A visit to id Software

http://rome.ro/2009/04/visit-to-id-software-1993.html

È un'interessantissima testimonianza dai tempi di Doom I, con un Romero che sembra un bambino nel mostrare ai suoi compagni il suo nuovo gioco . Notare la dovizia maniacale con la quale indica tutti i bug nella demo e l'entusiasmo del compositore quando fa ascoltare al cameraman tutte le musiche sulle quali sta lavorando. È una mezzora ben spesa.
figo

come son cambiati i tempi
videogames un tempo: passatempo di nicchia, giochi creati da gamer con la passione, per gamer con la passione.

videogames oggi: passatempo mainstream, giochi creati da gamer con alle spalle compagnie di produzione piene di soldi, che mirano a fare ancora piu' soldi prendendo a larghe mani dai portafogli dei bimbi nutellosi

purtroppo è vero... ce lo siamo ripetuti un milione di volte, ma rimpiango quando dietro ai giochi c'era sul serio la voglia di creare cose nuove e interessanti e non solo prodotti da mettere sul mercato
e però è anche vero che forse è stato questo approccio a causare il declino praticamente di tutte le software house del passato
Large imho ___ videogiocatori di un tempo: gente a cui piaceva giocare ai videogiochi per divertirsi e per passione ____ videogiocatori di oggi: gente a cui piace giocare ai videogiochi solo per poi whinarci sopra
è anche vero che se non ci fosse dietro tutto il giro di soldi che c'è oggi, ci potremmo ampiamente dimenticare tutti i fondi investiti nella ricerca e nello sviluppo di software e sistemi grafici tecnicamente all'avanguardia come oggi. Probabilmente ci ritroveremmo ancora con texture in bassa risoluzione e comparti grafici vecchi di un 5-6 anni. Perchè alla fine chi spenderebbe tanti soldi per sviluppare un cryengine 3 se poi crysis 3 lo vendi soltanto ai gamer per passione, e non a tutti queli che si fanno una mezzora sul divano col joypad in mano ?

Pero' forse venendo a mancare il comparto grafico, non avremmo assistito al declino qualitativo dei prodotti videoludici (trama, sceneggiatura, caratterizzazioni dei personaggi etc...)
Ci vuole solo il giusto equilibrio.

E' evidente che il marketing e tutto ciò che gli sta intorno ci deve essere... ma gli sviluppatori e publisher non possono puntare solo su quest'ultimi per poter vendere il più possibile.


hai detto giusto, e la colpa è solo nostra.

é inutile lamentarsi con ea e chi per essa, che ogni anno sforna un fifa identico al precedente dove cambiano solo i nomi.
Non lo compri oppure se proprio proprio te lo scarichi, l'obiettivo è che non devono guadagnarci.

Vedrai che l'anno dopo non ci riprovano, ma magari ci mettono qualcosa di più succoso oltre a 4 texture sulle magliette.

Finchè invece tutti si comprano le solite cagate fatte solo di grafica, giochini che durano 8 ore (e c'è gente che è contenta anche...), le cui espansioni non sono altro che il secondo livello, pensato e fatto probabilmente l'anno prima e venduto l'anno dopo come ,appunto, espansione, loro continueranno su questa strada, visto che frutta di più.

E' come quella piaga dei nostri tempi che sono i reality: programmi dove viene esaltato il peggio della natura umana, programmi che bandirei da qualuqnue palinsesto(piuttosto ci metto i porno in prima serata) e che però arrivano all ottava edizione.

Perchè ci sono milioni di teste di cazzo ,a cui piace farsi i cazzacci altrui, perchè probabilmente la loro di vita è di una tristezza unica, che continuano a guardarlo.

E magari si lamentano che in tv non fanno altro.

E' per questo che stimo la7, l'unica che ancora non è diventata SOLO una tv da soldi.

Ed è per quello che temo per la blizzard, che da quando c'è activision, mi sembra stia navigando pericolosamente verso il guadagno, loro che piuttosto faccio un gioco ogni 8 anni che fare otto cagate di gioco all' anno.
Avete visto che giocavano a Aladdin del snes? Paura quel gioco! Bei tempi quelli: Donkey Kong Country, Aladdin, Super Mario, street fighter 2.... e Doom ... che ricordi


Bella vita. Cosa avrei dato per essere lì a fare la storia o solo per portare il caffé nei loro uffici per dare una sbriciatina ogni tanto
sono momenti che sono andati e non torneranno piu'. Oggi lavorare nell'industria dei videogiochi non sarebbe come lo fu in quel periodo, l'atmosfera di chi faceva qualcosa per la prima volta e aveva un mondo nuovo davanti...

sono le stesse cose che mi racconta mio padre che inizio' a lavorare in una software house proprio durante il boom dell'informatica degli anni 80...sono situazioni che non tornano.


e nessuno se ne lamenterebbe, non esistendo alternative

quindi dovrei essere contento che esca "band of brothers in arms vs zombie nazis 27" mentre x-com e master of magic vengono dimenticati?
che culo. davvero.


ma lo fate apposta a leggere i post a meta' o ci siete davvero ?
hai scritto esattamente quello che ho scritto il rigo a seguire il mio quote
Romero mi ha sempre ispirato simpatia
Che video che hai tirato fuori, nuovo per me e anche mitticco.
Dovrebbero mandarlo a Quark da Piero Angela.
fossi nato 20anni prima probabilmente sarebbe stata la mia strada al 100%.... passione, mercato in esplosione, divertimento e pure guadagno senza far entrare marketing, publisher, pressioni, deadline, ecc in mezzo...

Ora sto ancora pensando di provar ad entrarci ma gia di partenza l'idea ha un terzo del suo fascino originale... la paura di rimanere a vita semplicemente una piccola ruota in una macchina enorme senza mai riuscire ad aver un proprio progetto, a creare le proprie visioni, fa paura...
questa gente e' stata davvero fortunata a vivere quel periodo..
... e noi a giocarlo...

mi ricordo che nella recensione di tomb raider 1 su tgm lodavano il gioco e dicevano che un giorno lontano le nuove generazioni l'avrebbero preso come un classico, come i nostri veri classici anni 80, e gia mi sentivo fiero di aver vissuto quel periodo e gli anni d'oro della prima parti dei 90...

ora se penso che la generazione corrente cresce con cod4 e gears of war come punto di partenza mi fa davvero uno strano effetto...
Allarga il discorso: pensa a chi non ha mai giocato a monkey island

che tristezza


Un terzo? Diciamo un decimo, ma anche zero. Prima ti addentravi in un territorio inesplorato, inventavi tecniche e algoritmi ex-novo, spremevi i cicli di clock, era divertente. Oggi è un lavoro come un altro, è già tanto che ci capiti sotto mano un bel titolo, accontentiamoci di giocarli


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