[split] La politica americana e la questione palestinese

Tutto questo continua a ripetere quel che è stato scritto giorni addietro.

La strategia politica è in linea col sentimento dell’espressione della società americana (e mi sarei sorpreso del contrario).
Non smuovi uno status quo quando la coorte d’età 45-64 è 41-59 e la coorte d’età 65+ è 56-44 (pro-israele) o quando la coorte per reddito 100k+ è 42-25-20 simpatizzante Israele.
Scelgo queste due perché sono espressione di classe dirigente della società più di altre.

edit: cambiato alcune parole per rendere più chiaro

Sì, ma si continua a tornare sull’argomento e pensavo ci stava bene ficcare l’ultimo sondaggione.
Dubito cambierà la situazione da qua al voto, anche a livello di opinione tra la popolazione.

Comunque la domanda su ally/friendly/unfriendly/enemy mi sembra un po’ distorta, nel senso che pure chi è pro Palestina ti dirà che Israele è un alleato/amico degli US e che i palestinesi sono ostili/nemici nei confronti degli US, perché sai com’è, questi ultimi è decenni che fanno da scudo agli israeliani.

Uguale il secondo, tu parli di centristi ma io vedo che il 71% dei centristi non sono nettamente schierati a favore di Israele.

Discorso simile anche per questo sondaggio qua:

Se guardi i centristi vediamo che quelli che pensano che la reazione israeliana sia stata troppo dura sono il 32 per cento, contro il 34% fra “about right” e “not harsh enough” (alla faccia dei centristi :asd:). Non mi sembra così netto il vantaggio degli atteggiamenti pro-Israele.

Dipende dove guardi.
Io ero rimasto a guardare la questione dei partiti perché ho dato seguito al tuo post, ma l’osservazione
di Char è precisa per inquadrare la cosa.
Guarda i dati tra le varie fasce d’età.
Pro palestina:

18-29: 33%
30-44: 19%
45-64: 11%
65+: 15%

Pro-israele:
18-29: 14%
30-44: 25%
45-64: 43%
65: 52%

Centristi:
18-29: 24%
30-44: 28%
35-64: 24%
65: 25%

Hai praticamente un quarto dell’elettorato a cui non cambia molto, quindi rimane da vedere la rimanenza dove si colloca e, guardando questi dati, è chiaro che preferiscano puntare ai senior piuttosto che ai giovani.
Dai 45 in su lo schieramento pro-israele è netto, ed è quella la gente che al momento detiene il “potere” politico\economico del Paese (nella fascia +100k si legge un 42% in favore di Israele, 20% Palestina e 25% i mezzo; oddio, pure la fascia 50-100k).
Non la fascia da 18 a 29, che però è quella che mi aveva indotto, un mese fa, a scrivere che magari nei prossimi anni assisteremo a un cambiamento di paradigma sulla questione.

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Sì, ma perché la classe medio-borghese americana non vuole passare per criminale e i bambini, signora qualcuno pensi ai bambini, quindi ti supportano Israele ma piuttosto che sfondargli il cranio con un martello credono che forse sarebbe stato il caso di sparargli e basta :dunnasd:

strano che abbiiano mezzo paese ritardato, a parte che capace che in italia le statistiche non sono troppo diverse, giusto 20 anni di serie tv di propaganda anti islamica e pro israelianaa, col mossad “duro ma buono” e i palestinesi terroristi, curioso che poi siano tutti coglioni

Anche in Italia sono così?
Ammetto di non averli guardati i nostri, speravo fosse un po’ cambiato.
Ora cerco :ubersisi:

Oh, ho trovato questo sondaggio sempre di Yougov:

Siamo meno ritardati, in certi :vface:

Edit - qui il sondaggio completo, solo 5 pagine:

Fino a prova contraria il voto di un diciottenne che fa il lavoro estivo al McDonald’s e quello di un imprenditore cinquantacinquenne valgono uguale però.

Avrebbe più senso guardare come sono distribuiti per stato, visto come funziona il sistema elettorale americano.

Nel complesso credo sia comunque maggiore la fascia di popolazione dai 30 in su rispetto a quella dei più giovani, perché la tendenza pro-palestina è solo nella fascia 18-29.
In tutte le altre è a favore di Israele, quindi sì, chiaro che il voto di un diciottenne vale come quello di un sessantenne, ma più sali d’età e più il gap in favore dei Israele aumenta.

La distribuzione per Stato avrebbe senso, anzi sicuro sarebbe migliore.
Bisognerebbe guardare anche il livello d’astensionismo per fasce della popolazione, non ho guardato se c’è qualcosa a riguardo nel pdf grosso sopra.
Vanno a votare più i giovani o più i vecchi?

Edit -

Ma certo, resta però che nei sondaggi complessivi la tendenza non è nettamente a favore di Israele al di fuori di quelli che si dichiarano Rep, e anzi a me sembra piuttosto bilanciata.

Come me lo spieghi? Hanno intervistato una quantità sproporzionata di gente nella fascia 18-29? A me sembra più probabile che ci sia una netta sproporzione fra gli over 30 Rep e quelli centristi / dem, entrambi sicuramente più favorevoli a Israele rispetto alle fasce più giovani ma in maniera molto più diffusa nel caso degli elettori Rep.

Da questo punto di vista la partecipazione elettorale nel 2020 per le fasce demografiche più giovani fu straordinario, se ciò si ripeterà o confermerà sarà probabilmente una delle variabili più significative osservabili.

Ci sono dati governativi dettagliati:

Scarichi direttamente l’excel con tutti i dati.
Resta bassa rispetto alla restante.

Questo il dettaglio della fascia da 18 a 29:

|18 years|40,1|
|19 years|46,8|
|20 years|49,0|
|21 years|46,0|
|22 years|50,7|
|23 years|52,7|
|24 years|50,3|
|25 years|49,9|
|26 years|49,0|
|27 years|54,4|
|28 years|51,9|
|29 years|54,9|

Questa la fascia da 45 a salire, quella più pro-israele:

|45 years|58,3|
|46 years|60,5|
|47 years|60,0|
|48 years|60,9|
|49 years|62,4|
|50 years|64,2|
|51 years|62,2|
|52 years|65,2|
|53 years|65,3|
|54 years|64,3|
|55 years|64,6|
|56 years|65,7|
|57 years|68,7|
|58 years|66,1|
|59 years|68,7|
|60 years|68,8|
|61 years|66,3|
|62 years|70,7|
|63 years|74,3|
|64 years|71,0|
|65 years|71,1|
|66 years|73,0|
|67 years|72,3|
|68 years|72,2|
|69 years|74,0|
|70 years|70,5|
|71 years|73,0|
|72 years|75,4|
|73 years|76,3|
|74 years|72,9|
|75 years|75,7|
|76 years|75,4|
|77 years|75,1|
|78 years|77,7|
|79 years|72,8|
|80-84 years|70,1|
|85 years and over|61,5|

Quantitativamente sono qualcosa come il triplo a livello demografico.

Edit - qui invece un’analisi:

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sinceramente non capisco di cosa vi stupite

la propaganda degli ultimi 20 anni è stata
l’islam è il male va combattuto perchè fanatici e vogliono ucciderci
palestinesi=musslmani=male
israele anti islam= bene

l’americano di base nn è uno che ragiona più di tanto

è vero che israele sta facendo un genocidio, ma di base
1 alla maggior parte degli americani la cosa non interessa
2 per via della propaganda instillata in 20 anni a molti, soprattutto repubblicani va bene

Io mi stupisco che ci sia ancora gente che dice “non capisco di cosa vi stupite”, come se fosse quello il punto della discussione.

Mi stupisco del tuo stupío (cit.)

Una cittadina americana che stava protestando pacificamente in un villaggio palestinese della Cisgiordania occupato dai coloni è stata uccisa dall’esercito israeliano.

https://twitter.com/DropSiteNews/status/1832080201313906776?t=l7pYkjHVJD6rcdcSFaiIiA&s=19

L’esercito israeliano ha detto “eh ma ci stavano tirando i sassi” (giustamente ti tirano i sassi e tu spari sulla folla, ci mancherebbe)

Blinken ha espresso le sue condolescenze per la “tragic death” (oddio, cos’è successo? È caduta? Ha avuto una malattia fulminante? Fatto un incidente in moto?) e ha detto che stanno cercando di capire i fatti e cos’è successo (in effetti difficile capire, metti che magari le ha sparato in testa un altro manifestante apposta per far fare brutta figura all’IDF).

Chissà se anche i genitori di Aysenur Egzi verranno invitati a parlare davanti a una platea di milioni di persone.

Ah e in tutto questo l’unica nazione che non ha ancora ripreso le donazioni all’UNRWA sono gli Stati Uniti:

Di norma finirei qua il post ma prima devo aggiungere alcune cose che non si sa mai:

Trump è molto peggio della Harris
Project 2025
JD Vance è un weirdo
I GOP sono il male
Speriamo che alle elezioni di novembre vincano i democratici

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Capisco la necessità di aggiungere una postilla a chiosa di una considerazione legittima nel quadro politico attuale, ma non è necessaria; la posizione del governo federale statunitense riguardo al proprio ruolo, interesse e funzione nel confitto israelo-palestinese non cambierà in seguito ad alcun avvicendamento del suo vertice esecutivo, alcuni principi d’interesse generale dell’impianto imperiale di Washington travalicano largamente il posizionamento politico della limitata proposta partitica e l’inclinazione morale della popolazione democraticamente espressa, il cambiamento potrà avvenire solamente attraverso una rottura. Una Presidente Harris non cambierà di un accento gli equilibri attuali.

Spero che vinca Harris a novembre perché la Palestina non è l’unica questione in gioco ed è indiscutibile che su tutto il resto lei sarà meglio di Trump.

Il fatto che io speri che vinca lei non significa che non mi senta in dovere di critica l’infame ipocrisia di tutto l’establishment dem quando si tratta di Israele e Palestina, però.

Per i Democratici il conflitto in corso è solamente un fastidio argomentativo da dover deliberatamente annacquare, ottenessero la Presidenza non mi aspetto molto più se non dichiarazioni formali ed un avallo de facto della politiche espansionistiche di Tel Aviv in Cisgiordania, fosse solo per non avere l’intelligence israeliana quale avversario nel dibattito politico interno.

Per quanto riguarda la Harris quale candidata di per se mi pare la pochezza del suo avversario ed il timore ingenerato da un suo potenziale ritorno abbiano abbassato notevolmente la demarcazione utile delle soglie di desiderabilità della proposta politica.

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