[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele (Part 2)

sì ma con quali confini?

Immagino quelli del 1967, o meglio la cosiddetta Green Line Green Line (Israel) - Wikipedia

e noi no?

continuo a pensare che l’enclave sarà un problema ma ha senso

noi aspettiamo di vedere cosa decideranno gli altri per schierarci con i vincitori

Eh no, noi prima abbiamo da riconoscere Sealand, Isola delle Rose, Narnia e Ferdinandea.

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e la padania no?

Sono piccoli passi verso la direzione giusta, peccato che probabilmente porteranno solo a fratture interne all’Unione Europea e nient’altro, la sappiamo tutti la “direttiva” che segue l’unione, sfortunatamente, basta vedere la Germania :crasd:

la spagna mi sorprende, sono sempre attenti a evitare di riconoscere gli stati per paura che poi qualcuno chieda conto a loro dei due stati indipendenti che tangono in casa da decenni :asd:

Beh non è mica detto, la Francia ultimamente mi pare si sia schierata abbastanza apertamente a favore della Palestina (hanno per esempio votato a favore della risoluzione UN che ne ampliava le facoltà e la dichiarava come adatta ad acquisire lo status di membro a pieno diritto), e non è che la Francia abbia tanto meno peso della Germania in Europa.

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nn è una regione separatista in questo caso

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Io vedo queste azioni più come dichiarazioni di intenti che altro, bellissimo, riconosciamo la Palestina, ma sul piano reale delle cose non cambia nulla, ci fanno una brutta figura politicamente gli Israeliani, ma si è visto ormai n volte che e a loro non freghi più un cazzo di questo, si sono quasi sicuramente giocati una vera normalizzazione dei rapporti con i paesi Arabi e vanno dritti come dei missili comunque.

la situazione dal punto di vista diplomatico cambia eccome, israele sta perdendo potenziali alleati a vista d’occhio, ma hanno un governo così accecato dalle istanze della loro peggiore destra religiosa che non stanno letteralmente più capendo un cazzo dal punto di vista geopolitico

Gli stessi rapporti diplomatici con gli Stati Uniti sono al minimo storico, stiamo assistendo veramente ad un momento unico dalla creazione di israele ad oggi

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se non erro con le ultime elezioni locali la cosa ha assunto un bassissimo profilo

Il problema fondamentale è che la protezione di Israele come feudo atlantista nel medio oriente è tipo il cardine numero 1 dell’intera politica estera USA. Un conto sono le lettere costernate e i tweet, un altro la realtà oggettiva. A quel livello accountability non ce n’è, tipo hai ammazzato 50001 cristiani e il limite era 50k, Israele può letteralmente fare quello che minchia vuole alla fine della fiera.

Facciamo finta che nel mondo baubau questa è la fine politica di Netanyahu e compagnia cantante, sognamo pure in grande e facciamo finta che si beccano il trattamento Milosevic, il ruolo geopolitico di Israele rimane quello che è sempre stato.

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sono fondamentalmente daccordo e credo che non cambierà niente da questo punto di vista, resta il fatto che gli USA non hanno alcun interesse che gli screzi tra Israele e almeno una parte del mondo arabo sunnita restino a livelli di tensione così alti, sia lato repubblicani che lato democratici si sta lavorando da anni per avere una normalizzazione dei rapporti diplomatici tra Israele e Arabia Saudita, nell’ottica di un’alleanza strategica regionale contro l’iran, quindi un governo di destra pazzoide come quello attualmente in carica a Tel Aviv non fa altro che distruggere i programmi di medio periodo statunitensi, il che sta facendo incazzare non poco l’amministrazione USA.

Uno stato palestinese che nei fatti è un protettorato arabo gestito da Egitto e Arabia Saudita sarebbe nei fatti negli interessi di tutti, occorre solo prendere i coloni israeliani che vogliono conquistare tutta Gaza e la Cisgiordania e riportarli nel posto che meritano, a calci in culo fuori dal medio oriente

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Secondo me sottovaluti l’importanza della legittimità a livello internazionale (e di quanto, purtroppo, un pugno ristretto di stati abbia un peso molto maggiore sulla legittimità rispetto a tanti altri: Irlanda, Norvegia e Spagna sono, rispettivamente, il 145°, il 146° e il 147° stato a riconoscere la Palestina come stato :asd:)

Comunque, tornando al discorso della legittimità, pensa che quando dopo la guerra del 1948 le forze armate israeliane vittoriose dichiararono la formazione dello Stato di Israele, le Nazioni Unite non lo riconobbero immediatamente: i vari corpi diplomatici, incluso quello americano, continuavano a lavorare per cercare di giungere a un accordo condiviso che fosse più vicino possibile alla Risoluzione 181 (quella sulla spartizione).

Solo che poi è arrivato Truman a dire, per la sorpresa del suo stesso corpo diplomatico, che gli Stati Uniti riconoscevano Israele e da lì è stato un effetto a cascata alle Nazioni Unite :asd:

Che oggi tre paesi europei decidano di distaccarsi nettamente da quella che è la posizione americana (per dire, Blinken qualche giorno fa ha detto a un gruppo di arabi americani che se la Palestina diventerà uno stato, ci sarà la fame nel mondo) potrà essere una mossa più sul piano diplomatico che su quello reale, ma è comunque una mossa dal peso tutt’altro che indifferente.

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Beh, per i coloni ebrei residenti in Cisgiordania non è necessario siano espulsi in massa e deportati, semplicemente diverrebbero cittadini palestinesi di fede e lingua ebraica, soggetti alla legge palestinese retta da istituzioni palestinesi; virtualmente s’intende, non è probabile accada, ma appunto sarebbe un argomentazione per disinnescare una delle deduzioni del governo israeliano, il quale in genere presenta costantemente la situazione come un approccio binario mutualmente esclusivo in cui possa solamente avvenire un’epurazione oppure un’altra.

In ogni caso rimane un approccio simbolico ma utile ad esporre l’ipocrisia della diplomazia statunitense ed la loro interpretazione strumentale di rapporti internazionali basati su regole, quando sono loro in primo luogo a volerle promulgare senza poi rispettarle; per Washington questo diverrà un problema crescente in un sacco di altre circostanze, specialmente con l’avvento delle entità grigie.

Situazione differente immagino, i palestinesi non sono secessionisti.

Scusa?
In passato gli Stati Uniti hanno anche minacciato sanzioni ad Israele, eh?
Ora sono al minimo nel senso che stanno mormorando qualcosa piegati a 90 con Neta che gli stantuffa dietro?

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Malanic, guardandoci in faccia, credi davvero che una soluzione simile sia fattibile?

Edit: letto la frase dopo

No, e come già scrissi in passato non penso neppure l’oramai stanca e logora formula diplomatica “due-stati per due-popoli” sia percorribile, mera figura retorica per nascondere l’imbarazzante fallimento multi-decennale ed una totale mancanza di prospettive, l’unica alternativa ad un genocidio diviene la cessazione del principio alla base dell’esistenza di Israele come Stato Ebraico, una connotazione specificatamente suprematista del costrutto fin dalle fondamenta, a favore di un paese multi-etnico e multi-confessionale comprendente nella sua cittadinanza l’intera popolazione palestinese, anche se presumibilmente più povero e politicamente instabile.

Chiaro per molti non sia desiderabile, per entrambe le parti.