[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother

idem.


Ma chi l'ha detto che non li distinguo?
Non ne faccio un caso generico.
In quello specifico di Marrazzo e' stato cuzzato con escort e coca, al di la' delle ripercussioni giudiziarie facevo solo notare che sul pianeta terra in questo universo e' normale che una cosa cosi' distrugga una carriera politica.
Dipende.

Se sei a favore della legalizzazione della prostituzione e delle droghe la tua posizione resta coerente.


e' necessario veramente spiegare cosa ha che non va un politico che sfrutta la prostituzione e le leggi sull'uso e co0nsumo di stupefacenti?
Ma davvero?

Non e' che stava lottando per gli operai cileni contro la dittatura


Non tu, in generale.

Sebbene per noi la Bernardini che coltiva cannabis sul balcone nel tentativo di farsi arrestare per protesta contro gli scandali sulla marijuana medica sia più nobile di uno che fa i festini con coca e trans, sono entrambe attività illegali, e la destra può sempre rigirarti la frittata ala berlusconi e farti passare il puttaniere per eroe libertino e la Bernardini per spacciatrice.


Dipende, per esempio se sta anche lottando per gli operai cileni contro la dittatura e nel weekend fa i festini coca e trans, a me spiace se viene eliminato per quello, visto anche che se uno fa i festini coca e trans non me ne frega un cazzo e non lo ritengo immorale (per me violare la legge non è necessariamente immorale).


aggiungerei che è andato a farsi disintossicare all'abbazia di Cassino, qualche anno dopo si è scoperto questo

http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_12/ex-abate-montecassino-hotel-lusso-ed-ecstasy-viaggi-vescovo-soldi-dell-8-mille-27b08f4c-8904-11e5-9216-e8e41772d34a.shtml



si sarà disintossicato a colpi di orge

legge poi è diverso da morale
ed è diventato un paria perche frocio GHGHGHGHGH, non per altro, il che imo è disgustoso.


sninsomma, normale è una parola forte, capita, ha una logica.
Anzi, in certi casi è immorale non violare la legge.
fruire del mercato del sesso a pagamento, a prescindere dal regime legale della prestazione/fruizione della prestazione, implica sempre un giudizio morale, che può pure essere variabile nel tempo e nello spazio: ciò detto, il giudizio morale va anche calibrato in considerazione del ruolo, e se vuoi rivestire un ruolo politico, per quanto mi riguarda anche la prostituzione (il ricorso in qualità di utilizzatore alla) è un elemento rilevante. A puttane ci può andare (ed essere o non essere immorale) il privato cittadino, l'artista, l'intellettuale; il politico, invece, compie sempre un atto immorale quando lo fa.

Il discorso sull'uso e pure l'abuso, di stupefacenti non ha connotazioni morali, a mio modo di vedere, ma di opportunità.

Se sei un tossicodipendente funzionale (o, a maggior ragione, un utilizzatore a fini ricreativi) cazzi tuoi, ma nel momento in cui si viene a sapere, e rivesti un ruolo pubblico (politico), ci sono profili di incompatibilità con il decoro della funzione pubblica.

Alla fine è il solito discorso sull'essere come la moglie di cesare... il problema è che oggi si applica tale precetto tanto alla morale quanto alla legalità, con evidenti distorsioni (vedi il discorso sugli indagati proposto dagli stagnola).


Perché?


perché l'artista o l'intellettuale non rappresentano le istituzioni (al limite nei confronti dell'artista o intellettuale puoi fare un discorso in merito alla coerenza/incoerenza delle sue azioni rispetto a quanto predica).

Se a puttane ci va chi rappresenta le istituzioni (e contribuisce alla definizione dell'azione pubblica), mi stai dicendo che chi rappresenta le istituzioni è legittimato ad abusare di una sacca di debolezza e dipendenza economica (inutile nascondersi dietro a sofismi; nel 90% dei casi quella è la causa della mercificazione della propria sessualità), legittimando uno status quo in cui tu zoccola fai pompini per un nichelino dietro il distributore di benzina, e il rappresentante delle istituzioni (dopo essersi fatto fare il pompino) poi va a precidare pubbliche virtù, giustizia sociale, diritti dell'individuo.
Però il tuo discorso non vale per un turboliberista
che è poi una delle ragioni per cui il recente scandalo sessuale legato a Trump è da considerarsi riprovevole.

Hai una persona che dice, sostanzialmente: se sei potente, puoi fare quello che ti pare sul corpo dell'altro/a (perché quello tace per timore reverenziale; perché c'è una logica mercantile in cui io ricco compro il tuo consenso e silenzio, etc.).

Un discorso del genere, se proposto da una figura istituzionale, o da chi ambisce ad essere figura istituzionale, è profondamente immorale. E' immorale perché è in conflitto con l'idea della pari dignità degli individui e con i principi (dotati anche di un riflesso etico e morale) in merito al rapporto tra individuo e istituzioni.


probabilmente non vale per il turboliberista, ma ciò solo nella misura in cui il turboliberista, per coerenza, accetta anche di non ricorrere al discorso morale (il valore della famiglia; del decoro personale etc.).

Abbiamo avuto ampia dimostrazione (in casa nostra) di come, invece, i turboliberisti cadano in contraddizione totale da questo punto di vista, quindi...
Beh sì il punto è che non mi sembra una regola così generale, e soprattutto non si basa sull'illegalità o meno di qualcosa.

Ho paura che così si finisca a pagliuzze e travi.


Certo ma secondo me ci sono contraddizioni ben più grosse a cui pensare.


vero (come dicevo infatti c'è una tendenziale sovrapposizione - erronea - tra legalità e moralità), ma questa non è una ragione sufficiente per negare che un problema morale possa comunque porsi quando parliamo di determinate condotte; e che questo problema morale debba (o possa) avere conseguenze politiche.

L'alternativa è dire che la morale non dovrebbe rivestire alcun ruolo nell'azione pubblica.
Beh se analizzo il giudizio morale di sopra, io mi perdo. C'è chi, oggi, può avere una condotta economica che evita di "abusare di una sacca di debolezza e dipendenza economica", e rispetta la "pari dignità degli individui"?

Alla fine si pone l'accento su ciò che è immediatamente fruibile in ottica moralista, e così facendo spazzi sotto il tappeto il fatto che le pecche di sopra sono endemiche in chiunque abbia un conto in banca


scusa, ma questo è solo un modo per dire (come potrebbe fare un turboliberista) che tutto, di fatto, è lecito (moralmente), visto che tanto tutti abbiamo qualche colpa (tesi tutta da dimostrare).

C'è chi, a livelli diversi, cerca di adeguare la propria azione, per quanto possibile, a precetti (anche) morali quando si tratta di interagire con la sfera di dignità e di autodeterminazione di altri individui; e chi, invece, non lo fa.