Premetto che ho giocato giusto un tre o quattro ore, finendo il capitolo I che è una sorta di lungo tutorial e iniziato adesso il capitolo II.
Non ho ancora visto tutte le features del gioco, visto che molte verranno sbloccate da questo momento in poi, però alcune cose non mi esaltano molto.
-Meccanicità di molte azioni: hanno inserito la possibilità di frugare, cercare e guardare in cassetti, mobili, cadaveri e via dicendo. È una feature interessante perché apre a tantissime possibilità di gioco a seconda di come l'hanno sviluppata (penso vi sia influenza da titoli come L.A. Noire). Ma il tutto mi sembra un po' "meccanico", è una percezione di primo impatto, probabilmente mi devo abituare. Come d'altronde devo meglio adattarmi ai vari menù. Ma in generale alcune cose mi sembrano un po' poco "fluide" diciamo (non mi riferisco alle animazioni, che sono eccezionali);
-Sparatorie: classiche Rockstar, bella la reazione ai colpi come al solito e in generale non mi dispiacciono. Ma devo abituarmi, perché la transizione da copertura->non copertura->copertura mi sembra anche questa poco scorrevole. C'è anche da dire che a me giocare con il pad fa veramente cagare nei giochi dove si spara, è veramente una merda. Datemi il mouse;
-Intelligenza artificiale nelle sparatorie: non pervenuta. Seriamente, al momento sono degli idioti, tutti quanti. Li posso riassumere con questa immagine molto efficace:
Spoiler
-Camminare: questa è un po' una coglionata mia, ma negli ambienti chiusi a me pare di muovere un cazzo di paracarro. È una sensazione mia per carità, ma al momento mi pare d'aver in mano un fottuto Armadio Fendi (cit.) che si aggira tra i vari ambienti.
Per il resto siamo ad altissimi livelli per quanto riguarda dialoghi, narrazione, personaggi, atmosfera, ambienti, cura dei dettagli che è di un maniacale ovunque. La parte tecnica manco mi metto a esaltarla, perché è semplicemente da mascella a terra.
Ci sono nuove meccaniche interessanti e tante features che sembrano una figata.
Queste le impressioni dopo poche ore di gioco, dove devo ancora adattarmi a tanta roba.