Una manica di cazzi miei

Ho cominciato a uscire in terrazzo con Marcello, che è il fisioterapista
cammino un po', lungo il perimetro, in tondo, come un ergastolano
poi mi fermo al sole
faccio sempre i giri in senso orario apposta
per ritrovarmi il sole in faccia, quando percorro l'ultimo lato
alla seconda che mi fermavo
Marcello ha capito, che mi piace stare al sole
e prende le sedie e mentre facciamo mobilizzazione alle braccia, stiamo lì
dal file #77

e poi, una soddisfazione, Domenica
Chicco è un po' che fa lo stronzetto
Tipo dice che sono io che cambio idea
che è normale pure, visto che sono pazzo:
ecco qua la [solita] spiegazione!
Domenica mi stava portando alla tv e intanto sosteneva che io avessi detto la cosa proprio come l’aveva fatta lui e ora, perché pazzo, la volessi in un altro modo
Allora ho provato a tornar di qua da solo, ma non vado dritto: posso girare solo la ruota sinistra e dunque giro in tondo
allora mi ha portato lui di qua, facendo lo strafottente
Una volta di qua allora gli ho fatto vedere la conversazione
che resta conmunque salvata
Per quello cerco di comunicare solo per scritto
Ed ha visto che effettivamente non sono io a cambiare idea
È lui che caipisce quello che gli pare
poi io sono rimasto di qua e lui è tornato di là
facendo ancora lo strafottente
Dopo un po' ha sbollito
E si è scusato, per scritto, sul solito programma, che ne serberà imperitura memoria...
E sono tornato alla tele
Dicedva tanto a me che mi frega?
Gl frega invece
Gli ho concesso di portarmi alla tv
È una cosa che lui fa per me e lo fa sentire a posto
È molto medievale come concetto
in questo racconto, che mi hai letto tu, in ospedale
ma non so se mi ero addormentato
una cosa che mi capitava, i primi tempi
sia quando ero in ospedale sia a casa tua
e insomma la storia la so lo stesso
la fissavo dopo, riepilogandone i punti...
solo che non so se è vera o se l'ho sognata!
stabilirlo, specie successivamente, quando ero da te
mi è stato possibile, trattandosi di film d'animazione
dei quali infatti ne ricordo un paio di troppo

in questo racconto, che sempre che esista, sarebbe di Fante
il protagonista è un bambino che gioca all'aperto
e fa una strage di ragnetti rossi, uno dopo l'altro
tutto qui, sì, ma una vera epopea!
ricordo i ragnetti rossi. credo che siano gli stessi,, anche se è un altro continente in effetti
li schiacciavo soprattutto da nonna, di fronte al dondolo, sul bordo, che era bianco, e risaltavano meglio le macchiette rosse che lasciavano, rispetto alla colorazione antracite della parte principale, dove sarebbero risltate solo delle macchiette scure...
sto pensando a come descrivere la casa
il primo livello, quello sotto, è la cima della collina
che è stata scavata tutto intrno
e imbrigliata nel contesto cittadino
oggi sono andato a villa borghese
le cose che ho notato forse non sono ritenute interessanti
non ne ero proprio stato avviisato
del gran numero di palazzi rifatti
che è una impressione particolare forse
non prima quello, poi quello, a questo punto quello
ma vederli tutti insieme senza averne avuto avviso di sorta
poi sono stato al sole, anche se solo un quarto d'ora
prima che si rannuvolasse: io penso che chiudo gli occhi
ma so che guardo solo in alto
cioè nascondo le pupille sotto le palpebre
che non si muovono proprio, sebbene io lo creda
ho fatto una foto una volta
per convincermi di questo fatto
e pure che gli autobus adesso sono rossi anziché arancioni
deve essere parsa una cosa della minima importanza
e tutto quel cantare, strani ciguettii che si rispondevano
erano i pappagallini che hanno preso Roma
chi dice provenendo d'Africa chi dice da turismo
quelli che sentivo mentre ad "occhi chiusi"
mi godevo quei cinque minuti di sole sulla faccia
una cosa che vale la pena forse
quanto restare immobili, dopo che ha suonato la sveglia
e entrerò a scuola per forza ormai
non posso proprio saltarne più


meno male che mi accorgo solo a posteriori


Testo emozionante. Lo vedrei bene in un brano musicale. Se mi autorizzi provo a farne un pezzo e te lo dono.
certo, basta che poi lo posti
cmq non prendetemi l'andazzo di quotare
o almeno: quotate così, cose già corrette
un vento della madonna...

antefatto:

decidiamo, io e Chicco, di provare
un "lavaggio alle orecchie"
che dovrebbe essere meno rischioso:
perché al momento ci sento
ma alcuni volumi già si sono abbassati, secondo me
per esempio "internazionale", che produce 1mp3/w
ho chiesto a Giulia, e a lei non risulta

insomma mi sottopongo consenziente a questo "lavaggio"
qualcosa va storto - naturalmente
ora ci sento poco davvero
ma già poco, vuol dire che il timpano non è lacerato
boh sarà vero?
intanto, cullandomi in questa illusione, vado alla TV
e magari nel mentre mi si stura l'orecchio
una seratina...

(...)

è andata abbastanza bene
sono riuscito a mettere un episodio di "Black Mirror"
quelli tanto l'audio non lo capisco mai perfettamente
quindi ho alzato il volume delle cuffie
e mi sembrava tutto abbastanza normale
anzi: alla fine Chicco mi ha levato le cufie
e ha detto qualcosa che non ho capito
il suo volume era bassissimo!

[from file #78]

Insomma Mercoledì ero ancora sordo o quasi
ovattato! avete mai sentito ovattato per lunghi periodi?
una condizione in cui il fatto stesso che ci senti, ma troppo poco! e dunque non puoi trarne informazioni utili, e però neanche taccino i rumori almeno! solo rotture!
e Chicco mi fa: "avevamo detto di aspettare qualche giorno"
"eh? ma sei scemo?
secondo te saremmo rimasti così?
Guarda che queste cose le decidi te
ma non certo in accordo con me!
Escludo che tu me lo abbia mai detto prima
e non avrei mai dato il mio consenso a una cosa simile!
Domani hai detto; cioè oggi!
poi la sera è tornato perché gli ho fatto telefonare da Kebobo che stavo male
Forse il fegato
Insomma viene qui e fa l’isterico
Chiamo un’amvbulanza?
Si
Ma che cazzo
Dopo una mezzora (non era un'urgenza)
Arriva l'ambulanza e salgono i due paramedici
uno mi palpa e dice "non è nessun organo
potrebbe essere posturale + cacca"
Il che ha un senso
"Imho non vale la pena andare in ospedale
Poi non parli e senti pure poco…"
Si è reso conto che comunque non è una cosa da prendersi alla leggera x me, ma anzi si sarà preoccupato dell'ospedale: questo periodo meglio non sovraccaricare
Comunque io ero già rassicurato
Sono andati via
Chicco già che era qui ha riprovato a sturarmi l’orecchio
Mi era venuta in mente la differenza che c'era stata con la prima volta: quando c’era riuscito, fresco di tutorial
Mi aveva detto che bisogna tirare giù il lobo
O l’acqua non defluisce
così Ha riprovato usando tale accorgimento
E infatti
Mi sembra più tranquillo ultimamente
Credo abbia accettato il fatto che le cose che riguardano me
È normale che me le ricordi meglio io
La cosa migliore è collaborare, non imporsi
Quanta UMANITA'.

volevo ricordare a Hans Win
casomai avesse difficoltà a trovare
dove postare un mp3
che NG accetta mp3!
ci sto lavorando ...
dicevo che davvero poi avresti potuto trovare questa difficoltà
Gesù... sei come quelli di oGame:
avete i tag nel cervello
li applicate a qualunque frase
e qualunque frase si presta
non c'è modo di uscirne!
questo accenno ai film di Sordi mi ha fatto venire in mente un ricordo di quando avevo 8 anni forse
mamma vedeva i vecchi film che il pomeriggio mandava RTI, in tinello: si metteva sul letto incassato nel muro, la testa verso la finestra, e metteva il televisorino in B/N dal lato della porta, che comunque era allora solo quello, piccolino, di televisore, non essendo ancora molto diffusi quelli a colori, che comunque non avevamo...
credo che non ne producessero proprio, di portatili.
io non ero restio a farmi coccolare, per cui capitava spesso che li vedessi, e quando ce n'era uno con Sordi diceva "ecco papà! lo vedi papà?"
io ero abbastanza confuso da questa cosa
e da piccolo ricordo momenti di vera confusione
comunque da giovane Sordi ti somigliava di più....
eravate più somiglianti cioè, ma fino a "in viaggio con papà"!
il tuo sosia di ora è Sacconi!

Questa Trixie era (e sarà ancora - solo che io non l'ho più vista) era una cubana che veniva a fare le pulizie a Rampa Ceriani, quando vivevo con Germana
l'unica cubana brutta che abbia mai visto, le forme non sapeva cosa fossero, pareva una stick-fig
e del resto la mandava un prete! mai sentita una cosa del genere, l'ultima delle cubane! forse era un fondo di magazzino...
non doveva nemmeno essere una cima, questa Trixie
la casa era piccolissima: 25 mq credo
per cui io uscivo quando arrivava lei, cercavo di non starle in mezzo ai piedi: la aspettavo quando arrivava, e mi facevo un giro, poi quando usciva si tirava la porta...
ogni volta che veniva, dopo c'era un forte odore di alcol
non ho mai fatto 2 + 2 fino all'altro giorno
mi sono reso conto che semplicemente non c'erano prodotti per la casa, in casa. tranne il sapone per i piatti tipo...
non so se ci fosse nemmeno il Cif, ma dubito
mi vengono 2 domande:
a - ma come cazzo?
b - ma questa?
aveva lavato i piatti e poi pulito con l'alcol, passato lo straccio con l'alcol! ma zitta! mai che abbia detto qualcosa!
Germana nle faccende non erano il campo suo, allora
io, magari avrei potuto farmene di meno, e 2 + 2 lo avrei fatto in tempo utile
ma questa?
ribadisco: secondo me non era una cima
"sti tirchi!" avrà pure pensato!
"ALESZIO, ALEZSIO: vado in chiezsa"
"eh?"
"ALEZSIO, ORA VADO CHISZA"
"EEEH???"
"ALEZSIO: ora vado spesa"

risvegli
"insomma, dimmi tu cosa debbo fare per farti capire quanto ti voglio bene"
credo che sia una frase che spiega da sè il problema
come si dice: "la domanda è mal posta"
per dimostrarmi di volermi bene
ci deve essere un movimento che viene SPONTANEAMENTE da te
e che io riconosco
la domanda allora sarà:
"Insomma, posso io fare qualcosa che dica tu, per farti capire quanto ti voglio bene?"
e la risposta sarà "no"
C’è una immagine, nella mia memoria, che rappresenta bene il momento preciso in cui smetto di fare il mio, e l'altro se ne rende conto
(ovvero tutto ciò che gli altri sottovalutano:
ciò che danno per scontato, ma che rende possibile la situazione stessa = fare il mio = dare il mio contributo)

stavo a Barkley, con Natalie
un litigio stupido, essenzialmente litigavamo perché lei era una ragazzina. rappresenta la differenza d'età maggiore che ci sia mai stata, tra me e una mia fidanzata... lei aveva 17x anni e io 22, potevo finire in galera!
lei era parigina, buffa e piccolina, e ballava il tip tap
voleva entrare a una scuola superiore per dirigenti
una tappa del suo progetto, che come capii aveva compreso anche me...