[/split] Cognome del marito alla sposa

bhe come vedi non è stata una libera scelta, perchè la società gli ha inculcato in tasta che se non ha il tuo cognome non è la madrei dei tuoi figli, quindi no non è stata una sua scelta.

No, mi sono triggerato perché credo che tu abbia scritto una stupidaggine.

A te la società evidentemente ha inculcato in testa che la gente va liberata anche contro la propria volontà e il concetto di libertà è “fate esattamente come facciamo o-vorremmo-fare noi”. Ripeto: 400 anni.

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Che poi boh, decenni a combattere per poter cambiare il proprio genere sui documenti anagrafici, e mi sembra fosse considerata una cosa giusta, ma quando si arriva al cognome improvvisamente puristi del certificato di nascita…

Cioè decidetevi :dunnasdsad:

E ti chiedo una cortesia: smettila per favore di supporre cosa abbiano nella testa persone che non conosci perché non c’è una singola cosa che si sia avvicinata alla realtà. Ma proprio di striscio.

Nello specifico, sa che la cosa non ha a che vedere con l’essere la madre dei figli, ma è una sua scelta voler avere il loro stesso cognome.

Infatti abbiamo an he avuto modo di discutere sulla riforma dei “cognomi separati” che stanno portando avanti in giappone (e quello sarà sì un casino burocratico, per come sono strutturate le anagrafi, ma ben venga) e comunque anche se fosse attuata la nuova riforma mi ha confermato di volere lo stesso cognome.

E ti posso assicurare che non lo dice per essere “accondiscente” o simile.

Tara culturale? Può darsi, ma non è meno degna di rispetto della tua tara culturale che “tutti devono fare come io credo sia giusto anche contro la loro volontà” e, se mi permetti, se una persona ha il diritto di fare quello che vuole nella sua sfera privata, mi viene da considerare più degno di rispetto il pensiero di quella persona che il pensiero di due a caso, specialmente se scrivono come se fossero portatori di legge e giustizia.

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Maaaaa… Uno splittino no? :dunnasd:

vabbè inutile continuare a discutere perchè te ti sei triggerato su sta cosa che riguarda te stesso e tua moglie, quando io ne faccio una questione di principio, cioè liberare la società da sta cosa che la moglie deve prendere il cognome del marito, perchè è un retaggio del fatto che la donna è un possedimento e quindi deve essere associata al suo possessore , e perchè bisogna sancire come da contratto che la donna passa dalla propietà del padre a quella del marito cambiando cognome.

Mentre te ne fai una questione di cosa ha scelto tua moglia, che detto sinceramente STI CAZZI

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Come se il matrimonio non fosse, di fatto, un contratto di proprietà a cui continuiamo (imo senza grossi risultati) ad aggiungere clausole per evitare che una parte non sia completamente schiava dell’altra. :dunnasd:

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Ma te non stai in Giappone sposato a una giapponese? Sei sicuro di poterti permettere di dire vaccate di questo calibro? :asd:

Io sono convinto che sto fatto di prendere il nome di quello/a che ti sposi sia oltremodo assurdo, retaggio malsano di un passato in cui le donne erano succubi del maschio e venivano sposate con la dote, roba da cui stiamo cercando di evolvere il prima possibile.

A me ha dato persino fastidio dare solo il mio cognome alla prole, visto che l’abbiamo fatta in due… e non gli ho dato il doppio cognome solo per non creargli l’odio verso i genitori ogni volta che appone la firma.

Sono del partito che sta cosa di cambiare cognome accazzo andrebbe nuclearizzata, dovrebbe essere fattibile solo dopo aver passato le forche caudine e per motivi di ordine pubblico.

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è lavoro totalmente INUTILE per la Pubblica Amministrazione, e fintanto che non sarà fully digitalizzata e interconnessa, con buona pace della privacy, sarà sempre anche una grandissima rottura di cazzi da gestire.
Per una buona fetta dell’amministrazione pubblica rimarrà il vecchio cognome, e giusto in un paio di casi verrà recepito il nuovo, e stiamo parlando dell’ Italia, no del burundi.

Mio fratello è morto da 12 anni, ma al comune dove è nato risulta tutt’ora ancora vivo, perché poco prima di morire ha spostato la residenza e adesso risulta morto solo nel comune dove è morto… DODICI FOTTUTI ANNI, perché due PA sullo stesso livello organizzativo non si parlano…

Figurarsi un cambio di cognome, CIAONE proprio.

Sta cosa deve essere possibile farla solo quando ci sia una reale necessità impellente, non certo “perché mi gira” o “perché mi sono sposato/a”.

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Farsi rilasciare una patente di guida o una licenza di caccia e pesca cambiandosi cognome per poter vivere in un altro Stato senza troppe rogne era la procedura standard per i serial killer in America negli anni 70’ e 80’

Lo so perché vedo i documentari crime

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Vogliamo parlare dell’argomento divorzi e separazioni, che è sempre d’attualità?

Libertà vorrebbe che una/o prende il nome del coniuge, poi dopo cinque anni si separa e ripudia il nuovo cognome, ritorna al vecchio, e poi si risposa e prende il cognome del nuovo coniuge.
E l’amminitrazione pubblica deve correre dietro a queste PUTTANATE.
Follia pura

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ti sei mai chiesto come facevano i serial killer di quegli anni a conoscere questo trucco? lo conoscevano perche’ guardavano i documentari crime sui serial killer venuti prima di loro!

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Questa del cambio cognome con quello del marito è una puttanata inverosimile dai.

Ma la soluzione è semplicissima, basta non sposarsi. :dunnasd:

Io che rientro in questo thread dopo tot ore

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in realtà probabilmente non ci sei mai entrata

mystery

Mi permetto di dire che uno dei casi più comuni in Italia riguardo questa tematica è una moglie straniera che prende il cognome italiano perchè il suo stato glielo lascia cambiare senza troppe menate.
Passano 3 anni e di legge chiede la cittadinanza italiana.
Viene accettata dopo un altro anno e quando le si chiede l’estratto di nascita si vede che la richiedente è Rossi Maria, ma nell’atto originale c’è scritto XXXXX Maria.
E via di lacrime perchè “ma io non lo sapevo, ma adesso cosa posso fare, eh ma dai no per favore”.
Tutto questo senza divorzi e nuovi matrimoni di mezzo. :dunno:
Quindi oltre al lato patriarcale ce ne è uno burocratico dovuto alle diverse concezioni del cognome femminile a seconda delle differenze nella gestione degli atti di stato civile.

ma ma ma

La vera domanda è: la moglie di pikkolo ha preso il cognome del marito, o lui ha preso quello di lei per abbracciare la nuova vita nipponica e non sentirsi un gaijin?

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ok cardoza, ciao cardoza

il fatto che il comune di vergate sul membro sia gestito da idioti non vuol dire che in tutto il mondo sia cosi’. Ci sono posti dove questa cosa e’ all’ordine del giorno e non e’ che visto che non ci e’ morto tuo fratello valgono di meno

quelli dove la polizia protegge li neri… certo certo

esiste, si puo’ fare, si puo’ non fare, non vedo il problema.

Niente, per Agora’ nei documenti si puo’ cambiare sesso ma non il cognome :sisi:

sarebbe da chiedere, ma se si sono sposati in italia e’ anche probabile che non abbiano registrato nulla in giappone

Che comunque, avessi detto che il giappone e’ il regno delle favole… qui il cognome unico e’ obbligatorio, che personalmente la ritengo un’aberrazione al pari del divieto.

Ripeto, la scelta del cognome dovrebbe essere personale e ciascuno dovrebbe poterne disporre come crede. Voi state premendo per il divieto al pari dei comuni francesi dell’estrema destra che volevano vietare il velo alle islamiche perche’ si’.

Sono retaggi di un passato patriarcale che andrebbe estirpato? Puo’ darsi, ma fintanto che ci sono persone che vogliono cambiare cognome al matrimonio, credo che debba essere permesso e la scusa de “eh le povere pubbliche amministrazioni” e’ una puttanata, visto che ci sono realta’ dove questa cosa e’ normalissima.