TFR - here we go again

E il governo riapre la questione del silenzio assenso.
E ancora una volta sono dubbioso tra lasciarlo in ditta con la sicurezza del rendimento garantito o approfittare degli sgravi fiscali.
ahhhhhhh

Averlo in azienda mi è tornato comodo avendolo usato per comprarci casa, è bastato chiederlo ed è arrivato easy.
Dall’altro lato il nuovo che sto creando visto che ero arrivato praticamente a zero, ho deciso di metterlo in un fondo (generali) , il rendimento di rivalutazione è maggiore, in azienda è solo l’1,5%, nei fondi tendono almeno ad avere una % che copre l’inflazione.

Inoltre quando poi lo vuoi incassare nel fondo si ha una tassazione tra il 15 e il 9% (dipende dall’anzianità), quello in azienda viene tassato al 23%.

Se non hai problemi di liquidità (per intenderci - già riesci tranquillamente a accantonare qualcosa del tuo stipendio mese per mese) non ci penserei due volte: vai di fondo. Sgravi fiscali e rivalutazione a parte lo metti lì con un profilo non troppo aggressivo, te ne dimentichi e hai un rendimento decente che potenzialmente continua a crescere visto l’accumulo

Io ho fatto lo stesso ragionamento di Feror: fra 1 o 2 anni mi serviranno come acconto per la macchina nuova, o massimo 5 anni per la casa. Per ora li lascio in ditta. Appena lo svuoto poi cambio la destinazione con un fondo che mi garba che ha sicuramente condizioni migliori, però sono abbastanza sicuro che non dovrò mai tirarli fuori finchè non vado in pensione. :dunno:

secondo me è importante andare su fondi che siano a “prova di bomba” , tra i più grandi e gestiti da aziende/entità che se hanno problemi di sicuro non vieni lasciato a piedi e il tuo problema non è solo tuo ma di centinaia di migliaia se non milioni di persone :asd: meglio non affidarsi ai fondi gestiti da ammioCuGGIno ecco :asd:

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Si, tenderei anche a consigliarti uno “chiuso” se il tuo contratto, o la tua azienda, ne prevede uno. Le condizioni son sempre migliori rispetto a quelli aperti, almeno così era fino a qualche anno fa

Io li ho sempre tenuti in ditta e mi sono serviti per l’auto l’anno scorso

Io parte in azienda e parte nel fondo di categoria.
Nel fondo di categoria ha reso molto di più, anche grazie al contributo aziendale. Tra l’altro il fondo di categoria eroga anticipi senza troppi problemi. L’azienda dopo la prima (usata per comprar casa)ha chiuso i rubinetti.
Unica pecca la tassazione, quando sono entrato era al 10%, poi ci ha pensato Renzi ad alzarla al 30 (mi pare)

allora non è un fondo TFR ma magari qualche fondo pensione integrativa

dal 15% al 9% in base all’anzianità di versamenti i fondi TFR:

Nel dettaglio:

  • il TFR lasciato in azienda subisce una tassazione con aliquote IRPEF che vanno da un minimo del 23% fino al 43%;
  • il TFR versato al fondo pensione, invece, subisce un prelievo al momento del pensionamento con aliquota pari a 15%, che peraltro può ridursi dello 0,30% per ciascun anno di permanenza nel fondo oltre il quindicesimo, fino a giungere l’aliquota minima del 9%.

Se cambiate tipo di contratto anche se avete il fondo pensione di categoria potete ritirare tutto subito (con tassazione piĂą bassa) o passarlo ad altro fondo pensione.

IMHO se il datore da il contributo come da CCNL anche il minimo va + che bene

Feror te che ne sai tantissimo, se io un domani devo informarmi e farmi delle idee chiare, a parte un post su agorĂ  a chi posso chiedere? CAAF? CGIL?

loro penso se vuoi usarne uno di categoria, se no direttamente all’istituto a cui vuoi affidarti dopo magari aver fatto un minimo di ricarca sull’internet
tanto è un po’ come quando cerchi il mutuo, a parte qualche 0,1% di differenza e qualche condizione laterale diversa, offrono più o meno tutti la stessa cosa, visti poi i vincoli di legge che giustamente sono abb stringenti su cosa si può o non può fare con questi fondi dovendo tuttelare la gente il più possibile.

Hai ragione, mi riferivo agli anticipi e la tassazione è stata del 23%

Il 23% te lo sogni, visto che fa cumulo irpef e ti becchi la tua aliquota

Mi riferisco agli anticipi:

lle somme erogate a titolo di anticipazione e accumulate a partire dal 1 gennaio 2007 è applicata una ritenuta a titolo d’imposta con aliquota del 23%. Alle somme accumulate prima del 1 gennaio 2007 si applica una differente tassazione. Per maggiori informazioni si rimanda al Documento sul regime fiscale.

Ero convinto ben di più, e invece… busta del 2018 dove presi i soldi per la casa

che belle le buste paga dove ti infilano il TFR, per qualche mese capisci cosa vuol dire essere ricco :asd: e fare spese da ricchi :asdsad:

“ah si, anticipo 10k ? te li bonifico subito” :asdsad:

Un paio di precisazioni:

  • Il TFR lasciato in azienda verrĂ  tassato con una modalitĂ  chiamata tassazione separata. In pratica usano l’aliquota IRPEF media pagata negli ultimi 5 anni di lavoro. Si parte quindi dal 23% a salire :asd:

  • Il TFR lasciato in azienda viene rivalutato dell’1,5% + 0,75 dell’indice FOIxT. Quindi 1,5% fisso piĂą i tre quarti d’inflazione misurata. In buona sostanza i soldi sono protetti fino al 3,3% dall’inflazione. Poi si inizia a perdere. Per esempio il TFR lasciato in azienda nel 2021 ha reso un 4,36% lordo e un 3,62% netto (tassazione della rivalutazione del 17%) con un’inflazione del 3,81%.

  • C’è il solito confronto da fare sulle modalitĂ  di anticipazione (modi e tasse)

  • Destinando il TFR in un fondo pensione negoziale si riesce normalmente a sbloccare il contributo del datore di lavoro e sono letteralmente soldi gratis.

  • PIP, FPA, FPN non sono per niente tutti uguali e la cosa molto importante da verificare sono i costi annuali fissi e quelli in percentuale sull’investito (fondamentale ridurli). A livello normativo rispondono tutti alla stessa legge. Sul sito del COVIP si possono confrontare tra loro.

  • Arrivati ad un certo importo (che dipende in pratica dall’assegno minimo), una volta pensionati, non si potrĂ  piĂą prelevare il 100% di quanto versato ma solo il 50%. Il rimanente sarĂ  restituito sotto forma di rendita (con costi e coefficienti tutti da valutare). Tocca quindi informarsi su tutte le modalitĂ  di prelievo una volta arrivati in pensione (sono diverse).

C’è un mondo da leggere in pratica :asd:.
Si può partire dal sito del COVIP, guardare il canale Youtube “Ciao Elsa” e per i più nerd acquistare dei libricini ebook su Amazon di Roberto Rupoli.

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THE WHAT?

:lode:

nei suoi video risponderà sicuramente a tutte le vostre domande sul TFR, fondi pensione, pensione ecc…

:lode: