[topic politico] La terza repubblica delle banane

Pjem · December 21, 2018, 2:10pm

Che elbowstorm sul povero skyland

HyogaOw · December 21, 2018, 2:15pm

Eh già, sono tutti "gomitini".

Meglio lanciare segnali, dici?

Void · December 21, 2018, 2:28pm

Mi piace per la pacatezza
Ma che cazzo è, una receptionist in un centro massaggi?
La legge non l’hai letta perché per intero non l’ha letta nessuno. Perché non è stata depositata e si chiede di votarla. Una cosa inaudita. Fascista

Motivo per cui la BONINO ieri piangeva
ma non è colpa vostra se non lo capite. Non avete gli strumenti per giudicare questa cosa.
Non vi hanno formato. Uno degli enormi problemi dell’istruzione nel nostro paese

tef · December 21, 2018, 2:41pm

il problema di aver massacrato l'istruzione per anni (tutti i governi)

Billy · December 21, 2018, 2:50pm

tipo sequestrare una nave andando in scontro con il presidente della repubblica, un modo particolare per abbassare i toni

Void · December 21, 2018, 3:03pm

si però vuoi mettere quanto è stato pacato nei toni mentre lo faceva?

Void · December 21, 2018, 3:23pm

https://www.wittgenstein.it/2018/10/17/a-gioco-fermo/

Lasciatemi riassumere bene: una delle cose di cui non teniamo abbastanza conto è che il Game è un habitat molto difficile, che offre intensità in cambio di sicurezza, genera diseguaglianze e non è adatto a un sacco di gente, che pure vi abita. Aggiungete il fatto che la gran parte delle istituzioni pubbliche, prima fra tutte la scuola, non prepara al Game, non allena le capacità utili a vivere nel Game, non aiuta i meno adatti ad abitare il Game. A essere generosi, le istituzioni preparano a vivere in un brillante mondo novecentesco post-bellico e democratico: non certo nel Game. E allora iniziate a capire perché cosí tanta gente, oggi, sia in difficoltà e come si stia spalancando di nuovo una forbice sproporzionata tra élite e gli altri, tra ricchi e poveri, tra inclusi ed esclusi

In un certo senso questo precetto andrebbe allargato anche alle altre istituzioni per adesso lasciate tranquille dall’insurrezione digitale e quindi rimaste placide nel loro letargo: prima fra tutte la scuola. È pensabile che anche lí il problema sia la fissità, le strutture permanenti, la scansione novecentesca dei tempi, degli spazi e delle persone. Magari andrà avanti cosí ancora per decenni: ma certo che il giorno in cui a qualcuno verrà in mente di rinnovare un po’ i locali, le prime cose che andranno al macero, dritte dritte, saranno la classe, la materia, l’insegnante di una materia, l’anno scolastico, l’esame. Strutture monolitiche che vanno contro ogni inclinazione del Game. Fidatevi, andrà tutto al macero.

Una delle poche cose non riuscite, nel libro di Baricco che racconta cosa è cambiato nei nostri mondi e nelle nostre teste dall’inizio della “rivoluzione digitale”, è il titolo: “The game” è una formula che – senza avere l’originalità di un’invenzione nuova per definire una cosa che non aveva nome – fa pensare a puntate di “Black mirror” o a prodotti narrativi infantilizzanti o fantascientifici, mentre invece il racconto qui è quello di una realtà molto presente, concreta, quotidiana, che conosciamo e vediamo. È un libro di Storia.
Lo dico – del libro cercherò il tempo di dire altre cose, è prezioso – perché anche nei due passaggi qui sopra l’espressione “il game” rischia di fuorviare e diminuire un ragionamento molto presente e impressionante, quello sulla scuola: e vi suggerisco di non farvene fuorviare. Baricco dice invece una cosa palese e devastante per le nostre società, ovvero che la scuola così com’è appartiene a un’altra era, a un’altra civiltà, ad altre vite. Non c’entra niente col mondo fuori, con quello che i ragazzi vivono e vivranno nelle loro vite. Se ci pensate, è molto peggio che discutere della “crisi della democrazia”: se è come dice Baricco, siamo spacciati, e non ci stiamo facendo niente.

È che non ci pensate. Ed è come dice Baricco.
Ieri sono stato a un Consiglio di Classe: è stato come entrare in una bolla spaziotemporale che mi ha portato altrove. Un altrove pure confortante, rilassante, per uno che ci passa un’ora da genitore e lo vive come estraneo, una pausa nella contemporaneità. Ma un altrove schizofrenico e spiazzante per chi ci debba costruire ogni giorno quello che diventerà, il modo in cui starà nel mondo. Ma figuriamoci se voglio parlare della scuola a partire dalle sensazioni sbrigative di un’ora di Consiglio di Classe: la scuola è quello che sapete e conoscete, ed è quello che dice Baricco. Il massimo dell’obiezione che molti adulti fanno al suo anacronismo e distacco “novecentesco” dal presente è che “è giusto così”, e trovano rassicurante che qualcosa li ancori tuttora a un tempo che sentono più familiare e che non c’è più. Che è come pensare che insegnare a cacciare i mammut possa dare ai ragazzi quelle solide basi, quella strutturazione, che la società rammollita e placida di oggi non riesce più a fornire.
C’è una buona similitudine – lui è bravo, in queste cose – a un certo punto nel libro di Baricco: molte persone, enti, istituzioni continuano a funzionare in modi inutili, estranei a quello che è successo loro intorno, sterili, ignari; sono come quei calciatori che segnano anche se l’arbitro ha fischiato ma loro non se ne sono accorti ed esultano come se niente fosse per qualche secondo prima di capire che tutto intorno il gioco era fermo, gli altri già intenti ad altro.

La scuola, per dire, segna a gioco fermo ogni volta che apre le porte al mattino, ne siamo consapevoli, vero?

Comunque, il tema della scuola è troppo complesso e articolato perché abbia senso una mia opinione spiccia di qualche paragrafo, a sua volta confusa e piena di dubbi. Il punto che mi sembra incredibile è che l’abbiamo rimosso, questo tema, spazzato sotto il tappeto, fuori dalle priorità (un po’ come il carcere, interessante similitudine): che la cosa che dice Baricco lui stesso la dice en passant, in poche righe e in due o tre occasioni, e la diamo tutti per scontata. Rispetto al fatto che la base della costruzione delle persone nelle nostre civiltà sia rimasta in un altro mondo, pensiamo di non poterci fare niente. La scuola è novecentesca, gli studenti sono millennials, e noi siamo inermi.

questo passaggio (E analisi di wiggenstein) sulla scuola di Baricco è illuminante. ce la stiamo dimenticando.
è l'unico posto in cui siamo ancora tutti uguali (perchè usciti da li tornano le disparità della società, l'accesso differenziato alle risorse inclusa l'istruzione [università]) ed è totalmente inadeguato. forma le persone come se fosse ancora il 900, non gli da gli strumenti per capire l'oggi. Poi è inevitabile che, a meno che tu non abbia una curiosità e un'intelligenza innata che ti porta a fare lo sforzo di approfondire e capire quello che ti sta intorno e la politica [e ci vuole FATICA e TEMPO], al 90% esci come uno skyland
ma non è colpa sua

gigawat · December 21, 2018, 3:24pm

Gli aberranti commenti sotto le news e i video della Bonino

elindur · December 21, 2018, 3:33pm

Skyland

dai su ragazzi, è qui che proprio non vi capisco, quando sei in politica e soprattutto all'opposizione è normale fare le pulci ad ogni cosa, fare quelli che cascano dalle nuvole, indignarsi e gridare al complotto.

Questo è quello che ha fatto il 5stelle e lega prima, e quello che stan facendo quelli del pd ora.

Ma qui io mi aspetterei meno livore da stadio come se le vostre opinioni contassero come un discorso pronunciato davanti a folle oceaniche.

Quello che cerco di dirvi, è che mi date l'impressione di viverla veramente male questa stagione politica, magari staccate 1-2 giorni senza news.

Ogni governo fà quello che può con quello che ha, alcuni in malafede altri un pò meno.

Non sto cercando di offendervi, è che siamo tutti una famiglia on-line e vedervi così furiosi per questo nuovo governo è veramente strano per me, ma forse è solamente una mia sensazione.

Beh, magari se un giorno sì e l'altro pure senti qualsiasi tua certezza crollare perché Di Maio si sveglia e si inventa qualche cazzata elettorale per trascinare questo paese sempre più verso il default direi che l'ira sia il sentimento minore, i prossimi passi, quando salirà l'IVA al 26.5%, sarà passare direttamente alle forche o fuggire da questa nazione

Skyland · December 21, 2018, 3:53pm

Quando monti letta e renzi aumentarono l'iva nessuno con le forche però.

qund · December 21, 2018, 3:55pm

Questa cosa dell'amareggiati però suona un po come "siete dei rosikoni"....

Io non sono amareggiato, io sto solo provando a far aprire gli occhi a molti conoscenti che hanno (anche legittimamente) votato per chi ora però li sta prendendo per i fondelli.

Per il resto non sono amareggiato ma bensi preoccupato. Preoccupato per un governo autodefinitosi con orgoglio "dell'incertezza".
Preoccupato perchè oggi almeno ho ancora banali certezze come avere i medicinali sui banchi delle farmacie, uno stipendio (seppur basso) e due spiccioli in banca (ma proprio due

) e non vorrei vivere nell'incertezza di perdere queste poche essenziali cose nel nome di un azzardo o di un cambiamento verso non si dove. Quindi non dovresti definire noi "amareggiati" ma dovresti comprendere le nostre preoccupazioni e anzi dovresti esserlo anche tu preoccupato perchè se la barca affonda, siamo nel bel mezzo dell'oceano e non basta saper nuotare per salvarsi.

Void · December 21, 2018, 3:59pm

io non dico molto ma 5 minuti di google per far almeno credere che sai di cosa stai parlando

toh

https://www.money.it/Aumento-IVA-Legge-Bilancio-2019

Deynor · December 21, 2018, 4:02pm

l'Iva l'aumento Monti, non Letta o Renzi.

HyogaOw · December 21, 2018, 4:05pm

sad_trombone.mp3

Jarrot · December 21, 2018, 4:05pm

ma poi anche se fosse c'è una bella differenza tra passare da 21 a 22 dell'era Monti a passare da 22 a 26.5, hai idea di quanti soldi bisognerà pagare in più per i beni di prima necessità e tasse/bollette obbligatorie?

qund · December 21, 2018, 4:10pm

Quand'è che Renzi ha aumentato l'iva?

Il primo aumento fu grazie al governo Berlusconi grazie alla manovra di ferragosto quando passò dal 20 al 21% (le cause furono principalmente: la manovra scellarata di tremonti con le riduzioni ad cazzum delle aliquote e di conseguenza l'aumento dello spread -sempre per la serie: lo spread non conta

-) .
L'europa e i mercati ci bacchetterrano dicendo che non bastava e poco dopo arrivò Monti il quale per rientare nei conti avrebbe dovuto alzarla dal 21 al 23%. Grazie alla spending review sotto monti si scongiurò l'aumento al 23 arrivando all'odierno 22%.
Da li in poi non fu piu toccata perchè Renzi disinnescò l'aumento IVA con le clausule di salvaguardia.

Ergo non si è scesi con i forconi contro Renzi perchè non l'ha mai aumentata e neanche con Monti perchè riuscì a salvare capre e cavoli aumentando solo di un un punto percentuale anzichè i 2 previsti.

Oggi i gialloverdi ci conducono a ben due punti percentuale in più. Queste non sono sensazioni o valutazioni soggettive (tipo la pacatezza) ma bensi numeri e vi sono contro...

Feror · December 21, 2018, 4:11pm

renzi lo hai infilato a caso visto che non ha aumentato nessuna iva

monti, eravamo in piena crisi, e sicuramente non è stata una mossa possitiva per l'economia

ma c'era ancora margini perchè eravamo al 20% e la media europea è al 21,5%

se entrano le clausole che hanno messo, superiamo di slancio la Grecia che ha l'iva al 24%

inoltre gli scorsi governi, sopratutto l'ultimo, erano riusciti a ridurre il valore delle clausole di salvaguardia rispetto agli anni precedenti

questo degli incompetenti al potere invece, ci ha messo su un bel carico da 90 che sarà ben dura sterilizzare per qualsiasi governo

anon26997650 · December 21, 2018, 4:12pm

se renzi avesse osato non pagare le clausole mi immagino i commenti

nemmeno al referendum arrivava

Quigon · December 21, 2018, 4:12pm

Sono cose come queste che rendono difficile prendere sul serio l'elettore medio dei 5S, siete incredibilmente disinformati.

Void · December 21, 2018, 4:15pm

*
non si può parlare con gente cosi. non è accettabile. e posso dare la colpa alla scuola fino a un certo punto.
quella è la parte in cui decolpevolizzo uno skyland.
però quando SCIENTEMENTE decidi di sostenere (Qua o su twitter o su FB come fanno molti dei suoi commilitoni) delle posizioni di cui non sai un CAZZO e per la quale ti basterebbeo pochi minuti su google, sei inaccettabile come interlocutore.

non ti posso considerare al mio livello, c'è poco da fare