10 e 25: un podcast storico sulla strage di Bologna

Un amico storico di compagna (nonché figlio di uno dei magistrati che hanno seguito le indagini) ha fatto questo podcast moooolto interessante insieme ad un giornalista d’inchiesta.

Il podcast è figlio di un lavoro super approfondito sulle fonti e, dopo un primo episodio maggiormente incentrato sulle vittime, inizia ad esplorare il contesto storico del tempo e le indagini, compresi i depistaggi che hanno (come spesso purtroppo in quegli anni) impastoiato tutto il lavoro di chi stava cercando colpevoli e mandanti. Sono al secondo episodio e mi sembra un lavoro eccellente.

Sono sei episodi di mezz’ora l’uno, lo trovate qua:

Aggiornamento 23/08: pare abbiano reso free l’accesso all’archivio delle fonti digitalizzate, lo trovate qui: https://journaliststudio.google.com/pinpoint/search?collection=30d1a4474ff813f8

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Occhio che se volete supportare il progetto e ricevere uno dei reward dovete cliccare sul riquadro grigio relativo al reward che volete, se usate il pulsantone verde in alto mollate i soldi ma non venite associati a nessun reward anche se l’ammontare lo prevederebbe :dunnasd:

Grazie per l’avviso :asd: hai visto se la donazione dà effettivamente l’accesso all’archivio che hanno raccolto? Ne parlano spesso nel podcast ma non ci ho ancora guardato

Comunque la puntata 4, quando passano a ragionare dei mandanti, è clamorosa e fa capire bene cosa si intende quando si parla di stragi di Stato:

Quando Francesco Cossiga lasciò il Quirinale ricevette un telegramma che diceva: “Sarai sempre il mio presidente“. Un messaggio di sostegno tra i tanti che saranno arrivati all’ex capo dello Stato in quel momento complicato. Solo che quel telegramma era stato inviato da un personaggio particolare: Paolo Bellini. Ex terrorista nero nei ranghi di Avanguardia nazionale

Il primo tier dovrebbe essere l’archivio, ma finché non mi risponde il supporto non posso verificare :dunnasd:

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Buco perché mi interessa tantissimo 'sta cosa

Ah se avete appunti, suggerimenti o messaggi vari, scriveteli pure che li faccio avere al co-autore :sisi:

io sono alla seconda puntata. insistono un po’ troppo a dire il loro nome e cognome :asd:

prima puntata un po’ debole. la seconda ti aggancia per bene, appena l’ho finita ho cominciato la terza

SBORONE

comunque ottimo, me li scarico così ho qualcosa da ascoltare in aereo

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Attela ma per quale cazzo di motivo su Spotify hai linkato l’ultimo episodio :rotfl:

L’ho iniziato prima senza rendermene conto e mi pareva strano come incipit :rotfl:

Uops sorry, non uso Spotify e me l’ha linkato automaticamente :asd:

Modificato

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L’errore veramente da matita rossa (o è peggio la matita blu? :mumble:) sta nella “pista palestinese”.
La cosiddetta pista palestinese per come la conosciamo oggi (incidente nel trasporto esplosivo permesso in virtù del Lodo Moro, o ritorsione a seguito del sequestro missili Ortona) nasce solamente ad inizi anni 2000 con la Commissione Mitrokin, e si sviluppa con una successiva inchiesta della Procura di Bologna aperta nel 2005 (e chiusa nel 2014) dopo la conoscenza che Thomas Kram, militante di un’organizzazione vicina al gruppo Carlos, era a Bologna il giorno della strage. C’è giusto poi una sporadica testimonianza, a metà anni ottanta, di un cameriere bolognese che dirà di aver riconosciuto la Frohlich (arrestata a Fiumicino con un carico di esplosivo e facente parte dello stesso gruppo di Kram) come la tizia che gli fece portare in stazione una pesante valigia. Testimonianza che però risulterà inattendibile.
E’ un errore importante perché quel che passa nell’ascoltatore che poco conosce i fatti è che i “servizi” si siano mossi per depistare spostando la matrice da un’area di destra ad una riconducibile alla sinistra sullo stesso schema di Piazza Fontana con gli anarchici. In realtà la questione del depistaggio (dei depistaggi) è molto più complessa di così. La pista MEDIORIENTALE (che non è quella palestinese) che nasce nei giorni subito dopo, e che rientra nella più grande “pista internazionale” per il cui depistaggio sarà condannato lo stesso Gelli, (e che di fatto è legata all’operazione “Terrore sui treni”) prevedeva il coinvolgimento dei libanesi cristiano-maroniti che avrebbero addestrato (ma questo è vero e riscontrato) elementi della destra eversiva

Nel complesso comunque un buon podcast che ricostruisce gli ultimi processi.
Meglio che se ne parli che non se ne parli affatto, ecco :asd:

c’è un podcast che reputi migliore?

Ecco, l’ultima puntata è una bella puntata.
Sostanzialmente ricostruisce un po’ le dichiarazioni fatta da Remondino in Commissione stragi ad inizio anni 2000
https://www.parlamento.it/parlam/bicam/terror/stenografici/steno72.htm

Mah non è male questo podcast tutto sommato, cioè è abbastanza riassuntivo del quadro processuale fin qui prodotto e nell’ultimissima puntata si spinge con qualche considerazione in più.
Purtroppo, vale un po’ per tutte le stragi (tranne un po’ forse per Piazza Fontana) e soprattutto vale ancor di più per quella di Bologna, considerata da molti come “divisiva”, è difficile trovare materiale in cui si fanno ragionamenti si avanzano proposte, teorie, etc… Fondamentalmente tutto il materiale mediatico (documentari, podcast, etc…) si può dividere in:

  • racconti dei sopravvissuti (per carità aspetto importantissimo ci mancherebbe, ma poco aggiunge se si vuole scoprire la verità sulla strage)
  • resoconto dei processi (non ci si spinge però più in là)

So che può sembrare difficile come approccio, ma soprattutto se si conosce qualche nome, qualche fatto, qualche sigla e personaggi coinvolti nella strage (e questo podcast può essere utile per quello) può essere utile la lettura di qualche sentenza. Ad esempio quella Leoni (sentenza 1° grado Cavallini, 2019) che è piuttosto lineare nell’esposizione di fatti, piste, prove, e valutazione dei perché e dei percome si può considerare vera una tesi e falsa un’altra.
Sono 1500 pagine lo so :asd: però molte sono tecnico giuridiche (valutazione dell’ammissibilità di una prova o meno) e quelle parti le si può tralasciare tranquillamente

allora credo che andrò con questo podcast va :asd:

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So già cosa proporre per il book club dopo il mattonazzo di @Brom

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Il fatto è che un giudice ha il DOVERE di scrivere cose vere e comprovate. Poi magari da elementi fattuali può ricavarne ragionamenti sballati e non condivisibili (ma comunque spiegandone lo stesso il proprio percorso logico). Con libri, articoli di giornali, podcast ciò non avviene. E in un argomento complesso e ricco di sfaccettature come quello delle stragi è un attimo fare delle semplificazione, come purtroppo i giornalisti fanno, e scrivere fesserie. Ne è l’esempio della “pista palestinese” di cui ho scritto sopra.

Alla fine se siete veramente interessati a queste cose prima o poi le “robe ufficiali” le dovete leggere :asd:

Forse stiamo confondendo “opera divulgativa” con “fonti”. Le “robe ufficiali” sono fonti, i saggi, podcast ecc ecc sono opere storiche con intento divulgativo

Per inciso, le fonti non sono da prendere come vangelo. Compito dello storico è saper interpretare le fonti, contestualizzarle nel periodo, capire l’autore che le ha scritte.

Quindi no, non è che “si deve” leggere la roba ufficiale.

Lui ha detto se siete veramente interessati.
E in quel caso sì, è se non obbligatorio almeno consigliabile non limitarsi alle “opere divulgative” ma spostarsi anche su quelle “ufficiali”.
Poi che nemmeno quelle siano la verità™ e che le fonti vanno interpretate etc etc nessuno lo mette in discussione

Ovvio, e infatti come ho scritto (!) è dalle opere divulgative che si deve partire. Solo che in questi argomenti (fa eccezione in parte giusto Piazza Fontana) la maggior parte delle opere divulgative a mio avviso difettano del coraggio di pare un passettino in avanti, proporre spunti, fare 2+2 con materiale che si è raccolto. Una volta che ti sei letto che Hitler ha invaso la Polonia nel 1939 e poi la Germania si è arresa nel 1945 poi basta. Cerchi, come è ovvio, libri più approfonditi in cui storici competenti vanno più avanti proponendo tesi logiche (magari pure contestabili) basate su prove concrete e ragionamenti esposti. Ecco, tutta questa parte di approfondimenti manca se cerchi documentari, podcast etc… su questi argomenti. Manca soprattutto perché sarebbe compito dello storico spulciarsi gli archivi, rileggersi i documenti, confrontare i dati. E questi argomenti agli storici almeno fino ad oggi non hanno mai interessato. La pubblicazione storiografica è molto scarna. In mancanza degli storici tocca quindi buttarsi sugli ex magistrati che hanno seguito le indagini. Ecco, i loro sono i veri libri interessanti su questi argomenti. (Turone, Mancuso, Salvini …)

E in mancanza dei libri degli ex magistrati ci si deve rivolgere, se si è interessati ad approfondire alle sentenze :dunno: :asd:

Ecco, così va un po’ meglio :rolleyes: