Vento di rivoluzioni in Africa e Medioriente

guarda i curdi iracheni funzionano pro domo loro, non hanno particolare osservanza politica o religiosa.

per quanto riguarda l esperimento socialista, coinvolge il PKK (quindi il lato turco) e parte dei siriani (con l'equivalente locale del PKK, che e quello che stava randellando isis in rojava)
http://www.social-ecology.org/

qui avevano fatto un po di ricerche sulla transizione al socialismo libertario in kurdistan la janet biehl soprattutto
Leggete l'ultimo di Kissinger: World Order
esce tra 10 giorni
Preview pls
http://nationalinterest.org/feature/kissingers-counsel-11132


Davvero?

Vabbé che da come è messo questo sembra più che altro l'opinione di chi ha scritto l'articolo e sarei curioso di sapere qual è la posizione di Kissinger nel libro a riguardo della situazione in Medio Oriente (che in fin dei conti secondo me ricorda molto di più la situazione da pre-1648), però è l'unico pezzo in tutto l'articolo in cui si arriva a parlare della situazione odierna, e non vedo come si possa affermare ciò che è scritto sopra.

La rivoluzione iraniana fu di fatto l'affermazione della volontà di un popolo di uscire da un regime coloniale, e da allora benché abbiano cercato di creare un asse sciita in medio oriente (con qualche modesto risultato) sono sempre stati sulla difensiva, e la principale causa di instabilità nell'area è stata la volontà non tanto di bloccare le ambizioni dell'Iran in politica estera ma di portarlo di nuovo in condizione di colonia.

Il parlare della Russia in questi termini poi è ancora più ridicolo. La Russia degli ultimi vent'anni non ha fatto altro se non tornare alla condizione geopolitica in cui si trovava pre-1991, e i suoi interventi aggressivi sono stati sempre nel proprio backyard.


Sulla Cina potrei anche dare ragione , se non fosse che:

A) Non c'è nessun equilibrio di potenza al momento.
B) In ogni caso un equilibrio di potenza lo vedo impossibile a livello globale, poteva esistere a livello europeo ma a livello mondiale non c'è mai stato e con le condizioni attuali non ci sarà mai, al limite avremo un'illusione di equilibrio di durata limitata mentre l'occidente declina e l'Asia cresce.

Altro che "overturning westphalian principles", la politica estera da post 1991 non è nient'altro che una serie di tentativi di mantenere la situazione attuale (precaria e impossibile da mantenere) spacciandola come equilibrio di potere.

Detto questo ora come ora si tornerà alla situazione da pre-ascesa europea, ovvero con un'Asia immensamente più vasta e potente dell'Europa e a quel punto in un improbabile power balance l'occidente farà la parte minore in un gioco che detteranno gli asiatici. L'unico modo per evitare questo per l'occidente sarebbe di fare fronte comune, ma quello è un altro discorso. E in ogni caso sticazzi che cazzo me ne frega a me della politica di potenza, io c'ho il diesel. (cit.)

Comunque ora che ci penso l'equilibrio di potenza a livello mondiale non è mai esistito, al limite esiste l'impero Quella sì che è una forma stabile.

Una rivoluzione talmente popolare che la prima azione di Khomeini fu mettere al bando gli stessi rivoluzionari dell'ala moderata ed istituire la legge islamica. Mica male per un popolo che aspirava a condizioni di vita migliori (e che era sostanzialmente occidentalizzato) ritrovarsi di punto in bianco catapultati indietro di 100 anni. Nemmeno fai menzione all'appoggio fornito dal ceto dei commercianti e dei ricchi propretari terrieri spaventati dalle liberalizzazioni. Mi sembri un po' di parte, sostanzialmente e' stata la guerra tra conservatori e capitalisti, hanno vinto i primi. Gli effetti mi pare siano alla luce del sole.


Il problema vedi e' che i confini del proprio giardino domestico non sono immutabili, si modificano nel corso degli anni e soprattutto devono tenere conto di chi a due anni dall'annuncio di vendita, quella casa se l'e' comprata. Quindi la Russia puo' anche aspirare alla gloria di un tempo ma non puo' credere che il resto del mondo, che nel frattempo e' cambiato (e di un bel po') sia indifferente.
Logica infallibile, di questo passo l'Italia avrebbe il diritto di reclamare tutta l'Europa, parte della Gran Bretagna, la Turchia, il MO e l'africa Settentrionale.


Cos'erano le spartizioni coloniali, scusa?


Ma allora esiste o no questo equilibiro, mi sembra tu sia caduto in contraddizione.


Mi pare tu sia un po' ottimista quando parli di Asia. Sostanzialmente perche' identifichi l'Asia con la Cina (paese che non solo e' ben lontano dall'essere paragonabile per benessere a qualsiasi paese Occidentale ma che e' in pessime relazioni con la maggior parte dei propri vicini, good luck).


Secondo me è riduttivo vederla in questi termini. Se fosse come dici tu e non ci fosse null'altro i rapporti diplomatici sarebbero stati normalizzati da un pezzo. (Nota che io ho interpretato la rivoluzione iraniana in termini di politica estera e di attitudini con l'esterno, e che ci fosse la volontà di cambiare il ruolo dell'Iran in politica estera mi sembra lampante).




Se parliamo di geopolitica ci sono condizioni che è molto difficile si modifichino nel breve periodo. La Russia in virtù della sua potenza avrà sempre interessi in Ucraina o nel Caucaso, e attaccare questi interessi vuol dire attaccare la Russia. Per dirla in parole povere se vai sotto casa di qualcuno e ti metti a sbraitare sei tu per primo che caghi il cazzo al prossimo e disturbi la quiete pubblica
Quanto all'Italia se avesse la forza necessaria per perseguire una politica estera indipendente allora la Libia e i Balcani sarebbero lo sbocco sensato (e infatti guarda caso la Libia di Gheddafi aveva strettissimi rapporti commerciali con l'Italia).
Nota bene comunque che io non parlo di diritto ma di equilibri geopolitici.



Secondo me una situazione precaria e che non poteva durare.




Secondo me non esiste in modo duraturo. Al limite esiste temporaneamente, ma non c'è da illudersi sulla sua permanenza.



Bhé ora come ora l'Asia ne ha ancora di strada da fare ma secondo me è inevitabile che presto o tardi il gioco del potere lo condurranno loro (Cina e India come attori principali). Poi sui rapporti di potere tra occidente e Asia si potrebbe aprire un topic a parte, l'argomento è talmente vasto che trattarlo qui in maniera tangenziale sarebbe abbastanza inutile. Classico caso in cui magari due persone vedono la realtà con due modelli diversi e quindi non ci sono i presupposti per affrontare un dibattito su quel punto in particolare se non si va a parlare dei modelli.
mappercarità

I rapporti non sono stati normalizzati perche' e' stato il principale finanziatore di gruppi terroristici al mondo, prima che Qatar ed Arabia Saudita facessero gli onori.
Ma il terrorismo sciita e' stato a lungo quello piu' sanguinario.
C'era ovviamente il movente di cambiare le relazioni diplomatiche, tant'e' che la rivoluzione aveva come scopo l'espulsione della potenza imperialista (la retorica era di condannare lo Shah troppo occidentalizzato) e di nazionalizzare il business dell'energia. Pero', la conosci bene la storia dell'Iran.



Si', peccato che in questo senso sarebbe piu' preciso dire che il mio vicino di casa abbia esteso la sua sovranita' al mio giardino dopo essersi autoinvitato per aiutarmi a coltivarlo, peccato che non abbia chiesto il suo aiuto, poi di punto in bianco mi ha puntato il rastrello, che in realta' e' un dragunov, alla testa, ovvio che mi senta in diritto di sbraitare e di prenderlo a calci nel culo.
Il Parlamento Ucraino ha votato, la Russia invece ha invaso un paese formalmente indipendente, organizzato votazioni farsa, distrutto un aereo (in un operazione false flag) e sostiene un contingente di ubriaconi che bombardano interi villaggi per sbaglio.



Ed e' durata per secoli, come per secoli erano durati i romani con la forza dell'impero ed il soft power della diplomazia (Massinissa, per non parlare degli innumerevoli stati fantoccio o cuscinetto), niente di meno quello che fanno le potenze che cercano l'equilibrio.
Certo, in the long run we are all dead.


Cosa intendi per duraturo?


Insomma, la Cina e' un paese dalle pochissime risorse circondato da vicini non certamente amichevoli (con la Russia il rapporto non e' di fiducia ma opportunistico, l'India fa da pivot per gli Stati Uniti in Asia, in Birmania sostiene le peggiori atrocita', il Vietnam e la Malesia oscillano tra l'ostilita' e l'indifferenza, il Giappone e la Korea del sud sono ostili, a Taiwan gli studenti protestano per strada contro i Cinesi, ad Hong Kong si firmano petizioni per tornare dominion britannico, la Corea del Nord , ci sono 15 milioni di Uyghur che si stanno radicalizzando nel Nord, il paese confina con alcuni dei teatri piu' caldi del mondo, per non parlare del Tibet).
Nel continente di Russia, India, Pakistan e Giappone. La Cina e' una potenza regionale, indubbiamente dovra' assumere un ruolo nel panorama internazionale (consistente con la ricchezza del paese) ma credere che possano andare in giro per il mondo a fare le guerre, mi sembra un tantino eccessivo.
Adesso son rincoglionito che è tardi, rispondo domani


Mi sembra un po' esagerata come affermazione

Comunque ora come ora l'Iran ha rapporti stretti più che altro con Hezbollah, Siria e le milizie sciite in Iraq. Diciamo che c'è molto di peggio in campo musulmano. E il supportare attivamente il terrorismo non ha impedito all'occidente di avere rapporti diplomatici piuttosto stretti e tutto sommato amichevoli con Arabia Saudita e Qatar. Se fosse il terrorismo il motivo principale ora dovremmo tagliare ogni rapporto con gli stati wahabisti e isolarli completamente. Io credo che il finanziamento al terrorismo fosse solo un pretesto e la ragione vera fosse geopolitica.



E' ne' più ne' meno come si comporterebbero gli USA (lo han fatto e continueranno a farlo) nel loro backyard con la differenza che il backyard americano negli ultimi 50 anni è stato esteso a più di metà globo terrestre.
Comunque ripeto non parlo di diritto internazionale ma di geopolitica. In Ucraina ci son state ingerenze occidentali, alla Russia è andata di traverso (e a quanto pare anche alle popolazioni locali di Crimea e regione di Donetsk). Non è etico ma alla fine è così che funziona.



Eh... non sono d'accordo qua. Intanto il dominio europeo e la sua superiorità militare, tecnica e tecnologica sull'Asia è stata più breve di quanto si pensi. I Portoghesi arrivarono in Asia abbastanza presto, e furono seguiti da Olandesi, Francesi e Inglesi. Per lungo tempo rimasero uno sputo nell'oceano comunque, e controllavano una frazione misera del commercio nell'Oceano Indiano. Gli enormi profitti erano dovuti al fatto che le spezie, disponibili in enormi quantità in Asia e generalmente economiche, erano invece costosissime in Europa. La presenza in India fu però minima fino al crollo dell'impero Mughal, che per altro avvenne per cause interne. Il rapporto con l'impero per altro fu interessante nel senso che fin tanto che l'impero esisteva gli imperatori tendevano a non curarsi più di tanto della limitata presenza europea.
A livello militare, questa supremazia tecnica non si sviluppò se non nel diciottesimo secolo inoltrato, e anche in seguito non divenne schiacciante se non nel diciannovesimo secolo come dimostrano le difficoltà britanniche nel sottomettere alcuni stati indiani. Anche sul mare la supremazia tecnica non era schiacciante, tant'è che la flotta dell'imperatore Aurangzeb sconfisse gli inglesi sul mare. Con la Cina fu un processo che iniziò persino più tardi e ebbe durata più limitata. Se volgiamo lo sguardo al medio oriente e al nord Africa, invece, vedremo che la Spagna ebbe enormi problemi a mantenere le sue magre conquiste in Algeria e Marocco (e finì col perderle) e l'impero Ottomano rimase un'enorme minaccia militare fino al 1700.

Se parliamo di supremazia economica, manifatturiera e commerciale, cosa aveva l'Europa che interessasse all'Asia? Niente, per lunghi periodi, salvo oro e argento. Anche qui le cose cambiarono solo con la rivoluzione industriale.

In sintesi direi che il dominio europeo ha una durata grosso modo limitata, 250 anni a stare larghi, dagli albori della rivoluzione industriale fino al primo dopoguerra, grossomodo. Non è un periodo estremamente lungo, fu il frutto di una (temporanea) supremazia tecnologica. Temporanea dato che la tecnologia e gli usi e i costumi si diffondono, specie nei territori che occupi militarmente, e ancora di più dato che gli stati europei iniziarono a vedere la loro come una missione civilizzatrice.
Non c'erano profonde basi geografiche o demografiche a sancire questo dominio, così come invece fu per l'Impero Romano. Il discorso della tecnologia vale anche per l'Impero Romano, ma è diverso. La supremazia militare può aiutarti a costruire un impero, ma non te lo farà mantenere. Napoleone amava dire che se combatti troppo contro uno stesso nemico, questo finirà per imparare il tuo modo di combattere, e che l'unico modo per rimanere i più forti è quello di cambiare continuamente (e non è sempre possibile). Si può dire che forse l'impero romano non sarebbe caduto se la sua influenza non avesse causato una centralizzazione di potere e ricchezze nelle mani dei capo tribù germanici, se non avesse spronato queste tribù a federarsi e se non avesse "insegnato" ai germanici a combattere alla romana. Ma è tutto lì? L'Italia dell'era romana aveva il potenziale demografico e la posizione centrale per dominare il bacino mediterraneo e il bacino mediterraneo romano era un impero che mai sarebbe caduto contro avversari esterni, anche se la supremazia militare fosse venuta meno (e a ben vedere la supremazia militare sugli orientali / Sassanidi non la ebbero mai) e le cause principali del crollo andrebbero trovate altrove.



Non voglio parlare di fine della storia, con duraturo intendo un dominio politico che non si basi su condizioni volatili come la supremazia tecnologica ma si basi invece su condizioni più solide e con una parvenza di permanenza (vedi demografia e geografia). Questo i nazisti lo avevano capito benissimo nel loro folle sogno di diventare una potenza mondiale la loro conquista dell'Europa fu una conseguenza di tattiche e tecnologie nuove ma sapevano che non sarebbe durato e che avrebbero presto copiato il loro modo di combattere. Fu anche per quello che decisero di "battere il ferro finché caldo" e di sterminare i russi, era l'unico modo per garantire alla Germania un continuato dominio in Europa.
Poi nulla è permanente e tutto cambia, ma conta la rapidità di cambiamento. La Cina era enorme secoli fa ed era enorme ora, è semplicemente tornata alla sua condizione geopolitica "naturale" di impero. La Gran Bretagna dominava il mondo 150 anni fa ed ora sono l'ombra dell'ombra di ciò che erano.



Bhé ma la Cina ha ancora un bel po' di catching up da fare, non sto dicendo che siano già arrivati ma è un processo ancora in corso.


no aspe prima mi faccio la profilassi anti-lebbra poi lo leggo