato intorno temporale). Negli ultimi 3 anni i costi sono leggermente diminuiti, oggi come tecnica di cost-cutting (mi sto limitando a parlare del solo sviluppo), si ricorre sempre piu' alle acquisizioni, alle operazioni di M&A (le società farmaceutiche vengono definite strategic buyers e generalmente hanno bilanci abbastanza solidi da permettere acquisizioni) o all'acqui-hiring, esternalizzando cosi' lo sviluppo ai piccoli che sono più elastici (anche perchè nel tuo modello dovrai tenere conto dei cash flows derivanti dalle licenze dei prodotti in commercio [cioe' la valutazione dell'attuale portfolio brevettuale e dei brand, insomma le cash cows, ad una compagnia occorrono, ed in certe ipotesi bastano, 1 o 2 big hitters al decennio] dalla qualita' della pipeline a fase 2, dei comparables, di quale sia il sentiment attuale e del management, inutile dirti che e' pieno di fregature soprattutto sul midcap). Si comunque, ci sono anche gli scienziati pazzi indipendenti che lavorano a cottimo.






Nota bene che la Bristol-Myers (si, quella del figlio di 4ndr30tt1 kasta, frode truffa, peppe crille manette etc.) da qualche anno sviluppa il proprio portfolio tramite grosse acquisizioni.
Ora basta pero', che sono stato fin troppo educato nello stare appresso, senza voler essere irriguardoso, alle tue cazzate.
Il crowdfunding è prima di tutto un metodo e poi un mercato
Agli esseri umani non vedo perchè non potrebbe bastare ottenere la cura e relativa formula distribuita poi gratuitamente. (quindi nessun interesse ad avere un ritorno economico)
Il problema e' proprio questo, con tutto il fervore sul peer to peer, tu non vedi.
Anche ipotizzando che nel mondo ci fosse una quantita' di disposable income sufficiente a supportare un mercato del crowdfunding di svariate migliaia di miliardi di dollari, questi sarebbero nient'altro che soldi sottratti ai piani di risparmio privati (azioni o bond emessi ad esempio dalle societa' farmaceutiche) o ai consumi e dirottati su iniziative senza lucro soggettivo. Ora mi spieghi quale persona sana di mente che si suppone ad un certo punto della propria vita dovra' vivere con una pensione, sarebbe disposta a fare la fame nella speranza che dei 10mila dollari che ha versato a 20 campagne diverse, almeno uno di questi possa tra 15 anni tramutarsi in un farmaco utile (non si sa per quanto, per chi, dove e con quali controindicazioni), naturalmente gratis, quindi niente remunerazione del rischio ne' interessi che possano selezionare la rischiosita'. Insomma, la lotteria col twist che perdi anche se vinci. Non e' che prima i maghi scienziati, poi gli alchimisti, poi le gilde ed infine le societa' farmaceuitche, sono tutti sorti dal nulla. Ci sono dei motivi decisamente validi che ne giustificano l'esistenza.

Tra l'altro, se le merci fossero vendute tutte a prezzo di costo, saremmo ancora tutti fermi alle patate, tutti coltivatori di sussistenza senza risorse per piantare pomodori o altro.
10 mila dollari?

Uno potrà anche metterci solo 100 euro.
Ci metterà 10 mila dollari magari solo chi incassa milioni a settimana.

Magari possono servire 2/3 anni per raccogliere tutti i fondi per una ricerca simile da parte di tutta l'umanità.
Tanto più che 10/15 anni di ricerche, che finiranno tutte di libero accesso all'umanità saranno comunque un buon risultato durante tutto l'arco del tempo.

Non si parla poi di vendere la cura a gratis a tutti, ma di rendere libera la formula e tutte le ricerche e scoperte annesse.
Se si può fare in casa tanto meglio, altrimenti o si finanzierà un'altra industria o alcune saranno in concorrenza fra loro per venderla (pronta) al miglior prezzo.

Riguardo all'utilità di vari enti, nulla è per sempre, alcuni potrebbero come è già successo sparire del tutto, o magari doversi riformulare bene per sopravvivere.
Non mi è chiara la cosa dell'R&D pagata dal consumatore statunitense primo perché ci sono anche colossi faramceutici europei e secondo perché non mi è mai sembrato che i farmaci ce li stessero regalando insomma il Sovaldi non costa meno che in USA, pagando quella cifra non gli copro i costi di R&D ?


Quello che stai dicendo non è assolutamente fuori dal mondo, tant'è che la R&D si sta muovendo verso l'open data.

La stessa EU ha dato il via con Horizon 2020 ad una iniziativa (che sarà in fase sperimentale e volontaria per un po' di anni) che prevede la pubblicazione dei dataset ottenuti da una sperimentazione, affinché nuovi gruppi possano proseguire e migliorare la ricerca di altri

L'idea di rendere pubblico ciò che è finanziato dal pubblico è correttissimo ed è un trend intrapreso anche dagli USA per quanto riguarda l'open access degli articoli scientifici.
Certo... poi ci son altri problemi, come il dover pagare $ 3000 per pubblicare in open access... ma tempo al tempo!
" Un operatore sanitario che aveva curato Thomas Duncan, il paziente contagiato dal virus ebola morto a Dallas (Texas), è risultato positivo ai test preliminari. Lo ha annunciato il commissario del Dipartimento dei servizi sanitari del Texas, David Lakey."

Quindi suppongo questi infermieri abbiano ferite aperte in ogni dove dato che l'ebola non passa attraverso la pelle

ci sono cose che si chiamano congetture, ad altre che si chiamano fatti


Si infatti, non sai com'è successo ma hai deciso che passa attraverso la pelle, gg


Sì, fatti che in casa tua sono usciti a comprare le sigarette anni fa e non sono più tornati.
non diamo per scontato che non si evolva e si possa diffondere a livello aereo cmq strano che sia rimasto contagiato viste tutte le precauzioni anticontagio. boh e' un punto che devono capire e anche in fretta


Non si tratta di "dare per scontato che non si evolva" ma ritenere assurdo l'affermare che si sia già evoluto deducendolo dalla lettura di articoli di giornali (i famosi "fatti" di Dionisia).
Io punto al fatto che sia uno dei paramedici che lo ha trasportato in ambulanza (o che lo lo ha accolto al pronto soccorso) quando ancora non sapevano che fosse Ebola, è la cosa più probabile e si sapeva che, purtroppo, sarebbero stati a rischio.
Non riesco a trovare informazioni specifiche comunque,

inb4: ebola passa attraverso plastica e metallo.


probabile e spero sia questa la realta'
Attendiamo un tre-quattro ore (è ancora mattina presto) e mi aspetto il panico in Texas. Stanno uscendo ora le breaking news (e.g. Nytimes).

Copio Le Monde:
Google Trends [ebola] (USA)
Google Trends [ebola] (Italia)

Non so se avete notato che la questione texana sta assumendo un carattere razziale (parenti e membri della comunità nera dicono che è stato respinto la prima volta a causa del colore della sua pelle).

Su altri fronti, noto che gli Inglesi stanno inviando militari (Guardian) ed una nave ospedale, la RFA Argus (Tracker1,Tracker2 -- ora è ovviamente ancora ancorata, ci vorrà qualche giorno).



Se così non fosse, ci sarebbe davvero da preoccuparsi, nel senso che metterebbe in luce una mancanza di preparazione sistemica in parte del sistema sanitario dei paesi sviluppati.


ha avuto un'impennata clamorosa da fine settembre ad oggi

veramente preoccupante