Siria

Allora, facciamo un topic apposito? Fra poco parla Obama. Nel frattempo...


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/mondo/2013/08/21/Siria-attivisti-centinaia-vittime-attacco-gas-letali_9180224.html

Peraltro, qual è la ragione del coinvolgimento francese?

Mm, forse il topic andava in Politica?
link?
Oltre i confini siriani?
Cosa fanno, conquistano l'Iraq e il Libano?
Invadono la Turchia?
bombe everywhere e azioni di sabotaggio, nuovo lancio di missili su israele attraverso hezbollah
Ha deciso di aspettare il consenso del congresso. E se non dovesse arrivare? Imho sta facendo la figura di uno che non ha le idee chiarissime. Che voglia prendere tempo per vedere il risultato delle investigazioni degli ispettori ONU e capire che aria tira al G20?
In realtà, sebbene non conosca i retroscena politici, quello di Obama mi pare un orientamento assai significativo dopo gli anni della gestione Bush. Il punto è che la consultazione dei parlamenti dovrebbe essere il momento fondamentale per decidere l'entrata in guerra, non una mera formalità per ratificare decisioni prese altrove, e alla quale si procede dopo essersi accattivati i consensi con false informazioni e propaganda. Quindi mi fa anche piacere che Obama abbia messo in risalto la rimessa della questione al Congresso.
L'esercizio dello jus ad bellum spetta al Congresso, non dimentichiamocelo, anche se gli Stati Uniti cercano di farcelo dimenticare e di dimenticarselo troppo spesso.


Edit: Obama come Commander-in-Chief dovrebbe avere l'appoggio del congresso e del popolo americano pero' non c'e' nessuna regola scritta. Nel caso di rischio di attacchi di terrorismo Obama puo' dichiarare guerra senza dover dare conto a nessuno. In Italia invece il Commander-in-Chief e' il Presidente della Repubblica che deve passare dal parlamento. Alla fine e' il primo ministro che prende la decisione nel caso Italia.

Article II Section 2 of the U.S. Constitution, the Commander in Chief clause, states that "[t]he President shall be Commander in Chief of the Army and Navy of the United States, and of the Militia of the several States, when called into the actual Service of the United States."

The questions of whether and to what extent the President has the authority to use the military absent a Congressional declaration of war have proven to be sources of conflict and debate throughout American history. Some scholars believe the Commander in Chief Clause confers expansive powers on the President, but others argue that if even if that is the case, the Constitution does not define precisely the extent of those powers. These scholars tend to construe the Clause narrowly, asserting that the Founders gave the President the title to preserve civilian supremacy over the military, not to provide additional powers outside of a Congressional authorization or declaration of war.
Imho vuole il voto principalmente per dividere il peso dell'eventuale entrata in guerra.

Edit: ricordiamoci poi che a differenza del 2003 al momento l'opinione pubblica americana non è molto favorevole a questa azione militare.
WAR POWERS:

Congress holds the power to declare war. As a result, the president cannot declare war without their approval. However, as the Commander in Chief of the armed forces, many presidents have sent troops to battle without an official war declaration (ex. Vietnam, Korea). The 1973 War Powers Act attempted to define when and how the president could send troops to battle by adding strict time frames for reporting to Congress after sending troops to war, in addition to other measures.
doppio
Non è così semplice. Il punto è proprio questo: che a volte si è evitato di dichiarare formalmente la guerra, pur facendo entrare il paese in guerra. E' quella che si chiama truffa delle etichette. Si prescinde da una dichiarazione di guerra formale per bypassare il parlamento, però il risultato è il medesimo. Insomma, una situazione extra-costitutionem.
Se andiamo a guardare l'articolo 1 della Costituzione americana, pare proprio che il potere di 'fare la guerra' rientri nelle prerogative esclusive del Congresso: non solo il Congresso è l'organo che "declare war", ma è anche l'organo senza l'approvazione del quale i singoli Stati federati non possono "engage in war". Se andiamo a leggere il Federalist, d'altra parte, i padri fondatori Hamilton e Madison distinguono i poteri del Presidente da quelli del Re proprio su questo punto: il Presidente è Commander-in-Chief, sì, ma a differenza del Re non può dichiarare la guerra, potere che spetta esclusivamente al Parlamento. Ed è chiaro perché: l'entrata in guerra riguarda l'intero paese, ed è giusto che la relativa decisione spetti all'organo più rappresentativo. Il fatto che si faccia la guerra senza dichiararla ufficialmente, in modo da evitare la pronuncia del Congresso, è una prassi che non sta né in cielo né in terra: essa va palesemente contro la ratio della norma, ed è alla ratio che si deve guardare per l'interpretazione di una simile fattispecie. D'altro canto, da nessuna parte potrebbe evincersi che un potere del genere spetti al Presidente: proprio in quanto Commander-in-Chief, egli deve soggiacere alle decisioni del Parlamento: non è che l'essere Commander-in-Chief delle e nelle forze armate lo ponga al di sopra di quelle decisioni.
E' alla luce di queste riflessioni che sostengo che la dichiarazione di Obama sia significativa.


Significativa sì, ma ricordati che questa guerra non ha un grosso consenso popolare; consenso che Bush aveva. Diciamo che la trovo una strada obbligata.
Ma infatti dal punto di vista politico le cose possono essere quelle che sono: Obama non è un santo.
Però, se permetti, dopo il decennio degli stravolgimenti costituzionali e degli orrori della presidenza Bush, può essere una dichiarazione importante.
In fondo, l'appropriazione presidenziale dello jus ad bellum va di pari passo con l'appropriazione di uno spropositato jus in bello (vedi Patriot Act) che sfugge anch'esso a ogni controllo: anche in questo caso, infatti, si evita di dichiarare formalmente lo stato di emergenza (che spetterebbe ai parlamenti) ma, di fatto, se ne esercitano i poteri... Solo che non sono stati autorizzati!
La presidenza Bush è stata un pessimo precedente non solo per gli Stati Uniti, ma per il costituzionalismo occidentale. Senza negare la prosaicità dei retroscena politici, anche dichiarazioni come quella odierna di Obama sono significative per contribuire a ristabilire gli equilibri.
Obama imho non avra' il via libera dal congresso per le troppe divergenze politiche su altre questioni. I piu' liberali nel congresso diranno no alla guerra. Nelle file dei repubblicani molti vorrebbero un attacco piu' articolato per rovesciare il regime di Assad, altri dicono che non ci sono le risorse finanziarie per farlo.
Ma veniamo alla domanda principe: perchè l'America vuole veramente entrare in guerra ora e rischiare di far deflagrare la situazione in un puttanaio globale?
imo per il gasdotto che stanno costruendo iran-iraq-siria, che potrebbe portare gas naturale in europa parallelamente a quello che passa in turchia


Si ma seguendo questo ragionamento, dovrebbero essere i russi ad attaccare la siria


perché scusa ?

iran e siria sono governi vicini al cremlino e proprio per questo i russi potrebbero trarre vantaggio da questa partnership . Al contrario le compagnie europee che passano dalla turchia si troverebbero un nuovo concorrente che sfocia direttamente nel mediterraneo e quindi in europa.

non è un caso che l'italia sto giro non sia salita sul carretto americano per l'esportazione delle democrazia per non far torto ai russi e al loro gas.
Una delegazione russa sta andando a Washington per cercare di mediare.


Me lo chiedo anche io. Dopo i danni fatti in Libia, la Francia cosa va cercando?