[7 Ottobre 23] Crisi Palestina-Israele (Part 1)

Un’argomentazione che si sente spesso è che i musulmani moderati o contrari alle azioni di Hamas non protestano mai. Ieri a Parigi c’è stata una manifestazione di cittadini iraniani a favore di Israele e contro il regime, notizia assente da tutti i nostri siti di news:

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Se la tua risposta è esclusivamente emotiva, lascia perdere quest’argomento.

ma mica sono io ad aver detto che mi sego sulla gente che muore, alla faccia della risposta emotiva eh

ha pure rincarato un minuto fa con la gif in cui letteralmente inneggia al genocidio palestinese, forse lo trova divertente ed ironico, bho

Non ho capito allora chi l’ha detto.

lascia stare è nessuno, che sicuramente sta trollando a fare certe battute o almeno voglio crederlo, solo ritengo non sia il momento storico per ste battute, magari tra 5 anni ecco

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Ma ti pare che sia serio?
Ad ogni modo, io penso che sia sempre il momento storico per fare battute, è una delle caratteristiche migliori dell’umanità.
Se al terrorismo da qualsiasi parte rispondi col terrore, qualcosa non va.

e in molti lo farebbero pure in Iran se non avessero paura di essere ammazzati dalla polizia

La questione è che i palestinesi si devono dotare di leadership affidabile, questo è un dovere interno, non c’è un cazzo da fare.
Poi ci sta da vedere quanti sono per dialogare e quanti per via gli ebrei da casa nostra.
Se Hamas è imposta dall’alto del terrore pure su sui concittadini, cosa più che plausibile bisogna intervenire militarmente per riportare un minimo di democrazia.
In sintesi quello che hanno provato a fare nel peggior modo possibile i vari Bush e co in Afghanistan (prendete per buono il paragone non attinente al 100%).
Se intervengono gli Stati Uniti insorge tutto il mondo arabo, dovrebbe intervenire l’Onu. Stabilire una linea di confine fra i due paesi con una zona cuscinetto e indire elezioni a cui non sono ammessi partiti estremisti, quindi ci sarebbe da fare una costituzione in primis.
Auguri proprio.
L’alternativa? Chi è più forte vince, senza regola alcuna, che è quello che abbiamo oggi, anzi pure troppo sono durati.

… generando risentimento, odio, desiderio di rivalsa ed altri terroristi.
Non c’è nessuna via d’uscita.

Io comunque non capisco come possa certa gente sopportare di avere sulla coscienza, che so, di avere ammazzato bambini a decine.
Anche con con un bombardamento, dove c’è un distacco emotivo netto sull’effetto (un fire and forget pure emotivo, con la distanza che annichilisce l’empatia).
Uccidere poi in presa diretta bambini (pure neonati) e poi decapitarli pure (spero da morti almeno), cioè, come cazzo fai?
Come cazzo si fa a sopportare di aver compiuto gesti simili, convivendoci pure, sia del pigiare il bottone sapendo che ammazzi a decine, che staccare delle cazzo di teste a dei bambini trucidati.
Cioè io boh.

saranno presi provvedimenti, giusto il tempo di decidere quanto

lo step uno è la deumanizzazione del nemico, infatti Putin non parla di nemici, parla di nazisti, israele parla di animali, hamas non so che termine usa non ricordo.

Se il nemico non è umano ucciderlo è più semplice, soprattutto senza vederlo in faccia.

Let me introduce you to

E quando si arriva a questi livelli di ferocia l’odio etnico c’è quasi sempre in mezzo

Finché uno non tende la mano all’altro non si va da nessuna parte, in Europa ci siamo ammazzati per secoli ma.ci siamo arrivati, sarebbe ora ci arrivassero anche loro, magari fra qualche secolo questo centenario sarà un lontano ricordo, chi lo sa.
Intanto missili e taglia gole come non mai.

Quando qualcuno tende la mano in genere (ed è successo ovunque, non è questione solo israelo palestinese) salta fuori un fanatico che uccide il tizio della sua stessa fazione che si permette di allentare i toni e cercare la pace. Nessuna pace, solo guerra.

comunque roflo, su tg5 poco fa “zaki, lauraeto a bologna che posta su twitter propaganda islamica in supporto ad hamas mentre al memoriale della shoah si riuniranno oggi in preghiera molti milanesi”

Guarda, la mia tesi verteva su tutto questo, la de-umanizzazione ha un gioco fondamentale da sempre.
Devi rompere il legame empatico tra vittima e carnefice in maniera netta, ma una componente fondamentale è sempre anche la distanza tra azione e conseguenza.
Per preservare anche la sanità mentale degli operatori (non a caso nacquero le camere a gas; c’era distacco ed evitavi il PTSD dei soldati e che avevano avuto con le fucilazioni di massa, o i camion-gassatori).
Ma cazzo, seppure il risultato sia il medesimo - morti decine di bambini -, c’è una marcatissima differenza se si arriva a trucidarli brutalmente di persona e decapitarli pure.
Cioè io non riuscirei proprio a reggere una cosa simile.
Un soldato nazista aveva confessato che sparava solo ai bambini durante le esecuzioni, come atto di pietà, questa era la sua giustificazione: abbiamo appena ucciso la loro famiglia, sono soli, hanno visto l’orrore delle fosse comuni, li ammazzo con meno peso sulla coscienza.
Una donna, durante il genocidio del Rwanda, confessò la stessa cosa, si raccontava che aveva pietà poiché avevano visto massacrati i genitori.
Però cazzo… cioè, per me è una roba da allucinanti completo, follia, decapitandoli pure. Boh.

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Finché il dilemma del prigioniero premia il tradimento non c’è molto da aspettarsi.
Unica cosa, l’enforcement delle regole del dilemma del prigioniero non viene dal divino, è una cosa che fanno gl esseri umani.

è anche facile deumanizzare il nemico quando ti bastonano come un cane per tutta l’esistenza, la tua, quella dei genitori, dei nonni, ti scannano il padre, la madre, il fratello, la sorella, ti pestano per strada etc

Guarda, non m introduci proprio niente, studiato e approfondito anche quello e praticamente tutti gli episodi analoghi che si sono succeduti nel corso della storia.
Ma mi lascia sbalordito ogni volta leggere e apprendere quanto in fondo ricade ogni volta l’umanità, cambiano le etnie, i protagonisti, le fedi e gli ideali, ma alla fine della fiera avrai sempre l’uomo che decide di trucidare nel modo più brutale simile un suo simile.