Suggerimenti lavorativi

Mi sembrava che una volta ci fosse una sezione [lavoro] ma non la trovo più. Comunque spero che per questo non mi impalate.

Allora veniamo a noi.

Introduzione: lavoro da 15 anni nel mio settore, di nicchia, il cui grade vantaggio erta era sostanzialmente la stabilità economico-lavorativa, chi era dentro arrivava easy alla pensione senza troppi sbatti. A frutto di questo gli stipendi sono comunque più bassi della media rispetto alla resposabilità. Questo vantaggio negli anni è venuto sempre più a mancare, le aziende sono diventate delle merde ripiene di merda che sostanzialmente azzerano tutto e tutti trattandoti come un parassita perché iniziano ad avere un po di “pepe al culo” e soprattutto c’è stato un passaggio generazionale che ha portato il potere decisionale in mano a degli incompetenti figli di papà.

Detto ciò è giusto fare delle valutazioni obiettive, ho un lavoro vicino a casa (vado a mangiare a casa in pausa pranzo) e, fino ad ora, non mi stanno rompendo più di tanto il cazzo e tutto sommato ho uno stipendio decente.

Però vedo nubi nere all’orizzonte, molto nere.

Le cose vanno di merda, la gente ha iniziato a fuggire e si prospetta un futuro incertissimo con l’incombenza di gare e cambiamenti di dirigenza continui che destabilizzano il benessere psicofisico.

Ho provato a cercarmi un altro lavoro ma a quanto pare per i motivi di cui sopra è davvero difficile riciclarsi in un altro settore e uscire da questa spirale di mortenera.

In mezzo a tutto questo marasma mi si è aperta un’opportunità professionale differente: iniziare un’attività di vendita-collaborazione esclusiva con un negozio che tratta materiale di cui sono molto appassionato (in realtà inizalmente il titolare, che è in pensione, mi ha proposto di rilevare l’attività, ma sarebbe economicamente molto, troppo, impegnativo).

La proposta sarebbe quindi di aprirmi una p.iva , perché non vuole un dipendente, e presidiare il negozio, i negozi distributori, fare visite ai clienti, fiere, ecc, ecc… vendendo il materiale. Compenso fisso più provvigione sul venduto e prospettive di incentivi economici al raggiungimento di goal. In oltre un’eventuale passaggio di mano del negozio sarebbe più “facile” se iniziassi così.

In più l’idea di trattare prodotti che mi piacciono e di cambiare mi stimola molto, penso che sarebbe idealmente il lavoro “dei miei sogni”; ed ho sempre pensato che ormai il lavoro da dipendente è sputtanato, le aziende cercano solo schiavetti da strizzare fino all’osso… Ma non voglio farmi fregare da una visione distorta della cosa.

Del titolare mi fido perché la conosco da tanti anni però tengo famiglia e fare un salto del genere mi spaventa. E’ da tutta la vita che sono dipendente e non so come sarebbe essere “libero” professionista (metto le virgoletti perché collaborerei praticamente solo con questo negozio).

Sono abituato allo stipendio fisso, alla malattia se sto male e alle ferie pagate insomma.

La proposta economica base sarebbe meno di quanto guadagno ora, però avrei le % sulle mie vendite (che faccio fatica a quantificare).

Insomma non so decidermi se fare il passo o no.

Suggestion?

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Warning grandi come case.
Piuttosto pianifica un subentro/rilevo aziendale graduale ma così assolutamente no

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Eh infatti, non vorrei fare una scelta troppo emotiva. Anche se dove sono attualmente sono al limite della sopportazione e la prospettiva del nuovo settore mi piace assai.

C’è il tag “lavoro” nella sezione Real Life, ma va benissimo qua

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Meh, questo è un altro punto. Non cambiare per meno, è il titolare che sta cercando un sostituto, non tu che vuoi scappare (anche se è così :asd:): chiedi almeno quanto prendi ora, più le provvigioni

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Sinceramente? è davvero difficile darti un consiglio su un tema così delicato con così poche informazioni, ti faccio qualche domanda.

Dici che è difficile riciclarti nel mondo del lavoro con il tuo bagaglio attuale di conoscenze, per cui nel caso in cui vada male questa collaborazione, hai un piano b? Potresti tornare dove sei? Troveresti un altro posto?

Per il motivo di cui sopra, hai da parte un cuscinetto che ti può permettere di guadagnare meno, nel periodo di transizione in cui non sai quantificare la % sulle tue vendite, oppure se, nel caso peggiore, tu restassi completamente senza lavoro?

Il lavoro che andresti a fare, avresti inizialmente qualcuno di affiancamento per imparare il mestiere?

Chi lo fa attualmente? Potresti farti un’idea del volume di vendite e quindi della percentuale realistica che andrebbe a sommarsi alla base?

Le trattenute da dipendente vs p.iva. sono diverse, hai parlato con un commercialista?

Capisco il pensare di cuore, e ti dico da dipendente che anche io fatico a vedermi come dipendente tutta la vita, e l’ultima cosa che vuoi è rimanere imbrigliato in un lavoro non appagante da cui vuoi scappare rimpiangendo questa occasione, tuttavia ti invito ad essere pragmatico e pensare a salvaguardare te, la tua casa e la tua famiglia. Senza informazioni in più nessuno può consigliarti di licenziarti o di restare dove sei, al massimo possiamo darti spunti per valutare correttamente la scelta.

No ma siamo in confidenza da anni. Per cui sa bene qual’è la mia situazione e sa che voglio scappare. Poi dice che ha individuato in me un valido suo erede che potrebbe prendere le redini dell’attività, ma potrebbe essere solo una bella frase fatta

Potrebbe essere una frase fatta per farsi il gruzzolo, liberarsi dell’attività e godersi la pensione.

Amici amici ma nessuno al mondo regala niente :sisi:

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Grazie per la risposta articolata.
Piano B zero, questo è il vero nodo. Potessi tornare indietro non ci penserei due volte a provarci. Considera che solo con linkedin ho mandato via più di 1500cv. Cioè, 1500 e non ho concluso un cazzo. O sono un vero coglione oppure sono fottuto a vita in questa spirale di merda fumante.

Inizialmente mi affiancherebbe lui e mi passerebbe la clientela grossa, da questo punto di vista non ho dubbi. Già qualche volta mi ha chiesto di andare con lui a fare delle fiere o a visitare dei clienti importanti.

Ci sono già 3 dipendenti e un amministrativo.

Ho parlato con il commercialista per l’ipotesi di rilevare l’attività in toto. Ma il budget da stanziare è troppo al momento e il rischio ancora più grande, visto che non so un cazzo di come si gestisce un’attività. Quindi di questa ipotesi non ne sa ancora nulla.

Il permettermi di guadagnare meno ci stà, nel senso che grazie a dio non ho mutuo o debiti ma insomma, guadagnare meno? Boh faccio fatica ad accettarlo sopratutto per il fatto che avrei più rischi professionali e poi sono un cazzo di avaro. Mi piacciono i soldi e ho sempre puntato a guadagnare di più, non meno.

SE fosse vero andrebbe fatto un piano di acquisto graduale tramite quote aziendali, assolutamente non p.iva ad uso improprio

Indeed…

L’idea era quella, ma il minimo per entrare è comunque troppo per me.

Potete contrattare anche su base percentuale del tuo futuro fatturato.
Di formule cashless ce ne sono davvero un’infinità fermo restando che se davvero il passo è decisamente più lungo della gamba questo è in assoluto il momento migliore per capirlo.

Questo è interessante, sta di fatto che nella sostanza però non so come si gestisce un’attività e avrei bisogno di soci o quantomeno qualcuno che sappia organizzare la parte finanziaria in un certo modo.
Entrare in punta di piedi mi sembrava meglio

Entrare in punta di piedi significa far affiancamento, non finte p.iva per non risultare dipendenti

Quindi ricapitolando: lavori in un settore di nicchia (quindi direi che sei superskillato in quel settore), vedi nubi e rotture di cazzo all’orizzonte quindi → cambi lavoro valutando un’attività dove:

  1. non sai come si gestisce finanziariamente
  2. Non puoi rilevarla perché economicamente non ce la fai
  3. E’ un settore di cui sei appassionato ma che non hai mai trattato lavorativamente e professionalmente
  4. P.iva con un minimo + variabile
  5. tieni famiglia

Ora secondo te cosa potrebbe andar male?

Se vuoi prendere la cosa un po’ seriamente dovresti:

a) fare un’analisi di mercato (quanto si vende? come si vende? bla bla bla)
b) Il quanto mai vituperato nonché bistrattato nonché, noiosissimo business plan, (aka per te potrebbe essere semplicemente il mercato vale tot, guadagno tot ci metto tot, fine anno guadagno - metto > necessità per campare tutta la famiglia)
C) Sani e realistici piedi per terra

E soprattutto sappi che per ogni bellissimo caso che si legge in giro (lascia il lavoro e va a coltivare margherite facendo milioni) ce ne sono 1,000,000 che invece ci “muoiono” male.

:smile:

Ho un conoscente che aveva un negozio di articoli di lusso che lavorava bene. Casa di proprietà, moglie a casa che faceva la casalinga, ferie tutti gli anni, bella macchina, lavoro in proprio con tutti i vantaggi che ne conseguono etc etc.

A una certa il sogno: voglio fare il ristoratore.

Ha comprato un ristorante.

Ha cominciato a trascurare il negozio perché avviare e lavorare in un ristorante richiede tempo e risorse.

I clienti hanno smesso di andare al negozio, perché spesso chiuso e con un servizio disattento, iniziando ad andare altrove.

Il ristorante non lavorava così tanto.

Il ristorante ha fatto il buco.

Il negozio, che gli aveva sempre dato da campare più che dignitosamente, ormai aveva perso fama e clientela, per cui non era in grado di guadagnare quanto prima, figurarsi tappare il buco del ristorante.

Conclusione:
Ristorante venduto e fallito.
Negozio venguto e fallito.
Casa, di proprietà, venduta per tappare i buchi fatti dai primi due.
Moglie, che non aveva mai alzato un dito, si è dovuta cercare un lavoro per aiutare a pagare le spese di casa, visto che ora sono aumentate di un affitto, visto che la casa di proprietà non c’è più.
Lui ora fa il rappresentante di non so che cosa, un lavoro che non c’entra nulla con i primi due.

:asd:

Grazie per le risposte, di tutti.
Si devo tenere i piedi per terra, facile sognare di fare il lavoro della vita, poi bisogna scontrarsi con la dura realtà.
Le rotture improponibili di cazzo ci sono già adesso, le nubi future sono proprio sulla tenuta dell’imbarcazione :asdsad:
Comunque aspetterò ancora un po, vediamo se avviene il naufragio.
Nel caso potrò provare più a cuor leggero… anche se tenere botta è dura e ogni mese che passa sembra sempre più difficile uscirne.
Pur essendo rassegnato e comunque considerando la sutiazioone priviegliata sotto alcuni aspetti

Ciao,
l’altro g sono stato in negozio e abbiamo chiaccherato un po come sempre.
Il titolare mi ha detto che stanno per fare una riunione dei soci e poi mi farà una proposta commerciale.
Comunque mi garantirà di prendere quanto prendo ora di fisso + un variabile e macchina aziendale per visitare i clienti.
Gli ho detto che si saremmo aggiornati comunque interessante.
Adesso aspetto bel tranquillo se e cosa arriverà come proposta e poi valuto.
Le mie grandi incognite, al momento, sono essenzialemente 3:
Prima di tutte, se il vecchio tira le cuoia le figlie non credo gliene sbatta molto e potrebbero liquidare tutto.
Seconda, lavorare il sabato potrei avere problemi con figlia e moglie (che lavora già il sabato)
Terzo l’altro socio (di minoranza) che quando abbiamo parlato non mi ha fatto una grande impressione, sembrava molto scazzato all’idea, ma a livello di società conta poco. Però ovviamente ci dovrei avere a che fare ogni giorno.

Questo è già un primo punto buono