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ha una sua logica, nella misura in cui si vuole incentivarne la capitalizzazione e gli investimenti r&d.

Considerata la sottocapitalizzazione cronica delle società italiane e la tendenza a trascurare del tutto ricerca e sviluppo, è un approccio corretto per una start-up (appunto) "innovativa".

Certo, se uno è affamato di dividendi, magari non è la forma più indicata, ma neppure dovrebbe esserlo, in linea di principio.

Tanto alla fine i soldi, nel caso, escono sotto forma di compenso amministratori e dintorni...
Si ma il compenso amministratori te lo dai come stipendi, e ha una quota fissa, Certo puoi aumentare lo stipendio l'ultimo mese, ma non è che ci puoi giocare più di tanto.

Per menata cmq intendo che o reinvesti di brutto in R&D oppure ti trovi il valore come imponibile, quindi tassabile.

Se non mi sono perso qualche pezzo.


E allora con circa 1500/1600 euro netti al mese ci paghi mezza gamba di uno sviluppatore senior, ecco spiegato perché non trova nessuno


penso stia qui il trick a cui accennava gnr
Bah, esulando dal caso di GnR!, mi chiedo il senso della discriminazione da parte del legislatore.
Fare siti web (ipotizziamo che non facciano app) è più innovativo di fare l'avvocato (esempio come tanti e sui generis, non si tratta di impresa ma di professione intellettuale, ma il senso è quello)? E se l'avvocato si inventa un social network?
Allora perchè i secondi sono ammazzati di tasse?


I designer del centro stile interno ferrari prendono 1400 al mese, ne conosco uno. E parli di quelli che lavorano, i due ammanigliati direttori progretto parenti di decimo grado di montezemolo non fanno testo.


Beh se si inventa un social network allora non sta facendo l'avvocato


Sono io a non essere stato chiaro.
La differenza tra attività imprenditoriale e professione intellettuale è che nella seconda l'elemento personale è preminente rispetto a quello organizzativo. Il dubbio è il seguente. Posto che la legge dovrebbe tutelare l'innovazione, sarebbe opportuno un metro di giudizio che tenga effettivamente conto del progresso della tecnica (attività inventiva) piuttosto che di una generica appartenenza ad un genus tipizzato.
Sotto questo profilo una web agency (che ad oggi è un'attività inveterata, diventa sempre più attività ordinaria sebbene creativa ma assolutamente comune, al pari della professione forense) non è molto diverso dal libero professionista che si avvalga nell'esercizio della propria professione di un social network (questo era il senso dell'intervento precedente) creato ad hoc (pensa ad un avvocato che intenda interfacciarsi con i propri clienti intrattenendo un rapporto costante non via telefono o corrispondenza ma attraverso un sito web o un applicativo appositamente creato, in questo caso non si parlerebbe di attività imprenditoriale ma di semplice attivita' ancillare all'esercizio della propria professione).
Sono entrambe attività creative, tuttavia alla prima fattispecie (in quanto impresa) viene riconosciuto un carattere di innovatività (fai i siti web e quindi ti aiuto) precluso alla seconda (perchè nonostante tu possa essere altrettanto innovativo non sei impresa, lasciando da parte l'esempio, è curiosa l'idea stessa che l'avvocato che faccia il proprio mestiere debba essere svantaggiato rispetto al webmaster, come se il lavoro dell'uno sia meno meritevole di tutela dell'altro, diventa più evidente quando si parla di detassazione degli utili reinvestiti), sebbene sotto il profilo economico siano operazioni simili. E di conseguenza ai primi vanno i vantaggi, ai secondi il POS.
Così, pourparler, mi sembra distorsivo. Peculiare l'immagine dell'avvocato meridionale che pagando le tasse contribuirebbe allo stipendio del designer da 3mila euro al mese.

Ancora più ironico è con i notai. Per la stipula dell'atto costitutivo di una s.r.l. semplificata non sono dovuti onorari notarili, eppure il webmaster pretende (a buon diritto) di essere pagato (basterebbe leggiucchiare gli altri 2 thread in sezione per rendersene conto), dunque il tempo del notaio (sempre nel mirino del volgo) varrebbe meno di quello del designer?


Il notaio non é esattamente un esempio calzante dai, considerando la sua funzione pubblicistica (e tutti i pro ed i contro che ne derivano).

E nonostante questo ti assicuro che l'introduzione delle cd "s.r.l. a un euro" non é stata accolta in modo esattamente caloroso da buona parte della categoria.

Dai che c'entra, che le attribuzioni siano deferite con legge non implica che la professionalità non debba essere retribuita.
Ipotizziamo che la categoria non esistesse e fosse invece sostituita da legali di parte (dunque un servizio discrezionale), l'esborso sarebbe comunque pari a quello oggi sostenuto per il notaio (cifre tutto sommato identiche per fare le cose come si deve).
Ed infatti l'intervento statale impedisce la scoperta del tasso di sconto esatto, d'altra parte il monopolista è sottoposto ad un suo regime eppure nessuno può impedirgli di esigere un prezzo.


Ma lo so benissimo, la circolare del consiglio superiore è stato uno stunt pubblicitario con il quale si è anticipati una linea guida che prima o poi sarebbe arrivata come comando "dall'alto". E con ciò i notai non hanno diritto al minimo, i web designers sì?
L'S.r.l. ad un euro resta una baggianata ça va sans dire.


Abbiamo brevetti, abbiamo dottorati, abbiamo una serie di mvp interni che sviluppiamo parallelamente all'attività commerciale per terzi, e soprattutto nessuna divisione di capitale tra soci.

Comunque vi state facendo un po' troppo i cazzi miei, non sono io che faccio interviste dicendo che in italia non ci son possibilità




Se potessimo evitare di buttare il thread in vacca sarebbe fantastico, moderatore ed admin

Perché dovete tirar fuori cazzate da dove non batte il sole? Vi fa comodo pensare che tutti siano cattivi e sfruttatori?

Pensate che in società ci versiamo stipendi perfettamente proporzionali indipendentemente dalla figura che ricopriamo incredibol


Una baggianata che solo nel mio caso ha creato cinque posti di lavoro in due anni (e altri tre entro fine anno) a fronte di un investimento iniziale di 300€.

Perché me lo spieghi dove li cacciavo gli 8.000€ di costituzione societaria ordinaria quando di stipendio portavo a casa 750€ al mese?

Sulla storiella del povero notaio meridionale che paga le tasse per noi, sorvolo per non urlare.

Il problema GnR! è che tu ti impunti troppo sul tuo punto di vista (ci mancherebbe) trascurando quello di altri.
Tu produci servizi immateriali, non hai bisogno di grossi capitali o di anticipazioni bancarie. Ora mettiti nei panni della banca che dovrebbe finanziare un'impresa manifatturiera (o qualsiasi attività capital intensive) o degli stessi creditori (o fornitori), e parliamo di realtà che rappresentano la maggioranza del tessuno produttivo italiano (10mila euro con un versamento del 25% in denaro alla sottoscrizione, in pratica non è fuori dalla portata di un piccolo commerciante), il capitale sociale ha una funzione di buffer atto a garantire i terzi in presenza di autonomia patrimoniale perfetta, ora se già prima dell'innovazione erano richieste garanzie ulteriori, figuriamoci in un contesto privo addirittura del cuscinetto minimo.
Chi avrebbe mai esteso credito (o fiducia) ad un impresa sottocapitalizzata senza uno straccio di garanzia o un buon business plan? Era dunque ovvio che nella maggior parte dei contesti quell'euro sarebbe restato uno specchietto per le allodole giacchè un creditore non avrebbe accettato un salto nel buio (non si può pretendere che una banca o un fornitore facciano il lavoro di un VC), ecco perchè nel complesso si è trattato di un mero stunt pubblicitario, la prassi non è stata minimamente intaccata.
Il punto è che la tutela dei terzi è un principio cardine, è per questo che alla limitazione della responsabilità corrispondevano adeguati conferimenti (nell'ottica che non si potesse fare impresa, godere del beneficio della responsabilità limitata e addossare il rischio sui terzi, l'imprenditore è colui che si assume un rischio dopotutto) e del resto il rischio era che i costi di un'impresa sottocapitalizzata li pagasse il sistema seppur in forma implicita. Detto questo, può andare bene per il giovane imprenditore squattrinato e magari può essere poco distorsivo per chi come te produca servizi web, ma quanti sarete in Italia? Nel complesso (a livello di paese) di che volumi parliamo, può dirsi un istituto di successo?
E comunque se fosse stato un problema di costi, sarebbe bastata una Ltd.


Sono i primi contribuenti in Italia.

Giovane notaio = paga le tasse


no che cazzate, dillo chiaro e tondo che sono 3.000 lordi oppure smentisci perchè ora come ora stai surfando sulle cose non esplicitamente dette


Non hai risposto alla domanda, sono 3000 netti o lordi?
O hai qualche problema a chiarire questo semplicissimo punto?

Perché se sono 3000 netti è stranissimo che non trovi nessuno, se sono lordi vuoi pagare una figura senior come uno junior con qualche anno di esperienza, quindi ecco spiegato l'arcano.
va aggiunto che 3000 netti a quanto ho capito é pure sopra lo standard per il tipo di competenze richieste, ma questa valutazione é basata su considerazioni specifiche fatte da altri quindi non ci baserei una guerra
insomma : 3k lordi son pochi per un senior, 3k netti son troppi per le competenze richieste, pare che ci sia pure confusione sospetta sulla regolamentazione fiscale di una societá che fattura 400k all'anno...non so a me sembra che quelle che gnr reputa "tirar fuori cazzate da dove batte il sole" siano leggitimi dubbi che nascono da dichiarazioni pocho chiare
nessuno dice che non sia tutto vero solo che da come son raccontate le cose c'è una certa puzza di fabryte, lieto di essere smentito su tutto il fronte.
un mercoledi da gnr




e quindi? se uno spara una cagata e scappa non bisogna farglielo notare?