[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother



In Francia le cose sono cambiate recentemente, e non in meglio ovviamente
L'idea è andare a coprire i buchi lasciati con i contratti a collaborazione e contratti a progetto che erano truffe legalizzate.

Sicuramente ci sarà chi ha assunto per gli incentivi e licenziato a fine incentivi e nessuno credo lo avesse mai messo in dubbio, anzi era prevedibile, però qualcuno in più il posto lo ha trovato (senza contare la disoccupazione più lunga) rispetto alla situazione prima di stagnazione totale e di numeri di inoccupazione che aumentavano solo

Poteva essere fatto meglio? sicuramente, ma meglio del nulla cosmico degli anni passati, per aggiustare il tutto basterebbe che per alcuni licenziamenti "truffa" ci sia la possibilità di reintegro obbligatoria

tipo:
A assume 3 persone dopo 3 anni le licenzia 3 perchè dimostra un calo di lavoro e/o produzione -> no reintegro

B assumo 3 persone dopo 3 anni le licenzia 3 e dopo 2 mesi le assume di nuovo 3 (o si affida a voucher o simili) -> Reintegro obbligatorio + retribuzione di quanto non pagato

Basterebbe che per un qualsiasi licenziamento (tranne i disciplinari/fannulloni etcetc) ci sia un blocco di assunzioni e/o ricorso ai voucher e/o qualsiasi altra forma per 12 mesi

Però un'azienda in oggettiva difficoltà dovrebbe sempre avere la possibilità di licenziare qualche lavoratore per tenerne altri o sopravvivere rispetto al vecchio articolo 18 che salvo che non fondavi la compagnia del buco sul posto di lavoro venivi sempre reintegrato a prescindere
Volendo essere obiettivi e non tifare una parte o un'altra... i giudizi sul Jobs Act vanno sospesi. Fino oggi c'è un qualche timido segnale positivo, ma lo si potrà giudicare bene solo quando sarà a regime. Il fatto che siano aumentati i licenziamenti potrebbe pure essere una buona cosa. Se sei un parassita del sistema e ti danno il ben servito, quel posto che vai a liberare se lo prende qualcuno che se lo merita.


Non solo per altro.

C'è l'ASPI (che ora si chiama NASPI) fino a 24 mesi.

Poi c'è l'ASDI fino a 6 mesi.
http://www.guidafisco.it/asdi-assegno-disoccupazione-1237

Poi hanno introdotto il SIA per le persone particolarmente bisognose.
http://www.guidafisco.it/assegno-poverta-requisiti-domanda-1491

Poi per aiutarti a trovare un nuovo lavoro è stato istituito l'assegno di ricollocamento, un assegno spendibile presso una Agenzia per il Lavoro, la quale lo può incassare solo dopo che ti ha trovato un lavoro.
http://it.blastingnews.com/lavoro/2016/08/disoccupazione-dal-2-settembre-arriva-l-assegno-di-ricollocamento-per-50000-senza-lavoro-001089257.html

L'intento come diceva e1ke è quello di tutelare il lavoratore quando perde il lavoro non di tutelare il posto di lavoro.


E' come il cazzo in culo, bisogna valutarlo sul lungo periodo, non è che puoi prenderlo e dire ahi, magari dopo anni caghi più facilmente e ci prendi pure gusto, oppure impari a sopportare il dolore disciplinando la mente come i monaci shaolin.


Non è discutibile per il semplice fatto che è quello che avviene, si sta parlando di sistemi differenti e, allora, dovresti estendere questa tua considerazione sul "vagamente discutibile" anche alla tutela del posto di lavoro (perché genera a sua volta delle distorsioni, che vanno a colpire altri lavoratori).
Inoltre, ti ricordo che per la Naspi viene versato un contributo dalle aziende (ordinario, nella misura dell'1,61% e addizionale dell'1,40% della retribuzione imponibile per i contratti determinati; oltre a un contributo specifico per l'interruzione dei contratti a tempo determinato)
Per i giovani può essere positivo, per gli over 40 una maledizione. Non ho dati ovviamente, è un mio pensiero.


Un over 40 realisticamente è assunto con un contratto a tempo indeterminato precedente al 7 Marzo 2015, quindi il problema non si pone.
Mah insomma qua l'appoggio a side. Riqualificarsi a 40 anni è dura e sono in tanti a doverlo fare.


Ma non credere che cambierà qualcosa, perché con ogni probabilità ci sarà un calo consistente nell'utilizzo dei voucher e si tornerà al lavoro in nero.
C'è anche un precedente simile, perché vennero usati per qualche anno fino al 2012, quando il Governo Monti introdusse un sistema di comunicazione obbligatoria.
Risultato?
Crollo del lavoro intermittente.
A inizio mese l'INPS ha pubblicato anche un paper che ne parlava.


L'hai letto il mio post?
se lavorate in una azienda privata, ad un livello tale che vedete come si evolve il mercato, capirete facilmente che avere le flessibilità che ha introdotto il Job Act è fondamentale al giorno d'oggi, vivessimo ancora nel PRE-2007/2008, con aziende che ti facevano programmi a 1-2 anni, quelle piccole ti facevano programmi a 6mesi

oggi se trovi aziende che sanno cosa faranno nei prossimi 2-3 mesi con certezza sei fortunato, più o meno lavorano tutti, ma è sempre tutto oggi per domani e fare programmi è difficilissimo, con troppe restrizioni assumere personale sarebbe altrettanto difficile.

poi c'è poco da fare, se c'è l'0.7-1% di crescita, non ci può essere chissà che ritmo di assunzioni, ma questo dipende dal governo in minima parte.


Nel sistema precedente non vedevi nessunissimo flaw? tutto perfetto? E' una domanda sincera per fare il punto.


La cosa bella è che potrei anche parlarne, con un minimo di cognizione di causa e recuperando il materiale che ho usato lo scorso anno, perché ho avuto una "infarinatura generale" sui sistemi degli altri Paesi europei.
Quindi mi sfugge del tutto il senso del "rotfl".
@eike l'ho letto il tuo post. Mi devo essere qualche passaggio, ho scarsa lucidità questi giorni anni pazienza.


Ma oggettivamente non si poteva accettare l'utilizzo che veniva fatto dei voucher.

Senza l'obbligo di comunicare le ore esatte un datore di lavoro poteva acquistare una manciata di voucher e attivarci 30 giorni dando il resto in nero, poi se veniva l'ispettore lui aveva attivato l'intero periodo dei 30 giorni e poteva dire che i pochi voucher acquistati erano proprio attivati per quel giorno.

Ora invece i datori sono obbligati a indicare non solo un periodo ma esattamente il giorno e l'ora in cui il lavoratore andrà a lavorare.

Non era logico che lo stato fornisse sostanzialmente ai datori uno strumento con cui occultare lavoro nero in modo legale.

Quella è stata una correzione doverosa.


Ma su questo sono d'accordo, ho avuto modo di leggere lo schema di decreto correttivo con le modifiche apportate all'impianto del Jobs Act e quelle riguardanti i voucher.
Comunque, qui c'era lo studio dell'INPS:

http://www.inps.it/docallegati/InpsComunica/Documents/WorkINPS_Papers_3_ottobre.pdf
Alla mia ragazza comprarono voucher per un'ora e volevano tirarci avanti un mese. voucher calcolati a 5e l'ora tra l'altro.
I voucher sono la cosa più ridicola mai creata.
Se fossero utilizzati per emergenze e lavori spot sarebbero perfetti ma purtroppo conosco persone che vanno avanti con quelli con tot giorni di riposo o presunti tali.

Ribadisco l'idea che in Italia ci vorrebbe un minore costo del lavoro a carico dell'imprese se quel risparmio è dato in favore del lavoratore: migliore stipendio, maggiori benefiti, formazione, ecc ecc
Il problema e' che in Italia gli stipendi sono oscenamente bassi per essere un paese occidentale. Chiunque abbia un minimo di skill che conosco appena esce e se ne rende conto ci pensa bene prima di rimpatriare.


Ma a me puo' anche andare bene di vivere in un mercato del lavoro piu' incerto rispetto a quello italiano finora. Pero' allora mi paghi quest'incertezza. Perche' se gli stipendi sono da fame e ho un posto 'fisso' che in realta' fisso non e', poi cosa? Mi metto un ombrello su per il culo e ti faccio ombra?