Ukraine: The clankening. (Part 2)

Libero quotidiano si vuole distinguere per i toni pacati

Russia, “dispiegate le armi nucleari”: a un passo dall’Apocalisse atomica

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gli articoli scritti da paperino:

Armi nucleari strategiche russe al confine con l’Ucraina . I ministri della difesa bielorusso e russo, Viktor Khrenin e Serghei Shoigu, hanno firmato oggi a Minsk i documenti che regolano il dispiegamento di armi nucleari non strategiche russe in Bielorussia

c’è un po’ di confusione :asd:

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ecco perchè gli ucraini sembrano avere meno problemi di artiglieria da un po’:

  • Wsj: «Seul invia munizioni artiglieria all’Ucraina»

Seul ha inviato a Kiev centinaia di migliaia di proiettili di artiglieria e la fornitura è in viaggio attraverso gli Stati Uniti: lo scrive il Wall Street Journal (Wsj), che cita fonti anonime. Il Wsj sottolinea che Seul ha raggiunto un “accordo confidenziale” con Washington per trasferire le munizioni negli Usa e consegnarle all’Ucraina, dopo che gli Usa avevano chiesto al Paese un supporto di artiglieria. Il portavoce del ministero della Difesa sudcoreano ha detto oggi che Seul ha avuto colloqui con il Pentagono sull’export di munizioni, ma che ci sono imprecisioni nell’articolo del Wsj, riporta la Reuters sul suo sito.

Ottimo intervento di Stirpe sugli ultimi avvenimenti:

Giorno 455
Bene: cosa è successo negli ultimi dieci giorni?
Alla fine, niente di decisivo, anche se ovviamente c’è stato molto di cui parlare.
Se non ho perso il conto come per i giorni di guerra (455 è giusto?), Bakhmut è stata data per caduta per la settima o ottava volta. Questa volta è stato Prigozhin a dare l’annuncio, e come tutte le altre volte la stampa italiana si è affrettata a prendere la cosa per buona. In realtà, non è importante se i russi abbiano effettivamente preso fino all’ultimo isolato oppure no: non esiste una definizione matematica per dare una località per “caduta” oppure no, anche perché non ha senso definirla tale combattimento durante. Poiché non esiste alcun elemento tattico particolarmente importante nell’area urbana di cui si parla – sono mesi che cerchiamo di spiegare come Bakhmut non rivesta alcuna reale importanza militare di suo ma ne abbia acquisita una puramente virtuale a causa della sua sovraesposizione mediatica – non è possibile individuare un punto sul terreno che consenta di marcare il possesso dell’intera città, anche in quanto questa ha cessato di esistere in quanto tale ormai da tempo.
In generale, una posizione si definisce “caduta” quando la presa di un elemento tattico specifico determina il termine dei combattimenti. Nel caso in esame questo non è avvenuto, e la battaglia è ancora in atto, proprio in quanto le rovine dell’area urbana rappresentano semplicemente una parte dell’area contesa, e che questa area è contesa per ragioni che nulla hanno a che vedere con l’area urbana stessa: per i russi si tratta di strappare un successo mediatico, e per gli ucraini di impegnare quante più forze di élite russe possibile distruggendone una percentuale consistente.
In base ad entrambi i punti di vista, la battaglia è sempre in corso e non ha cambiato molto fisionomia: gli ucraini cercano di protrarre il dissanguamento dei russi il più a lungo possibile per facilitare la loro prossima controffensiva, e i loro avversari cercano di smarcare il risultato positivo che inseguono da mesi. Significativo l’entusiasmo con cui i fiancheggiatori nostrani di Putin hanno salutato l’annuncio di Prigozhin, peraltro non suffragato da alcunché.
Più significativo dal punto di vista strategico l’annuncio sugli F-16. La tentazione di scrivere “ve l’avevo detto, io…” è piuttosto forte, ma cercherò di resistere ai miei impulsi infantili. Il fatto è che gli F-16 non sono affatto decisivi, come non lo è alcun altro pezzo di equipaggiamento occidentale: si tratta semplicemente di un altro pezzo del “puzzle” che si sta mettendo laboriosamente insieme per trasformare le forze armate ucraine in un avversario sempre più solido e ormai già impossibile da debellare per le malandate truppe di Putin.
La guerra ucraina ha assunto una fisionomia tale per cui la terza dimensione occupa un ruolo marginale nelle operazioni, e questo aspetto difficilmente cambierà con l’arrivo degli aerei occidentali: in ogni caso non saranno in numero tale da poter acquisire quella superiorità aerea che la dottrina occidentale richiede per un’offensiva manovrata di successo. La controffensiva ucraina si svolgerà con il supporto decisivo di mezzi e dottrine occidentali, ma si svilupperà comunque in base alla dottrina ucraina; questo in quanto sarà condotta da soldati ucraini comandati da generali ucraini.
La presenza però di una crescente potenza aerea ucraina renderà via via sempre più difficile un ritorno offensivo russo e limiterà ulteriormente le già scarse opzioni operative di Putin.
Quello che è veramente significativo a livello strategico è la conferma ulteriore – e per certi versi ormai definitiva – di come l’impegno dell’Occidente nel conflitto sia definitivo.
Da mesi mi sforzo di far capire come la politica occidentale di sostegno a Kyiv sia non solo coesa e unitaria, ma soprattutto coerente con uno sforzo di lungo periodo, e rappresenti un investimento politico ed economico prima ancora che militare, tale da configurare l’intento di procedere fino in fondo garantendo la vittoria difensiva ucraina e la completa sconfitta politica e militare del regime russo.
Detta più direttamente ancora: America ed Europa hanno deciso ormai da tempo che qualsiasi soluzione di compromesso sia meno conveniente di una che preveda la sconfitta chiara ed inequivocabile dell’aggressore. Putin ha esagerato e non c’è più spazio per il suo regime sull’arena internazionale, per cui è desiderabile che il suo regime cada e qualsiasi eventualità di un suo ritorno offensivo sia eliminata per sempre. La famosa “reductio ad Hitlerum” è questa: così come con Hitler, occorre farla finita anche con Putin in modo definitivo, in quanto entrambi i personaggi si sono rivelati incompatibili con l’ordinamento internazionale.
L’impegno sugli F-16 dimostra la coerenza della politica unitaria dell’Occidente in questo senso: ogni notizia che sembrerebbe scalfire l’unità di intenti di questa politica unitaria è da intendere come una mistificazione giornalistica, oppure come una vera e propria “maskirovka” occidentale tesa a gettare fumo negli occhi al regime russo.
Il livello di investimento già fatto dalle nazioni occidentali nel perseguire questa politica ormai è tale da rendere del tutto impensabile un ripensamento: l’Ucraina sarà sostenuta fino al totale recupero dei suoi territori e alla loro messa in completa sicurezza. Ne va della credibilità dei governi in carica, e questa è la migliore garanzia per l’Ucraina.
E poiché sicuramente il regime di Mosca è consapevole di non poter sopravvivere ad un’ammissione di sconfitta, occorre che i sostenitori della trattativa ad ogni costo si mettano il cuore in pace: si tratterà solo dopo la conclusione militare del conflitto, come del resto è sempre stato nel caso di conflitti totali.
Un altro evento significativo, anche se privo di effetti immediati sull’esito del conflitto, è la conferma della capacità dei sistemi contraerei avanzati occidentali di intercettare tutti i missili russi, compresi quelli ipersonici.
La stampa nazionale ha trattato la cosa come una specie di duello fra missili, ma ovviamente il succo del discorso è tutt’altro. A parte che la sola idea di usare da parte russa un Kinzhal per distruggere un lanciatore (e solo il lanciatore!) Patriot è ridicola in termini di costo-efficacia, un po’ come sacrificare un carro armato per distruggere un missile controcarri, quello che è interessante è che i russi stanno impiegando nei bombardamenti missili appena prodotti. In sostanza lanciano ciò che hanno potuto produrre il mese prima, in maniera artigianale più che industriale; di ciò che lanciano però meno del 10% arriva a bersaglio.
Questo significa che la campagna di bombardamento strategico russa è fallita.
Che poi la tecnologia militare occidentale sia molto più avanzata di quella russa (e quindi cinese che di quella russa è sostanzialmente una copia) si sapeva già da tempo, anche se a stampa e apologeti del Cremlino faceva comodo o piacere rappresentare un’immagine opposta. Dire che il Patriot è “tecnologia degli Anni ‘70” può anche essere di effetto e dare un’idea di arretratezza, un po’ come i Leopard 2 che sarebbero “vecchi”; ma se ne frattempo nessuno ha prodotto niente di meglio, anche sistemi disegnati cinquant’anni fa rimangono al top. Soprattutto se contrapposti a roba ancora più vecchia come quella russa.
Veniamo infine ai fatti delle ultime ore a Belgorod.
Una diversione ucraina in territorio russo nell’ambito della preparazione per la controffensiva era ed è nella logica delle cose. I russi si sono incredibilmente cullati nell’illusione che “gli americani non avrebbero permesso” attacchi in territorio russo, ma era semplicemente ovvio che gli attacchi a cui gli americani sono contrari (come la NATO e ogni analista militare di buon senso) sono quelli di natura strategica o anche solo operativa, non tattica.
Una violazione del territorio russo che non implichi un’invasione o anche solo una penetrazione in profondità non mette a rischio l’esistenza della nazione russa e non attiva quegli automatismi di solidarietà nazionale che portarono i russi a stringersi attorno a Stalin nel 1941 a dispetto della sua impopolarità quando i nazisti puntarono dritti su Mosca: quei meccanismi che si vuole assolutamente evitare di far scattare per tenere per quanto possibile separati il regime dalla popolazione russa.
Una dimostrazione di incapacità da parte del governo e delle forze armate nel proteggere la popolazione anche solo da un’incursione limitata – perché di questo si tratta – è invece un buon metodo per screditare il regime davanti alla popolazione.
Se poi fa anche scattare un riposizionamento delle magre riserve mobili russe verso territori lontani dagli obiettivi fissati per la controffensiva ucraina, è ancora meglio…
Orio Giorgio Stirpe

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E notate: Ukraina vuole entrare nell’eu " noooo maledetta nato vuole mettere le armi nucleari in ukraina, pazzi! Guerrafondai"

La Russia mettenarmi nucleari in Bielorussia " ha tutto il diritto di farlo. Bravo Putin ".

Io non sono così daccordo con stirpe sull’appoggio duraturo e incondizionato.

Secondo me e molto condizionato dai risultati della controffensiva: se non avrà successo si cercherà di addormentare il conflitto.

Gli ukraini ne sono consapevoli, e per questo.tardano ad attuarla. Col rischio di farsi sfuggire l’attimo.

l’unico che può sparigliare le carte è Trump se viene eletto, perchè è un coglione.

Quello che dice Stirpe è che l’investimento ormai è tale (ogni F16 costa cmq 15-25M in base al modello), che non si può tornare “indietro”, che poi è uguale per per i russi, le fish sul tavolo le hanno messe tutti, tiri avanti finche hai le carte giuste o bluffi . Se ti tiri indietro adesso per non “spendere altro”, ci rimetti anche quello che hai messo sul tavolo e nessuno vuole farlo. Tanto più che si è visto cmq che “l’Occidente” è quello che ha le carte migliori per chiudere la partita.

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No, non sarebbero persi. Semplice sarebbe finanziata e supportata solo una difesa ad oltranza, non attacchi volti a recuperare territorio.

intanto prighozin continua a esternare :asd:

Prendo dal canale telegram di Giovanni Savino

Lunga intervista a Prigožin, molto interessante perché dimostra come le ambizioni dell’imprenditore siano ancora attuali e non solo, in alcuni momenti il capo della Wagner traccia un quadro molto critico, che, mettendo da parte gli attacchi al ministero della Difesa e gli elogi alla sua compagnia, appare realistico.

L’intervista per intero è qui.

Ne sto traducendo i passaggi più rilevanti.

come promesso… il Prigožin- pensiero. Il capo della Wagner su alcune cose è molto lucido, vede i rischi e i problemi della guerra. Sui perché possa parlare così, credo sia dovuto anche alla necessità di mettere pressione ai vertici militari da parte di Putin, poi ne riparliamo.

1.
Siamo venuti in modo maleducato, abbiamo marciato per tutta l’Ucraina alla ricerca dei nazisti. Mentre cercavamo i nazisti, abbiamo rotto il cazzo a tutti quelli che potevamo. Ci siamo avvicinati a Kiev - lo dico in russo, ci siamo cacati addosso e ci siamo allontanati. E dopo a Cherson – ce la siamo fatta addosso, ci siamo ritirati. C’è qualcosa che non funziona
2.
L’Operazione militare speciale è stata attuata per la “denazificazione” e invece abbiamo fatto dell’Ucraina una nazione conosciuta in tutto il mondo, sono come i greci o i romani dei tempi migliori. Quanto alla “smilitarizzazione”: se all’inizio dell’operazione speciale avevano attorno ai 500 carri armati, ora ne hanno cinquemila. Se prima in ventimila circa sapevano combattere, ora ne sono quattrocentomila. Come l’abbiamo smilitarizzata? Ora si scopre che noi, al contrario, chi cacchio sa come, abbiamo militarizzato l’Ucraina.
3.
Oggi la Wagner è il miglior esercito del mondo. Certo, devo dire per correttezza che dopo di noi c’è l’esercito russo, ma penso che gli ucraini oggi siano uno degli eserciti più forti. Hanno un alto livello di organizzazione, un alto livello di addestramento, un alto livello di intelligence, hanno varie armi. Lavorano con qualsiasi arma - sovietica, NATO - con uguale successo. Hanno messo tutto a disposizione per il raggiungimento dell’obiettivo supremo, come abbiamo fatto noi nella Grande guerra patriottica.
4.
Il genero di Shoigu va in giro, cazzeggia e sua figlia inaugura i forti di Kronštadt. Hai fatto soldi con questi forti? Stai spendendo i tuoi soldi per questi forti? Cazzo, li devi spendere per le munizioni. Quando il ministro della Difesa darà uno scossone a sua figlia e a quella specie di coglione, che fa il blogger, che non gli piace l’operazione speciale …Non abbiamo pensato noi questa operazione speciale, ma abbiamo preso e detto che se il villaggio è nei casini, se siamo andati a fottere i vicini, ebbene, dobbiamo andare fino in fondo. E alla fine invece si scopre che gli uomini stanno combattendo, ma qualcuno fa lo scemo.
5.
I figli dell’élite, nella migliore delle ipotesi, hanno chiuso il becco, ma alcuni di loro si concedono una vita lussuosa, spensierata in pubblico, ma è importante ricordare che non solo loro hanno dei figli. Mentre i figli dell’élite si spalmano di creme, si esibiscono su Internet, i figli della gente comune arrivano nelle bare di zinco, fatti a pezzi…
6.
Questa biforcazione può finire come nel 1917 con una rivoluzione, quando prima si ribellano i soldati, e poi si ribellano i loro cari. Ed è stupido pensare che (i familiari) siano solo qualche centinaio, ora sono decine di migliaia i parenti dei caduti, probabilmente ce ne saranno centinaia di migliaia. Così non andiamo da nessuna parte tutto finirà con quella che tra un po’ sarà una notte di San Bartolomeo (il riferimento è al massacro degli ugonotti francesi del 24 agosto 1572). Il magna-magna dei figli dell’élite finirà con il fatto che le persone li metteranno sui forconi e per questo consiglio all’élite della Federazione Russa, prendi, puttana, i tuoi giovani, mandali in guerra, e quando vai al funerale, quando inizi a seppellirli, allora la gente dirà, ora va tutto bene.
7.
Oggi nella Wagner ci sono seimila persone in grado di gestire una compagnia, cioè (dislocati) possono gestire almeno seicentomila persone. Se ci avessero dato, come ho chiesto, duecentomila persone, avremmo portato avanti il fronte di 50-150 chilometri in direzioni diverse, avremmo preso il controllo dell’intero Donbass. Siamo un esercito completo, allora perché non ci è stato permesso? Ciò è accaduto a causa di intrighi, a causa del timore che quando una struttura cresce, può iniziare a dettare le condizioni e potrebbe addirittura arrivare a Mosca sui carri armati.

9.
Se il sistema si basa sul leccare il culo, la Wagner non lo farà. Il problema principale sono Shoigu e Gerasimov, questi due personaggi ci hanno bloccato con le loro decisioni nonostante che, con la loro decisione, ci hanno bloccato tutto, nonostante il presidente abbia detto che le munizioni ci sono. Se oggi Mizintsev diventasse ministro della Difesa e Surovikin diventasse capo di stato maggiore, allora (il ministero della Difesa) diventerebbe una struttura normale.
Il mio credo politico: amo la mia patria, obbedisco a Putin, non me ne fotte di Shoigu, continueremo a combattere.
10.
C’è uno scenario ottimista e uno pessimista. Non credo nel primo: l’Europa e l’America si stancheranno del conflitto ucraino, e la Cina metterà tutti attorno al tavolo dei negoziati. Ci metteremo d’accordo che tutto ciò che abbiamo già preso è nostro e tutto ciò che non è stato preso non è nostro, ma è improbabile che questo scenario sia possibile.
Lo scenario pessimista: agli ucraini vengono dati i missili, stanno preparando le truppe, ovviamente continueranno l’offensiva, proveranno a contrattaccare. Forse la controffensiva avrà successo da qualche parte, ripristineranno i confini fino al 2014 e questo potrebbe facilmente accadere. Attaccheranno la Crimea, proveranno a far saltare in aria il ponte di Crimea, interromperanno le linee di rifornimento. Pertanto, dobbiamo prepararci per una guerra dura.
11.
Ora siamo in una situazione in cui possiamo semplicemente mandare nella merda la Russia. Pertanto, dobbiamo introdurre la legge marziale, dobbiamo annunciare nuove ondate di mobilitazione, dobbiamo trasferire tutto il possibile alla produzione di munizioni. Dobbiamo smettere di abbuffarci, smettere di costruire nuove strade, nuove infrastrutture e lavorare solo per la guerra.
12.
La Russia ha bisogno di vivere come la Corea del Nord per un certo numero di anni, chiudere tutti i confini, smetterla con le mezze misure, prendere tutti i suoi giovani dall’estero e lavorare sodo. Forse solo così potremmo arrivare a qualche risultato.
13.
Abbiamo iniziato questa rissa. Ci sono due vicini e litigano, tu vai dal vicino, puoi spaccargli la faccia, puoi rompere i piatti, ma se un vicino ti ha mandato a fanculo e tu per tutta risposta hai preso un’ascia e gliel’hai chiavata in testa, allora qui già siamo in una situazione strana. Una bomba nucleare è come un’ascia e non c’è bisogno di correre con un’ascia dietro al vicino. Bisogna essere onesti, o fargli un culo così o tenersi l’offesa, perché devi dimostrare di avere ragione sul campo di battaglia.

Sembra più sveglio Pringles di tanta gente a capo del Cremlino :asd:, perché essenzialmente dice cose vagamente vere in quest’intervista, si sta prendendo tutte queste libertà perché ha la milizia privata che gli copre il culo.

secondo me sta sparando le oviettà da bar anche poco realistiche…

smettere di costruire nuove strade, nuove infrastrutture e lavorare solo per la guerra

si un paese con il pil della spagna…

prendere tutti i suoi giovani dall’estero e lavorare sodo. Forse solo così potremmo arrivare a qualche risultato.

aspetta che ci tornano in quello stato si…

sta cazzata delle munizioni quando puttana miseria hanno mandato 40.000 persone tipo palle di cannone
a morire ti puoi fare tutte le munizioni che vuoi ma poi ti servono le armi e la gente per usarle…

secondo me infila robe vere e cazzate per i soli suoi fini, cioe’ lui e’ il primo che ha contribuito a rimandare a casa soldati dentro una bara e far “incazzare” i parenti :asd:

Però ha fatto il paragone con la Corea del Nord, che penso sia calzante.

peccato che la russia non ha la “vastitià” di terreno della nord corea

ci vorranno 20-30 anni prima che riescano a “campare da soli” se attuano quelle politiche assurde
ma non li vedi che stanno sfruttando i peggio stati satelliti/vassalli per aggirare sanzioni etc. si stanno prendendo gli scarti dalla cina e si stanno facendo sfruttare dagli iraniani come terreno per i test dei droni. fortunatamente poi qualche fabbrica di queste salta quindi va bene così…

Mi sono fermato a wagner miglio esercito del mondo e russia secondo.
Sto ancora ridendo.

cos’é che non ha la russia scusa? :asd:

vorrei farti altresì notare che la best korea non riesca a campare da sola, e a rotazione c’ha le carestie che ammazzano quintalate di persone…quindi dire “facciamo come la best korea” = “facciamo morire un tot di gente di carestia”.

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è stato fatto in passato non vedo perchè nn possono rifarlo ancora

l’ho messo apposta tra virgolette :asd: dai ogni volta i sottotitoli servono?

è surreale.

edit: il pringols discorso intendo-

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si ma non ha senso nel contesto, prima dici “la russia è più vasta” e poi fai intendere che la best korea campa da sola. :dunnasd:

vabbeh, misunderstanding