[AcA] Ebola

Allora, il briefing è stato piuttosto breve.

Il paziente è arrivato dalla Liberia il 20 Settembre per visitare dei parenti, sviluppa i sintomi circa quattro giorni dopo, il 24, cerca cure verso il 26 e viene ammesso in ospedale in isolamento il 28. Ora si trova in uno stato critico al Texas Health Presbyterian Hospital in Dallas.
Ebola confermato sia dal CDC e da Texas-Austin. Stanno discutendo se usare o meno terapie sperimentali.

Ora stanno procedendo con il tracciamento dei contatti (possibile che i familiari/amici siano stati contagiati ma per ora nessun altro caso confermato).

Non è ancora chiaro come abbia contratto la malattia (non sembra essere una persona coinvolta nelle operazioni di contrasto dell'epidemia).

Il CDC comunque è in panic-management mode, probabilmente non a torto. Continuano a sottolineare che la situazione è totalmente sotto controllo, che tutti i piani sono preparati e che Ebola non si trasmette per via aerea. Ricordano anche che già in passato ci sono stati casi di Margburg e Lassa importati senza conseguenze. Hanno anche inviato immediatamente un team di specialisti in Texas per controllare la situazione.

Comunque è divertente notare che gli USA non erano in cima nella lista dei paesi più probabili relativamente ad una possibile importazione di Ebola.
Sfortuna... oppure i sistemi di rilevamento europei funzionano meno bene (è una battuta).
Se è vero quel che leggo questo tizio è giunto in ospedale già in fase di sviluppo avanzato quindi forse si trovava già nella terzo stadio di progressione , se così fosse significa che al momento del volo intercontinentale poteva trovarsi nel primo stadio di infezione ed essere già un possibile diffusore della malattia (valuto ad occhio, se si è sentito male il 26 Settembre significa che il 20 era necessariamente già infettivo). Certo la prospettiva di trovarsi a bordo di un aereo con 200 persone a bordo in compagnia di un malato di Ebola che magari starnutisce e tossisce spesso non è rassicurante, ancora meno sapendo delle potenzialità trasmissive di questo particolare ceppo.

Per adesso rassicurano tutti partendo dal presupposto che sia stato sottoposto a screening termico prima dell'imbarco, ma non è esattamente un metodo di valutazione empirico dipende molto dalla reazione immunitaria della persona e dalla sue condizioni di salute originarie.
Da quel che ho sentito le autorità affermano che quando il paziente ha preso l'aereo i sintomi ancora non si erano manifestati e quindi stante la malattia non era trasmissibile. I rischi sono più per le persone che ha incontrato una volta arrivato


la prima cosa che ho pensato quando ho sentito la stronzata del controllo di temperatura all'imbarco è che essendo un medico e sapendo del controllo magari si è preso una tachipirina e gg


se è un medico, dubito che avrebbe aspettato giorni per farsi ricoverare una volta tornato in patria, sospettando fortemente di avere contratto l'ebola... non è che la gente aspira a fare l'untore, figuriamoci se parliamo di un dottore (...chiami un dottore!).


In questo caso sarebbe da denuncia. Non credo almeno spero che un medico conoscendo la situazione attuale e provenendo dalla Liberia, anche se avesse il minimo sospetto di avere una normale influenza e nemmeno l'Ebola, possa saltare i controlli e rischiare di infettare tutti
a legger certi commenti sembra di essere in una storia di Manzoni

Da che ho capito questa variante quando mostra i sintomi sei andato.

Infatti è messo male

Inviato dal mio Nexus 5


che lui sia andato è un conto, che fosse contagioso prima di mostrare i sintomi è un altro.
a me continua a venirmi in mente la scena di virus letale ( si chiamava così quel film con dustin hoffman? ) in cui il tipo è infettato e arriva con l'aereo tossendo e infettando un sacco di gente senza saperlo.


quindi se tu fossi in liberia non faresti questo trucchetto per poter tornare a cuirarti in usa/europa con maggiori possibilità di saltarci fuori?


Con questa variante quando sei morto il virus è al massimo dell'infettività.
Suppongo che se non hai sintomi sei infettivo ugualmente.


Può sembrare una cagata quanto scritto , ovvio che se sei morto il virus è al massimo, tra i sintomi e la morte decorre poco tempo, questo era il senso


il fatto è che ha aspettato a farsi ricoverare una volta tornato a casa.
con tutto che anche io un pensiero del genere l'avrei fatto se mi fossi trovato nei panni di un eventuale contagiato (consapevole) in terra liberiana.

E' anche vero però (ragionando a mente fredda, cosa che non è assai plausibile in quel frangente) che quando si è trattato di altri cittadini usa o ue si sono attivate procedure di rientro in patria, oltre che interventi sanitari (gestiti non dai "locali") di primo soccorso. Quindi, la paura di essere mollato in liberia o a salcazzopoli è relativamente infondata per un contagiato.
Assistendo alla conferenza di ieri del CDC, mi pareva chiaro dal tono che NON fosse un cittadino americano quanto un liberiano andato a trovare parenti negli USA. Apparentemente non si tratta di un medico (è stato ribadito esplicitamente che non ha partecipato attivamente alle attività di controllo dell'epidemia).

Detto questo, quello che discutete era già successo quanto discutete anni fa, solo che la persona in questione, un medico, decise di andare in Sud Africa per farsi curare (lui si salvò ma morì solo una delle infermiere che lo curò al suo arrivo).

Comunque ha cominciato a mostrare i sintomi quattro giorni dopo l'arrivo in USA, ergo dovrebbe essere solo un problema di familiari e amici.
in questo caso no, non e cittadino usa il tipo se ho capito bene ma è andato a trovare parenti che vivono negli usa
imho aveva il sospetto ed è andato la per ricevere cure migliori

l'unica cosa è che ha atteso, forse non ne era certo nemmeno lui, cmq la vicenda mostra che i collegamenti aerei andrebbero tagliati, il rischio è enorme se sale una persona contagiosa su un volo intercontinentale; 200 persone a rischio infezione che appena scendono vanno plausibilmente in ogni angolo della nazione... piu la contaminazione del terminal di un aereoporto
Parrebbe pure che sia andato da un medico poco dopo il suo arrivo, ma che questi abbia diagnosticato solo una semplice influenza stagionale e lo abbia liquidato con una ricetta per antibiotici generici e tanti auguri. Due giorni dopo si sarebbe presentato direttamente all'ospedale.

Se questa ricostruzione si dimostrasse esatta allora propenderei anche io per la fuga all'estero alla ricerca di cure in specialistici degni di questo nome.
È un membro del governo Liberiano (nytimes) .

Vedendo come lo ha contratto, i sospetti che sia fuggito negli USA per cercare delle cure migliori potrebbero essere fondati.
Detto questo, se consideriamo la situazione in Africa, penso che ognuno di noi avrebbe una forte tentazione di fare lo stesso se messo nelle medesime condizioni.

Da 12 a 18 contatti (nytimes) rintracciati (se muore qualche bambino non oso immaginare l'effetto mediatico).
Comunque in giro vedo scritto che se i sintomi della malattia non si sono manifestati non sei contagioso...

Altra cosa che dicevano e' il fail spaventoso del primo ospedale che lo ha ricevuto: tra le 200 cose che ha firmato/scritto all'accettazione, c'era "sei stato in Africa occidentale recentemente?", e lui ha risposto si ma non se la sono cacati di pezza.