
Sveglia. Colazione.
Anziana madre che allunga due spicci.
La quotidianità di Seong Gi-hun.
Divorziato, disoccupato, indebitato, campa sul lavoro fisico della madre anziana. Il tritacarne della società non l'ha risparmiato, e la sua reazione è stata rifiutarla.
Una mattina come le altre, e si parte con gli espedienti per tirare a campare anche oggi.
Ma non è una giornata come le altre, ed il sovrapporsi di eventi nefasti porterà Gi-hun a considerare un'offerta bizzarra: partecipare ad un gioco dove il premio è una cifra di denaro che gli possa cambiare la vita... ma la posta è...? Cosa è una "rinuncia ai diritti fisici"?
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Dalla regia di Hwang Dong-hyuk, che se siete fanboy del cinema coreano conoscete per The Crucible (altro film leggerino da consigliare a tutti), Squid Game, una serie distribuita da Netflix che decostruisce e ricostruisce storie dove si mischia l'interazione sociale del "gioco" con l'inferno in terra che è la società contemporanea.
Idee ispirate da manga quali Liar Game o Kaiji, nel "forno" creativo dal 2008, in attesa di un momento cui una storia così "complessa e grottesca potesse avere un pubblico interessato" - parole dell'autore, non mi invento nulla!
Beh, è il 2021, il pubblico è pronto adesso.
9 episodi da 1 ora ciascuno.
Cast
Spoiler
Lee Jung-jae è Seong Gi-hun, il giocatore n. 456
Uno spiantato col vizio del gioco d'azzardo. Sommerso di debiti, ha come ultime ancore la madre e la figlia.
Park Hae-soo è Cho Sang-woo, numero 218.
Responsabile investimenti ad una compagnia finaziaria, amico di Gi-hun in infanzia, e studente brillante selezionato alla Seoul National University.
HoYeon Jung è Kang Sae-byeok, numero 67.
Una profuga dalla Corea del Nord che sta cercando di portare la sua famiglia di là dal confine.
Oh Yeong-su è Oh Il-nam, numero 1.
Un anziano malato di tumore al cervello che preferisce partecipare al gioco piuttosto che aspettare di morire.
Heo Sung-tae è Jang Deok-su, numero 101.
Un criminale con un passato da cui non può fuggire.
Anupam Tripathi è Abdul Ali, numero 199.
Uno stoico ed ottimista immigrato pakistano.
Kim Joo-ryoung è Han Mi-nyeo, numero 212.
Una donna bizzarra in un gioco bizzarro.
NGI ha richiesto il thread dedicato, per quante serie è stato fatto? Guardatela!
Occhio che è abbastanza crudele, non particolarmente cruenta, ma vuole far vedere diversi aspetti quasi grotteschi dell'umanità e ci riesce ampiamente.