[thread politico 3.0] Berlusconi blues brother



L'italicum non limita la libertà di voto per il senato.



Ma se cittadino nemmeno ritira la scheda del senato o volesse votare diversamente tu non puoi obblgare a votare o limitare il suo libero diritto di voto per il senato.
Poi rimane cmq una base elettorale differente perchè c'è tutta la fascia di elettori tra i 25 e i 18 che vota alla Camera e non al Senato, quella fascia potrebbe votare diversamente e cambiare gli esiti elettorali.

Mi sembra una inutile complicazione che non risolve il problema di maggioranze differenti e cmq non risolve il problema di avere un iter legislativo più veloce ed efficiente.

Il problema del ping pong lo risolvi con questa riforma visto che si dice che il senato non ha l'obbligo di modificare e che cmq anche nel caso lo facesse la Camera ha poi l'ultima parola e la legge non può più tornare al Senato.



Non volevano smuovere mari e monti, volevano semplicemente rendere l'iter legislativo più efficiente e veloce superando un iter come quello del bicameralismo perfetto, un meccansimo lento e farraginoso che solo più noi utilizziamo in europa.
http://www.ansa.it/lazio/notizie/2016/10/06/roma-raggi-abbiamo-avuto-delle-difficolta-ma-siamo-cresciuti-diretta-_d755b2c6-2a61-4f94-8c1a-6ade742c56ca.html



quindi di fatto sta ammettendo che quando si sono candidati erano 4 scappati di casa senza nessuna esperierienza di amministrazione di alcun chè e che invece ora si stanno facendo le ossa a spese dei cittadini romani ed italiani?




Spoiler







Mi sembrava di aver scritto (sarcastico: l'ho scritto) di ipotizzare il caso limite dando anche ai 18enni la possibilità di voto al senato.
In seconda battuta, certo che puoi obbligare a votare per il senato: dai una scheda unica e hai risolto.






Quindi per fare ciò che hai detto, e senza smuovere mari e monti... hanno smosso mari e monti e comunque la riforma è di una mediocrità che levati.

Rimango del parere che riformare "tanto perché bisogna muoversi" sia stata una fesseria colossale. La riforma ha i suoi punti a favore, ma personalmente ritengo che il lavoro di chi l'ha pensata e costruita sia stato, a essere buoni, mediocre.



bhe è la stessa cosa che hanno fatto in parlamento, non a caso hanno deciso di contare 0, fortunatamente per noi aggiungerei


L'Italicum riguarda solo la Camera non limita la libertà per il Senato.



Dare una scheda non vuol dire obbligare a votare perchè quello potrebbe non riempire la casella per il senato e non potresti esprimere tu il voto che l'elettore ha consapevolmente deciso di non esprimere.

Poi per dare la possibilità di voto ai 18enni servirebbe ugualmente una riforma costituzionale, allora già che si riforma la costituzione meglio superare direttamente il bicameralismo.

Quindi per fare ciò che hai detto, e senza smuovere mari e monti... hanno smosso mari e monti e comunque la riforma è di una mediocrità che levati.

Rimango del parere che riformare "tanto perché bisogna muoversi" sia stata una fesseria colossale. La riforma ha i suoi punti a favore, ma personalmente ritengo che il lavoro di chi l'ha pensata e costruita sia stato, a essere buoni, mediocre.[/QUOTE]

Ma che sia una mediocrità è un tuo parere e non so da quali argomentazioni sia supportato.

Le motivazioni per riformare la costituzione erano molte e sono state spiegate non "perchè bisogna muoversi".

Il Senato è stato riformato:
-da un lato per evitare problemi di ingovernabilità dovuto alla possibile maggioranza differenziata tra Camera e Senato, problematica che si è presentata con i diversi tipi di legge elettorale, sia con il Porcellum che con il Mattarellum.
-da un lato per superare un iter parlamentare lento e farraginoso che utilizziamo solo più noi e che prevede un ping ping potenzialmente infinito con due camere pagate per fare lo stesso identico lavoro, con spreco di tempo e risorse.

Mi sembrano motivazioni ragionevoli.

Poi sono state modificate anche altre parti come il Titolo V, in quel caso le ragion sono:
-porre fine al contenzioso infinito nato dopo la riforma del 2001 con la legislazione concorrente.
-riportare sotto la competenza statale alcune materie come il turismo o le grandi infrastrutture energetiche perchè necessitano di un approccio nazionale (sennò abbiamo 20 politiche turistiche regionali quando dovremmo farci conoscere come made in Italy oppure non riusciamo a mettere in atto un piano energetico nazionale perchè ogni regione si oppone a questo o a quello).

Anche queste mi sembrano motivazioni ragionevoli.


Vabbè, trolli. Con classe, ma trolli.



"Già che c'ero ho cambiato la testata e il carburatore"




Non lo sono: i problemi di ingovernabilità li puoi risolvere in diversi modi, il fatto che ne sia stato usato uno in particolare in alcun modo vuole automaticamente dire che fosse quello migliore in assoluto. Personalmente non lo è, ma ovviamente non ci sono prove del contrario così come non ci sono prove a conferma. L'assolutismo su questo tema è ingenuo.
Stessa cosa per il "farraginoso ping pong": il monocameralismo è una soluzione. Non l'unica.




Queste prescindono dal merito complessivo della riforma: sono cose positive e che andavano certamente fatte, ma avrebbero potuto essere messe in campo anche se la riforma fosse stata di diverso impianto.


Vuoi sapere perché secondo me è mediocre?
-Perchè l'Italia non è un paese bipolare e forzare la governabilità ad una delle "n" correnti del paese in futuro causerà problemi.
- Perché il compromesso tra le parti sociali e le correnti politiche andrebbe coltivato ed indirizzato verso un andazzo più costruttivo, non soffocato e polarizzato col risultato di estremizzare e tifosizzare sempre più l'elettorato.
-Perché un senato così svuotato ed eletto così indirettamente non ha nessun senso e non può nemmeno lavorare serenamente: consiglieri e sindaci faticheranno non poco a portare avanti il proprio doppio ruolo che gli imporrà una pendolarità spinta (non parliamo poi di quelli Siculi, Sardi o comunque da alcune zone particolari).
-Perché negli articoli di una Costituzione i rimandi sono sempre un male dato che quanto poi vai a toccare un articolo a cascata puoi combinare casini (molto meglio sarebbe stato, anche se ancor più chilometrico, scrivere l'articolo in modo completo).

E queste sono solo le cose che più mi dispiacciono. Su molto del resto posso chiudere un occhio e su qualcosa tutti e due. Alla fine può pure essere che mi risolva a votare SI a questa riforma. Ma sta di fatto che davvero, ad un certo punto, mi sono detto che "il mio falegname con trentamila lire la faceva meglio".

Nulla di strano se, quandanche passasse, in un futuro nemmeno lontano ci ritroviamo delle grane impreviste, che costringeranno a interventi legislativi straordinari per metterci una pezza.


1) Questa critica non l'ho capita. Per te la forzatura starebbe nel ballottaggio tra le due forze politiche che ottengono più voti? Il sistema adottato non ha come scopo l'imposizione del bipolarismo, ma in ogni caso non capisco se la tua sia una critica al sistema maggioritario o cos'altro. O semplicemente sostieni che si dovrebbe andare avanti con un sistema di larghe intese;
2) Come sopra. Qual è il significato che attribuisci al termine "parti sociali"?
3) Niente, io non capisco come si possa affermare che il Senato riformato non ha senso. Non è assolutamente vero, il senso ce l'ha ed è ben chiaro. Al massimo il problema è legato al fatto che con questa impostazione si potrà raggiungere l'obiettivo di una maggior cooperazione tra Stato ed enti locali. I consiglieri potrebbero pure essere "di ruolo" quindi non pendolari, più problematica la questione dei ventun sindaci;
4) Ma l'hai mai letta la Costituzione? Soprattutto la seconda parte, quella tecnica, quella che non piace a nessuno e che nessuno legge.
Perché io leggo lamentele veramente inutili: questo tuo post è completamente senza senso.
Riciclo un post che ho scritto ieri sulla Corte Costituzionale e le sue modalità di intervento, proprio perché toccavo la questione dei "rimandi" che secondo te "sono sempre un male".
Prendiamo l'art. 134 della Costituzione:


Spoiler

La Corte costituzionale giudica: sulle controversie relative alla legittimità costituzionale delle leggi e degli atti, aventi forza di legge, dello Stato e delle Regioni; sui conflitti di attribuzione tra i poteri dello Stato e su quelli tra lo Stato e le Regioni, e tra le regioni; sulle accuse promosse contro il Presidente della Repubblica a norma della Costituzione.

È l'articolo di apertura del Titolo VI della Costituzione, Garanzie Costituzionali.
La parte che hai indicato individua l'ambito in cui la Corte Costituzionale può esercitare il giudizio di legittimità costituzionale, ma non detta i modi con cui si può arrivare a tale giudizio.
Questa risposta è sufficiente a spiegare il significato di quella parte dell'articolo che hai riportato, che risponde alla domanda "su cosa la Corte Costituzionale può giudicare?".
Addentrandoci nel tecnicismo la spiegazione si allunga.
I modi con cui si può arrivare al giudizio di legittimità costituzionale sono da ricercare in altri articoli e leggi costituzionali.
In particolare, oltre al testo costituzionale, si devono guardare due leggi costituzionali, la 1/1948 e la 87/1953.


  • Giudizio in via principale: artt. 127 e 134 Cost., art. 2 l. cost. 1/1948 e artt. 31-34 l. cost. 87/1953;
  • Giudizio in via incidentale: art. 1 l. cost. 1/1948 e artt. 23 ss l. cost. 87/1953.

Da notare che nell'art. 137 Cost. vi è riportato «Una legge costituzionale stabilisce le condizioni, le forme, i termini di proponibilità dei giudizi di legittimità costituzionale, e le garanzie d'indipendenza dei giudici della Corte».
In pratica rimanda alle leggi che ho indicato sopra (da notare, è il medesimo sistema usato anche per la riforma del Governo Renzi in merito alla legge per determinare i senatori).
Il giudizio in via principale, come leggi dagli articoli di riferimento che ho inserito, è trattato direttamente in Costituzione.
Ora, come dicevo prima, la forma del giudizio in via principale è "diretta", poiché il ricorso può essere proposto direttamente dallo Stato contro leggi regionali o dalla Regione contro leggi statali o di altre ragioni.
Si chiama "in via principale" proprio perché la questione della legittimità costituzionale è posta direttamente con una procedura specifica, poiché i soggetti legittimati ad agire sono lo Stato e le Regioni (Consiglio dei ministri e Giunta regionale).

Il giudizio in via incidentale è quello invece "generale", in questo caso la questione di legittimità costituzionale nasce in un procedimento giudiziario (in termini di procedura si parla di giudizio a quo o principale) come incidente processuale.
Questo incidente sospende il giudizio finché non viene risolto e si rimette la questione di legittimità costituzionale alla Corte Costituzionale.
Da notare che è un giudizio successivo - non preventivo - ed è concreto, poiché si verifica in seguito a un processo riguardante una questione concreta in cui si verifica questo "incidente".
Da notare che la questione può essere sollevata o dal giudice o dalle parti, poi il giudice in questo secondo caso opera da primo "filtro" poiché verifica la fondatezza di quanto contestato (cioè non ritenerla manifestamente infondata) prima di rimetterla alla Corte Costituzionale.

Sono queste, semplificando, le modalità con cui si accedere al giudizio della Corte Costituzionale e i riferimenti normativi da guardare per comprenderle.

Se sei interessato a guardare le leggi costituzionali che ti ho indicato cercale qui: http://www.normattiva.it/



In pratica vi sono rimandi per questioni di poca importanza come le modalità di intervento della Corte Costituzionale, che vuoi che sia*.
Senza considerare poi i rimandi seguenti o le espansioni dovute a sentenze stessa della Corte Costituzionale, che per quanto riguarda i soggetti legittimati a sollevare la questione di legittimità costituzionale non sono neanche poche.
Dai su, ma di che parliamo.

Tra l'altro è solo questione di stile di scrittura, perché allora io ti rimando (OH OH OH) al modo di far legge in Germania e alle loro scuole giuridiche, che son sempre state ultra-tecniche piene di rimandi in maniera esagerata.
A differenza di altri Paesi come la Francia, che amavano una certa chiarezza e sinteticità delle formule giuridiche, sia nella codicistica che nelle sentenze.


*Tra l'altro sta roba io la farei leggere all'esercito di costituzionalisti della domenica che spuntano come funghi. La Costituzione è chiarissima supersemplice che la legge la casalinga di voghera alle amiche quando si trovano per bere il the!!oneon! Sì, forse la prima parte (poi a ben vedere la lettura tecnica la rende più complessa, ma una lettura superficiale è in grado di far comprendere genericamente i valori fondanti), ma la seconda - più tecnica e complessa - non lo è mai stata o comunque non è facile come leggere il Topolino al cesso.


Edit - ah, era una spiegazione semplificata la parte sopra e rispondevo a domande che mi ha fatto un utente (che ovviamente mancano, ma non avevo voglia di riscriverlo).

a punti.
Il FT dice che e' un errore politico,ma non entra nel merito.

Poi fa considerazioni numeriche fuori dalla divina concezione.

- Sottolinea che in Italia si passano piu' leggi che altrove. Vero. Ma le leggi che passano sono le correzioni a altre leggi folli, che spesso godono di appoggio bipartisan.
Il problema e' che le leggi che non passano sono quelle importanti e politiche.

- Sottolinea che il problema e' che la qualita' delle leggi e' scarsa. Questo non centra nulla con la riforma in questione, ed e' se mai il risultato di dover trovare il compromesso a tutti i costi pur di passare.

- Tira in ballo il Ponte sullo stretto che poco centra.



1) Semplicemente ritengo si debba andare avanti con un sistema di intese - non per forza larghe. Per la natura e il vissuto politico del Paese. Se non capisci la critica perdonami ma non è un problema mio, è 2+2=4. Mi puoi dire che non ti piace la formula 2+2, ma non mi puoi dire che non capisci perché faccia 4.
2) Mi vuoi spiegare questo attaccarti alle parole? Dottori, metalmeccanici, partiti, ragionieri, geometri, i poveri, i ricchi, quelli a destra liberisti, quelli a destra meno liberisti, a sinistra, a sinistra sinistra, a sinistra ma anche con renzi, io, tu, il mio vicino, Marchionne, le piccole e medie imprese, le piccolissime imprese, il postino, il barbiere, quello che va dal barbiere, l'agente, i sindacati, la gente, i sindaci, i sacerdoti. Tra gli altri.
3) Niente, io non capisco perché non si ammetta che, se per giustificare il nuovo senato si deve andare lì a spaccare il capello altrimenti non si riesce, bisogni considerarlo come la panacea a tutti i mali. È una cosa raccogliticcia, doveva diventare il nuovo stato-regioni (e lo sarà per quella parte eh) però a colpi di alleati e minoranze che facevano resistenza gli si è dato un po' di quello e un po' di quell'altro, dimenticando che la ratio dei componenti doveva essere limitata al ruolo iniziale di "new conference state regions deluxe 2000". Quindi adesso la scelta dei componenti è poco consona all'eventuale nuovo-nuovo-senato.
4) Ma l'hai mai letto il mio intervento? Ho detto che sono "sempre un male". Anche quelli che già ci sono. Non ci andrebbero i rimandi in Costituzione, perché è la legge fondamentale. Non solo ci sono, ma ne aggiungiamo anche? Allora il mio parere è che stiamo peggiorando un problema preesistente.



GLIALTRIPAESIEUROPEEEIIIIIIII solo quando fa comodo(tm)


qui c'è qualche dato e delle percentuali in più: http://www.infodata.ilsole24ore.com/2016/10/06/gli-italiani-che-risiedono-allestero-sono-48-milioni-i-numeri-della-fuga/


Non c'entra un cazzo
Era un'indicazione sullo sviluppo storico del modo di legiferare in due dei Paesi che più hanno influito sul "modo di scrivere" le leggi negli ultimi secoli, con scuole di pensiero a riguardo differenti e dove i "rimandi" sono la normalità.
Era una risposta al tuo "i rimandi sono sempre un male", ci sono nazioni la cui cultura giuridica si fonda su quello puttana merda.
Bho.



Sì e il tuo intervento, come questo, è una stronzata e di quelle colossali.
Assurdo.
È la legge fondamentale! Non devono esserci i rimandi!
Ma figa, ma vi leggete?
Ma sapete minimamente di cosa stracazzo state parlando?
Io ho la decenza di non dire un cazzo a un Pjem su come deve andare a fare le sue cazzo di analisi di bosoni di stocazzo.
Il rimando a una legge costituzionale è un male, un "problema preesistente".
Ma io bho veramente.


Bho un cazzo. È il mio parere, non ho detto di avere la verità universale in tasca e sta roba che gli altri stati son presi in esame solo quando fa comodo è piuttosto fastidiosa.




Ma "vi leggete" chi, porca troia, CHI? Questo cazzo di plurale perché? IO E CHI? Devo fare come De Niro in Taxi Driver? "Stai parlando con me"?
Tu hai la decenza di non parlare a Pjem su come deve andare un bosone e io ho l'indecenza di dire che non mi sono mai piaciuti, nè nella nostra nè in quella degli Stati Uniti di Marte, i rimandi in Costituzione: quindi se possibile avrei preferito non aggiungerne. Devo per forza essere un fine costituzionalista per avere una preferenza in merito? Uno non può avere un fottuto parere politico? Eh no, qua la politica è scienza esatta. C'è l'ha la Germania? E da quando in qua i teutonici, che se non soggiogavano l'europa alle loro politiche economiche avevano salutato la loro bilancia commerciale da mò, sono un fine esempio di nazione? Da quando in qua le esperienze legislative estere si importano tipo automobili che tanto funzionano dovunque allo stesso modo?
Va bene ciao.


Perché i grillini devono sempre SEMPRE passare come dei poveri mentecatti?
"passare"?
Si in effetti così sembra che qualcuno li faccia passare per, quando l'impegno è tutto loro.


I fatti allora dicono semplicemente che attualmente il parlamento non legifera su iniziativa parlamentare. E se crediamo che la democrazia sia migliore quando ci sono tre poteri indipendenti ed equilibrati tra loro, attualmente il legislativo semplicemente non esiste.


Non si e' mai presentato? Guarda che attualmente abbiamo due maggioranze diverse tra camera e senato.


Se sei italiano in Belgio non sei un emigrato, dato che non hai bisogno di documenti ufficiali per poter restare nel paese. Qun americano è immigrato, un italiano no


questione di lana caprina, un americano o svizzero viene definito expat comunque, il figlio di un dipendente dell'ambasciata turca è un figlio di immigrati

E' semplicemente una delle tante cose a cui siamo abituati e ci paiono normali ma che nei fatti sono artifizii linguistici per mantenere una sensazione di superiorità