Comunque è Wolfenstein, non Uòlsten
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Dal punto di vista del gioco, è interessante anche se alla fin fine è sempre il solito gioco a stanzoni, vai dal punto A al punto B e fine, con un po' di cutscene
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Le armi mi fanno ampiamente cagare, con quel design da ucronia, anche se ci sono parti interessanti come il tagliare recinzioni/lamiere con il laser - a questo punto tanto valeva si concentrassero su qualcosa di più esteso, come il laserone che taglia le pareti, ma vabbè, se non ce la fanno, non ce la fanno.
Preferivo comunque il precedente Wolfenstein come dinamica dell'impallinazione dei nazi, e soprattutto come si poteva tornare nelle missioni precedenti dalla mappa comune della città, che si sbloccava a poco a poco con le armi che ottenevi.
Dal punto di vista della storia, hanno trovato un espediente tutto sommato neutro.
A me questo cyberfuckpunk con i robottoni spinti e le stronzate varie di cervelli nei barattoli, più di tanto non piace.
Un paio di precisazioni, giusto per rompere i coglioni: anche il calcestruzzo fatto con il Portland ha un punto debole non da poco, basta un cucchiaio di zucchero in una betoniera per impedire la reazione chimica e produrre un calcestruzzo che si rompe con un grissino (o comunque basta una qualunque contaminazione biologica, anche impastarlo con l'acqua di fogna).
Gli esperimenti sugli umani del dottore pazzo non si possono vedere, dai, su nel 2014 si può anche cambiare un pochino questo modo di vedere le cose: il cervello non è incluso soltanto nella scatola cranica, continua anche nel midollo spinale fino a tutta la maglia nervosa che avvolge l'intestino.
Eh
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