Io sarei favorevolissimo ad una risoluzione del conflitto con la costituzione di uno stato sovrano palestinese, ma dubito in primo luogo questo possa essere funzionale e comunque produrrebbe solamente una linea del fronte, talmente ravvicinata al nucleo economico-industriale del paese da rendere improponibile ogni futura ipotetica difesa; forse semplicemente e difficilissimamente servirebbe entrambi i contendenti rinunciassero agli elementi fondati del modello di sviluppo del territorio, rifuggendo simultaneamente sia il concetto di Stato Ebraico sia di Palestina in termini di suprematismo identitario, ma le discrepanze, non ultime economiche, non lo renderebbero praticabile sul breve termine.
preferisci?
Allora facciamo prima a cancellare i Palestinesi, così si risolve il problema.
Lo so che non intendevi questo Malanic, ma anche se non è funzionale come piano sempre meglio provare a trovare una soluzione e vedere come vanno le cose piuttosto che andare a Gaza ad ammazzare allegramente i “terroristi”
Ma Israele e’ la prima assolutamente contraria al 100% ad uno stato palestinese, quindi di che parliamo?
A meno di andare li’ con un esercito e imporre a Israele di levarsi dal confine e permettere la creazione dello stato, non e’ un’opzione contemplabile.
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Non è vero, nel 2008 o quando era si era vicinissimi ad un accordo piuttosto “buono” per i Palestinesi, senza citare la storia di Rabin.
Se mi parli de governo fascista attuale allora okay, concordo.
Comunque neanche a farlo apposta eccolo un ottimo esempio di propaganda fumante
Severgnini (che ogni tot rispunta per romperci il cazzo con qualche libraccio che verte su una manciata di cazzabubbole e la vitale informazione che lui è stato all’estero) spolvera il cartellino del prezzo conservato tra le chiappe e ci spiega che “nessun Stato attacca i civili”, rendendosi involontariamente ridicolo dato che il parallelo con le azioni di Israele nei territori e nella striscia (ben prima di questa ultima escalation) è presto fatto
Infatti in un Mondo idilliaco proprio in virtù del retaggio dei due popoli su quel territorio avrebbe più senso un unico Stato che racchiudesse entrambe.
Sembra impossibile invece che ambo le parti possano compiere un salto di qualità abbandonando insensate ragioni - alcune costruite di sana pianta specie da parte Palestinese - per poter convergere verso l’unica posizione possibile. Costituire la società della stessa Nazione.
Nel mulino che vorrei, due stati è l’unica soluzione possibile, non li vedrei mai integrarsi a vicenda Ebrei e Palestinesi
L’irrisolvibile problema attuale è pure la composizione politica della Knesset, le dinamiche demografiche faranno si la componente confessionale possa avere solamente più potere ad ogni elezione successiva, ed esattamente come accadde all’esecutivo di Olmert ogni ipotesi futura di introdurre piani di disimpegno dalla colonie sia sempre più improponibile; Hamas saprà leggere bene oramai le dinamiche del modello democratico israeliano e dunque facilitare l’ascesa di istanze massimaliste risponde comunque ai loro interessi.
Infatti è inverosimile.
L’unico posto in medioriente dove ebrei e musulmani erano ben integrati era la Syria, perche’ era una dittatura che non tollerava nessuna forma di dissenso e appena qualcuno alzava la testa partivano le cannonate. Non applicabile in questo caso.
i due stati sono irraggiungibili, a meno di imposizione di un attore terzo più forte di entrambi (indovina chi? 
)
in teoria dovrebbe essere così con la west bank come territorio palestinese effettivo
ma ci sono 3 problemi:
1 la presenza di coloni in quella zona (nn so come sia la questione effettiva della mappa)
2 la striscia di gaza
3 gerusalemme
beh, voglio dire, se riguardi gli ultimi 80 anni direi che il “non-conflitto” lo sta vincendo Israele e che l’unica cosa che vuole dai palestinesi è che abbozzino e se ne vadano.
Bravissimo, la questione di Gerusalemme è irrisolvibile, alla base presumibilmente del fallimento dei negoziati degli anni’ 90, ed a meno di non tramutarla in una sorta di città-stato sotto supervisione internazionale e dotata di un governo autonomo, privandola quindi ad entrambi i contendenti, la soluzione non può arrivare da considerazione di pura metrica politica; ma Israele è un paese con un arsenale nucleare, quindi nessuna imposizione può essere possibile.
Ed attenzione perché se la componente argomentativa confessionale musulmana è stata per decenni, e continua ad essere, una delle motivazione fondanti dell’attivismo anche terroristico delle fazioni palestinesi, sia in termini di attività operative sia nella ricerca della collaborazione di attori esterni, mentre il problema della mancata esistenza di una struttura di paese rimaneva concettualmente più limitato, adesso Israele avendo tutto sommato solidificato la sua esistenza come paese e non essendo più verosimilmente a rischio di combattere guerra di sopravvivenza vede a propria volta l’emergere progressivo di motivazioni in cui gli interessi religiosi inizino ad avere efficacia nel processo decisionale, rendendolo possibilmente più erratico ed imprevedibile.
io comunque sarei per mettere su una nave gli ortodossi e spingerla al largo senza timone e motore.
secondo me qualcosa si risolve
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La questione Colonie è un’argomento su cui Israele ha torto al 300%.
Ogni commentatore opposto a questa conclusione è solo un fazioso polarizzato.
Le Colonie sono qualcosa di cercato volutamente apposta per sottrarre, porzione dopo porzione terreno ai Palestinesi.
E non si parla di “terre contese” dopo i vari conflitto post ‘48. Si parla proprio di territorio su cui gli Israeliani non avevano mai messo piede prima ma because reasons into The Torah arabo di merda devi sloggiare perché qui c’eravamo ben prima noi dai tempi di Salomone
Frattanto il Presidente Erdogan si esprime sull’argomento con una noncurante durezza, ed in termini peculiari.
Beh dai già i rapporti erano “distesi” tra Turchia ed Israele 
La Turchia se vuole gli puo offrire delle consulenze nel campo del genocidio dato che sono dei grandi esperti in materia.
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