[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele (Part 2)

Vedila un po’ così: gli ultimi 25 anni di politica di mediazione, portati avanti da Arafat prima e da Abbas poi, non hanno portato a nulla. Al 6 ottobre 2023, la colonizzazione non si è fermata e anzi è continuata in maniera sempre più intensa, il diritto dei palestinesi di eleggere i loro rappresentati è stato calpestato dall’Occidente in primis, la politica israeliana non è diventata più moderata anzi il contrario, le proteste pacifiche come quella del 2018 non hanno portato a nulla, lo stato palestinese non è per niente più vicino di quanto lo fosse un quarto di secolo fa, e l’Occidente era ben contento di poter chiudere entrambi gli occhi di fronte alle palesi violazioni del diritto internazionale da parte di Israele, e anzi puntando sempre più a far sì che dei palestinesi ci si dimenticasse sempre più volentieri (gli Accordi di Abramo non erano altro che quello: risolvere la questione palestinese senza chiedere ai palestinesi cosa ne pensavano).

Di contro, dopo il 7 ottobre e per gli ultimi undici mesi, la Palestina non è più stata un argomento che si poteva ignorare. È tornata al centro di tutti i dibattiti di politica estera, ha obbligato tutti i governi occidentali a prendere almeno una qualche posizione, ha risvegliato l’operato dell’Assemblea Generale dell’ONU che ha assegnato uno status unico allo Stato di Palestina, ha portato altri paesi europei (Spagna, Irlanda e Norvegia) a riconoscere ufficialmente lo Stato di Palestina, ha stimolato proteste e manifestazioni a suo favore in tutto il mondo, ha mostrato a tutto il mondo la brutalità dell’occupazione israeliana, ha portato Israele davanti alla Corte di Giustizia Internazionale, ha diffuso una luce che altrimenti mai avrebbe avuto sulla decisione di quest’ultima di riconoscere quanto avviene nei territori occupati come segregazione razziale, forse porterà addirittura all’emanazione di un mandato di cattura internazionale nei confronti di Netanyahu.

Premesso che questo non li rende meno dei criminali, alla luce di tutto questo, come fai a dire che Yahya Sinwar e gli altri architetti del 7 ottobre hanno avuto torto?

E bada bene che il fatto che sia servito tutto questo sangue palestinese - e israeliano! - per arrivare al punto in cui il supporto internazionale per Israele inizia davvero a non essere più così scontato è una condanna più dell’Occidente che di Hamas.

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Tra l’altro, aggiungo una cosa che forse sfugge. Quando Israele ammazza Haniyeh, Deif, gli altri capi di Hamas che ammazza quasi a piacimento ormai da quarant’anni… certo, magari priva il movimento di una figura di leadership.

Però allo stesso tempo non fa altro che dimostrare ai miliziani che anche i capi rischiano la vita tanto quanto loro, e quindi rende ancora più forte il legame fra la base del movimento e i suoi capi. Altro che “ehh ma Haniyeh sta al sicuro negli hotel di lusso in Qatar mentre la gente muore” :asd:

Ma per me Hamas è un gruppo di terroristi che non deve trattare un cazzo di niente per il futuro dei palestinesi, perché appunto a loro del benessere dei palestinesi non frega assolutamente nulla di nulla, quello che importa è solo e soltanto la loro guerra santa e i loro obiettivi politici religiosi.

A Gaza non ci sono mica un centinaio di ostaggi, ma 2 milioni di persone tenute come bersaglio umano sotto il controllo di Hamas, quindi no, non ho alcuna intenzione di giustificare neanche per sbaglio qualsiasi loro azione politica o militare.

Una Gaza in pace esisterà unicamente solo e quando sia Israele che Hamas non occuperanno militarmente quella striscia di territorio martoriato, i palestinesi hanno la sfortuna di essere macellati barbaramente non da 1 ma due gruppi terroristici

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Sì vabbè ok elindur dai, hai ragione tu, bello il mondo in bianco e nero eh? :asd:

EDIT: specifico che non sto sostenendo Trump che non si sa mai

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sai come è, preferito vedere una Gaza con Hamas fuori dai coglioni e preferibilmente un contingente ONU a guida araba che gestisce il territorio, non certo vedere ancora quei terroristi alla guida di 2 milioni di disperati che chiedono unicamente un posto dove vivere e non essere massacrati da entrambe le fazioni in lotta

Sinwar se crepa male di sicuro non lo vado a piangere, lui e qualsiasi altro suo sodale

Ma certo, molto bello fare queste tirate incandescenti contro Sinwar rinvigorite dalla fiamma della giustizia, poi però non facciamo i pikachu.jpg se Mahmoud Abbas, quello moderato, fa questa cosa qui:

Che poi:

Ma e tipo lasciare che siano i palestinesi a decidere chi li deve guidare no eh? La democrazia va bene solo quando c’è da votare gli araldi dell’apartheid?

Più che altro senza i criminali fai la trattativa spettrale. Il governo isrealiano non può trattare perché criminali, hamas non può esserci perché criminali, USA no perché criminali ecc… rimane il tavolo, le bottigliette dell’acqua minerale chiuse, le sedie vuote, la stanza senza nessuno dentro e trattano gli spettri.

E’ tipo quando si facevano le conferenze di pace sul futuro dell’Afghanistan ma non chiamavano i talebani, c’erano solo gli USA e il governo fantoccio che avevano nominato loro, si davano le pacche sulle spalle a vicenda, poi non ricordo com’è finita quella cosa lì :asd:

Questa mattina mentre facevo la cacca e leggevo qualche notizia sull’attacco israeliano, mi sono venute fuori un pò di considerazioni che ho poi confrontato con la mia immagine allo specchio.

Credo che sia dalla guerra del golfo che non si verificava un attacco aereo così massiccio, organizzato e dall’alto tasso di successo.

Il risultato conseguito da questo attacco è di per sè clamoroso e fa capire una cosa ossia che israele non si avvale solamente della sua intelligence e di quelle occidentali ma deve per forza di cose avere qualcuno dentro la cerchia di potere di hezbollah che gli da informazioni molto precise perchè una tabula rasa di postazioni missilistiche (tra l’altro molte mobili) non si può attuare con la sola intelligence.

Sicuramente israele ha battuto un colpo molto forte e di per sè non mi meraviglia nei termini di forza messa in campo perchè si sa, in quella zona israele non ha rivali e probabilmente qualcuno in iran si è pisciato nelle mutande.

L’unico problema è che una forza militare così soverchiante è nella piena disponibilità di un pezzo di merda.

raga ma hezbollah non ha una AA decente, non ha uno stato a supporto ne altro.
non è che ha bombardato l’iran eh

E’ limitante ragionare sulla capacità difensiva di hezbollah, non c’entra una mazza nel ragionamento.

Il punto è che si è alzata in volo una forza aerea di attacco che non si vedeva dalla prima guerra del golfo ed ha brasato più del 90% della capacità offensiva del nemico.

Sono andati a colpo sicuro e non credere che le postazioni erano tutte in bella vista. Gli obiettivi ti vengono assegnati nel briefing pre volo e non è che vanno in giro come after burner a sparare a tutto quello che si muove.

E per inciso israele lo poteva fare anche prima ma è evidente che non c’erano le condizioni strategiche e di intelligence per farlo.

ma non è un metro di paragone attendibile.
Poi se 2 cose funzionan bene in Israele sono l’intelligence (quando la politica nn fa casini) e l’aeronautica

di sicuro ad elezioni democratiche non possono certo partecipare i terroristi di hamas, su questo almeno spero siamo daccordo

si è visto il successo clamoroso delle trattative con i talebani, hanno promesso a momenti pure che diventavano cattolici e gli stupidi negoziatori occidentali a credere loro, peccato che poi il risultato finale per la popolazione femminile afgana è stato questo

https://x.com/NasimiShabnam/status/1827099149122335067

direi successo su tutti i fronti, sono tornate a condizioni peggiori del medioevo in cui erano rintanate 30 anni fa, col mondo che sta a guardare questo schifo

Solo se, in questo scenario fatato, si mette fuorilegge anche il Likud, che non è stato di sicuro migliore né dal 7 ottobre né storicamente.

Visto che non succederà mai, penso che a decidere chi debba governare i palestinesi dovrebbero essere loro stessi, che sarebbe anche ora.

EDIT: tra l’altro - fra i due ho più fiducia che in caso di nascita di uno stato palestinese siano quelli di Hamas che smetterebbero di fare i terroristi.

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credici, l’obiettivo politico di hamas è la distruzione dello stato di israele e la cacciata di qualsiasi israeliano da quei territori, mica fare lo stato di palestina :asd:

Vabbè agree to disagree, per me prima si estinguono tutti i terroristi di quella zona e meglio sarà per la popolazione palestinese

Netanyahu e chi sostiene politicamente questo governo israliano è colpevole di crimini di guerra senza orma di dubbio, ma questo non vuol dire che ora ci dobbiamo dimenticare dei crimini decennali di hamas

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Ci sarà qualche esaltato che, anche una volta ottenuto uno stato palestinese veramente libero, continuerà a lottare per la distruzione totale di Israele? Assolutamente sì. Ma il supporto popolare che ha Hamas deriva dal fatto che, nel bene e nel male, quello per cui sta lottando è una causa vera e giusta, cioè quella per la liberazione del popolo palestinese.

Una volta ottenuto questo, per quale motivo la popolazione palestinese dovrebbe voler continuare a lottare? Se Hamas volesse proseguire a tutti i costi con la sua lotta, perderebbe rapidamente gran parte del suo supporto. La sfera di cristallo ovviamente non la ho, ma mi sembra abbastanza ovvio che sarebbe nel suo interesse cambiare strategia.

Ah, ed elindur, visto quante volte hai ripetuto la favoletta di Ariel Sharon nemico acerrimo dei coloni, mi risparmierei i “credici” e i rotfl :asd:

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Credo sia giunto il momento di portar loro un po’ di democrazia.

un altro po’ e cantiamo bella ciao insieme al partigiano Sinwar mentre questo festeggia i palestinesi che crepano, ma per cortesia :asd:

La forza politica di hamas viene dal terrore che riesce a instillare una qualsiasi gruppo mafioso nel suo territorio oltre che ai soldi che riesce a far girare, in questo caso soldi che arrivano in gran parte dai paesi medio orientali che osteggiano israele e da 20 anni a questa parte pure da Israele stesso, perchè il Likud ha foraggiato proprio hamas per impedire che l’idea di due stati e due popoli fallisse miseramente, da una parte rendendo debolissima la posizione politica di Fatah e dall’altra creando una vera e propria guerra civile tra due fazioni politiche, che nell’idea del likud si sarebbero annullate o almeno screditate a vicenda.

Poi parli tanto di democrazia in palestina ma sai meglio di me che il voto libero si ha soltanto se non ci sta una parte politica che ti punta un fucile quando vai alle urne, quindi se vuoi democrazia in palestina iniziamo a parlare del fatto che hamas si deve disarmare completamente e dopo forse può partecipare ad un processo democratico propriamente detto.

Quando dici che Hamas deve sciogliersi, dici nello stesso modo in cui i partiti antifascisti italiani si sono sciolti nel 1946 o in cui l’ANC si è sciolta dopo la fine dell’apartheid?

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