è un discorso che può avere senso per stati nazionali con storia ed identità millenaria, es. la francia giusto per fare un esempio. Che poi per me non ha senso lo stesso.
Per quanto riguarda la palestina il discorso è semplicemente ridicolo, non solo per l’etnicità degli arabi palestinesi (che è variegatissima) ma perché il concetto di palestina è una cosa relativamente nuova e una risposta alla nascita di israele… Prima della creazione di israele chiunque vivesse laggiù si definiva o arabo/ebreo o piuttosto ‘siriano del sud’. Non c’è mai stata un’identità palestinese secolare, è un prodotto recente (oggi legittimo eh, è solo per dire che se si va indietro nel tempo diventa un esercizio stupido).
Ma cosa importa che ci sia poco o nulla in comune con gli ebrei di 2000 anni prima, state mancando completamente il punto. E’ tutta la storia inventata (come tutte le narrazioni umane) che ha il potere di smuovere un popolo. Gli Israeliani credono nel Sionismo? Va benissimo, e’ una narrazione perfettamente coerente per loro, che ha un inizio e una fine.
Cioè, il territorio nel quale vivo io è stato storicamente per millenni dominio celtico.
Ma se arrivano 10 milioni di scozzesi e irlandesi coi capelli rossi a dirmi di sloggiare perché questa era casa loro secondo il loro mito fondatore potrò pure mandarli a cagare.
Prima di mediolanum midland, terra in mezzo ai fiumi, genti celtiche.
Ma se arriva Vercingetorige da Edimburgo a reclamare Milano come sua noi si ride.
