Thread del femminicidio

Ah poi Giulio (si chiama giulio il padre? O mi confondo?) cecchettin si è preso palate di merda perché ha scritto il libro, andava in giro, la sorella andava in giro a parlare di patriarcato e invece dovevano stare a casa a piangere. I giudizi su come affrontavano il loro cristoddio di lutto. E invece povero turetta che porello sta triste in galera, dobbiamo capire il padre.
È palese ci stiano due pesi e due misure

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Io son cresciuto conl’idea che finchè non usi le scarpe degli altri sia un po’ troppo semplice parlare di cosa bisognerebbe fare.

(Tranne nel caso della Tommasi, ovviamente :asd: )

Le dichiarazione successive del padre mi sembrano abbastanza oneste e disperate, avrà detto quello che ha detto per cercare di aiutare il figlio e la discussione doveva rimanere privata, amen.

m2c.

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Ok vi farò sapere quando mio figlio ucciderà la sua vittima di stalking e cercherà di occultarne il cadavere, see you soon :asd:

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Boh pare veramente si stia parlando di uno che ha rubato un pacchetto di patatine io boh

This.

In realtà io mi sono trovata in situazioni in cui ero totalmente sotto shock e, anche dopo mesi, ho detto e fatto cose completamente assurde perché il mio cervello non le voleva mica elaborare determinate informazioni.

Non giustifico in nessun modo manco una virgola di quel discorso. È terrificante.

Il fatto che sia avvenuto settimane dopo però non significa che i genitori fossero lucidi.

O magari/probabilmente lo pensano davvero ed è lo specchio della nostra società. Pubblicamente almeno ha ritrattato.

Quella famiglia aveva gia’ problemi comunicativi. Fare un romanzo su una frase detta da un padre al figlio che ha appena ammazzato una donna mi pare assurdo.

Quando il ragazzo era fuggito, mi sembra che il padre disse “spero non torni a casa”.

Le colpe dei genitori ci sono, ma non in quella frase del cacchio detta in carcere

Ma io parlo della reazione del padre che ha cercato di evitare che suo figlio - un mostro ma pur sempre suo figlio - finisse con un lenzuolo attorno al collo.

Se a te pare una cosa becera bho.

“Nessuno tocchi Caino” deve valere sempre eh, no con chi ci comoda.

Sennò va bene, torniam pure alla legge del taglione.

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Vabbè ma oltre dire che quel discorso è terrificante e preso così com’è rappresenta la mentalità della persona media, cosa c’è da dire?

È una situazione agghiacciante, avrei preferito non saperlo e stiamo qui a parlarne. Non è che ascoltare un discorso privato aiuti a combattere il patriarcato. Quello bisogna farlo quando si parla in situazioni lucide con le persone che ci circondano.

Cioè fare la punta alla matita su questo particolare evento mi mette a disagio perché io ho detto cose di cui mi vergogno, me ne sono vergognata nel momento in cui le ho dette perché la mia mente era totalmente allucinata. Se qualcuno mi avesse ripreso starebbe ancora a dire “anvedi sta stronza”.

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Disagree. La roba dei giornali è assolutamente ragebait e sì di solito ste robe da pornografia della violenza/dolore dovrebbero rimanere private. Ma anche ragionare sulla normalizzazione della misoginia e del patriarcato non è che faccia male. Nei collettivi femministi si ragiona anche su questo.

Non c’entra niente, Turetta è a equo processo, non è stato lapidato per strada e non è stato fatto a pezzi da una folla inferocita, com’è sacrosanto che sia. Caino sta benissimo.

Io personalmente neanche mi auguro che si ammazzi prima di vedere una sentenza. Dopo la sentenza faccia quel che vuole.

Personalmente ritengo anche che il discorso del padre fosse assolutamente rivoltante e pregno di mentalità paleolitica a prescindere dalla circostanza specifica, e lo dico al netto del fatto che 1) si è scusato e 2) per me è assolutamente immorale il fatto che siano venute fuori le parole in primo luogo.

Le parole e la scusa sono due parti diverse del discorso pubblico, qualunque sia il modo in cui quelle parole siano venute fuori è civilmente OBBLIGATORIO dire che erano monnezza patriarcale. Il resto si vede dopo.

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Totalmente d’accordo su questo

Non è che faccia male, è indispensabile.

Soltanto che farlo su una discussione privata di persone non lucide mi fa un po’ schifo.

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Si, ok, ma credo che cercare di aiutare psicologicamente qualcuno che ha ucciso qualcun’altro non possa che sfociare in bestialità.
Cos’avrebbe dovuto dirgli?

" Non si fa? " Penso che ormai l’abbia capito anche il figlio.

Proprio perchè penso l’abbia capito credo sia a rischio suicidio eh, mica il contrario o perchè l’han preso.

Anche perchè il padre mica è un professionista o che, è il pade e basta, enza nessuna competenza.

E sarà tanto stravolto quanto gli altri attori di sta storia.

Ma il problema di fondo infatti è che queste intercettazioni non dovevano arrivare al pubblico, non serve a niente e a nessuno che passino queste informazioni, a prescindere dal motivo per cui l’abbiano detto i genitori sono comunque cazzi loro.

Il motivo per cui erano intercettati lo capisco, magari uscivano fuori delle informazioni utili per il processo, ma il perché siano state divulgate pubblicamente per me rimane un mistero.

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Perché il giornalismo contemporaneo è una merda immorale nel 90% dei casi

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nessuno tocchi caino però vuol dire che lo stato deve garantire l’incolumità e i diritti fondamentali delle persone che tiene in carcere, non che un genitore possa andare a giustificare un crimine efferato perchè tanto il figlio non è adolf hitler e quindi tutto sommato rimane un bravo ragazzo

Ma era una conversazione privata, gli han detto gli psicologi che il figlio è a rischio suicidio, cazzo doveva fare il padre, spingerlo?

Ribadirgli che è una merda? Mi paice credere che il padre lo pensi.

Dai cazzo.

Ma avete idea cosa starà passando quella famiglia ? Che magari è la famiglia migliore del mondo e noi non ne sappiamo un cazzo tra l’altro.

Scherzi, chi ti assume un omicida senza laurea altrimenti?
Già sei un omicida, ma vuoi mettere senza laurea tra un 15-20 anni chi cazzo t’assume?!
Discorsi lucidissimi :asd:

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Infatti il problema delle carceri italiane è che la gente viene lapidata per strada, non che c’è un suicidio un giorno sì e l’altro pure :asd:

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No però o lo fuciliamo e potrei essere d’accordo :asd: o senno mi pare normale che cerchino di supportarlo psicologicamente per evitare che finisca per ammazzarsi.
Io ribadisco che non sono esattamente d’accordo sul desiderio di recuperare tutti, ma capisco che siamo in una società civile e o recuperi tutti (provi) o non recuperi nessuno quindi tocca anche erecuperare merde disumane come sto Torretta (eff vabbeh)
Partendo da questi presupposti non vai a trovare tuo figlio che è un mostro per dirgli “sei un mostro spero che muori” in carcere no? Cerchi di sostenerlo e confortarlo e poi dopo ci saranno i percorsi di recupero (ribadisco tempo perso usatelo come pilastro per qualche ponte e più utile).

Cosa ci trovate di assurdo?

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