Non so se riposerà davvero in pace

[QUOTE]Non amo fare classifiche, ma se mi chiedete qual è il mio horror preferito di tutti i tempi ho la risposta secca: Non aprite quella porta.
Anzi, dico di più: per me l’horror è questo.
I tempi dilatati, le riprese sobrie e minimaliste, l’assenza quasi totale di musica, davano un’aria anti-cinematografica che ti levava ogni punto di riferimento, ti immergeva nella situazione come nessun altro, e quando esplodeva senza preavviso con strappi di meschina ultraviolenza diventavano puro terrore. Il raro film che per decenni si è meritato tutte le avvertenze e i superlativi che gli tiravano addosso, lanciando un intero sottogenere e influenzando generazioni di cineasti fra i più disparati. L’ingresso in scena di Leatherface è il rullo di pellicola che salverei se dovessero bruciare tutto l’horror del mondo tranne due minuti.
Negli sforzi seguenti Tobe Hooper non riuscì a replicare quel successo di critica e pubblico, fino a quando Spielberg non gli offrì l’occasione di diventare il prestanome più famoso di sempre con Poltergeist: il regalo gli servì per ottenere un ricco contratto con la Cannon e sfornare un film matto come Space Vampires e soprattutto Non aprite quella porta 2, uno dei sequel più incompresi e sottovalutati di sempre (senza di lui, scordatevi il miglior Rob Zombie).
Da lì in poi avrà un buon colpo di coda con The Mangler, e poi camperà di rendita.
Ciao Tobe. Il cinema è troppo poco, sento di doverti un pezzo del mio dna.[/QUOTE]