Cialve! Vorrei qualche informazione riguardo la possibilità di mettersi in proprio facendo il "tecnico" Devo sentire un commercialista domani ma volevo prepararmi il più possibile prima Qualcuno di voi lo fa? Io ho lavorato per una ditta qui a Pordenone ma non era il massimo.
Credo sia il lavoro con più concorrenza sul pianeta. Non mi azzarderei mai nel mettermi a PIVA su un lavoro che attualmente fà della svendita verso il basso delle tariffe giornaliere il cavallo di battaglia di tutte le aziende che fanno outsourcing.
A mio parere ne vale la pena se hai già dei clienti (aziende e privati). Se parti da zero, beh la vedo dura, come diceva Minokin la concorrenza è spietata. Non avendo un negozio o altro, hai poca visibilità. La tasse come già sai, qui in Italia ti uccidono, e ad oggi se apri la partita iva già sei in perdita
[QUOTE=llamazz;18472924]ovviamente lo farei avendo gia “qualcuno” che mi passa dei lavori
è sempre da valutare il quanto e come :v[/QUOTE]
Decisamente si, perchè se si parla di un bel giro di assistenze ecc è un conto.
Se sono 1/2 volte a settimana, beh conviene la ritenuta d’acconto ;)
Per pensare di aprire partita iva, devi pensare di lavorare almeno 6 ore al giorno facendo minimo 3/4 assistenze.
Valuta bene. Oggi come oggi conviene più un contratto col jobsact che partita iva :D
Il problema in Italia è culturale. Essendo un paese prevalentemente di vecchi i suddetti rappresentano l'utenza principale.
A fornirgli le easy solutions ci pensano già Samsung e Apple con prodotti al limite della deficienza in quanto facilità d'uso, per tutto il resto c'è il tecnico informatico.
Questo significa che ti chiameranno per aggiustare lampadine, termosifoni, lettori dvd, antenne, televisori... tutto ciò che non ti compete ma che ovviamente secondo loro è il tuo campo in quanto sei "tecnico".
Attualmente in Italia lavori se ti infili (ergo: hai conoscenze) nelle grandi assistenze. Quindi sindacati, enti pubblici, tutto ciò che ti può fare ordini e contratti di assistenza per decine di migliaia di euro all'anno...
[QUOTE=Predy;18478257]Il problema in Italia è culturale.
Essendo un paese prevalentemente di vecchi i suddetti rappresentano l’utenza principale.
A fornirgli le easy solutions ci pensano già Samsung e Apple con prodotti al limite della deficienza in quanto facilità d’uso, per tutto il resto c’è il tecnico informatico.
Questo significa che ti chiameranno per aggiustare lampadine, termosifoni, lettori dvd, antenne, televisori… tutto ciò che non ti compete ma che ovviamente secondo loro è il tuo campo in quanto sei “tecnico”.
Attualmente in Italia lavori se ti infili (ergo: hai conoscenze) nelle grandi assistenze. Quindi sindacati, enti pubblici, tutto ciò che ti può fare ordini e contratti di assistenza per decine di migliaia di euro all’anno…[/QUOTE]
Quello che dici sicuramente è vero. L’utente medio in ogni caso, che chiama per un’assistenza, chiederà di installare software, formattare pc, installare stampanti…cose abbastanza semplici. Io quando facevo questo lavoro ho avuto parecchie soddisfazioni, perchè comunque la paga oraria è buona, e facendo piu assistenze al giorno guadagnavo bene.
Poi logicamente dipende che accordi si prendono. Se l’azienda con il quale collabora llamaz gli passa sia assistenze a individui singoli (italiano medio) va anche bene, meno sbattinento. Poi se gli passa anche aziende già la questione diventa piu complessa, perchè ci sarebbero giri di fatturazione ecc, e quindi la ritenuta d’acconto secondo me non andrebbe più bene e dovrebbe aprire necessariamente PIVA. La cosa principale è quantificare i guadagni. Se si fanno 5 assistenze al mese la PIVA non la vedo appropriata. Se si parla invece di un lavoro stabile, con piu assistenze al giorno per tutta la settimana, li necessariamente la PIVA serve.
llmazz se hai notizie facci sapere ;)