Premetto non sono del campo e le mie conoscenze in ambito scientifico sono derivazioni da studi di filosofia della scienza e altri campi. Detto ciò volevo chiedere a qualcuno se sapeva qualcosa a riguardo della teoria olografica di Bohm e potesse darmi delle informazioni valide in internet non ho trovato un granchè e non ho ancora avuto tempo di mettermi a cercare su riviste. Grazie a tutti^__^
Spiegarlo in un forum è impresa ardua; ti consiglio:
- Massimo Teodorani. Bhom, la fisica dell'infinito, Macro edizioni (capitoli IV e VI).
- Mitchell. (2004) Quantum Holography: a basis for the interface between mind and matter, in Bioelectromagnetic medicine. Edizioni Paul J., M.D. Rosch, Marko S.Markov, Library of congress, USA.
- Come introduzione leggi qui:
http://www.riflessioni.it/dal_web/paradigma_olografico.htm
Una volta approfondito lo studio, se vuoi altre indicazioni sono qui
- Massimo Teodorani. Bhom, la fisica dell'infinito, Macro edizioni (capitoli IV e VI).
- Mitchell. (2004) Quantum Holography: a basis for the interface between mind and matter, in Bioelectromagnetic medicine. Edizioni Paul J., M.D. Rosch, Marko S.Markov, Library of congress, USA.
- Come introduzione leggi qui:
http://www.riflessioni.it/dal_web/paradigma_olografico.htm
Una volta approfondito lo studio, se vuoi altre indicazioni sono qui

Ti ringrazio molto.
Figurati, faccio espiazione per le domande sceme che faccio in altri thread

Io farei attenzione a chi afferma che una teoria fisica abbia conseguenze sul piano metafisico o ontologico.
Se riesco a costruire una teoria matematica per cui l'intera informazione sull'energia di un sistema fisico è contenuta in una superficie bidimensionale, questo non significa che la realtà oggettiva perda di significato o sia "illusoria", o qualcosa di simile. Pur essendo molto bravo come fisico, Bohm penso non sia ferrato in filosofia e probabilmente è influenzato da idee riduzioniste.
Inoltre il principio olografico, come la teoria delle stringhe, supersimmetria, materia oscura o altre questioni, sono tutte teorie non provate. Alcune non sono nemmeno teorie falsificabili.
Se riesco a costruire una teoria matematica per cui l'intera informazione sull'energia di un sistema fisico è contenuta in una superficie bidimensionale, questo non significa che la realtà oggettiva perda di significato o sia "illusoria", o qualcosa di simile. Pur essendo molto bravo come fisico, Bohm penso non sia ferrato in filosofia e probabilmente è influenzato da idee riduzioniste.
Inoltre il principio olografico, come la teoria delle stringhe, supersimmetria, materia oscura o altre questioni, sono tutte teorie non provate. Alcune non sono nemmeno teorie falsificabili.
Capisco la tua volontà di partecipare, ma hai scritto cose un po' lol

Edit: rileggendo quello che ho scritto misono accorto che suona un po' "stronzo", intendevo che sei un po OT e che, avendo studiato Bhom, mi accorgo che forse non hai una preparazione approfondita sull'argomento.
Inoltre
Falsifica la teoria: Esiste un cavallo viola
oppure qualunque teoria o ipotesi che si riferisca al particolare.

Beh avrai studiato Bohm, ma non fisica

Il requisito necessario per la consistenza di una teoria fisica è che sia falsificabile.
Lo scopo di una teoria fisica è prevedere i risultati sperimentali correttamente. "Falsificabile" significa che posso costruire un esperimento che dimostri che tale teoria sia falsa.
Se non posso costruire un esperimento che confuti una teoria, allora tale teoria non è valida, non è pronta ad essere messa all'opera sperimentalmente: va completata.
Questo è il caso della teoria delle stringhe, per esempio, ma credo che anche il principio olografico sia per ora non falsificabile.
Mi sa che qualcuno ha letto Popper pensando che fosse la bibbia, comunque non vorrei che questa discussione diventasse flame come succede spesso.
(Diciamo pure che non sono digiuno di fisica)
Presento alcuni spunti relativi alla questione:
- La fisica contemporanea non risponde al criterio di falsificabilità (vedi lo spazio di kaluza-klein, ad esempio);
- In ogni caso il criterio di falsificabilità di Popper non prevede esattamente quello che dici tu, ma forse hai solo cercato di semplificare molto;
- Bhom studiò anche filosofia, anzi diciamo pure che non potevi dire cosa più lontana dai fatti scrivendo che probabilmente nonera molto ferrato in filosofia (tra l'altro faccio notare che Bohm è morto);
- Non è possibile tramite un esperimento confutare la teoria che nessuna particella può accelerare oltre la velocità della luce, non è possibile tramite un esperimento confutare l'esistenza del potenziale quantico, non è possibile confutare con un esperimento l'esistenza di singolarità...
- Tu parli di principio olografico, se posso permettermi un azzardo perchè hai fatto una ricerca su wikipedia e hai trovato quello, ma Bohm intendeva tutt'altra cosa. L'universo olografico è la manifestazione dell'ordine implicato che prevede anche lo spazio come il risultato medio di fenomeni dinamici complessi. In sostanza mipermetto di ipotizzare che tu non sappia bene di cosa stai parlando quando ti riferisci a "teoria delle stringhe, supersimmetria, materia oscura o altre questioni... e principio olografico".
Infine, riguardo a questo:
Devo ricordare che Heisembreg riteneva che il proprio principio di indeterminazione (ΔE Δt ≥ h/4π dove h è la costante di Plank) non fosse solo dipendente da una non disponibilità di strumenti di osservazione adeguati, ma che fosse una caratteristica ontologica della materia. Quindi non c'è da stupirsi per le implicazioni metafisiche o ontologiche delle posizioni di Bohm, a meno che non ci si voglia stupire anche per quelle di Bohr, di Heisemberg, di Kaluza, di Einstein, di Bose, ecc..
Il metodo fisico si sorregge senza bisogno di Popper.
Nel tuo discorso si evidenziano lacune profonde, faresti meglio a considerare lo studio della fisica elementare.
[è OVVIAMENTE riferito a Duke]
Ll.
Nel tuo discorso si evidenziano lacune profonde, faresti meglio a considerare lo studio della fisica elementare.
[è OVVIAMENTE riferito a Duke]
Ll.
Duke ha le sue ragioni, non tutte ma ne ha.
E' vero: la fisica contemporanea non si basa sulla falsificabilità delle teorie. E' un male, come dire, necessario e ahimè accettato dalla maggioranza dei fisici (ma non da tutti). D'altro canto, come ben citato, il principio della velocità della luce come limite superiore e costante è postulato da Einstein e non è falsificabile con gli strumenti attuali e con la conoscenza della fisica attuale. Esso non è neanche necessario, ovvero esistono strutture teoriche che si reggono anche con una velocità della luce variabile.
Eppure, nessuno di noi accetterebbe di mettere nel cassetto la relatività speciale e generale e la quantistica.
Questo criterio di falsificazione delle teorie non so se viene da Popper. La cosa è irrilevante, e il suo valore è intrinsecamente fondamentale. Infatti una teoria non falsificabile, è una teoria non verificabile. Puoi sempre dire, quando un esperimento non collima, che è sufficiente allargare il modello al nuovo fenomeno, se questo esperimento non falsifica. Puoi sempre ritoccare, ed è tra l'altro quello che succede con la M-teoria e tutti i suoi figliocci (in senso topologico/strutturale, non in senso di successione storica delle varie teorie), dalle superstringhe all'universo olografico.
Tutto ciò rende la fisica moderna una versione complicata di una religione altomedioevale, dove i ricercatori sono i preti che devono sottostare alle visioni deliranti dei vescovi/ordinari e dei guru/santoni della scienza, e quello devono fare aldilà del dubbio sull'esistenza o meno della Grande Brama.
Infine, è abbastanza superficiale separare oggi le considerazioni scientifiche da quelle filosofiche e persino mistiche. Esiste ed è chiara la connessione fra il tessuto spaziotemporale e il Maya buddhistico, tra i fenomeni di elettrodinamica quantistica e il concetto di Potere delle discipline adeptiche mistiche, tra il multiverso, le brame connesse e la tradizione sciamanica.
Al tempo di Bohr, Einstein, Heisemberg, Pauli, era chiaro che il percorso scientifico era il nuovo modo, lo strumento dell'uomo per indagare l'eterno rapporto fra la mortalità e la limitatezza di una vita e il mistero insito nell'enorme universo intorno a noi. Per questo, forse, tali uomini ebbero la capacità di proiettare la loro intuizione oltre l'ignoto.
Oggi, ho la sensazione che questa visione profonda della natura del proprio agire si sia un poco persa. Oggi ho la sensazione che il (momentanio) dominio dell'uomo sul circostante ci abbia reso in parte ciechi, vittime di un cinico materialismo che, in parte, ci impedisce di meravigliarci e di andare oltre ai numeri, al programma in fortran, e ci frena nel protenderci in avanti.
E' vero: la fisica contemporanea non si basa sulla falsificabilità delle teorie. E' un male, come dire, necessario e ahimè accettato dalla maggioranza dei fisici (ma non da tutti). D'altro canto, come ben citato, il principio della velocità della luce come limite superiore e costante è postulato da Einstein e non è falsificabile con gli strumenti attuali e con la conoscenza della fisica attuale. Esso non è neanche necessario, ovvero esistono strutture teoriche che si reggono anche con una velocità della luce variabile.
Eppure, nessuno di noi accetterebbe di mettere nel cassetto la relatività speciale e generale e la quantistica.
Questo criterio di falsificazione delle teorie non so se viene da Popper. La cosa è irrilevante, e il suo valore è intrinsecamente fondamentale. Infatti una teoria non falsificabile, è una teoria non verificabile. Puoi sempre dire, quando un esperimento non collima, che è sufficiente allargare il modello al nuovo fenomeno, se questo esperimento non falsifica. Puoi sempre ritoccare, ed è tra l'altro quello che succede con la M-teoria e tutti i suoi figliocci (in senso topologico/strutturale, non in senso di successione storica delle varie teorie), dalle superstringhe all'universo olografico.
Tutto ciò rende la fisica moderna una versione complicata di una religione altomedioevale, dove i ricercatori sono i preti che devono sottostare alle visioni deliranti dei vescovi/ordinari e dei guru/santoni della scienza, e quello devono fare aldilà del dubbio sull'esistenza o meno della Grande Brama.
Infine, è abbastanza superficiale separare oggi le considerazioni scientifiche da quelle filosofiche e persino mistiche. Esiste ed è chiara la connessione fra il tessuto spaziotemporale e il Maya buddhistico, tra i fenomeni di elettrodinamica quantistica e il concetto di Potere delle discipline adeptiche mistiche, tra il multiverso, le brame connesse e la tradizione sciamanica.
Al tempo di Bohr, Einstein, Heisemberg, Pauli, era chiaro che il percorso scientifico era il nuovo modo, lo strumento dell'uomo per indagare l'eterno rapporto fra la mortalità e la limitatezza di una vita e il mistero insito nell'enorme universo intorno a noi. Per questo, forse, tali uomini ebbero la capacità di proiettare la loro intuizione oltre l'ignoto.
Oggi, ho la sensazione che questa visione profonda della natura del proprio agire si sia un poco persa. Oggi ho la sensazione che il (momentanio) dominio dell'uomo sul circostante ci abbia reso in parte ciechi, vittime di un cinico materialismo che, in parte, ci impedisce di meravigliarci e di andare oltre ai numeri, al programma in fortran, e ci frena nel protenderci in avanti.
Perchè una teoria fisica non dovrebbe, o meglio potrebbe avere conseguenze sulpiano metafisico e ontologico? La scienza è nata proprio per una ben precisa visione ontologica e metafisica, oltre che sicuramente per altri aspetti.
Oltrtutto mi pare che la teoria olografica (da quel poco che ho letto, quindi sono pronta a smentire) sia molto vicina per certi versi alle filosofie orientale le quali difficilmente definirei riduzioniste.
Non sono in effetti in grado di argomentare sulla questione della falsificabilità, ma non sono affatto convinto dalle vostre affermazioni e mi tengo il riserbo di pensarla diversamente fin quando non ne saprò di più. Anche se Planck, Einstein, etc... fossero dei reali "metafisici", io non mi troverei d'accordo con loro. Nel loro contesto storico, viste le scoperte enormi che hanno fatto, era piuttosto naturale porsi domande filosofiche, ma dare risposte ontologiche in quel senso secondo me non è coerente ed è avventato.
D'altronde allo stato attuale non v'è nulla di coerente o dimostrato sull'ontologia, che rimane un ambito più affine ai religiosi.
La proprietà intrinseca del mondo microscopico di avere una indeterminazione è semplicemente una caratteristica fisica, non ontologica. Se fosse stato il contrario, avremmo potuto dire che la proprietà ontologica della realtà sia quella di non avere limiti di misurabilità. Ma questo sarebbe parso superfluo affermarlo, in quanto l'assenza di limiti di misurabilità meglio si accorda con l'intuizione comune.
La fisica descrive i fenomeni fisici; la fenomenologia non è ontologia, anche se si parla dello spazio-tempo o dell'indeterminazione, si parla lo stesso di fenomeni e non di realtà-in-quanto-tale. In particolare ci sono soltanto teorie fisiche che descrivono unicamente fenomeni a certi ordini di grandezza, e non altri. Al momento le "teorie del tutto" sono incomplete, e sono proprio quelle a non essere, oltre che non verificate, non verificabili. Quindi, oggettivamente, finché non avverrà il contrario siamo sul campo delle speculazioni.
E qui non dico che i fisici facciano male a cercare teorie del tutto, semplicemente fanno male se pensano di stare inseguendo una qualche verità ontologica.
Infine, proprio questo "trend" contemporaneo delle teorie fisiche di non necessitare di verifiche dirette porta a seri problemi. Prendiamo per esempio questa scoperta recente:
http://chandra.harvard.edu/photo/2006/1e0657/media/paper.pdf
Questo cluster è stato detto essere una prova empirica diretta dell'esistenza della materia oscura. Peccato che, dopo questa colossale affermazione, sono arrivati i fisici di nicchia che studiano la MOG (modified gravity) a dire che ANCHE la loro teoria spiega bene il fenomeno di lente gravitazionale di quel cluster!
Insomma, gli uni hanno aggiunto massa dell'universo per tenersi la legge di gravitazione, gli altri si sono tenuti la massa per modificare la legge di gravitazione. Entrambe le teorie funzionano, e quindi qualcosa mi puzza.
Soprattutto mi puzza che il 99% della comunità scientifica ora accetti praticamente per vera la teoria sulla materia oscura, un po' come il 99% della comunità scientifica insegue la teoria delle stringhe o M-teoria o simili, mentre tralascia del tutto la loop quantum gravity (che, guardacaso, non è una teoria di unificazione di campi). E questa mancanza di obiettività e imparzialità, per me, non è un approccio scientifico, ma mistico-esoterico.
Il riduzionismo è l'idea di poter ridurre l'intera realtà a un solo aspetto, o meccanismo. Se porti la fisica sul piano ontologico, quello è riduzionismo, perché tralascia tutti gli altri aspetti della realtà che la fisica non può gestire.
Inoltre l'idea che la fisica moderna e le dottrine orientali (che non sono strettamente filosofie, anzi sono decisamente più delle religioni) siano in qualche modo vicine a mio avviso è sbagliata. Gli orientali parlano di tutt'altre cose rispetto alla fisica, e le somiglianze sono superficiali; questo diventa evidente con uno studio obiettivo delle dottrine orientali. Certo che pescando solo gli aspetti che fanno comodo, tutto può sembrare possibile.
Invito comunque a spostare la discussione su filosofia, perché è evidentemente partita "male" fin dal primo post, se siamo finiti a parlare di metafisica.
D'altronde allo stato attuale non v'è nulla di coerente o dimostrato sull'ontologia, che rimane un ambito più affine ai religiosi.
La proprietà intrinseca del mondo microscopico di avere una indeterminazione è semplicemente una caratteristica fisica, non ontologica. Se fosse stato il contrario, avremmo potuto dire che la proprietà ontologica della realtà sia quella di non avere limiti di misurabilità. Ma questo sarebbe parso superfluo affermarlo, in quanto l'assenza di limiti di misurabilità meglio si accorda con l'intuizione comune.
La fisica descrive i fenomeni fisici; la fenomenologia non è ontologia, anche se si parla dello spazio-tempo o dell'indeterminazione, si parla lo stesso di fenomeni e non di realtà-in-quanto-tale. In particolare ci sono soltanto teorie fisiche che descrivono unicamente fenomeni a certi ordini di grandezza, e non altri. Al momento le "teorie del tutto" sono incomplete, e sono proprio quelle a non essere, oltre che non verificate, non verificabili. Quindi, oggettivamente, finché non avverrà il contrario siamo sul campo delle speculazioni.
E qui non dico che i fisici facciano male a cercare teorie del tutto, semplicemente fanno male se pensano di stare inseguendo una qualche verità ontologica.
Infine, proprio questo "trend" contemporaneo delle teorie fisiche di non necessitare di verifiche dirette porta a seri problemi. Prendiamo per esempio questa scoperta recente:
http://chandra.harvard.edu/photo/2006/1e0657/media/paper.pdf
Questo cluster è stato detto essere una prova empirica diretta dell'esistenza della materia oscura. Peccato che, dopo questa colossale affermazione, sono arrivati i fisici di nicchia che studiano la MOG (modified gravity) a dire che ANCHE la loro teoria spiega bene il fenomeno di lente gravitazionale di quel cluster!
Insomma, gli uni hanno aggiunto massa dell'universo per tenersi la legge di gravitazione, gli altri si sono tenuti la massa per modificare la legge di gravitazione. Entrambe le teorie funzionano, e quindi qualcosa mi puzza.
Soprattutto mi puzza che il 99% della comunità scientifica ora accetti praticamente per vera la teoria sulla materia oscura, un po' come il 99% della comunità scientifica insegue la teoria delle stringhe o M-teoria o simili, mentre tralascia del tutto la loop quantum gravity (che, guardacaso, non è una teoria di unificazione di campi). E questa mancanza di obiettività e imparzialità, per me, non è un approccio scientifico, ma mistico-esoterico.
Il riduzionismo è l'idea di poter ridurre l'intera realtà a un solo aspetto, o meccanismo. Se porti la fisica sul piano ontologico, quello è riduzionismo, perché tralascia tutti gli altri aspetti della realtà che la fisica non può gestire.
Inoltre l'idea che la fisica moderna e le dottrine orientali (che non sono strettamente filosofie, anzi sono decisamente più delle religioni) siano in qualche modo vicine a mio avviso è sbagliata. Gli orientali parlano di tutt'altre cose rispetto alla fisica, e le somiglianze sono superficiali; questo diventa evidente con uno studio obiettivo delle dottrine orientali. Certo che pescando solo gli aspetti che fanno comodo, tutto può sembrare possibile.
Invito comunque a spostare la discussione su filosofia, perché è evidentemente partita "male" fin dal primo post, se siamo finiti a parlare di metafisica.
A me sembra che tu abbia una posizione filosofica sulal quale sei convintissimo, rimani pure della tua opinione ma sappi che non puoi dire ai fisici come devono pensare, non puoi porre a loro limiti e non puoi privarli della sfera ontologica.
"La fisica descrive i fenomeni fisici; la fenomenologia non è ontologia" by Shpongle
"la fenomenologia E' ontologia" by Husserl
Scusami ma sei tu che sei andato OFF TOPIC fin dal tuo primo post, e te l'ho pure fatto notare subito.
"La fisica descrive i fenomeni fisici; la fenomenologia non è ontologia" by Shpongle
"la fenomenologia E' ontologia" by Husserl
Scusami ma sei tu che sei andato OFF TOPIC fin dal tuo primo post, e te l'ho pure fatto notare subito.
Non c'è nessuna posizione filosofica.
Il metodo scientifico è nato nel 600 e da allora non ha subito evoluzione. Ogni argomentazione descritta non in termini sperimentali, per quanto sia divertente, non rientra nel campo della scienza.
I fisici non hanno una sfera ontologica e una frase quotata non è di alcun significato. Puoi convincertene andando sul NG it.scienza.fisica e porre il quesito, dove i fior fior di ordinari italiani ti risponderanno.
E attento alle infamate.
Ll.
Duke, posso dire la stessa cosa di te:
Queste cose sono già OT secondo me. E riflettono le TUE convinzioni sulla metafisica. In particolare il secondo link tira dei pipponi mentali che non hanno nulla di scientifico.
Queste cose sono già OT secondo me. E riflettono le TUE convinzioni sulla metafisica. In particolare il secondo link tira dei pipponi mentali che non hanno nulla di scientifico.
So cosa sia il riduzionismo...
Le dottrine orientili sono molto più filosofie che religioni, semplicemente tra oriente e occidente vi è stata una scelta diversa che ha portato a risultati e modi diversi. Oltretutto se una teoria fisica ha dei punto di riscontro con delle teorie orientali non vuol dire che fisica e che sò taoismo o buddhismo siano vicine e la mia speculaziono ho specificato essere di primo acchito superficiale e da verificare. Per quanto riguarda la scienza invece non è proprio un caso che essa sia nata in europa dove c'era una precisa impostazione di pensiero basata sull'ontologia e la metafisica dove regna il primato della vista. Ricordiamoci che la scienza moderna durante il '600 e il '700 si è sentita granatita proprio dall'esistenza di Dio.
A mio avviso la differenza tra religioni occidentali e orientali è di forma, al massimo. Ma non poi così tanto.
Se vai a vedere gli studi di René Guenon, per esempio, lui ha evidenziato strette connessioni assolutamente evidenti e profonde, non speculative, tra tutte le grandi dottrine religiose tradizionali, occidentali e orientali.
La fisica può riflettere alcune insight di alcuni tipi di dottrine orientali, ma nemmeno tutte. Per esempio, la complementarità degli opposti non è parte integrante di tutte le dottrine orientali. L'induismo, nella sua forma originaria Vedica, non parla affatto di queste cose, e il Vedanta si divide in più strade differenziate tra cui dvaita, advaita, etc.. Il fatto soprendente è che la dottrina non dualistica (advaita) del Vedanta è stata l'unica a diffondersi realmente in occidente, ma in oriente non aveva alcuna supremazia rispetto alle dottrine dualistiche, monistiche, e via dicendo. Siamo stati NOI occidentali a prenderci bene per ALCUNE dottrine orientali, che ci parevano "meno religiose", siccome ci eravamo rotti il cazzo della nostra religione.
Ma abbiamo preso un grosso granchio, perché c'è pochissima differenza di sostanza tra religioni orientali e occidentali. Facevamo prima a starcene a casa nostra.
Se ti interessa rispondermi ne discutiamo meglio via PM.
Di per sé le motivazioni o il background culturale non contano molto, perché la realtà del metodo scientifico è quello di pura pragmaticità e non va oltre la fenomenologia. Se ci vuoi mettere a forza un aspetto metafisico, lo fai a tua discrezione e per un percorso filosofico che non ha a che fare con il metodo scientifico.
Ma perchè cercate di flammare ad ogni costo?
Un ragazzo fa un post in cui chiede informazioni, io gli rispondo. Doveva finire lì il thread, invece arriva Shpongle che si mette a pontificare, va off topic e fa partire tutta questa discussione sterile.
Poi Llewlyn (che avevo scelto di ignorare) trolleggia dicendomi di studiare la fisca elementare. Io la fisica l'ho studiata, infatti sono l'unico che ha risposto Hypatia, voi invece avete solo spammato andando off topic.
Ma come fai a dire che sono off topic?????????????????????????????????
Quali mie convinzioni??????????
Hypatia ha chiesto informazioni sulla teoria di uno scienziato e io gliele ho date. Gli ho consigliato un semplice testo introduttivo, poi uno studio un minimo più approfondito e infine un link perchè lui l'aveva espressamente chiesto in quanto non trovava nulla su internet.
Quei testi non rispecchiano le mie opinioni, io non sono d'accordo Bohm.
Ll quello che ho scritto lo so perchè ho studiato quelle cose, quindi è inutile che mi link in giro perchè non ho tempo da perdere dietro le vostre trollegiate.
Shpongle adesso smettila di propinarci le tue convinzioni filosofiche visto che non siamo nella sezione filosofia, questo 3d serve per consigliare dei link o dei libri sulla teoria olografica di Bohm.
Per quanto mi riguarda questo 3d è chiuso, risponderò solo a Hypatia se gli dovissero servire altre info.
Un ragazzo fa un post in cui chiede informazioni, io gli rispondo. Doveva finire lì il thread, invece arriva Shpongle che si mette a pontificare, va off topic e fa partire tutta questa discussione sterile.
Poi Llewlyn (che avevo scelto di ignorare) trolleggia dicendomi di studiare la fisca elementare. Io la fisica l'ho studiata, infatti sono l'unico che ha risposto Hypatia, voi invece avete solo spammato andando off topic.
Ma come fai a dire che sono off topic?????????????????????????????????
Quali mie convinzioni??????????
Hypatia ha chiesto informazioni sulla teoria di uno scienziato e io gliele ho date. Gli ho consigliato un semplice testo introduttivo, poi uno studio un minimo più approfondito e infine un link perchè lui l'aveva espressamente chiesto in quanto non trovava nulla su internet.
Quei testi non rispecchiano le mie opinioni, io non sono d'accordo Bohm.
Ll quello che ho scritto lo so perchè ho studiato quelle cose, quindi è inutile che mi link in giro perchè non ho tempo da perdere dietro le vostre trollegiate.
Shpongle adesso smettila di propinarci le tue convinzioni filosofiche visto che non siamo nella sezione filosofia, questo 3d serve per consigliare dei link o dei libri sulla teoria olografica di Bohm.
Per quanto mi riguarda questo 3d è chiuso, risponderò solo a Hypatia se gli dovissero servire altre info.
Please calm down.