[Thread Politico Unico] Berlusconi davanti e dietro tutti quanti.

@_Radical_
Ti ho risposto di la

e allora le...

vabbè, capito no ?

Salvo crisi finanziarie.
O calamità naturali.
O malattie impreviste e non coperte dalla propria assicurazione (perchè immagino tu sia per l'abolizione dello stato sociale no?).
O svalutazione del denaro.
O...

vabbè, ci siamo capiti. Immagino la tua risposta potrebbe essere che se una persona è responsabile allora prenderà tutti gli accorgimenti del caso anche in questi casi, diversificando gli investimenti, assicurando la sua salute al meglio e altre cose a cui nemmeno riuscirei a pensare.

Mi pare un po' eccessivo, e soprattutto che non aderisca molto al principio del survival of the fittest quanto piuttosto del più fortunato o più ricco dal principio.


scusami eh ma la storia del sito e dei soldi spesi per rifare le provinciali ormai le sento a profusione quando si va a parlare di dipietro

purtoppo puoi fare tutte le proposte che vuoi sul sito dell idv ma se in un intervista passa il 95% a sputare merda contro silvio e il restante 5 farfugliare proposte normali per chiunque, e' palese che ti si venga affibiato solo il ruolo di antiberlusconi eh


All'epoca il 95% dei problemi italiani erano responsabilità diretta o indiretta di B.


Ora, Salvini è un coglione, assodato; e a me non piace fare dietrologia. Però è innegabile che ultimamente accadano cose molto interessanti.
Prendiamo il caso di Alan Friedman, che solo in un paese di sprovveduti come l'Italia può essere considerato un pacioccone sovrappeso, con dei baffetti ridicoli e la voce da Ollio. Premetto che sarò un po' lungo, quindi legga chi vuole leggere e chi non è interessato scrolli pure.

Allora, Friedman è dietro a scoop epocali come l'affair Iraqgate (da una breve ricerchina nel Web si stanno moltiplicando, da qualche giorno, le pagine italiane che gli riconoscono invece la paternità della scandalo Iran-Contra; si tratta di un errore, originato da una cantonata presa dal buon Giannuli in un suo recente articolo). Giusto per ricordare il succo dell'Iraqgate: Friedman divulgò che Bush senior e la Thatcher armavano segretamente Saddam durante la guerra con l'Iran, adoperando i soldi della BNL italiana col benestare di Giulio Andreotti.

Vuoi che un giornalista del genere si muova a caso, giusto per buttarla in caciara? E così lancia a tutti gli effetti un siluro contro la presidenza Napolitano, disseppellendo la storia dei contatti informali nel 2011 fra il P.d.R., da una parte, e Monti e Prodi dall'altra, per sbalzare di sella Berlusconi.

Ora, la notizia è stata trattata, in questi giorni, secondo un'ottica a mio parere sbagliata. Lo scoop vero non è nel contenuto della notizia, che assomma una serie di ovvietà peraltro già conosciute a grandi linee (di nuovo ci sono solo i dettagli): di fronte alla crisi profonda in cui si avvita l'Italia nel 2011 ed alla paralisi del governo Berlusconi, Napolitano avvia una serie di contatti informali per uscire dall'impasse che, peraltro, rientrano perfettamente entro le sue prerogative. Sin qui la storia.

La vera notizia, invece, sta nella reazione alla notizia: Monti e Prodi non smentiscono, non si trincerano manco dietro un no comment di prammatica, anzi si sbrigano a confermare a mezzo stampa tutta la faccenda. E la notizia inizia ad avere una risonanza nazionale quando viene ripresa dal Corriere, un giornale la cui funzione, in questo paese, storicamente è anche stata quella di lubrificare e dare voce a manovre politiche, diciamo, un po' speciali. Come la megafona, il Corriere? Tramite nientemeno che un articolo in cui De Benedetti, patron RCS e tessera PD n.1, conferma al giornale di aver ricevuto Monti quando Berlusconi manco era ancora caduto: Monti si era recato a visitarlo per chiedergli se, secondo lui, avrebbe dovuto accettare o meno la presidenza del consiglio.

Che Monti vada a chiedere consiglio a De Benedetti già sembra abbastanza strano, ma alla fine affari loro; ma che De Benedetti spiattelli tutto in un libro intervista di Friedman e per giunta si faccia riprendere dal Corriere senza manco smentire, ma rincarando personalmente la dose, suona ancora più strano, visto che Repubblica, cioè il suo giornale, è da sempre uno dei grandi sostenitori di Napolitano e dalle sue colonne Scalfari non manca ogni settimana di leccare il culo a Napolitano coi suoi editoriali, ricordandoci fino al vomito quanto sia lunga e sincera l'amicizia che lo lega al presidente e quale estremo bisogno abbia il paese del suo genio politico.

Due giorni dopo il siluro lanciato dal Corriere la direzione del PD sfiducia Letta, creatura di Napolitano, costringendolo a dimissioni (per inciso, dimissioni irrevocabili; significa che Letta ha rinunciato persino al passo, piuttosto di rito, di verificare su mandato di Napolitano se avesse ancora o meno una maggioranza disposto a sostenerlo in Parlamento). E Napolitano, che si dichiara stupito dalla velocità della crisi - bontà sua - si ritrova già con un gabinetto Renzi praticamente già impacchettato e pronto solo a ricevere la fiducia dalle Camere (dio quanto godrei se lo affondassero seduta stante).

Vorrei anche aggiungere che Renzi non è propriamente immune alle amicizie, diciamo, pericolose, o quantomeno discutibili: risulta da qualsiasi pubblico organigramma della sua squadra che essa comprenda, fra i principali consulenti, Michael Leeden. E non è che Leeden sia proprio un agnello: negli anni '80 lavorava in Italia come consulente del SISMI e attorno allo stesso periodo venne coinvolto quando la stampa americana portò alla ribalta lo scandalo Iran-Contra (a cui quello Iraqgate è intimamente connesso): per chi non ricordasse, nell'affaire Iran-Contra venne fuori che l'amministrazioen Reagan vendeva armi sottobanco all'Iran khomeinista - paese ufficialmente sottoposto ad embargo - finanziando coi proventi i Contra nicaraguegni, cioè quella banda di stragisti e tagliagole usati dagli USA per abbattere il governo sandinista legittimamente eletto. E non dimentichiamo che Leeden è anche un "autorevole" ideologo neocon, uno dei principali fautori della guerra in Iraq ed anche propugnatore, in tempi più recenti, della sempre paventata guerra contro l'Iran.


anche piu' del 95% pero' gli si possono dare solo colpe dirette

le colpe indirette devono passare unicamente sulle spalle del pd che ha fatto sempre il gioco del perdente leggittimando silvione a governare per mancanza di alternative difronte al popolino
Concordo con la visione espressa sopra, la cosa importante in quanto successo la settimana scorsa è il fatto che lo scoop sia stato pompato principlamente dal corriere.
Posso solo dire una piccola cosa? Difendersi dall'aver votato Berlusconi dicendo di aver votato Lega... al di la' che era la stessa cosa... cioe' la Lega, rigurgiti di paleonazismo che forse uno un po' dovrebbe vergognarsi...
Per me Friedman non è davanti a niente, il suo presunto scoop non è altro che normale gestione di un paese, che poi venga eletto a super eroe del momento è una stortura del giornalismo nostrano. La parte sul corriere-repubblica de benedetti è interessante.



Se Civati si vuole dividere e mettersi con sel faccia pure però che l'abbozzi di fare casino dall'interno solo per aumentare le visite sul blog
chiaramente questo lo sanno tutti, è solo che ha dato un buon pretesto
Infatti non è un supererore, si è trovato con una notizia, nemmeno troppo eclatante, e l'ha divulgata come suo dovere. Ora, per dirla all'Andreotti, il punto è vedere di chi sia la manina che ha imbeccato Friedman con così opportuno tempismo.
E perché, invece di minimizzare un fatterello, tutte le parti in causa (Monti, Prodi, De Benedetti) hanno piuttosto soffiato sul fuoco ingigantendola. E sì, questa è da sempre gestione ordinaria del paese, nel senso che da sessant'anni a questa parte il gioco politico italiano si nutre anche di questo. Ma non si può dire che dietro a Friedman ci sia il nulla.
Sul perché Monti, Prodi e De Benedetti abbiano rilasciato quelle interviste (in particolare i secondi due) ho un grosso punto interrogativo. Mentre guardavo piazza pulita, dove F. ha parlato per la prima volta, continuavo a chiedermi perché questi personaggi rivelassero certi fatti personali che pur non avendo reale rilevanza avrebbero potuto fare casino cosa che poi è successa.

Ingenuità? sono uomini di un certo spessore è vero ma sono pur sempre umani possono sbagliare.

Pur non piacendomi cosa ha imbastito non riesco neanche a vederci questo presunto "tempismo" di cui parlava anche Letta. Voglio dire, due personaggi sono ormai fuori dalla politica (Monti e Prodi) e se ne possono fottere, uno fa l'imprenditore e non gliene fotte niente della opinione pubblica. L'unico ad andarci di mezzo è Napolitano che è anziano ormai agli sgoccioli della carriera e se vogliamo con ben altri punti oscuri nella sua carriera politica che possono dar pensieri più di due telefonate ad agosto.

Insomma uno scoop che non fa danni imho, per quale motivo F. avrebbe dovuto tirarlo fuori ora? (secondo la teoria del complotto).


hai provato ad argomentare le motivazioni per cui ho votato lega?
perché ne esistono di valide?


De Benedetti, per essere un imprenditore che non fa politica, direi che di politica ne ha fatta (e continua a farne) abbastanza; a maggior ragione perché, in un paese come l'Italia, per un imprenditore fare politica significa la differenza fra rimanere a galla o affondare.
Monti potrà essere politicamente morto in questo momento, con lo sbandamento di Scelta Civica, ma in Parlamento ci rimarrà sino alla morte, essendo stato nominato senatore a vita; e si sa che in Italia, soprattutto in politica, non si butta via mai nulla.
Prodi non fa politica in Italia, ma continua a farne con altri mezzi tramite i programmi internazionali cui partecipa, o di cui è presidente (soprattutto per lo sviluppo nei paesi africani) e tramite le società nei cui consigli di amministrazione siede.
Ingenuità? Posso attendermela al massimo da Monti, una persona non proprio avvezza a certe sottigliezze: non da De Benedetti, soprattutto dopo un lungo periodo di silenzio che poteva tranquillamente continuare, né da Prodi la cui parchezza nel parlare oramai è diventata proverbiale.

I motivi? Ne azzardo uno, secondo una formula proposta da più giornali nel corso degli ultimi quattro giorni: con la caduta di Letta e l'ascesa di Renzi il ruolo di kingmaker della situazione passa da Napolitano, che lo aveva esercitato dal 2011 ad oggi, al PD. Posso azzardare che evidentemente qualcuno s'era palesemente stancato di farsi dettare l'agenda da Napolitano e ha preso l'iniziativa, assestandogli non certo una pedata nel culo ma un discreto ceffone giusto per far capire l'aria che tira. E premetto che né Letta, né Napolitano, né la loro azione politica, ha mai particolarmente riscosso la mia calda approvazione.
Si ma quello che voglio dire è che questi personaggi non sono minimamente toccati da questo scoop, non c'è niente che possa danneggiarli. Monti e Prodi hanno incarichi di prestigio internazionali la carica di senatore a vita è un mero "pezzo di carta" per loro come per me può essere l'attestato dell'ecdl idem De Benedetti che manderà avanti le sue aziende come sempre. Magari è per questo che hanno parlato "liberamente".

Su Napolitano idem, la motivazione del dossier ad orolegeria ci sta ma rimane un attacco debole che infatti non ha fermato minimamente napolitano dal dimettere letta e prendere renzi nel giro di un we. Inoltre la sua vita politica è al termine, quanto mai potrà durare ancora? 1-2 anni poi? l'unico modo per tirarlo giù da parte dei suoi detrattori è l'alto tradimento e se non è stato tirato fuori ora immagino non lo sarà mai.


1) Non devo argomentare io, devi farlo tu, la lega l'hai votata tu mica io. Almeno cosi' funzionava la logica l'ultima volta che ho controllato.

2) Non c'e' nulla da argomentare. Non e' giustificabile per me che qualcuno voti la lega, un amalgama di idee fasciste che non sono degne di un dibattito civile e spesso sforano in manifestazioni razziste o eversive. Non devo cercare di giustificare i nazistelli con la svastica sul braccio che fanno il saluto. I leghisti per me sono sullo stesso livello, anche peggio perche' se gratti un po' sotto il maglione verde dall'aspetto innoquo il cuore nazista batte forte. E non devi neanche grattare tanto.

Da piemontese nato e cresciuto nel nord d'Italia, mi sono sempre sentito offeso quando qualche relitto umano della lega diceva "noi del nord". Sentirmi paragonato a quei quattro intellettualmente straccioni che non saprebbero manco trovarsi il culo con le mani, figuriamoci elaborare una qualche politica efficace per questo paese, sinceramente mi offende.

Gente che ha fatto del proprio programma il vilipendio della bandiera. Che sara' pure una cazzata, ma sono loro, e non B come credono molti, ad aver iniziato il processo di svilimento del dibattito politico che ha portato al cosi' mesto panorama odierno.

Ribadisco, fossi in te direi di aver votato B. Oltre al fatto che in pratica e' vero, ci fai piu' bella figura che dire che sei stato leghista.

My 2 cents.


Che è quello che ho detto, bravo, mi compiaccio della comprensione.

Da lì a Di Pietro = berlusconi il salto sarebbe?
Quello che mi domando io invece è .. se fosse vero quello che sostiene Friedman lo scoop eclatante non dovrebbe essere la possibilità di fare quello che viene chiamato insider trading in economia ..
Uno come De Benedetti che sa in anticipo chi verrà messo e quindi può sondare su come reagiranno i mercati ne può trarre un beneficio ....


e visto che ho citato il termine già che siamo posto anche
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-02-14/a-wall-street-la-tecnologia-insider-trading-diventa-legale-112449.shtml?uuid=ABHvIYw

edit: ho trovato che anche la Santachè ha citato il caso ..
http://profumodiscuola.com.unita.it/scuola/2014/02/11/quando-la-santanche-si-occupa-di-costituzione-e-finanza/



la mia risposta a quali titoli sarebbe , BOT che si potevano acquistare a uno spread alto sapendo che chi sarebbe arrivato avrebbe sicuramente fatto dei tagli visto le idee economiche , un altro potrebbe essere la vendita di azioni mediaset ben sapendo che vanno di pari passo al fatto che silvio sia al governo o meno .. etc. etc.