Cari agoranensi ...... di solito siete la mia agenzia viaggi preferita: è qui che ho trovato consiglio per i miei viaggi in Irlanda, Londra, Monaco di Baviera, Roma, Firenze ecc. negli ultimi 3 anni.
Tutti quei viaggi, oltre ad essere organizzati anche col vostro aiuto, avevano in comune il fatto che ci fosse con me la mia ragazza.
Oggi sono single (in before "move to addio"), avrei voglia di viaggiare e, oltre al viaggio a Cuba o in Thailandia, che viene fuori nei soliti discorsi fra amici (e che prima o poi farò), sarei curioso di sentire la vostra opinione sui viaggi solitari ed eventualmente i racconti dei vostri viaggi.
Sono combattuto:
- Avrei voglia di fare un viaggio come quello di lampo, ma so che se non incontrassi gente interessante o se facessi fatica a socializzare, diventerebbe un'agonia fino al ritorno a casa.
- Dopo aver visto Into the wild () ho il timore che finirei col godermi esperienze\avventure\paesaggi\eventi\ecc. con le persone sbagliate o magari da solo, finendo col pentirmi di non essere partito con amici (del resto happiness is real only when shared, o no?)
inter rail. scandinavia. almeno 2 settimane. (possibilmente di inverno)
imho inter rail in solitaria >>>>>> con amici, ma son gusti, eh. Con gli amici conosci poca gente ed e' una gita, un viaggio e' tale quando conosci i locali, ti fai ospitare a casa loro, ti preparano il cibo locale....eccetera.... con gli amici non succederebbe mai, o quasi.
Comunque anche io stavo riflettendo su un viaggio da solo... solo che ho paura di rompermi il cazzo incredibilmente, cioè io mi sto simpatico, ma non c'è molto dibattito: mi do sempre ragione.
Secondo me un buon compromesso sarebbe partire in 2. Due amici che condividono la stessa visione della vita, li stessi obbiettivi ed interessi nel viaggio.
Un biglietto di treno, zaino, tenda, soldi e macchina fotografica.
No, non significa che la felicità non può esistere quando sei solo, lo shared non si riferisce ad uno scambio simultaneo, significa che perlomeno in differita ci deve essere uno scambio (e non giurerei nemmeno su questa affermazione), lui non ha pototuto in nessuno dei due modi, ma da qui a dire che non si può provare felicità da soli... Poi se sei una persona estroversa ok, hai forte quella necessità, ma non generalizzare.
Credo sia una buffonata... ma presumo che, avendo abbastanza tempo e soldi e girando le capitali europee principali, riassumendo in pochi minuti solo tutte le cose interessanti che si sono fatte o che sono capitate, tralasciando i rompimenti di palle e i momenti di noia, sia possibile.
fai qualche sport come skateboard, snowboard, kayak, surf o simili?
Se sì potresti fare un viaggio in posti belli per questo genere di attività. Lì conosceresti di sicuro tanta gente che pratica gli stessi sport con la quale non è difficile socializzare (e magari scroccare ospitalità).
Sicuramente è vero (o è uno dei possibili significati) quel che dici a proposito dello scambio in differita... la felicità non l'avrebbe trovata nella sua meta, ma lungo il viaggio.
Che poi non è una interpretazione nuova... il viaggio come esperienza cruciale, più della meta.
Nel mio post davo alla frase un altro significato, non troppo fedele a quello del film
Ci stavo pensando anch'io. Mi è capitato di fare delle giornate completamente da solo durante alcuni viaggi e devo dire che stavo da dio Però temo di annoiarmi a farlo per un periodo esteso.
guarda io lo scorso anno mi sono girato l'india da solo, è stata un esperienza irrinunciabile. Al contrario di quello che pensassi all'inizio, la compagnia di una amico fidato mi è mancata mei momenti di gioia, più che in quelli di difficoltà.
Quest anno andrò in giappone, sarei dovuto andare con la tipa (quella del saggio di danza), ma per una serie di circostanze degne del più triste dei "move to addio" ci andrò da solo.
A una cosa, so che De Void (alla latina) ha fatto uno di quei viaggi avventura, dove parti con gente che non conosci, è stato in islanda, e me ne ha parlato parecchio bene.
Quello potrebbe essere un buon compromesso per partire da solo, senza partire da solo
io sono andato da solo a new york, madrid (lì ero con la mia sorella ma lei a madrid non stava con me) Parigi (poi ho incontrato, per caso , nrv e una mia amica di livorno) a Londra da solo e basta.
mi è arrivata questa mail due giorni fa dal mio migliore amico, mentre io lavoro come un negro
bella, ebbene si, sono tornato l'altro ieri da las vegas con un giorno di ritardo perchè al ritorno ho deciso di fare anche la death valley, è stato fantastico guidare di notte in mezzo al deserto incontrando coyote e serpenti a sonaglie...per quanto rigurda vegas è folle, uguale a quella di paura e delirio...può succedere di tutto lì, poi quando ci vediamo ti racconto meglio. io ritorno il 12 luglio a roma e poi riparto il 29, te che intenzioni avevi???