[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother

La conseguenza è che finché si rispettano queste norme di "decoro" c'è la parvenza che vada tutto bene. Si finisce per empatizzare con la Clinton perché cornificata quando di Gheddafi dice we came we saw he died


quello difatti è stato uno scivolone lessicale privo di decoro. Dico lessicale, perché la sostanza dell'azione politica quella era (ed è suscettibile di un giudizio di disvalore autonomo).

Difatti, in altri casi - vedi la questione bin laden - l'amministrazione obama è stata estremamente sobria e attenta alla narrativa.

Sul piano morale (lasciamo stare il discorso politico/strategico/geopolitico) non ho problemi a dire che sia gheddafi che bin laden si meritavano un proiettile in testa, una corda al collo etc.

Se lo meritavano per il semplice fatto di avere accettato le regole del gioco, nel momento stesso in cui hanno incominicato a giocare.

E quelle regole implicano che il discorso morale in merito alla tua sorte individuale cessa di applicarsi (visto che sei un giocatore di un gioco che spesso è anzitutto immorale).

Altro discorso è la moralità di un'azione politica che implica un intervento (anche di dubbia legalità) invasivo nella sfera di autonomia e autodeterminazione di un altro stato. Per me la guerra in Iraq era immorale; spinte/spintoni alla primavera araba erano immorali etc.

Ci sono anche esempi di azione politica di dubbia legalità che però hanno avuto un valore morale: ad es., il processo di norimberga ai gerarchi nazisti (e i processi a cascata di denazificazione) erano opinabili dal punto di vista del diritto internazionale (così come applicato fino a quel momento), ma dal punto di vista etico e morale avevano una ragion d'essere.

Quando si parla di politica estera - questo è vero - non è facile definire fin dove si protrae (o dovrebbe protrarsi) il discorso morale, e dove inizia invece la terra di nessuno, in cui la contrapposizione o il conflitto vanificano la possibilità stessa di discorrere di una morale comune.


Non so se fare un pompino per 200 euro in 5 minuti può essere universalmente visto come più debole, e economicamente dipendente, di uno che deve lavorare, per esempio, per 10 ore al giorno al nastro
Sì, se l'immoralità nel partecipare all'attuale economia è tutta da dimostrare, va dimostrata "caso per caso" anche quella dell'andare a troie. Cioè il 10% di prima in cui la mercificazione del sesso non è dovuto a debolezza / indipendenza economica - che secondo me è anche meno btw, ma la colpa insita nel nostro sistema economico è così grave che sovrasta le altre, specie quelle di "decoro".
Poi se in conseguenza di questa linea di ragionamento il discorso politico stesso in relazione alla morale per come è impostato oggi va a troie, questo non lo imputo a una presunta fallacia della linea di ragionamento


Era voluto
Se non vedete il problema rappresentato da un politico che, per le sue azioni, si accompagna a criminali (spacciatori o ltro) e si rende ricattabile (proprio come Marrazzo), allora è inutile qualsiasi discorso che tenti di spiegare i concetti di "opportunità" e "rappresentatività delle istituzioni".

Pari pari ai Berluscones che dicevano: "ma se va a troie sono fatti suoi, no?" . No.
Ma quindi qual è esattamente il problema?

Che vada a troie, o che sia ricattabile?

Perché qualunque azione che tu non sia pronto ad ammettere a te stesso e agli altri è passibile di ricatto. Essere ricattati è proprio degli ipocriti.
Non è necessario che tu sia ipocrita. Sei una persona con un determinato ruolo e un determinato potere. Da questo fatto deriva la necessità di essere irreprensibile (per l'esempio che il tuo ruolo ti impone di dare) e non ricattabile (per il cattivo uso che potresti fare del tuo potere).
Ricorrere alla prostituzione e allo spaccio oggi come oggi (sottolineato 3 volte) non ti permette di mantenere quelle due proprietà. Anche se, legalmente, non stai facendo nulla di punibile.

Ovviamente bisogna saper fare dei distinguo quindi non chiedermi di buttarti giù un algoritmo che mi consenta di rimuovere Marrazzo e Berlusconi dalle loro cariche e di mantenere Pannella perchè primo non ne sarei capace e secondo non ce n'è bisogno se hai un poco poco di spirito critico.
Capisci cosa intendo?
Capisco, ma non sono d'accordo.

Come ho già detto, ti rendi ricattabile se quello che fai privatamente non corrisponde alle posizioni che hai pubblicamente.

Per tornare su Pannella, se pubblicamente difendi la legalizzazione delle droghe leggere, non sei ricattabile se ti beccano con uno spinello.

Se sei favorevole alla legalizzazione della prostituzione, una foto di te con una prostituta non ti rende ricattabile.

Se sei apertamente gay, una foto di te che baci un uomo non ti rende ricattabbile.

Condannare la droga, e poi pipparsi il monte cervino ogni sera ti rende ricattabile.






A parte che andare a trans quindi pagare per prestazioni sessuali è un crimine con multona salata.

@inglo:il problema è che va a troie. Non che la cosa in sé sia un problema, fate quel cazzo che vi pare per quanto mi riguarda. Ma ho una visione tutta mia dei pubblici incarichi; se ne ottieni uno facciamo pure che non me ne frega un cazzo di cosa hai fatto prima. Ma adesso la collettività ha puntato su di te e te devi essere irreprensibile. Andare a troie non può essere lo svago di chi ricopre cariche pubbliche. Essere eletto comporta sacrifici, anche abbandonare il tuo hobby preferito. magari è una visione un poco all'antica, lo ammetto; ma devi anche essere di esempio.
Credo anche contattare spacciatori poi sia illegale. Insomma,se queste attività sono illegali sarebbe fortemente consigliato che un politico le eviti,ecco. Il tutto per quel che mi riguarda slegato dalla "moralità" ( che per me è troppo relativa ) che va per la maggiore oggi.
@Toi: l'essere ricattabile non è piacevole e lo si evita nella vita di tutti i giorni, figurarsi per una figura pubblica.
Quando parlo di un politico vorrei tanto non dover elencare le cose per cui si potrebbe ricattare, mi sembra una cosa veramente assurda che non dovrebbe essere neanche pensata parlando di figure pubbliche.


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soprattutto il discorso della ricattabbilità rende la sfera privata di un politico diversa da quella di un comune cittadino, Berlusconi aveva putin che gli regalava il "lettone", classico regalo istituzionale (chissà cosa succedeva quando andava in russia )


cene eleganti
Ecco, se ho un rimpianto è quello di non aver mai partecipato a una "cena elegante" del silvio e vladimir.
Mi immagino le discussioni su proust o le disanime sulla critica della ragion pura


E' quello che ho detto no?
Marrazzo per quanto ne so io non ha mai detto apertamente di avallare prostituzione e consumo di droga ma forse non ne ha nemmeno fatto una sua battaglia politica, giusto?
Quindi viene meno l'accusa di ipocrisia: si parla di suoi atteggiamenti privati.
Ebbene, quei suoi atteggiamenti privati, ancorché non condannabili legalmente (che io sappia consumare droga e andare con prostitute a casa piuttosto che in strada non costituisce alcun illecito) lo hanno reso inadatto alla carica che ricopriva per quei due motivi che ti ho detto: onorabilitá e ricattabilitá.
Quindi, giustamente, la sua carriera politica é finita.
Non credo che si possa essere ricattabili esclusivamente se la vita privata non corrisponde alla posizioni che si hanno pubblicamente ma anche se la vita privata non è accettata moralmente da un gruppo di persone.
Quello non è essere ricattabili, è soltanto non avere appeal nei confronti di un potenziale bacino elettorale.
Dipende sempre dall'interlocutore visto come avversari politici / possibili elettori.
si ma se io dico che sono pro droghe, quelli contro la droca non mi votano
se poi oltre ad essere pro droca mi faccio anche le foto mentre rollo un carciofo, non mi voteranno lo stesso, non è una contraddizione.
poi va bhe sulle droghe in realtà ci sono varie sfumature perché non tutti i "pro" sono favorevoli al consumo per motivi ludici, molti usano la scusa dell'utilizzo medico o del "ognuno faccia come gli pare ma io non mi drogo" e a quel punto diventi potenzialmente ricattabile.