[Split] Salute mentale



Vero, è sua e io sono d'accordo, ma sia work che love possono prendere risvolti patologici e direi che il lavoro ad oggi sia molto diverso da quello che aveva in mentre freud quando ha pensato a questo aforismo.
Probabilmente pensava al suo lavoro di ricerca o di altre professioni "elevate"


non credo di essere pienamente d'accordo, non tenendo conto di alcune situazioni patologiche che ti lasciano incatenato a determinate relazioni o ad un loop infiniti di stili di relazioni tossiche, le persone sono molto più appesantite psicologicamente dalle condizioni di lavoro. Le relazioni sono più facili da chiudere rispetto ad un contratto di lavoro dove spesso e volentieri la relazione è tossica di base ma tocca "starce" perché l'alternativa è non trovare nulla e non potersi permettere di campare.

Non a caso è proprio il lavoro ad essere uno degli stressor più incisivi e a trasportarsi poi nelle situazioni individuali più disparate, incluse le relazioni, che non il contrario - e su questa cosa la psiclogia del lavoro s'è infilata nel bel mezzo del conflitto di classe e hanno provato per anni a cercare di spostare lo stress come fattore genetico\al di fuori del contesto lavorativo.


Concordo, ma quello è vero quando il lavoro è creativo o produce qualcosa di tuo imho, oggi fin troppi lavori servono esclusivamente per giustificare il passaggio di soldi da A a B e non hanno utilità intrinsica, ma dei BS jobs ne ho parlato fin troppo e quindi non mi dilungo.

Inoltre molti lavori oggi sono sottoposti ad alte quantità di emotional labor non retribuito, per esempio la segretaria o la commessa che devono sorridere anche se le è morta la zia o la cameriera che deve indossare l'uniforme sexy che le fanno il culo bello perchè è dimostrato che molti vanno a fare aperitivo in quel locale per quel motivo. O l'addetto alle vendite che si deve dimostrare sempre propositivo e sfacciato. Questo è un problema molto più sentito nel settore dei servizi rispetto che al settore primario o secondario e quindi più new. Tra l'altro è sentitissimo in questo periodo di pandemia, penso agli operatori sanitari che si vedono morire una quantità di gente spaventosa davanti agli occhi rispetto a quanto sono abituati in periodi di pace (vero che in passato moriva più gente ma si era abituati a ben altro e il cervello umano ragiona per relativi non assoluti).


oppure semplicemente il lavoro è comunque una parte importantissima nella vita di un uomo, perchè di fatto, ben pochi possono non lavorare.



in pratica quindi le persone trovano "più benessere" nelle proprie relazioni che nel proprio lavoro?
E' vero che è una relazione è più facile da chiudere, ma questo è comunque motivo di sofferenza, in teoria.
Come lo è magari poi non averne una o non trovarne una che ti faccia stare bene...


Un lavoro, come una relazione, può essere giusto o sbagliato, ma non basta dire "lavoro", il lavoro deve essere anche appagante.


l'aspetto ereditario esiste e rende più fragili ed esposte certe persone al pestaggio tra incudine e martello, ma a livello sociale il lavoro resta un fattore di stress tra i principali, intaccando molto le relazioni di vita da più punti di vista, ad esempio nella mia esperienza personale (ho fatto diversi lavori di merda) per la maggior dei colleghi che ho avuto separati/divorziati il lavoro (troppo, smodato, invadente) è stato la causa direi principale, lo schiavismo mette alla prova qualsiasi rapporto.

E concordo che tendenzialmente sì, i rapporti in generale (per quanto sofferti etc) sono più "facili" da chiudere, il lavoro è un cappio al collo da cui è quasi impossibile liberarsi


quoto te, e ne approfitto per rispondere un po' a tutti.

Temo di essere troppo influenzato dalla mia esperienza personale per poter dare un giudizio obiettivo.
In generale penso che una relazione appagante sia molto più importante di un lavoro appagante.

Lavorativamente, per certi versi, sono senz'altro fortunato, lavorando in un settore, la consulenza e limitrofi, dove il contratto a tempo indeterminato è molto diffuso.
C'è il grosso svantaggio che si viene sfruttati, ma non si sta con l'ansia di poter essere buttati via ogni anno o meno.

Relazionalmente invece, vivo letteralmente un inferno (e non sono parole mie, ma di chi mi segue).

La mia idea è che un lavoro non appagante, può essere compensato da una relazione appagante, ma il viceversa, assolutamente no, a meno che, non si è tra quelli che "vivono per lavorare"...
Pensa che c'è gente che vive perfettamente contenta senza una relazione, quindi no, non la metterei tra le cose necessarie per avere una vita soddisfacente.

sono un po' fregnacce, idealizzazioni.
Banalmente, senza lavoro non vivi, senza relazione sì.
Se mancano i soldi e le cose essenziali, o se il lavoro è troppo impegnativo/pesante/stressante il rapporto ne risente molto, idem il senso di precarietà che non ti permette progetti.
Se il lavoro è umano e stabile vedi un futuro per te la e coppia, viceversa il carico molto spesso spezza anche coppie abbastanza buone.

Più o meno riassume già bard.




potrei rispondere che c'è gente che vive benissimo senza lavorare, quindi no, neanche il lavoro allora è tra le cose necessarie per avere una vita soddisfacente.

Mi sembra un po' pesante definire il tutto "fregnacce".
Il non sentirsi scelto, il non sentirsi accettato, l'essere spesso denigrato, o vivere costantemente pieno di gelosia, oppure vivere in una relazione in cui ti senti in gabbia e non riesci ad uscirne, oppure ancora avere dubbi sulla propria scelta, direi che sono tutti aspetti che rendano la vita potenzialmente molto dolorosa.

E in ogni caso il mio discorso non voleva essere un confronto sul fatto che serva più un lavoro o una relazione. Non si parlava di lavoro o non lavoro, ma di lavoro appagante o lavoro non appagante.

Il confronto era tra lavoro appagante e relazione appagante.

Però ripeto, il mio punto di vista può essere fuorviato dalla mia esperienza personale..
Love =\ da relazione amorosa e work =\ da salary man
@heaven: vabbè no, chi può vivere senza lavorare è perchè è ricco e quindi vive in un mondo a parte rispetto alla realtà della persona media, e come tale può fare a meno di tutto o può avere tutto a seconda, direi che non fa testo.

viceversa una persona "media" (che è un termine un pò generico, ma significa semplicemente che deve adattarsi a un sacco di cose in base al contesto) può vivere sì bene senza una relazione, non senza lavoro (stringi stringi per ragioni di mera sopravvivenza).
se la persona media ha una relazione la stessa è fortemente influenzata dalla situazione lavorativa (precarietà etc.), per fare un esempio pure nella tanto diffusa piramide di maslow (su cui certo volendo si potrebbe discutere) l'avere un'occupazione stabile è più "prioritaria" rispetto alla relazione affettiva.


Oddio io concordo che in generale il lavoro influenza più la nostra vita che la relazione ma questa affermazione è un pò estremista, nel senso che può valere per tanti ma non vale per tutti.

Alla secondo me è soggettivo, alla fine i bisogni di reciprocità amicale e intimità relazionale e sessuale sono al terzo gradino della piramide di Maslow e sono questioni per cui l'essere umano è sottoposto letteralmente a milioni d'anni di spinta evolutiva che spinge a ricercarle.

E' vero che tantissimi cercano una relazione per i motivi sbagliati ie. compensare a proprie carenze (specialmente di autostima) e perchè non hanno mai imparato a stare bene da soli.... che è una ricetta sicura per il fallimento perchè se non ami te stesso per primo qualsiasi rapporto sarà destinato a crollare.

Ma qualsiasi sia il motivo e nonostante la presenza storica di personaggi che hanno vissuto benissimo il loro stato ascetico o di celibato, il caso generale è che l'essere umano ricerca e ha bisogno di rapporti e relazioni per un numero svariato di motivi e non ottenerli (oppure ottenerli e che questi vadano male) generano insoddisfazione e risentimento.
ma assolutamente, purtroppo la ricerca del partner senza se e senza ma affonda radici come dici tu in mille motivi diversi, ma una delle principali nel 90% dei casi (come al solito) è la (più subdola in questo caso) pressione sociale che se non ti accasi sei una merda etc etc, non a caso infatti sono i paesi più progressisti e "socialmente avanzati" quelli meno vincolati da questo tipo di pressione sociale.

poi lo si cerca anche ovviamente per altri motivi, ma si tende a sottovalutare la pressione esterna. il tutto creando poi problematiche perchè non è che una relazione è cristallizzata nel tempo, una relazione può guastarsi e creare danni (ai terzi, come accenni tu) anche abbastanza importanti.
e torno a ripetere, tra i motivi per cui può guastarsi il fattore lavoro (anche la mancanza, o l'eccessiva presenza etc) è uno in genere degli aspetti più influenti


appunto per questo si parlava di lavoro appagante e relazione appagante



Allo stesso modo una relazione "sofferente" può rendere il lavoro estremamente difficile.

Comunque parliamoci chiaro.
E' ovvio che senza soldi non si campa, questo punto è chiaro e condivisibile.

Il discorso però a mio avviso era relazione appagante vs lavoro appagante.
sicuramente sì, una relazione pesante ha effetti negativi sulla vita in generale ed ogni individuo poi ha un caso a sè, ma volendo parlarne in generale la situazione è un pò che quella che ho (non solo io in realtà) descritto.
poi sicuramente tu ci metti il tuo vissuto ed è comprensibile tu abbia questo pov.

se andiamo sul bias personale io magari tendo invece a vedere molto più difficile avere un lavoro appagante che una relazione appagante, ma appunto ci sta che questo sia influenzato dal mio pov e dal mio vissuto
Concordo, ma perché sul lavoro sei praticamente sempre soggetto a dinamiche di potere gerarchiche e controllanti(nei confronti del capo ma anche quando sei tu il capo nei confronti del Mercato) e ironicamente te ne accorgi di più quando sei più libero (per esempio a n un contesto dove sei in smartworking e con poco lavoro da fare) proprio perché il solo dover essere non occupato ma reperibile spinge molti ad accorgersi che il problema spesso non é il l' lavoro in sé (come pensa chi é legittimamente overworked) ma i rapporti di potere iniqui nella società.

mentre la relazione é generalmente più egalitaria (se sana), se non sei legato da figli o da problemi di dipendenza affettiva é più facile uscirne indenni etc


Ma infatti io volevo evitare di metterlo nei "bisogni universali" che tutti hanno, poi c'è chi per davvero ne ha bisogno e chi ne fa volentieri a meno, io per dire stavo benissimo da solo finchè non mi è piombata praticamente in braccio una ragazza splendida e non so ancora cosa fare perchè, again, da solo sto come un pascià (vabbè questo è da Addio)

Anche il "lavoro", bisogna anchè lì capire cosa si intende; io credo che la maggior parte della gente se venisse offerto loro una cifra spropositata di soldi per fare il cazzo che gli pare accetterebbero (non tutti, c'è gente a cui serve veramente lavorare per sentirsi appagati). Quindi c'è bisogno di un lavoro appagante per essere felici perchè il lavoro comunque ti tocca, o perchè senza un lavoro non si può essere felici? Io non generalizzerei (cit)
In linea di massima sono d'accordo con heaven, relazioni > lavoro, senza la rete di famiglia e amici sarei morto da un bel pezzo. Le relazioni sono imprescindibili nell'ottica del buon vivere, mentre per quanto riguarda lavoro salariato l'avro fatto 5 anni della mia vita (adesso faccio volontariato, molto piu appagante)
Si parlava di relazioni amorose, la famiglia obv è fondamentale (nella citata piramide maslow infatti famiglia è tra le esigenze base)