parlando seriamente, con le premesse che hai fatto non c’è futuro… falla soffrire ora dopo “solo” due anni e non portarla dietro
se non la ami o non provi chissà che, questo le eroderà l’anima piano piano
parlando seriamente, con le premesse che hai fatto non c’è futuro… falla soffrire ora dopo “solo” due anni e non portarla dietro
se non la ami o non provi chissà che, questo le eroderà l’anima piano piano
si chiude qua il discorso.
ma tanti ti hanno già risposto su cosa è giusto fare.
E il paura di farla soffrire non ha senso. Già adesso, per forza di cose, la stai facendo soffrire.
Per me l’unico punto chiave che nel caso dovresti approfondire con il terapueta è come mai non la lasci…
Ho fatto la seduta di psicoterapia e la conclusione e’ la stessa del forum.
Devo metabolizzare il tutto e trovare il valore per lasciarla, sto solo “stirando” l’inevitabile.
Bene, il tier I don’t need a psychologist del Patreon sono 19,50 euro
Ci siamo conosciuti su Tinder nel 2019. Poi sono tornato in Italia un mese dopo (era settembre) e causa covid sono rimasto li tutto il 2020-21, ma nel frattempo ci sentivamo tutti i giorni, mi chiamava praticamente sempre.
Ritornato in Messico nel 2022, siamo diventati coppia formalmente. Ma io nel mio profondo contavo sempre sul fatto di voler stare single. Ho cercato di farglielo capire ma soffriva molto, o non lo accettava, e in un certo senso mi sono rassegnato. Grave errore. Avrei dovuto bloccarla dai social.
Mi sento sempre in enorme difficoltà a esprimermi su questo genere di situazioni.
Sono troppo intimi i noccioli. Troppo complessi anche solo per descriverli, figuriamoci capirli.
Negli anni mi sono convinto che ogni individuo ha diritto alla sua gioia di vivere. Hai detto niente.
Servirebbero dosi elefantiache di saggezza che per qualche strano motivo non si tramanda biologicamente.
E forse è giusto così.
Ci sarà un motivo perchè nasciamo desiderosi di sogni e moriamo desiderosi di un abbraccio.
Secondo me non esiste l’ideale simbiotico nella specie umana. Manca proprio il requisito di diversità. Al massimo lo possiamo avere con i batteri del colon ma a quelli mica ci puoi parlare. Che poi simbiotico è utilità corrisposta. Vuoi vedere che sta li il segreto. Si ma per averlo servirebbe avere i polmoni condivisi. Come restare sott’acqua in due con un solo respiratore, c’è chi lo lascerebbe usare all’altro e preferirebbe morire che vivere col rimorso, chi preferirenbe fare un po per uno e crepare insieme e chi userebbe la forza per salvarsi e lasciare morire l’altro.
Scelte che non comprendiamo che vorremmo ridurre a raziocinio ma che non puoi controllare.
Il sex appeal, altro tema infinito. La pretesa di piacere anzichè piacersi. L’esaltante droga del sesso nuovo. La ricerca di un futuro che non esiste. La condanna dell’erezione e delle tette sode.
In queste circostanze sentire una sola campana è sempre ai miei occhi un grosso elefante nella stanza.
E poi tutto diventa cinismo, ti giri un attimo e sono passati 50 anni, l’illusione di fare e ci si dimentica di essere.
Eppure basterebbe ascoltarsi ma tipo come si ascolta il vento, sta li, mica lo puoi acchiappare, scivola e ti attraversa.
Innamorarsi, fugace istante che dura un battito di farfalla, poi diventa affetto e ti aggrappi alla stima e alla fiducia, altre illusioni di perfezioni, e poi forse si trasforma davvero in simbiosi. Ma serve tanto tempo, tanto culo e devi provare gioia nel dare, che non si impara, ci si nasce, che poi è anche piacevole, ma si devono allineare le galassie proprio. Devi morire per rinascere. C’è chi si innamora di se, chi di un altro, chi della vita, chi del denaro, chi del potere, chi non si innamora più, chi vorrebbe fermare un istante e chi vorrebbe farlo durare un eternità.
In natura invece esiste la simbiosi e mi appare straziante che esista come aspetto utilitaristico per due specie diverse.
Siamo esseri voraci di vita all’inizio e voraci di morte alla fine.
È tutta una mutazione costante che si rigenera, basta lasciarla scorrere.
Ma al cuore non si comanda e se stai male stai male e non ci sono cazzi.
Bevi, direbbe l’amico di sempre.
Se ti fa male un dente hai voglia a pensare alle tabelline.
Ma non è facile, subentrano sentimenti assortiti che ci modificano l’incedere.
Forse è nell’accettare serenamente la mutabilità la soluzione?
Non lo so.
Però il livello pro è accettare tutte le mutabilità e riuscire davvero a discernere il buio dalla luce.
Il punto è che prima lo fai più facile è poi per lei recuperare, cosi invece non stai solo cercando di evitare l’inevitabile ma stai pure peggiorando una situazione irrisolvibile.
Dubito che la situazione attuale la farebbe stare meglio a lungo termine.
hanno già detto tutto; la cosa più onesta e altruista che tu possa fare adesso è lasciarla il prima possibile; si tratta veramente solo di trovare le parole.
Che potrebbero essere, ad esempio, quelle che vorresti sentirti dire a parti invertite.
cmq io esattamente 5 anni fa provai un po la stessa cosa verso mia moglie (che all’epoca non era ancora mia moglie), dopo circa 7 anni che stavamo insieme (dopo 2 assolutamente no, e cmq 9 anni di differenza tra noi)…non lo so, un po di stanca, un po perchè mi ero invaghito di un’altra, pensavo che non fosse più la persona giusta per me ed infatti la lasciai
a parte che ci rimasi malissimo nel farlo, ma poi da quel momento ogni giorno c’avevo un peso sullo stomaco incredibile, un malessere bello pesante che non se ne andava, ma soprattutto una volta essere stato con quella di cui mi ero invaghito pensai “levati dal cazzo, vorrei che ora ci fosse lei (la ex)”…e lì realizzai ovviamente di aver fatto una cazzata
alla fine son tornato insieme a lei, un paio d’anni dopo ci siamo sposati ed ora abbiamo una bellissima bimba…diciamo che lasciarla e stare un po lontano da lei mi fece capire che in realtà era proprio lei quella giusta, poi chiaramente sono stato MOLTO fortunato che lei sia tornata ed anzi mi abbia aspettato non mandandomi a cagare (mi disse che quando l’avevo lasciata si era accorta che nemmeno io ero così tanto convinto ecc)
secondo me lasciarla ora potrebbe essere la mossa giusta anche sotto questo punto di vista
Però non credo che all’epoca arrivasti alla conclusione che “Io vorrei tornare single, sto dannatamente bene single, sono un player”, no? I momenti di flessione e di stanca in una relazione sono normali
ah no assolutamente, pensavo semplicemente che con lei fosse finita e che era meglio per entrambi chiuderla lì
che poi sono un player in che senso? sono uno che gioca e basta con le donne, o uno che videogioca e voglio solo fare quello?