The Forgotten City



Non ho trovato un thread precedente, apro per segnalare perché penso possa piacere a molti.

The Forgotten City è la versione stand-alone di un celebre mod di Skyrim, ricreato interamente in Unreal Engine dal suo autore originale (e riscritto in parte per contestualizzarlo nel mondo "vero" invece che su Tamriel).

È un gioco in prima persona interamente basato su dialoghi ed esplorazione, ma più che altro sui dialoghi e lo sviluppo della trama attraverso l'indagine e la progressiva compresione di cosa succede.

La premessa è semplice... ma non troppo. Nei panni del classico protagonista che si trova senza memoria in circostanze misteriose, veniamo catapultati nel passato all'interno di una piccola città segreta in epoca romana, creata nel cuore di una montagna. I pochi (circa una ventina) di abitanti sono arrivati tutti, come noi, senza avere una chiara idea di come sia successo e hanno iniziato a formare una società dopo essersi resi conto che non sembra esserci nessun modo fisico di andarsene dalla città.
Ma soprattutto, sopra la città vige una sorta di maledizione / comandamento divino, la Regola d'Oro: "The many shall suffer for the sins of one". Se uno qualunque degli abitanti commette un "peccato", tutti gli abitanti verranno uccisi. Noi inclusi! (Cosa rappresenta un "peccato" è volutamente non spiegato, ed è comprensibilmente un grattacapo non da poco ).

Ma nel nostro ruolo di "viaggiatori del tempo" abbiamo un vantaggio: nel momento in cui un peccato viene effettivamente commesso, possiamo fuggire per creare il classico loop temporale e tornare al punto di inizio della storia, proseguendo la nostra indagine mentre il mondo effetivamente si resetta allo stato iniziale (non del tutto, ad esempio gli oggetti che abbiamo raccolto restano con noi, quindi non è che bisogna rifare tutto da capo).

So che l'idea del loop temporale fa immediatamente alzare gli occhi a molti, e anche io ho aspettato parecchio prima di provare questo gioco perché nonostante sia adorato fin dai tempi di Skyrim e abbia un netto 'overwhelmingly positive' su Steam, temevo fosse una cosa un po' accrocchiata di cui mi stufavo subito, in particolare vista l'impostazione un po' da walking simulator.

Per ora invece ci ho giocato due o tre ore e devo dire che i commenti positivi sono meritatissimi. Il titolo sembra davvero pensato e realizzato bene, molto al di sopra delle aspettative che si possono avere per un prodotto sviluppato in tutto da mi pare 3 persone.

La grafica, grazie anche all'uso dell'Unreal Engine, pur non essendo chiaramente il top dell'industria è assolutamente piacevolissima sia nell'architettura della città e dei paesaggi, che sono proprio un piacere da esplorare, sia soprattutto nella caratterizzazione dei personaggi (cosa importantissima visto che il grosso del tempo lo si passa a parlare).

Le meccaniche di per sé sono semplici, nel senso che come dicevo il grosso lo si fa parlando con le persone ed esplorando, anche l'interazione con l'ambiente è limitata (immaginate Amnesia the Dark Descent per capirci, ci sono varie robe con cui interagire ma per lo più inutili, quello che serve è generalmente raccogliere oggetti chiave e note).

Dove il gioco brilla è nella scrittura della storia, che è molto affascinante e ti invoglia a proseguire per saperne di più, e nella meccanica della manipolazione temporale, che permette in sostanza di seguire certe 'quest' per avere accesso a varie informazioni, oggetti chiave e via così, per poi 'resettarle' e magari prendere decisioni del tutto diverse. Preferisco evitare spoiler ma per farvi un esempio generico, immaginate il classico RPG in cui potete scegliere se allearvi con una fazione o con l'altra, ottenendo determiante conseguenze: in The Forgotten City potete fare prima una cosa, poi resettare il tempo e fare l'esatto opposto. E il gioco essenzialmente spinge a fare tutte queste prove per proseguire. È un po' il Giorno della Marmotta, ma con il caveat che a ogni reset temporale tutti gli abitanti della città muoiono in modo orrendo

Ho trovato anche molto pregevole il modo "meccanico" in cui funziona il timeloop, ovvero la prima volta che scatta (è un lievissimo spoiler, ma lo metto nascosto perché quando l'ho sperimentato mi ha lasciato molto impressionato in positivo

parlando con le persone che avevo già incontrato, tutti i loro dialoghi erano appunto tornati a zero, come se mi avessero incontrato la prima volta, ma io avevo l'opzione di skipparli dicendo che ci eravamo già parlati; la cosa carina è che se per dire nel loop 1 prendo una missione, poi scatta il secondo loop, e vado a 'consegnare' la missione allo stesso npc nel loop 2, lui si accorgerà che c'è qualcosa che non torna perché in sostanza gli ho fatto un favore senza che lui me l'avesse mai chiesto
.

Ovviamente con tutti questi dialoghi era indispensabile che la scrittura fosse di buon livello, e lo è. Non tanto stilisticamente, dove mi limiterei a dire che è senza infamia e senza lode (non è Disco Elysium, per capirci), ma più che altro per i contenuti. I personaggi con cui abbiamo a che fare mi sono sembrati tutti sostanzialmente interessanti, una cosa non da poco considerando poi che sono tutti antichi romani e scrivere backstory interessanti non era così scontato.

Ognuno di questi personaggi ha generalmente una sorta di quest / situazione da risolvere, e tutto è o sembra essere in qualche modo legato al mistero della città, dettaglio fondamentale perché la cosa bella è che giocando non si vive il senso di fetch quest banalotta ma tutto sembra essere un pezzo del mosaico che va a comporre la trama. Per dare un'idea, c'è la figlia del magistrato la cui sorella è scomparsa e si pensa che forse abbia trovato un modo per scappare, c'è il magistrato stesso, c'è una ragazza avvelenata che muore proprio nel momento in cui la raggiungiamo e bisogna capire se e come è possibile evitare che succeda, ci sono le elezioni in corso per eleggere un nuovo magistrato con vari possibili esiti e tutti portano a conseguenze ben diverse (uno dei candidati ad esempio pensa che la Regola d'Oro sia una cazzata, visto che ovviamente gli abitanti stessi sanno della sua esistenza ma non possono metterla alla prova dato che in caso sia reale -e lo è-, muoiono tutti e dopo il nostro reset temporale non ne hanno memoria). C'è la setta di cristiani che si nasconde perché i romani se li sgamano li inchiodano a una croce

Il gioco ha vari finali, a occhio vedendo le recensioni su Steam darei una longevità sulle 9 ore (non so se i vari finali implichino necessità di rigiocarlo, presumo di sì e che dipendano da scelte fatte nel corso della partita, anche se credo che una volta finito si perda molto del fascino del mistero da scoprire), per ora da parte mia è consigliatissimo per originalità e resa. Ovviamente da giocare aspettandosi un titolo tranquillo e rilassato, non ci sono combattimenti in questo gioco (la violenza è un peccato, the many shall suffer )
Segnalo che è da poco pure sul gamepass, personalmente non l'ho ancora provato

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Ecco se è su gamepass direi che è imperdibile, l'unica cosa su cui avrei dubbi a raccomandarlo è il prezzo di 30 euro che trovo onesto visto il valore di produzione rispetto al team di 3 cristiani, ma il gioco potrebbe risultare breve
Lo provo, grazie per la segnalazione
Io l'ho finito, sempre molto consigliato per me, avviso però che
1) è in effetti breve, si finisce in uno o due giorni e i finali alternativi si recuperano alla svelta anche volendo vederli tutti (sono sostanzialmente 2 finali diversi con 2 varianti + 1 specie di 'bad ending').
2) ha alcuni temi cliché che possono sembrare un po' una cazzata a raccontarli, non dico quali per non spoilerare, però secondo me si integrano abbastanza bene. In particolare molto presto nel gioco vi verrà il dubbio di aver già capito buona parte del 'mistero' di fondo e probabilmente avrete anche ragione ma la storia ha comunque il suo fascino. Non aspettatevi qualcosa di narrativamente rivoluzionario, è più il modo in cui viene raccontata.
Finito, in effetti in poche ore ci sei, non presenta particolari difficoltà, però l'ho trovato una ventata d'aria fresca. Se devo trovare il pelo nell'uovo avrei preferito che la musica fosse stata contestuale anzichè in loop costante.



Comunque direi che l'ispirazione a

Stargate
è nettissima, anche nella colonna sonora
iniziato pure io


Anche nel

finale


Devo dire che se mi avessero raccontato la trama mi sarebbero ruotati gli occhi dentro le orbite e mi sarebbe venuta l'itterizia, però giocandolo secondo me viene fuori tutto in modo organico.

Comunque sì difficoltà è inesistente, da quel punto di vista è poco più di un walking simulator però mi è piaciuto come sono pensate le varie missioni. Alla fine molto secondo me dipende dal fatto che è originariamente un mod di skyrim e quindi come meccaniche c'era quasi il nulla disponibile, è già tanto che i combattimenti siano assenti tranne "quel" punto (che a me è anche piaciuto molto, il mio preferito nella storia insieme a quello nella cisterna)