Tradurre un libro

Ciao reghi, ultimamente mi trovo con tanto tempo libero tra le mani e propensioni alla scrittura e alla traduzione dall'inglese, sono appassionato di Hunter Thompson e ho letto alcune sue opere tratte da un'intera collana di scritti non tradotti.
Tra tutte, in particolare ho amato Kingdom of Fear ed è parecchi anni che sto pensando di provare a tradurlo per intero e provare a vendere il tutto ad una casa editrice italiana.

Ovviamente, prima di imbarcarmi in un lavoro così consistente, vorrei capire le possibilità di riuscita dell'impresa e anche la situazione attuale riguardante i diritti d'autore. Sono novizio del campo e non ho ancora individuato le fonti giuste, qualcuno potrebbe aiutarmi?
E' che non funziona così, a causa dei diritti d'autore sull'opera: prendendo di tua iniziativa, tu non puoi vendere la traduzione dell'opera di un altro e la casa editrice non può comunque venderla. Devono esserci accordi pregressi tra editore e autore (o, più facilmente, tra editore destinatario ed editore originale) e, ovviamente, i diritti di traduzione (così si chiamano i frutti di questi accordi) non devono essere attualmente in possesso di altre case editrici.

Il lavoro di traduttore si imposta differentemente: tu mandi un tuo curriculum e una prova di traduzione alla casa editrice e loro valutano. Eventualmente, sono sempre loro a dirti "Tieni, traduci questo testo", non credo che sia concessa una libera scelta.

Comunque, non so come sia l'autore da te indicato, ma puoi tradurre un capitolo come prova di traduzione da inviare, tenendo conto che maggiore la difficoltà del testo, maggior valore avrà la prova.

Tieni anche conto, non per scoraggiarti, ma per prepararti a ciò a cui potrai andare incontro, che spesso l'editoria italiana non paga, quando paga lo fa spesso in ritardo e comunque non paga mai tanto.
Dunque sii preparato a sentire tanti rifiuti e a non farti abbindolare dal primo che ti promette "visibilità" come pagamento (è incredibile quante volte venga detto "Non abbiamo soldi da darti, ma con noi hai senz'altro una gran visibilità che non otterresti con nessun altro": sono tutte palle).

In ogni caso, in bocca al lupo.
Nah, lascia stare, tanto tra un po' falliranno tutti gli editori .
Ma se sono una classe di protetti in Italia? (ricordiamo il caso amazon - sconti)
bè l'autore è morto, non so come funzioni con i diritti, cercavo appunto qualche fonte per appurare questi dubbi più tecnici


I diritti li ritengono gli eredi per 70 anni dopo la morte.

Se vuoi provare a tradurlo traduci 20 - 30 pagine e poi scrivi alla castoldi per vedere se sono disponibili a prendersene carico ed assegnarti la traduzione. Considera che magari qualche casa editrice ha gia` comprato i diritti e lo sta traducendo ora.

Io feci cosi` un paio di anni fa: scrissi a minimum fax chiedendo di poter tradurre un libro di Zizek e spiegai perche` trovavo il progetto interessante. Loro risposero dicendosi di essere interessati e si misero in contatto con la continuum. Sfortunatamente la continuum non vendette i diritti quindi non se ne fece niente.



No, il Gruppo Mondadori hanno cercato di proteggere, il resto incidentalmente.
E comunque a quanto ne so, navigano tutti in un mare di cacca sciacquerella, con la sentina forata e le pompe fuori uso.


I diritti sono passati agli eredi. Qui trovi tutte le informazioni tecniche a riguardo, ma a occhio sono bloccati per il prossimo secolo o giù di lì.

Ma il problema principale non sono i diritti: è che il lavoro del traduttore non funziona secondo il principio per cui sia il traduttore a scegliere su che cosa lavorare.
Un traduttore offre la propria competenza. Uno o più degli editori a cui si propone può accettare tale competenza e proporgli un contratto (e qui è bene esser subito chiari: dimenticati i contratti d'assunzione; per quanto ne so, si va esclusivamente per collaborazione occasionale, ergo si parla o di partita IVA o di ritenuta d'acconto). Non so come funzioni per le aziende che si occupano esclusivamente di fornire traduttori, ma la situazione non dev'essere molto migliore e, per lo più (sempre per quanto ne so) tali aziende si occupano di cinema e TV.
E, sempre per esser chiari, il lavoro di traduzione è tra i più sottopagati e meno tutelati nell'ambito editoriale.

Detto questo, una voltastipulato il contratto, l'editore ti commissiona le traduzioni secondo le sue necessità, non secondo le tue proposte, quindi alla faccenda dei diritti pensa lui: se ti commissiona un lavoro, puoi star sicuro che i diritti sono già stati discussi, al punto che non è nemmeno lontanamente una tua preoccupazione.
Tra l'altro, piccolo OT, ma non troppo: hai mica letto il suo Hell's Angels? Mi intrippa, ma vorrei saperne un po' di più prima di prenderlo, soprattutto perché cerco qualcosa di obbiettivo, più che un'agiografia del mito on the road. Lo ritieni valido?
Molto valido, veramente "raw" e mi è parso molto obiettivo su personaggi e ambiente, almeno quello che si può carpire tramite un'esperienza diretta come quella che ha vissuto Thompson. Di sicuro quello che ne risulta non è un'incensata ai motociclisti.
Alla fine in Italia tutta la parte giornalistica non è stata tradotta e quindi non si conosce e apprezza molto, Hell's Angels è l'unico lavoro di leggero stampo giornalistico che sia arrivato qua da noi.


Ma sai, in ogni caso conto di prenderlo in lingua originale.
Grazie mille per il parere! Play.com avrà presto mie notizie.


Riuppo perché ho intenzioni simili. Hai fatto qualcosa alla fine?



Un mio ex collega ha tradotto the parallax view per il melangolo. Volevo chiederti, con che criteri hai scelto la minimum fax? E nella mail con cui ti sei presentato che hai scritto per invogliarli (circa eh)?